In realtà vorrei capirlo anch'io a cosa sia dovuto ahahah. Ho fatto un consulto con una psichiatra e lei dice ansia. C'è anche da dire che, prima che mi venisse, avevo cominciato a non riposare bene per un paio di settimane, un po' per il caldo e un po' per alcune preoccupazioni personali che però mi sembravano comunque gestibili. Io, per esempio, adesso non sono in ansia o quantomeno non la sento, eppure i sintomi sono lì e ho anche nausea.
Messaggi di liberodallansia27
-
-
Nonsocomechiamarmi, grazie mille per aver condiviso la tua esperienza. È sempre di aiuto sapere di non essere i soli a vivere certe situazioni. Ciò che mi preoccupa è proprio il fatto di sentirmi estraneo alla mia vita e a quello che stavo facendo, prima che succedesse tutto ciò. Come se la mia mente non riconoscesse pienamente il fatto che stavo preparando un esame, per esempio. Come se non ci fosse continuità con la vita di prima. E poi, per ogni cosa, ho percezioni mentali strane, nel senso che sembra tutto senza senso (per ogni azione, la mia mente mi fa partire la domanda “ma che senso ha?”, “ma se non esistiamo realmente?”), cose assurde che, quando stavo bene e facevo normalmente le cose, non mi ponevo proprio. In sintesi, è come se la mente stesse al di fuori della vita. Ci sarà un modo per rientrare…
-
Nonsocomechiamarmi ti ringrazio. Io mi sento completamente assente a me stesso e al mondo esterno, distaccato dalle emozioni e dalle sensazioni. In più, ho la testa piena di questi pensieri ossessivi sulla realtà, a cui ovviamente non so dare risposta, perché non esiste una risposta. Ho già consultato una psichiatra per avere un parere e mi ha parlato di ansia con pensieri ossessivi. Mi avrebbe già prescritto una terapia ma, sinceramente, sono indeciso se farla. Farò sicuramente psicoterapia, invece.
-
Ciao a tutti, vi scrivo perché sono da circa due settimane in uno stato di profonda depersonalizzazione e derealizzazione mentale. Il tutto è cominciato il 23 agosto mattina, quando, mentre ero fuori casa, ho iniziato a sentirmi totalmente distaccato dalla realtà. Ho già attraversato in passato periodi piuttosto lunghi di questo tipo, da cui però ne sono sempre uscito fortunatamente. Chi ci è passato, però, sa benissimo che la volta successiva è sempre come la prima e non si è mai completamente calmi in queste situazioni. I miei sintomi sono i seguenti: non riconoscersi allo specchio, quando parlo è come se le parole uscissero da sole senza presenza mentale, non provare emozioni, distacco dalla vita anche a livello concettuale (come se avessi perso tutte le certezze sulle cose che si fanno automaticamente), distacco dalle persone, continui pensieri ossessivi sulla realtà (esistiamo veramente o no? Sensazioni di estraneità proprio dalla vita, che il mio cervello genera in automatico), inappetenza, nausea soprattutto al mattino e insonnia. Secondo voi se ne esce? Qualcuno/a ha provato le stesse cose? Ve lo chiedo perché in questo stato mi sembra strano poter essere normale. Vi ringrazio!
-
Dipende dal tipo di lavori che hai fatto prima della laurea. Se hai svolto lavori in linea con il tuo corso di studi e lavori abbastanza qualificati, allora la laurea può essere vista come un perfezionamento e problemi non ce ne dovrebbero essere, perché anzi dimostri di avere delle qualifiche in più. Ma se hai fatto lavori che non c'entrano niente e magari poco qualificati, tipo il cameriere, il commesso al supermercato o il centralinista al call center, allora potresti incontrare serie difficoltà.
Sì, diciamo che i lavori sono stati abbastanza attinenti al campo di laurea. Magari non sono state esperienze lunghissime, però comunque di valore, anche perché ho avuto la fortuna di lavorare presso importanti realtà. Vi ringrazio per il supporto e spero di potermi reinserire quanto prima!
-
Grazie mille a entrambi per le risposte
Sì, diciamo che in realtà posso contare comunque su un paio di esperienze lavorative, seppure non lunghissime, che ho fatto durante gli studi, l’ultima conclusa a maggio. Ho studiato e lavorato. La mia paura riguarda il reinserimento per via dell’età, dal momento che i contratti di apprendistato sono fino a 29 anni.
-
Ciao a tutti, ho 29 anni e nel mese di dicembre conseguirò la mia laurea magistrale in Economia. Purtroppo, a causa di alcune vicissitudini personali, ho subito dei rallentamenti nel percorso di studi. Il fatto di essere quasi alla soglia dei 30 anni e di non avere ancora un lavoro stabile genera in me una forte ansia, perché purtroppo i paragoni con i propri pari sono a volte inevitabili. Qualcuno ha esperienze simili ed è comunque riuscito a inserirsi nel mondo del lavoro? Grazie mille.