Messaggi di dani61

    C' è chi fa volontariato per farsi bello, c' è chi lo fa perché ci crede nel profondo
    Di chi vuoi parlare?
    Se di quelli che lo fanno per lucidarsi ti sei già risposto da solo
    Tu come sei?

    Grazie Dani61 dell'incoraggiamento! I luoghi più oscuri di me, per molto tempo, sono state le mie emozioni negative: la paura, il sentirmi fragile, bisognosa... ho rinnegato a lungo di sentirmi così, il che mi ha impedito di chiedere aiuto (ero una donna che non doveva chiedere mai, nella mia testa... che prendeva con la forza). Accettare di essere più fragile di quel che credevo, di essere stata traumatizzata da bambina è stato il primo passo, che mi ha portato alla psicoterapia. Sto leggendo "Donne che si fanno male". Non ho una storia di abusi fisici e non ho reagito con disturbi alimentari, tossicodipendenze e simili. Ma ho sicuramente una storia di abusi psicologici ripetuti. E una dipendenza relazionale non sana e adulta. Quel libro è stato illuminante nel chiarire le mie dinamiche... quelle voci contrastanti che sento dentro di me e che la terapia mi aveva aiutato a individuare... ora so meglio da dove vengono. Capisco anche l'importanza di sviluppare un senso di protezione per me stessa, cosa che sta già accadendo, a piccoli passi, da un anno ormai e di cui leggendo il libro ho colto l'importanza. Per me resta fondamentale anche capire intellettualmente. Penso faccia parte del mio modo di essere, della mia personalità. Le emozioni mi fanno ancora sentire a disagio, ho bisogno sempre anche del sostegno razionale... è un continuo andare dalle emozioni alla razionalità e viceversa... ma è già qualcosa, perché una volta non esploravo minimamente le emozioni. Le "illuminazioni" di quest'anno di terapia non so bene come siano venute. So per certo di avere chiesto alla terapeuta non un cambiamento affidato semplicemente alla testa e alla capacità di controllo... le ho chiesto se mi sarebbe mai stato possibile "sentire" diversamente le cose e, se non agire in modo diverso naturalmente, almeno sentire anche l'altra spinta, quella più sana. Mi aveva risposto che con il tempo ci sarei arrivata. E devo dire che in alcuni ambiti succede, eccome. E esperienza positiva dopo esperienza, sono davvero cambiata.
    Insomma, sono ottimista. Poi la questione dell'accettazione è ancora uno scoglio. Però va un po' meglio in questi giorni. Cercherò anche "donne che corrono coi lupi" visto che continuano a consigliarmelo...

    E’ bellissimo che tu non sia FERMA nelle tue posizioni di sofferenza ma che cerchi di evolvere, non importa quale testo o quale persona riuscirà a darti una mano davvero, l’ importante è che tu cerchi e vedrai, troverai….
    Uno, scrivi, ti ha aiutata tanto, quello che tutti ti consigliano, compresa me, potrebbe non dirti nulla ora ma non importa, continua a cercare te in ogni modo possibile, ti troverai perché LO VUOI
    Forse, se mi permetti, fai ancora fatica a vivere emotivamente e basta senza razionalizzare tutto e ci sta, la mente ha bisogno sempre di spiegazioni e quando riesce a prevalere sul cuore ostacola il cammino ma non lo può fermare
    La razionalità è ancora molto forte e ti fa sentire più sicura, va bene per te adesso, il resto lo vedremo
    Dici che in alcuni ambiti riesci già a sentire la spinta più emotiva, pian piano questi ambiti si allargheranno sempre più credi
    Ti sparo un altro titolo che forse non conosci
    “intelligenza emotiva” Goleman
    Perché la mente è fatta di razionalità ed emotività, dipende da quale parte del cervello si attiva nelle varie situazioni e spiega egregiamente molti nodi della mente umana
    Un abbraccio guerriera :)

    Accettare che non accetto l'abbandono. So bene che non accetto l'abbandono, so bene che cerco ogni volta di cambiare la storia. Accettarlo emotivamente cosa vuole dire? Dirmi che vado bene così? Mi pare una resa al mio problema. Voi dite che è la chiave? Io pensavo di doverlo governare, di non doverlo temere.

    Accettarsi è il primo passo, capire le nostre dinamiche mentali essenziale e tu lo stai facendo egregiamente direi, poi però si va oltre, leggere "donne che corrono coi lupi" è stato illuminante per me ma altro potrebbe essere per te
    Ognuno ha la propria storia unica e irripetibile e ognuno ha dentro di sé la forza per uscire dalle dinamiche che fanno male, le opinioni altrui possono aiutare ma solo dentro di te troverai le risposte utili a TE
    Non avere paura di cercare te stessa nei luoghi più scuri, mi viene alla mente un racconto di cui ricordo solo piccole parti ma salienti, secondo me...
    "un uomo cercava un oggetto perso in casa nel giardino, un passante gli chiede come mai cerca un oggetto nel giardino sapendo che lo ha perso dentro le mura di casa e l' uomo rispose CERCO QUI PERCHE' C' E' PIU' LUCE"
    Trovare quel che si cerca comporta spesso entrare negli angoli più bui di noi stessi e costa fatica e dolore ma è necessario se si vuol rinascere
    Un augurio sincero, ce la puoi fare :)

    Si, che tristezza, per chi non sa vivere il donare per il puro gusto di farlo
    Quando si fa del bene lo si dovrebbe fare per il piacere di farlo senza aspettarsi niente in cambio perché il valore del donare è già di per sé tutto quello che ci arricchisce
    Le altre persone non contano nulla, non sanno fare volontariato? Vogliono fare bene per colmare le proprie lacune?
    Fatti loro, non devono toccare l' animo di chi fa del bene a chicchessia per la pura gioia di farlo

    Io no, che sono queste etichette?
    Ce le appiccicano addosso solo se lo vogliamo, ce le appiccichiamo addosso solo se lo vogliamo
    Non c' è percorso di crescita senza fatica e dolore
    Piangersi addosso non serve, siamo d' accordo spero, aspettare che la soluzione arrivi da sola o dal cielo serve ancora meno allora che si fa?

    Beh, la felicità non è qualcosa che dipende da fattori esterni. Nulla di esterno può dare la felicità a chi non ce l'ha o toglierla a chi ce l'ha, come per la libertà...ed è così perché la felicità è una decisione. Forse per alcuni inconsapevole, nel senso che siamo noi stessi responsabili dei nostri stati d'animo. Nessuno e nient'altro fa reale differenza sullo stato interiore che costruiamo per noi stessi, anche se spesso siamo inconsapevoli di questo fatto, o ce lo scordiamo, e allora ci sembra che debba dipendere da, e rispecchiare, gli eventi esterni. Non è così. Dipende da noi, e perciò possiamo deciderlo in qualsivoglia condizione esterna. E chi può giudicare cattiva o ingiusta la nostra decisione di essere felici? E in base a cosa? E se uno giudicasse così, perché dovremmo starlo a sentire? ;)

    Bellissime parole, vere e profonde, da tener sempre a mente, grazie :)

    Ma semplice, la pigrizia! Il "preferisco piangermi addosso ma poi non ce la faccio a darmi una mossa per fare qualcosa per cambiare", perchè è molto più facile sentirsi vittima che alzare il c... e dire no cavolo, questa cosa non mi sta bene, ora la cambio. Credo che questo non sia solo un mio problema ma anche di tanta tanta altra gente. Ciò non significa che faccia meno schifo, "mal comune mezzo gaudio" in questo caso non vale.

    Non vale mai e questa tua frase è la chiave di tutto, usala per riscattarti, TU e tutti quelli che si riconoscono in questa posizione di RESA
    Un augurio sincero :)