Messaggi di il passante

    Beh io sono borderline con tratti evitanti.


    Ci sono rare volte in cui sono euforico e in cui sono (troppo) intraprendente, ma di solito sono assolutamente chiuso e cerco di schivare ogni possibilità di contatto.

    Perciò in generale, la quasi totalità delle relazioni che ho avuto e che ho con il mondo femminile sono merito di un primo passo da parte della lei.

    E non intendo assolutamente relazioni "romantiche" (rarissime) ma anche semplici scambi di sporadici messaggi.


    Perciò, nel mio caso, dio benedica le donne intraprendenti.


    iP

    Penso che siamo fondamentalmente soli.


    Vediamo il mondo attraverso i nostri occhi e per questo la Verità non esiste, la Giustizia e la Fede non esistono, neanche l'Amore. Perché sono la nostra verità, la nostra giustizia, la nostra fede, il nostro amore.


    Passiamo molto tempo a cercare approvazione da parte di Altri, quando alla fine gli unici che conoscono i nostri perché e i nostri desideri dovremmo essere noi. E passiamo molto tempo a inseguire cose che, fondamentalmente, non ci interessano.


    La vita è curiosa.

    Vesto denim e casual: anche se non sono più giovane, metto jean stretti e sneakers e sopra t-shit o polo. Poi certo mi piacciono piccoli dettagli nella scelta degli accessori e colori per abbinare il tutto.


    In autunno e inverno più o meno lo stesso aggiungendo giubbotti di pelle e qualche volta giacche di lana con maglioncini morbidi.


    iP

    Io sono sempre un pò in disparte rispetto tutto e tutti, come se fossi fuori posto, straniero, fuori contesto.


    Perciò mi sento uno di passaggio: vorrei partecipare a qualcosa, ma so che mi è impossibile. sono un passante, anonimo, qualunque, una sagoma che si dimentica.


    iP

    Non generalizzerei con giudizi su Tinder o sulle donne che usano Tinder, non c'è bisogno.


    Riassumerei così: hai conosciuto una ragazza su Tinder e sembrava poteste vedervi, dopodiché sembra abbia cambiato idea.

    Non farti domande per capire cosa voglia fare lei, chiediti cosa vuoi fare tu: se questo suo comportamento non ti crea problemi, aspetta.


    Se invece ti mette in difficoltà, passa oltre: puoi dirglielo oppure semplicemente ignorarla e cercare altro.


    Se generalizzi ti metti in testa idee che possono diventare pregiudizi per il prossimo approccio: i pregiudizi ci restringono le vedute e ci privano di possibilità.


    iP

    Il concetto di "persona giusta" però va concretizzato un po', altrimenti scadiamo nell' "andrà tutto bene" americano.


    Non esiste una reale "persona giusta": ci sono un tot di persone compatibili, ognuna in modo diverso e ognuna in modo proprio.

    Sono d'accordo con te, ma non sono certo io che posso dire a _Ella_ chi è la persona giusta per lei e in generale trovarla è difficilissimo.


    Per tantissime ragioni: perché quando si approccia una persona ci portiamo dietro il nostro pregresso, la nostra storia, le nostre aspettative, perché a volte siamo troppo giudicanti, perché a volte semplicemente non è il momento giusto, ecc.


    Perciò, si, la "persona giusta" è quella che trovi, nel momento giusto, nel modo giusto, nel posto giusto.


    E qual è quel momento? Qual è quella persona? Qual è quel modo? Lo sai solo quando l'hai trovata, e io auguro a tutti di trovarla.


    I nostri traumi sta a noi risolverli.

    Su questo non sono d'accordo: i nostri traumi sono parte della nostra vita, io lo so bene, io sono una persona "disturbata".

    E dopo anni di sensi di colpa, isolamento e autocritica per essere tale ho capito che in realtà io sono come tutte le altre persone: ognuno di noi ha il suo pregresso, i suoi traumi, le sue difficoltà.


    E l'unico modo per uscirne, per superarli, è avere qualcun'altro che ti aiuti a vederli, che ti dia nuovi strumenti per affrontarli, nuove parole, nuovi gesti, nuove domande, nuove risposte.


    Questo non vuol dire delegare a altri il risolvere i propri problemi, nessuno può farlo per noi, quello che intendo dire è che gli altri sono il mezzo per arricchirci l'anima e permetterci di trovare quelle soluzioni, contaminandoci.


    iP

    Credo che ci sia un mix di ragioni per quanto ti accade: non solo ciò che è accaduto nella tua prima volta, ma anche la personalità che hai, il modo in cui intimamente ti rapporti con il partner, il modo in cui vivi, ricevi e dai piacere.


    Perciò sono convinto che con la persona giusta potrai godere pienamente del sesso ovunque, in qualsiasi posizione e in modo totalmente libero.


    Come trovarla? Ci sono segnali: una complicità immediata, un'intesa profonda da subito, magari un senso di sfida positivo. Piccoli segnali da cogliere e da assecondare, se ti capitano.


    In bocca al lupo e un abbraccio.


    iP

    Ci sono dei meccanismi che si innescano tra le persone con personalità particolari.


    Avrei detto "disturbate", ma penso che non sia necessario: ci sono degli incastri documentati dalla letteratura medica tra diversi tipo di personalità, l'esempio classico è il legame che si instaura tra persone con disturbo borderline e persone con disturbo narcisistico.


    Questi tipi di incastri possono realizzarsi anche senza dover parlare di disturbi.


    Ad esempio se il tuo ex aveva qualche tratto della sindrome della crocerossina e non era una persona giudicante, poteva diventare l'amico perfetto per chi invece ha problemi di autostima, problemi nel sentirsi accettati e bisogno di supporto.


    In generale siamo tutti "normali", ma in realtà ognuno di noi ha caratteristiche specifiche che possono risuonare quando si incontrano persone simili o complementari, e questo può essere a volte croce e a volte delizia.


    iP

    15 agosto 2022: ennesimo Ferragosto passato nella solitudine della mia stanza...

    Io mi sono sposato e ho pure un figlio, ormai grande. Ma per me non è poi molto diverso. La mia vita coniugale non é mai decollata: in coppia non condividiamo nulla, non ho amici.


    Sono al PC a fare corsi per il lavoro e in generale il lavoro è l'equivalente della tua stanza.


    iP

    Ciao,


    è stato così anche per me fino quasi ai 25 anni e ancora oggi non ho capito come mai ero finito in casa e rimasto così isolato.

    Ripensandoci, forse mi mancava un po' di entusiasmo: quando gli amici mi invitavano, ero sempre dubbioso, dicevo sempre di no, e alla fine non mi chiamavano più.


    Perciò la prima cosa che mi viene da dirti è: inizia a dire di sì a chi ti cerca e in generale a qualsiasi occasione ti si presenti.

    L'altra cosa è: non avere aspettative!

    il massimo che otterrei sarebbe appunto un aperitivo in piazza, io vorrei ben altro

    Capisco che tu voglia ben altro, ma si comincia sempre per gradi: se metti troppe aspettative in un incontro o un approccio l'altro lo percepisce e tutto diventa più complicato.

    Smetti di pensare a cosa fanno gli altri e a cosa vorresti fare e buttati fuori di casa: pratica uno sport o un hobby, che ti tengano fuori di casa.

    Cerca di trovare il modo di frequentare persone, per qualsiasi motivo.


    Questo ti farà bene, ti darà autostima, ti farà avere più cura di te, e la tua vita sociale decollerà.


    In bocca al lupo e un abbraccio,


    iP