Messaggi di Pam83

    Non mi sono mai posto il problema e nemmeno so risponderti. Ricordo che in palestra sulle ciclette da spinning c'era un grafico con una curva dei battiti che se non ricordo male per le attività aerobiche poteva arrivare fino a 150-160 battiti al minuto (non voglio dire eresie), ma penso che pochi minuti non facciano una particolare media, inoltre perchè sottoporsi a tutte queste misurazioni? Mi sa di masochismo. Se un medico dice che stai bene e lo dimostrano gli esami perchè torturarsi?

    Perché è la mente che non funziona come dovrebbe... Quando non avevo periodi di forte stress, che sono durati anni, almeno 17, io non facevo caso mai al mio cuore... Il primo attacco avevo 20 anni per la perdita prematura (14 anni) di una mia conoscente, poi per 17 anni più nulla, spariti... Si sono ripresentati nel 2017 senza motivo e sempre con la tachicardia, da lì iniziai a fare esami su esami perché avevo preso una fissa che il cuore avesse problemi, dopodiché grazie a un lungo percorso cognitivo comportamentale ne sono uscita, ad aprile di quest'anno, nonostante abbia avuto il covid e preoccupazioni di ogni genere... Poi però a settembre ho perso una mia cara giovane cugina e sono ripiombata nell'abisso, il sitnomo? Cuore a mille. Conseguenze? Come se gli esami fatti non valessero più nulla. Quando entri nel loop è dura ragionare, so bene che dovrei farlo ma oggi come oggi non sono lucida per poter ricominciare, sono abbattuta. Comunque un passo l'ho fatto, ho ricontattato il mio terapeuta... e si ricomincia.

    Solo una cosa.. secondo voi quando almeno in una giornata ci sono episodi di tachicardia che porta il cuore ad avere sui 120/130. Battiti anche se per pochi minuti può con il tempo danneggiarlo? Questa è senza dubbio lammia più grande ossessione...

    Ciao, anchio lo sono purtroppo. In particolare lo sono diventata a maggio quando a seguito di una ricaduta dell'ansia avevo picchi cardiaci a 130,140,150 a volte di più. Iniziai a chiamare ambulanze su ambulanze ogni volta credendo di rimanerci secca. Una volta arrivata al ps era tutto ok, sì, cera tachicardia ma era sinusale e ogni volta 20 gg di valium e rispedita a casa. Feci anche 2 giorni di ricovero perche la psichiatra del ps mi disse che era inamissibile che io chiamassi ambulanze più volte al giorno. Ammetto che il ricovero un po' mi ha aiutato perché nelle crisi di tachicardia chiamavo subito un infermiere che riusciva a tranquillizzarmi però ormai la mia non era più vita. Tornai a casa terrorizzata di nuovo, mangiando sempre meno per paura della tachicardia (Calai 8 kg) ero debole e terrorizzata. Non ero in grado di accudire mio figlio perché stavo troppo male. Non vedevo una via di fuga. Poi contattai uno psichiatra privatamente e mi promise di tirarmi fuori da quella situazione. Mi sono scordata di dirti che ero assuefatta dallo xanax, ne prendevo troppo e ormai mi stava solo facendo male, non funzionava più perché più ne prendevo più ne avrei preso per sentire i suoi effetti! Insomma un incubo, mi viene da piangere a raccontarlo ma spero che la mia esperienza possa aiutarti in qualche modo, che anche nei casi più disperati si può vedere la luce! Come ti dicevo contattai questo medico e mi prescrisse la quetiapina (neurolettico) che però preso a dosi basse come le mie mi avrebbe tolto la dipendenza da xanax e calmato l'ansia. L'inizio fu devastante, stavo sempre a letto, avevo continui capogiri (già di mio ne soffro) erano sempre più forti e il cuore accelerava... ma poi tutto si è placato dopo un mesetto di terapia. Lentamente tolsi lo xanax un po' alla volta, stavo male ma sapevo che dovevo togliere quella dose massiccia! Ora sono da 7 mesi in cura: quetiapina 100 mg, xanax 0 50, paroxetina 20 mg (questa la assumo da tanti anni). Non sono guarita del tutto dall'ansia ma cerco di fare il possibile e come mi ha detto di fare lo psichiatra faccio esercizio fisico nonostante la paura di uscire, nonostante la paura Vivere! Quindi forza e coraggio, intraprendi una strada da un buon medico e vedrai che se ne esce, un abbraccio.

    Grazie mille per avermi raccontato la tua esperienza 🙏... Mi dispiace tanto, soprattutto averti ricordato quello che hai passato... Ti Auguro il meglio... ❣️

    Condivido in pieno tutto ciò che dici... È la mia testa che appena sente il cuore passare i 100 mi fa venire le paranoie... E lo so, sono una causa persa... voglio impegnarmi a fare diversamente... In compenso, nonostante la mia poca attività sportiva, sono una persona che sta attenta all'alimentazione, infatti questa mia crisi mi ha portato a fare un piano alimentare tramite nutrizionista perché mangiavo poco e male... e ho bisogno di molta energia perché questi attacchi mi hanno spento proprio a livello fisico. Spero di smuovere questa mia testa! Comunque di nuovo Grazie!

    Mi dispiace molto leggere che stai nuovamente poco bene e mi spiace molto per la perdita che hai subito. 😥 Ti abbraccio forte. ❤️ Probabilmente l'idea di ricontattare lo psicologo è valida, fai un tentativo.

    No, mai presi medicinali, purtroppo ho un'avversione ai farmaci in generale.

    Grazie di cuore! 🙏 La penso come te sui farmaci, ho ceduto a una dose minima di Xanax per dare sollievo al mio cuore... Come per dirgli ''ok ora calma, rilassati te lo meriti'' e comunque sì, credo che ricontatterò il mio psicologo... Grazie davvero...

    Ciao e benvenuta. Agli esordi ero così terrorizzato dalla paura del cuore che non ne avrei mai parlato come faccio adesso e lo faccio proprio per rispondere a queste tue paure. Anch'io come te ho fatto esami ed è risultato tutto a posto a livello clinico e di fatto dopo il primo attacco di panico a 20 anni sono ancora quì e faccio anche parecchio sport. Per cui almeno io, ma per testimonianza, tutti coloro che soffrono di ansia, non hanno mai avuto conseguenze cardiache.


    Poi magari crepo oggi stesso per un attacco d'ansia ma sinceramente mi sono abbastanza distaccato dalla paura del cuore. L'ansia è principalmente un fatto psichico e nervoso infatti non si cura con farmaci per il cuore ma bensì con antidepressivi e ansiolitici!

    Grazie mille per la tua risposta!☺️

    Credo che fare sport sia già un metodo molto valido per tenere a distanza l'ansia perché comunque un corpo solido e allenato aiuta, e poi stimola le endorfine. Mentre io invece un po' per pigrizia un po' per evitare che il cuore galoppi (come giusto sia durante l'attività fisica) sto ferma e faccio solo che peggiorare la situazione invece di scaricare tutta l'adrenalina che ho in circolo.


    Io sono consapevole che a un certo punto i farmaci vadano presi ma c'è una parte di me che non vuole tamponare nulla, per questo sono in cerca di strategie pratiche mirate al mio problema. Sto facendo una serie di ricerche e tutti gli psicologi "contattati" sottolineano questa cosa: "usciamo dalle paure senza psicofarmaci".

    Anche il famoso psicologo Raffaele Morelli dice questo, e credo ne abbia viste di situazioni.


    Io semplicemente prima di un farmaco vorrei trovare una strategia... mia madre si è curata per 20 anni con i farmaci, da moltissimi anni è un altra persona, sta benissimo ma se ha un momento, anche 3/4 all'anno di ansia, deve cedere a quelle 20 gocce e questo mi fa capire che comunque di queste sostanze difficilmente ci si può liberare. Semplicemente non vorrei essere la brutta copia di mamma, che amo moltissimo ma che mi sto rendendo conto di come mi stia comportando nello stesso modo. Vorrei dare una sterzata diversa... Spero solo di trovare una soluzione... altrimenti ho lo specchio di come sarà il mio futuro.

    Ciao Mousetrap!

    Sono stata in cura cognitivo comportamentale per 4 anni, non ho mai usato ansiolitici, solo Xanax e sembrava veramente che il problema non dico fosse risolto ma gestibile, quindi ad aprile di quest'anno abbiamo deciso di sfumare le sedute proprio come si fa quando interrompi una cura farmacologica... e devo dire che credevo di essere "guarita", anche se per me il cuore è sempre stato un punto debole... Invece poi la perdita di una persona cara a settembre mi ha fatto cadere a terra. Una di quelle ricadute che ti sembrano inguaribili... Ogni ora tutti i giorni controllo quanti battiti, ho sempre il cardiofrequenzimetro a portata di mano, e poi come te soffro pure io di un leggero reflusso che sto curando con una alimentazione diversa... Infatti dopo ogni pasto e anche se sto attenta a mangiare lentamente ecco che ricomincia a battere più del dovuto, veramente un incubo, non si può andare avanti così... Sarà il caso di ricontattare il mio psicologo, penso più che altro serva una strategia mirata per curare questa fobia del cuore. Tu invece prendi qualche farmaco? Io Xanax da 0,25 la mattina perché altrimenti non ce la faccio...

    Ciao a Tutti, sono nuova... Soffro di ansia, attacchi di panico e ho una forte paura che il mio cuore possa non reggere più. Questo mio stato costante va avanti da almeno tre mesi. Ho fatto visite su visite al cuore e tutto sembra essere nella norma, nulla di patologico ma quando arriva l'attacco di panico io non capisco più niente, vado in tilt e ho paura per il mio cuore. Leggendo su internet ho scoperto che questa fobia ha un nome e si chiama cardiofobia. Volevo sapere se qualcuno ha mai avuto una paura simile così da potermi confrontare e confortare 😔.

    Ho provato davvero di tutto, percorso psicologico, libri, mindfulness, cambiamenti di stile di vita, sia alimentare che fisico ma niente, le crisi non passano e nemmeno questa fobia che anzi, sembra alimentarsi ogni volta di più rendendo la mia vita una non vita. Non riesco più a guidare, ad andare in posta, al supermercato o comunque in posti affollati perché ho paura che il mio cuore non regga, Anche l'attività fisica sta diventando un problema perché temo di portare danno facendo salire i battiti... È durissima vivere così, anzi sopravvivere perché non è vivere questo. Sono veramente triste e senza speranza...