Messaggi di Francesco Minelli

    Buongiorno a tutti. Io sono psicologo e psicoterapeuta.

    Da quello che posso leggere qui (ma è ovviamente una situazione generale) mi rendo conto di quanti dubbi ci siano sulla figura dello psicologo e psicoterapeuta.

    Purtroppo ancora oggi esistono tanti pregiudizi, concezioni errate e persone che utilizzano la propria esperienza personale per generalizzare sulla categoria (a torto o a ragione dato che il percorso psicologico stesso dovrebbe anche insegnare a non generalizzare).

    Senza divagare troppo, vorrei dirvi che uno dei miei obiettivi (al di là del lavoro in studio) è anche quello di condividere una corretta cultura psicologica.

    Dopodichè i dubbi rimarranno sempre ma proprio per questo è fondamentale sviluppare un senso critico e capire che le esperienze degli altri sono semplicemente esperienze. Non possiamo giudicare qualcosa senza averlo mai provato.

    Ci sarebbe da dire molto su ciò che è stato scritto nel primo post, ma mi rendo conto ci sia una scarsa consapevolezza di ciò che il terapeuta fa e di quello che è il ruolo del paziente. Mi rincresce leggere di una esperienza così negativa.

    Un saluto a tutti

    Capisco che per lei non debba essere semplice questa situazione.

    Fa benissimo a farsi seguire dalla sua terapeuta (anche se 2 volte a settimana secondo il mio parere sono tante). Posso chiederle che tipo di approccio segue la sua terapeuta?

    Inoltre sarebbe da capire come mai non riesce ad esprimere ciò che lei ha scritto qua alla sua terapeuta. E se lo fa come mai le viene da chiedere aiuto qui.

    La psicoterapia dovrebbe essere quel luogo in cui potersi esprimere liberamente al 100% proprio per andare a capire le cause delle proprie problematiche esistenziali. Le consiglio di aprirsi il più possibile con la sua terapeuta in questo senso.

    Inoltre sarebbe da capire da quanto tempo pratica psicoterapia + farmaci. A volte è necessario del tempo per vedere cambiamenti significativi, ma anche se non sono direttamente visibili comunque il meccanismo di cambiamento è già in atto.

    Le auguro una buona giornata

    Spesso alla base delle somatizzazioni ci sono cause strettamente psicologiche.

    Bisogna andare a fondo e comprendere bene, con l'aiuto di un terapeuta e a volte anche di uno psichiatra, quali sono le cause che determinano la sintomatologia che lei descrive.

    Utilizzare rimedi puramente sintomatologici (e di dubbia utilità come l'agopuntura) può dare sollievo per un semplice effetto placebo. Ma le ricadute sono assicurate.

    Alla base dei sintomi ansiosi spesso ci sono problematiche psicologiche molto più profonde.

    Buonasera Marco.

    Capisco che non deve essere un momento semplice da affrontare e la morte di un animale spesso non viene compresa a pieno dalle persone che abbiamo intorno. Nel suo caso la sua famiglia condivide il suo dolore con lei ed è già positivo.

    Il dolore per la perdita di un animale domestico può essere considerato un vero e proprio lutto e non esiste una "medicina" efficace per fare passare la sofferenza velocemente. Se ha ansia o soffre di attacchi di panico in questo momento la situazione potrebbe peggiorare.

    Se è così le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta.

    In ogni caso le sue emozioni sono perfettamente normali (al di là dei disturbi ansiosi) e tanto forti quanto il legame che aveva con il suo cane.

    Ci vorrà tempo ma è importante vivere questa sofferenza e non tapparla subito prendendo un altro animale.

    Non si tratta di mancanza di rispetto, ma di disponibilità emotiva a dare quello che ha dentro ad un altro cane.

    E' un'esperienza molto dura e purtroppo non c'è una strada semplice.

    Le auguro di star meglio

    Buona serata

    Concordo con chi ti ha risposto poco sopra.

    La Depressione è una cosa seria ed ha varie forme. Sicuramente se stai vivendo un periodo difficile e non riesci ad affrontarlo da solo la cosa migliore da fare è farti aiutare da un professionista della salute mentale.

    Molti permettono anche di effettuare una prima consulenza gratuita.

    Bisogna sempre evitare l'autodiagnosi perchè non fa che peggiorare le cose.

    Un saluto

    Buonasera a tutti.

    Ho letto con molto interesse questa discussione perchè tratta di argomenti molto più comuni di quanto si pensi.

    E il vero problema è che si entra in una spirale negativa che non fa che peggiorare.

    giacomo153 lei ha detto che nessuno può capirla, aiutarla o che un terapeuta/psicologo non può trovarle degli amici (e questo è sicuramente vero in maniera diretta).

    Ora ci sarebbero da indagare tanti aspetti della sua storia, capire se e perchè ha certe difficoltà relazionali e come ha provato finora a superarle.

    In questo un professionista può aiutarla eccome, e se anche non le può trovare direttamente amici o persone con cui entrare in relazione, può renderla in grado di farlo in maniera autonoma. E questo credo sia molto più importante.

    Di lei sappiamo poco: da quello che scrive non ci risulta avere problematiche psichiatriche nè una incapacità fisica di entrare in relazione. Probabilmente quindi il problema è che le sono mancate le giuste basi e/o non crede di potercela fare da solo. Un problema di autostima o di mancanza di una base sicura (che anche in questo caso un professionista può aiutarla ad indagare e risolvere).

    La vorrei lasciare con un paio di considerazioni:

    1) Lei è giovane e può sicuramente lavorare su se stesso per superare queste problematiche.

    2) La depressione va diagnosticata e se lei ha il dubbio di soffrirne le consiglio quantomeno un consulto psicologico (ASL oppure privatamente, ci sono professionisti che effettuano la prima consulenza gratuita)

    3) Come le ho già ripetuto sopra vi sono moltissime persone che soffrono e che non vedono speranza. In questo caso bisogna avere il coraggio di farsi aiutare.
    Coraggio? Si. Perchè chiedere aiuto non è facile ed è accompagnato a vissuti di vergogna e colpa. Ma facendo quel passo può cambiare completamente la sua vita.

    Le auguro una buona serata.

    PS Se vuole può contattarmi in privato o scrivermi sulla Pagina/Sito

    I tentativi di suicidio o le idee suicidarie non vanno mai prese alla leggera.

    Vi sono tutta una serie di indicatori che possono portare a pensare ci sia il rischio di suicidio. Ma molto spesso le persone che hanno queste idee non parlano molto e finiscono nel chiudersi nel loro mondo sempre più spaventoso e senza via d'uscita.

    Non riescono più a vedere una via d'uscita.

    Ed è importante cercare di dargli solo la possibilità di vederla, cogliere il disagio e la sofferenza quasi senza vederli.

    Non è semplice.

    E' sicuramente una tematica molto importante da affrontare e spesso la sintomatologia depressiva va ad attaccare proprio in questo modo.

    Si perde la voglia di fare tutto e di cercare un senso alle cose. Anche cose che un tempo davano gioia non ne danno più.

    E non si trova spesso un motivo specifico.

    Sicuramente scriverò un articolo più approfondito al riguardo sul mio blog

    Capisco che ci possa essere una grossa difficoltà nel fidarsi del professionista a cui ci affidiamo.

    In un certo senso significa lasciare il controllo all'altro su qualcosa di molto intimo per noi. E questo può fare una grossa paura.

    Tanto più se ci sono state esperienze traumatiche come nel suo caso.

    Occorre tempo e pazienza per costruire fiducia, così come occorre tempo per stabilire una buona relazione terapeutica.

    Indagare e parlare di tutto questo con il suo psichiatra/psicoterapeuta può essere un buon modo per costruire fiducia.

    Buona serata!