Messaggi di MissMT07

    [quote='MissMT07','index.php?page=Thread&postID=794698#post794698']Era il primo anno di università, e in quello stesso anno ho perso una persona che amavo, ho avuto una delusione d'amore pesante e le amiche storiche mi hanno ferita in maniera indissolubile. Da li ho iniziato a tormentarmi ed a crollare senza nemmeno rendermene conto

    Vista così, leggendo i due passaggi che ho quotato evidenziandone i particolari, ho l'impressione che ti colpevolizzi troppo. Lo facevi da adolescente convincendoti che quella sbagliata fossi tu, lo hai fatto da adulta asserendo di iniziare a tormentarti dopo la fine di quella storia importante. Hai inoltre sottolineato in un altro post la negatività del tuo aspetto esteriore legato al sovrappeso che riferisci di avere. Se 1+1 fa 2 direi che ti processi di continuo attribuendoti tutte le colpe di ciò che ti è accaduto e ti accade creandoti un sovraccarico emozionale che poi sfocia nel malessere che riporti.

    In riferimento alla tua domanda iniziale "cosa posso fare per affrontare i blocchi psicologici che mi condizionano la vita" la risposta è assai semplice: accettarti per come sei, il che non significa dimagrire se non ti piaci così, ma significa accettare che non hai colpe per ciò che ti è accaduto, scrollarti dalle troppe responsabilità che ti attribuisci, mettere una pietra sul passato evitando che ti condizioni il futuro. Svincolarsi da questo macigno è fondamentale per liberare la mente almeno da una parte dei problemi che la spingono ad andare in crisi mettendo se stessi e i propri difetti avanti a tutto.

    Sono convinto che alla base del tuo malessere c'è un forte conflitto interiore, una parte di te vuol tornare a vivere mentre l'altra agisce al contrario. La parte che riuscirà a prevalere farà la differenza per la vita che verrà, almeno per l'opinione che mi sono fatto leggendo i tuoi interventi. Che sia comunque condivisibile o no quanto ho scritto rimane il punto fondamentale di qualsiasi malessere: reagire per riappropriarsi della propria vita.[/qute

    è qui che arriva la parte difficile, ho esaurito i modi di reagire. Non immagini quante volte l'ho fatto, dopo nottati intere in bianco a tormentarmi e piangere, il giorno dopo mi alzavo, trovavo una soluzione e reagivo. O dopo mesi di solitudine e incertezze. Li ho provati tutti i metodi per rialzarmi ed andare avanti, forse li ho strausati e ora non funzionano più... per questo chiedevo qui, per capire quanti possono essere e se magari qualcuno mi sia sfuggito...e soprattutto, come si fa a far prevalere la "natura buona"? basta solo sforzarsi di crederlo?

    Io ritengo di aver avuto dei grossi successi da solo ma in verità ho messo in pratica tante delle cose apprese durante le terapie e comunque non si è trattato di una cosa così immediata. Tu stai male e necessiti a mio parere di un aiuto esterno che ti sblocchi, che ti dia gli input giusti per uscire da questa situazione. Evidentemente da ciò che scrivi non sei in grado, per usare tue parole, di camminare ancora sulle tue gambe, ma ciò non significa che le terapie che hai fatto hanno fallito e che le terapie non servano.

    Come approccio, comportamenti, tecniche, ti ho detto già la mia in un'altra discussione: crearsi impegni, obiettivi e diversivi ma se c'è un blocco forte occorre andare alla radice. Oltretutto non ho ancora ben capito da dove nasce tutto questo malessere. La distanza ha creato un recinto che di impedisce da come leggo anche le cose più banali. Ma innanzitutto perché ciò accade? E' lo specchio della tua insicurezza legata allo stare ancora a 27 anni all'università? E' lo specchio della tua insicurezza legata all'aspetto fisico? O questa distanza coi suoi relativi problemi acuiscono un malessere più profondo instauratosi negli anni e che solo ora mostra tutto il suo potenziale?

    Chiedi come affrontare i blocchi psicologici che condizionano la vita, ma se non capisci da dove nascono quei blocchi è difficile agire di conseguenza. Ad esempio nel mio caso molto è legato ai miei sensi di colpa per la separazione dei miei genitori.

    ciao.......colgo in pieno il tuo malessere già espresso attraverso altri tuoi 3d. Da una parte dici che pensi di avere un blocco psicologico di cui conosci le cause, dall'altra pur avendo fatto psicoterapia non sai come eliminarle o almeno fronteggiarle. La psicoterapia ti immette su una strada che volere o volare dovrai camminarci sopra .......e la strada è lastricata da ostacoli. buche, etc. Ogni qualvolta trovi un ostacolo non puoi fermarti e tornare indietro anche perché il cervello ritorna a farti ricadere nello stesso punto da dove sei partita. A nulla possono valere i tentativi di dirti esci, fatti la tua vita etc. è come dire ad un infartuato che non ha bisogno di cure, di continuare a fare la vita di prima, quindi finchè non riesci a gestire minimamente la situazione creatasi per te diventa impossibile reagire in qualsiasi modo. Di tecniche, consigli etc se ne possono dispensare a migliaia ma resta il fatto che ognuno di noi ha una sua fragilità e mette in atto metodi e tecniche differenti. Personalmente non è che ho accettato il mio malessere ma cerco di conviverci con gli alti e bassi, d'altronde non accetti l'ipertensione, il diabete etc. Se mi coglie l'ansia o altro disagio, cerco di farli attraversare il mio corpo, non cerco di metterli dentro così da fagocitarmi. Se attraverso un periodo di stress, per un qualsiasi motivo, conosco i miei limiti e cerco quindi di non andare oltre. Se non erro mi sembra che hai già scritto di aver cambiato casa, abitudini, amicizie etc. ergo che non sia stata una passeggiata al parco e via, noi siamo persone più sensibili degli altri ed è per questo che andiamo incontro a queste situazioni. Poi una domanda......per questo tuo malessere che non so da quanto si protrae hai mai fatto una qualche cura farmacologica???. Per tutto il resto sono qui a disposizione.......ciao...... :thumbup:

    si ho fatto terapia farmacologica, ed è finita che il dottore stesso si è reso conto che non ne avevo più bisogno dopo circa due anni...

    Da quello che descrivi la psicoterapia più adattata a te è la cognitivo comportamentale. Se hai già fatto delle sedute con un terapeuta di questo orientamento e non hai avuto successo la colpa è del terapeuta, cambialo e cercane uno buono. Se invece hai avuto a che fare con altri orientamenti ti invito a non arrenderti e provare la TCC. Se hai la disponibilità economica non esitare, una vita migliore è possibile, non perdere altro tempo.

    lo so, ma in questo momento proprio mi è impossibile, per questo sto chiedendo aiuto/consigli qui :(

    Buongiorno a tutti, sono ancora in preda ad un'ansia molto forte e la paura mi sta costringendo a ripetere gli stessi schemi che usavo anche a casa mia. Mi sto sforzando di uscire e affrontare "l'esterno" ma più della spesa al supermercato non riesco a fare, to vivo reclusa nella mia stanza costringendomi a mangiare e programmando una vita che poi non ho il coraggio di vivere. Qui dentro sono costretta ad avere contatti con altre persone ma trovo davvero difficoltà ad integrarmi, quasi gli altri mi danno fastidio, provo una specie di insofferenza mista ad un fortissimo senso di disagio e inadeguatezza. Come se non facessi più parte delle persone che vivono spesierate. E la paura di svenire o crollare diventa sempre più accentuata, di nuovo. Non riesco a capire davvero il perchè, volevo approfittare di qesto momento particolare almeno per recuperare con lo studio ma niente, non ce la faccio, la mia mente è totalmente bloccata. Secondo voi ha senso questa cosa? Perchè le strade le ho provate davvero tutte e questi sintomi che non passano mi stanno facendo impazzire... io penso di avere un blocco psicologico, di cui conosco anche quasi tutte le cause, la maggior parte sono venute fuori proprio con la psicoterapia ma non so come eliminarlo o affrontarlo e nessuno specialista mi ha dato aiuto su questo punto. Tutto si è sempre concluso con esci, vivi la tua vita, costringiti a fare le cose che hai paura di fare, studia per quell'esame che non riesci a studiare, baci abbracci e compliementi... GRAZIE, qua ci arrivavo anche da sola. Non me la sento di buttare altri soldi che tra l'altro non ho per sentirmi dire ancora le stesse cose...ma sono disperata, seriamente disperata. E sono sempre convinta che più dello specialista in questi casi chi ha già affrontato cose di questo tipo sia il maestro migliore e riesca ad aiutare... cosa ne pensate? Conoscete qualche tecnica, approccio, comportamento per affrontare una serie di blocchi psicologici che condizionano la vita?