Messaggi di Stanchissima 21

    Buonasera a tutti, mi inserisco in questo thread perché - purtroppo - fa al caso mio. Da gennaio soffro di fastidiose quanto paurosissime palpitazioni notturne. Sono stata dal cardiologo il quale dopo avermi visitata ha concluso che non devo sottopormi a ulteriori accertamenti perché il mio cuore è sano. I miei problemi sono il reflusso gastroesofageo (accertato da gastroscopia qualche anno fa) e - vabbé che ve lo dico a fare - l'ansia. Mi ha dato una cura di circa 6 settimane per il reflusso che un po' ha migliorato i miei sintomi ma senza eliminarli del tutto. Purtroppo il reflusso è una bestiaccia. Da una settimana circa il sintomo è tornato con insistenza. Forse complice il ciclo che deve arrivare, forse gli ormoni in generale (ho 45 anni, immagino che sia possibile). Fatto sta che ogni notte mi sveglio, di solito da un sogno intenso, mi rendo conto (perché lo controllo, ho sempre le mani sulla gola) di avere il battito un po' accelerato e dopo qualche minuto e qualche movimento di stomaco partono le palpitazioni, a volte accompagnate da un senso di calore e da tensione muscolare. A volte no. I primi giorni ho cercato di controllarmi con respirazione, meditazione ecc. e dopo aver sbloccato lo stomaco in qualche modo la situazione tornava alla normalità, ma essendomi stancata di trascorrere una o due ore sveglia, sono passata ad assumere dieci gocce di Lexotan (anche il cardiologo me le aveva prescritte al bisogno). Devo dire che fanno il loro lavoro, in pochissimo tempo il ritmo si riduce e io mi rimetto a dormire. Mi rifiuto però di dipendere dalle benzodiazepine, perché so che presto o tardi presentano il conto. A questo punto non so più cosa pensare. Il fatto che il mio disturbo sia attenuato dal Lexotan è segno che si tratta solo di ansia come dicono i miei familiari? Non lo so, sono molto sfiduciata e preoccupata di essere entrata in un loop di sintomi dal quale non riesco a uscire. Ad esempio ora sono le cinque del pomeriggio e già mi sale l'angoscia per la notte. Accetto consigli. Grazie.

    Ciao cunegonda, capisco quello che provi perché proprio in questi giorni ho sperimentato un trattamento simile da parte di quella che consideravo un'amica. So che non è facile al momento, da qualche parte ho letto che il dolore per un'amicizia tradita è più forte della delusione d'amore. Pensa però che questa persona non merita, evidentemente, la tua sofferenza. Se vuoi/puoi trova un modo alternativo per chiedere un chiarimento. In ogni caso meglio lasciarla andare.

    Cara Schizzinosa, ti ringrazio per la risposta. La sensazione di debolezza e la tensione muscolare in realtà li ho avuti solo un paio di notti ma avevo anche forte tensione cervicale, per cui può essere che fosse quello. Possibile che ogni notte io mi debba svegliare così? Nella premenopausa si va avanti costantemente in questo modo? Stanotte ho aperto gli occhi alle 3, speravo che l'ora critica fosse passata e invece poco dopo, è cominciato. Con la respirazione e autoconvincendomi che dovevo stare calma perché sarebbe passato senza fare danni, sono riuscita a dominarmi e a riprendere sonno poco dopo. Ma è davvero invalidante e mi sta risvegliando tutte le mie ansie. Non so più a chi rivolgermi. Ho ripreso la cura per il reflusso nella speranza che possa aiutarmi ma per i sintomi notturni agisce poco. E vorrei non dover ricorrere al Lexotan, che mi toglierà anche l'ansia sul momento ma poi chiede un conto salatissimo.

    Buongiorno a tutti, scrivo questo messaggio perché ho bisogno di capire se quello che sto provando è davvero dovuto solo all'ansia. Da un mese circa ho iniziato ad avere episodi di tachicardia notturna, alcuni forti e molto disturbanti. Sono stata dal cardiologo, il quale mi ha detto che il disturbo è imputabile a reflusso gastroesofageo e ad ansia/stress. A suo parere non necessito di altri controlli. Ho comunque fatto esami del sangue che sono buoni. Quindi dovrei curarmi stomaco e ansia. Vorrei però spiegarvi cosa mi succede. Vado a letto tranquilla, mi sveglio dopo qualche ora, soprattutto tra l'una e le due, avvertendo un gran calore al viso per lo più, vago stimolo di urinare e tachicardia crescente. Stanotte ho notato anche la sensazione di debolezza della mano sinistra e una specie di contrazione dei muscoli, soprattutto dalla cervicale in giù. Di solito passa dopo una ventina di minuti al massimo, durante i quali devo stare attenta a respirare e a controllarmi. Spesso passa dopo un movimento di stomaco o la digestione di aria. Stanotte ho preso Lexotan ed è stato più facile gestirlo. Cosa mi dite? Possono essere attacchi di panico? Ho pensato anche a sintomi tipo menopausa visto che ho quasi 45 anni, ma non saprei.

    Ciao, mi sono appena resa conto che mi è venuto il ciclo e così spero che l'ansia di questi ultimi giorni mi dia un po' di tregua. Nelle ultime tre notti ho avuto orrendi attacchi di panico notturni, cui si sovrappone un disturbo da riflusso gastroesofageo. Dormo malissimo e, soprattutto, il giorno sono molto nervosa e spesso ho voglia di piangere. Mi chiedo se sia perché sono ormai "diversamente giovane" e gli ormoni si avviano al cambiamento. Non so più cosa pensare.

    ciao cara, io anche racconto solo per mio vissuto, e ti posso dire che a me succede e penso succede a tutti, quindi penso che per gli spasmi puoi stare tranquilla, da quel che so io è il cervello che erroneamente a volte cerca di svegliare il corpo con quei piccoli spasmi quando ci si trova nello stato di domiveglia proprio poco prima di addormentarsi, come per dire "ehi non è ora di dormire" e magari nel tuo caso è dovuto proprio all' agitazione che percepisce nella tua situazione e quindi ti vuole svegliare piu spesso di quanto accadrebbe ad una persona che vive meno sulle spine. Questa è la mia piccola teoria :) spero ti fara guadagnare un punto di tranquillità

    Penso anch'io che potrebbe essere qualcosa di simile. Anche perché durante il giorno non ho nessun disturbo del genere. Devo dire che per una settimana gli spasmi sembravano passati, ho ripreso il mio bel sonno regolare. E ora da un paio di giorni ci sono di nuovo dentro. È successo sabato pomeriggio, mi sono appisolata sul divano e tac! mi è partita la spalla. Proprio come se il cervello mi dicesse: non dormire. Poi da brava ansiosa quale sono ci penso su e il gioco è fatto. Non so davvero come risolvere la situazione: aspettare che il disturbo se ne vada così come è venuto, o consultare un neurologo. Per riposare almeno qualche ora sto prendendo Imovane che mi ha dato il medico, ma vorrei farne a meno. Però ho anche due bambini ancora piccoli e non posso né voglio vivere in questo modo.

    Ciao a tutti, ho 43 anni e da sempre lotto con ansia, ipocondria e saltuariamente attacchi di panico. Sto vivendo giorni bui e difficili perché sto soffrendo di un'insonnia per me molto invalidante e spaventosa. Vi spiego. In gennaio primo episodio dell'anno con ansietà, insonnia, tremori alle gambe ed eccessiva sensibilità al freddo (sempre alle gambe). Faccio esami del sangue e viene fuori che sono anemica. Inizio cura e nel giro di pochi giorni mi riprendo. La settimana scorsa più o meno la stessa cosa, solo che sono comparsi all'improvviso degli spasmi e scatti muscolari che mi impediscono di dormire. Non chiudo proprio occhio. Quando mi metto a letto e mi predispongo al sonno ecco che mi scattano le dita di una mano, una spalla ecc. Di nuovo esami del sangue. Incredibilmente l'anemia non c'è. Il medico mi prescrive imovane (che prendo due volte ma mi dà effetti non belli) e una visita neurologica, benché l'abbia già fatta a febbraio (negativa). Questa notte l'ho trascorsa di nuovo in bianco. Mi chiedo che cosa non vada in me? Forse una malattia neurologica non ancora riconosciuta? Ho veramente molta paura, anche perché ho due figli ancora piccoli, uno dei quali con disabilità. Ho paura di impazzire, di morire, mi sembra di non essere più me stessa, quella che solo una settimana fa dormiva otto ore filate. Non so più cosa fare e non so nemmeno in chi trovare sostegno. I miei genitori no perché rischierei di farli agitare, mio marito non sopporta questi miei disagi. Ho davvero bisogno di una parola buona. Grazie