Messaggi di Nemesi91

    Ciao a tutti, per raccontare la mia storia servirebbe un intero romanzo, non perchè sia piena di avventure o di colpi di scena, ma perchè è così lunga il racconto della mia ipocondria e della mia ansia che è impossibile datarne l'inizio.

    So che non può essere vero, ma nei momenti peggiori penso di essere nata ipocondriaca, non ho ricordi di me, nemmeno i più lontani, senza questo maledetto mostro.

    Eppure è come se fosse altro da me, un velo nero capace di coprire tutto di me, dalle mie attitudini alla mia volontà di vivere.

    E quindi sopravvivo. Ho quasi 32 anni, sono figlia di genitori separati, soffro di ansia e ipocondria e sono stata e sono in cura da praticamente sempre, attraversando anche dei momenti, soprattutto ultimamente, di quasi totale serenità.

    Il mio disturbo è quel genere di ansia che mi porta ad evitare di fare qualunque controllo perchè sono letteralmente terrorizzata dagli esiti. La paura pervade tutto della mia vita, anche se la mia enorme forza di volontà non mi ha mai impedito di vivere una vita che, almeno vista da fuori, è costellata di successi: mi sono laureata, ho un lavoro invidiabile, mi sono sposata ormai da un po' di anni e sono felicemente innamorata ogni giorno di più di mio marito, stiamo anche comprando una casa nuova.

    Eppure quella paura è sempre lì, mi accompagna fedele e con la maturità dell'età adulta inizio sempre di più a sentire il peso del tempo di qualità che mi ha tolto, di tutte le occasioni che ho scansato per paura, di tutte le volte che ho rimandato la vita vera, quella vissuta, aspettando tempi migliori che mai arriveranno.

    Mi scontro ormai da qualche anno anche con un desiderio di maternità mancato perchè il mio corpo probabilmente si rifiuta, perchè forse si rifiuta persino la mia mente e perchè tanto non avrei il coraggio nemmeno di fare gli accertamenti del caso.

    Oggi, dopo una tonsillite (la prima della vita, vi lascio immaginare il dramma) curata brillantemente con antibiotici, mi ritrovo di nuovo nel terrore di ammalarmi al punto di essermi convinta/provocata un dolore al palato molto invalidante e che la ipocondria mi dipinge già come un possibile male incurabile.


    Non so perchè vi scrivo, non è il conforto quello che cerco, ormai ho capito come girano gli ingranaggi di questa orribile deformità. Leggo qui e là qualche vostro intervento e vorrei dirvi tante cose, ma non saprei nemmeno da dove iniziare e quindi inizio così, presentandovi una piccola parte della mia storia.