Il concetto di "persona giusta" però va concretizzato un po', altrimenti scadiamo nell' "andrà tutto bene" americano.
Non esiste una reale "persona giusta": ci sono un tot di persone compatibili, ognuna in modo diverso e ognuna in modo proprio.
Sono d'accordo con te, ma non sono certo io che posso dire a _Ella_ chi è la persona giusta per lei e in generale trovarla è difficilissimo.
Per tantissime ragioni: perché quando si approccia una persona ci portiamo dietro il nostro pregresso, la nostra storia, le nostre aspettative, perché a volte siamo troppo giudicanti, perché a volte semplicemente non è il momento giusto, ecc.
Perciò, si, la "persona giusta" è quella che trovi, nel momento giusto, nel modo giusto, nel posto giusto.
E qual è quel momento? Qual è quella persona? Qual è quel modo? Lo sai solo quando l'hai trovata, e io auguro a tutti di trovarla.
I nostri traumi sta a noi risolverli.
Su questo non sono d'accordo: i nostri traumi sono parte della nostra vita, io lo so bene, io sono una persona "disturbata".
E dopo anni di sensi di colpa, isolamento e autocritica per essere tale ho capito che in realtà io sono come tutte le altre persone: ognuno di noi ha il suo pregresso, i suoi traumi, le sue difficoltà.
E l'unico modo per uscirne, per superarli, è avere qualcun'altro che ti aiuti a vederli, che ti dia nuovi strumenti per affrontarli, nuove parole, nuovi gesti, nuove domande, nuove risposte.
Questo non vuol dire delegare a altri il risolvere i propri problemi, nessuno può farlo per noi, quello che intendo dire è che gli altri sono il mezzo per arricchirci l'anima e permetterci di trovare quelle soluzioni, contaminandoci.
iP