Messaggi di notahappygirl

    Il segreto di chi fa un lavoro come quello che vorresti fare tu è nella vocazione. Ha ragione ipposam : certi lavori non si possono fare a pieno se manca una passione di fondo che aiuta ad abbattere certi evidenti svantaggi.


    Io faccio tre lavori, uno principale che mi occupa la maggior parte del tempo e gli altri per passione/volontà, più alcune collaborazioni saltuarie. Tutte queste attività comprendono una parte negativa che senza passione mi porterebbe ad odiare la vita.


    Ogni mattina mi sveglio con l'entusiasmo e la passione ricaricati e con chiari obbiettivi a breve-medio termine. Molto spesso alla sera rientro a casa con tutti questi livelli totalmente esauriti o sottozero. L'energia che serve a coordinare altre persone o a fare lavori che incidono sulla vita degli altri è molto di più di quella che serve per fare un lavoro meccanico. Senza passione sarebbe impossibile.

    A me basta un lavoro per campare dignitosamente senza rinunce e sacrifici, per farmi una casa e una famiglia, possibilmente potermi mantenere un figlio ed essere presente per lui, il lavoro per me è solo un mezzo per fare quello che voglio, dai viaggi ad un figlio, non voglio ammazzarmi ed annientarmi per lavorare, la vita comincia fuori, penso a qualcosa che mi permetta di guadagnare di più in meno tempo, non voglio avere rotture di palle da capi e colleghi e lavorarmene per conto mio e non fare lavori con rischi di ogni tipo dal biologico al tranciarsi pezzi del corpo in un macchinario in fabbrica o lavorare in condizioni estenuanti sotto il sole o al freddo ecc

    La parte psichicamente più pesante della professione sanitaria è quella umana e di "aiuto alla persona" (dati INAIL 2018, rapporto stress lavoro correlato, li trovate in rete).


    Nel caso del fisioterapista questa parte è ancora più importante rispetto a quella di un medico standard. Il nutrizionista forse si salva, ma deve lavorare contrastando uno degli istinti più forti (la fame). Il logopedista si colloca a metà tra il fisioterapista e l'insegnante (una delle professioni più stressanti, sempre per il rapporto umano).


    Inoltre va considerato anche che, a meno di essere figli di un medico famoso o di una famiglia molto abbiente e generosa: si finirebbe quasi certamente per esercitare la professione assunti da una corporazione (mega-azienda) che spreme al massimo i propri dipendenti; oppure _peggio ancora_ per lo Stato italiano che spreme ancora di più e fa quasi solo contratti da povertà relativa.

    Allora cosa consigli? Buttare tutto ed iscriversi ad altro? Hanno ragione le mie ex compagne che hanno scelto un percorso diverso dalle professioni sanitarie e prenderò una fregatura?

    Buongiorno, sono una ragazza di quasi 25 anni e svolgo una professione sanitaria che non mi piace. Voglio cambiare per passare a fisioterapia. Attualmente ho sospeso gli studi e sto concentrandomi solo sugli esami, mentre lavoro part-time nel frattempo. L'unico ostacolo è il test di ammissione.


    Ammetto di avere dei dubbi su fisioterapia. Non sono molte le donne che scelgono questa professione, e mi chiedo se sia a causa della fatica del lavoro o a causa di discriminazioni. Le opinioni che sento in merito sono molto contrastanti su tutti i punti. Alcuni sostengono che sia un lavoro estenuante, come sollevare blocchi di cemento in un cantiere, specialmente quando si tratta di pazienti in condizioni complesse o quando si lavora in ospedale. Altri dicono che i guadagni non consentano una vita dignitosa, ma ci sono anche coloro che hanno raggiunto un benessere economico con questa professione.


    C'è un'opinione diffusa secondo cui l'osteopatia abbia rubato lavoro ai fisioterapisti. Tuttavia, non posso permettermi di frequentare una scuola di osteopatia perché è troppo costosa, e in ogni caso preferisco ottenere una laurea universitaria.


    Ammetto che mi viene in mente che ci debba essere una qualche fregatura se non tutti fanno questo lavoro. Anche se il test di ammissione è difficile, con impegno si può superare. Chi non vorrebbe un lavoro in cui si possono scegliere gli orari e non ci sono capi che danno ordini? Non ci sono rischi biologici, non è pericoloso. Perché dovrei lavorare tutto il giorno per 75 euro netti, che sono lo stipendio medio italiano, quando ho sentito da pazienti che i fisioterapisti privati addebitano almeno 50 euro per un'ora di lavoro netti?


    Tuttavia, ci sono molti altri lavori sanitari non impegnativi come medicina, logopedia o nutrizionista che hanno condizioni simili. Non capisco perché nella società vengono considerate più prestigiose le lauree che portano a lavorare come impiegati aziendali, occupandosi di bilanci e numeri, o come selezionatori del personale, rispetto a una laurea che coinvolge la cura e la salute delle persone in difficoltà.


    Potreste dire che dovrei scegliere questa professione solo per vocazione. È vero, mi piacciono le materie e sono abituata a prendermi cura delle persone, il che dà un senso al mio lavoro e alla mia vita. Tuttavia, a causa della mia situazione economica e familiare disastrosa, quando ho scelto di iscrivermi all'università ho dovuto farlo con criterio perché so di dover contare solo sul mio lavoro e sulle mie forze. Altrimenti, a 50 anni, sarò ancora a casa dei miei familiari se non troverò un lavoro che mi dia stabilità ed indipendenza economica.


    Sento amiche e conoscenti parlare di convivenza e di diventare mamme. Non voglio continuare a sentirmi a disagio per la mia situazione economica e arrivare a 30 anni senza poter fare le stesse cose che fanno i miei coetanei, cosa che mi succede da una vita a causa della mancanza di soldi. A volte mi chiedo se ho fatto la scelta giusta nel scegliere le professioni sanitarie. Ormai ho superato molti esami e potrei cambiare per una triennale simile in cui avrei le convalide. Tutte le mie ex compagne, amiche e conoscenti hanno scelto giurisprudenza o lauree umanistiche di vario tipo, che portano a lavori da impiegata in azienda, selezione del personale, assistenti sociali e insegnanti. Insomma, tutti lavori dipendenti. Al contrario, le professioni sanitarie, soprattutto quelle che ho menzionato come la fisioterapia, si orientano verso la libera professione. Non vorrei ritrovarmi in una situazione peggiore di loro o cadere in una truffa.


    Ho molti dubbi e paure per il mio futuro lavorativo ed economico. Inoltre, mi infastidisce molto che la professione del fisioterapista sia screditata nell'opinione comune e sia considerata un lavoro di bassa manovalanza.

    Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni che più del diploma con un anno di bocciatura non ha portato a casa fino ad ora, ho fatto qualche lavoretto saltuario perché dovevo mantenermi un minimo, mollato un corso di laurea per iniziarne un altro che mi sembra più valido solo per avere un futuro meno buio, sono completamente apatica, mi muovono solo la sicurezza, il prestigio e i soldi, sento che ho perso il treno rispetto a miei coetanei e ho problemi di ansia e di ipocondria a non finire, non mi do pace perché gli altri miei coetanei hanno raggiunto gli obiettivi e io nonostante tante sfighe ( genitori divorziati e famiglia assente, problemi economici, due anni di pandemia ) non abbia avuto gli stessi risultati, sto provando a ripartire, stavo pensando di fare la dentista perché è un lavoro che secondo me nel giro di 6 anni sei sistemato decentemente, visto che ho una inclinazione data la mia ipocondria, però ho paura di mettere a rischio la mia salute per lavorare o di prendermi una malattia cronica come HIV o l’epatite per aver scelto quel lavoro, o vivere con l’ansia costante di contrarle, purtroppo molti li dicono che al di fuori dell’ambito scientifico o sanitario la laurea non frutta più, stavo a scienze politiche e al di là che ero indietro la ho mollata anche per questo , ti ritrovi con uno stipendio da impiegato e io non voglio un domani per farmi una famiglia, mi sento f∙∙∙∙∙a per la maggior parte ma ho ancora la speranza di una famiglia mia un giorno e di vivere bene, ormai vedo solo l’ambito sanitario anche perché data la mia età e le poche esperienze di lavoro assolutamente non inerenti a qualcosa di serio ( aziende ecc ) penso di essere spacciata al di fuori, so che le donne vengono discriminate per l’età, per le gravidanze ecc e io non ho una famiglia solida su cui poggiare, ho preso in considerazione anche l’estero ma mi dicono che anche lì c’è il problema dell’età e non è tutto oro all’estero, insomma il dentista o un’altra facoltà sanitaria sembrano l’unica valida opzione per chi come me ha già 23/24 anni solo un diploma e poche esperienze di lavoro, ma se non mi piacesse il lavoro pratico o non riuscissi a governare le mie fobie o peggio i miei incubi si avverassero contraendo una malattia infettiva grave? Ricominciare scienze politiche da capo a 24 anni mi fa pensare solo a un futuro nero, poi penso sempre che il dentista non sia un lavoro che possono fare tutti, devi avere una ottima manualità, vista, buon sistema immunitario, è un lavoro esposto a malattie e partita iva quindi senza garanzie, dopo due anni di pandemia ho perso le speranze e vedo solo nero, c’è la paura che se non dovesse piacermi dovrei tornare dove ero con tutte le difficoltà del caso a competere con gente agguerritissima, laureata in 3-5 anni giusti con mille esperienze e io quasi 30enne, con quello che ho vissuto nella mia vita da piccolina mi è difficile raffigurare cosa mi piaccia fare davvero, guardò solo la sicurezza, trovare un buon lavoro, avere uno stipendio alto, mi adatto a tutto a parte a delle materie di studio tipo economia o matematica, per realizzare i miei obiettivi anche di una famiglia, avere una buona qualità di vita ecc

    Purtroppo tante lauree sono solo una illusione di successo in futuro, io invece vedo lo studiare come un modo per elevare la mia condizione sociale ed economica

    Dal tuo post sembra che tu conosca parecchia gente ricca e che la maggior parte dei giovani italiani sia aiutata dalla famiglia più o meno facoltosa, solo a me è capitata la famiglia monoreddito da lavoro dipendente?

    Mi rendo conto che in Italia la vita costa sempre di più, da famiglia monoreddito mi rendo conto fin da quando sono ragazzina che ho dovuto fare rinunce su uscite, sport, vestiario e vacanze e anche sulla scelta dell’università, tutto ciò mi ha reso asociale, depressa e fissata solo sul lavorare e guadagnare tanti soldi, eppure tutti i miei coetanei, e non fanno la bella vita nonostante gli stipendi bassi che dicono esserci in Italia, escono spesso e non in bettole, vanno a sciare, in palestra ecc e hanno vestiti e accessori costosi, io ho deciso di cambiare corso di laurea visto che per fortuna posso permettermi ora di non lavorare e studiare e basta e ho preferito investire sull’ambito sanitario vista la situazione, perché quello che mi piaceva in origine è difficile accedervi nella pubblica e io la privata ancora non posso permettermela. Anche per fare cose normali ormai arrivi a spendere tantissimo, praticamente non sto più vivendo e non mi concedo sfizi per risparmiare, anche tanti miei coetanei ( 23 anni ) hanno l’auto propria ma come si fa dati i costi che ha? E le unghie e l’estetista ecc, avendo problemi di pelle sensibile e follicolite una volta sono stata sfottuta da una estetista dicendo che avevo una pelle terribile e dovevo fare la rimozione laser dei peli, non potevo permettermi di spendere 200 euro per 8/10 sedute per risolvere il mio problema, anche per rendersi un minimo presentabile agli altri bisogna spendere tanto, spese dentistiche non le cito nemmeno, e la gente da anche per scontate tante cose, come quando ti chiedono spesso di fare aperitivi o uscire fuori a mangiare, master universitari per specializzarsi in qualche ambito arrivano a 10.000 euro annui, quasi un reddito eppure tantissima gente che conosco quei soldi li ha spesi, gente che fa 2/3 figli oggi però dicono che lo stipendio medio italiano è 1500 euro, in 4 anche con 3000 euro e un mutuo si vive a fatica, anche le vacanze al mare la maggior parte di chi conosco le fa a Formentera , in Sardegna, lo sport è sempre equitazione o palestre di catene costose, molte ragazze fanno interventi di chirurgia estetica eppure hanno stipendi normalissimi, per delle vaccinazioni di malattie gravi prevenibili, non trovo la disponibilità nel pubblico e nel privato per 2/3 vaccini arrivo a una cifra di 300 euro, solo per fare il mio tirocinio in sicurezza, i tamponi se uno viene a contatto con un positivo. Io non so come facciano tanti ma io per le cose di lusso vedo che la gente a spendere c’è sempre, la cosa divertente è che molta gente che oggi fa la bella vita con i soldi dei genitori va a studiare per fare lavori mal pagati come l’assistente sociale o la maestra di scuola di elementare.

    Ah vabbè a 30 anni ormai, poche donne vogliono dei figli. Ora si fanno sempre più tardi, un po' per questioni economiche, un po' di compagno, insomma le circostanze sono cambiate.

    Io in realtà vedo tantissime coppie che non hanno nemmeno 30 anni con già un figlio e il secondo in arrivo, mi chiedo con questa situazione lavorativa disastrosa e stipendi sempre più bassi come facciano, non parlo di gente laureata in medicina o ingegneria ma di gente che spesso fa l’impiegato.

    Tutti quelli che conosco che si sono laureati a 30 o più anni in medicina o in una professione sanitaria lavorano tutti o in libera professione o tramite concorso pubblico. Io stesso ho più di 30, mi sono iscritto a tecniche di radiologia dopo un percorso non terminato a medicina per non buttare via totalmente gli esami dati, mi sono riciclato in questo percorso con la speranza in primis di lavorare subito, non avendo chance in tutti gli altri settori non sanitari. Per quel che può valere la mia opinione basata sulla mia esperienza, a notahappygirl consiglierei di entrare a odontoiatria ora che è ancora relativamente giovane, a patto però che abbia la seria intenzione e, non secondariamente, un ottimo metodo di studio per dedicarcisi con impegno, perché medicina e odontoiatria, se nel breve termine sono percorsi pesanti e stressanti, nel medio-lungo termine danno soddisfazioni di gran lunga superiori sotto tutti i fronti (intellettuale e materiale) a quelle delle altre professioni sanitarie. Parere personale.

    Di igiene dentale conosci qualcuno? Ma non ci si può riciclare per esempio nelle aziende che vendono prodotti dell’ambito? Perché la mia paura è che questo lavoro essendo tanto esposto alle malattie infettive se uno ha un problema di salute oppure alle mani non può più lavorare cosa fa? Non vorrei che davvero la mia vecchia laurea fosse una scelta più sensata, o che se mi ammalo mi tocca prendere una seconda laurea