Ciao a tutti. Scrivo qua perchè credo non so se sono depresso o sono solo un cretino. Spero che crediate a quello che scrivo, perchè quando ne parlo con qualcuno di stretto a me non vengo preso sul serio.
Vi parlo prima un po' di me. Sono un giovane ragazzo con una eccezionale carriera studentesca e a detta di tutti dal roseo futuro lavorativo. Ma nonostante questo io mi sento solo ed inutile. Prima pensavo che il problema fossero gli altri, adesso credo di essere io.
Nella mia vita ho apprentemente tutto: una ottima famiglia che mi sostiene in tutto quello che faccio, pochi amici fidati ed una meravigliosa fidanzata.
La mia carriera universitaria è stata eccezionale, ma questo forse è stato l'inizio del mio malessere. Alle superiori ero una persona con un comportamento sociale nella norma: praticavo sport, uscivo con gli amici, avevo una fidanzata ed ottimi voti a scuola. Riuscivo ad avere mille amici e parlare di tutto.
All'università è cambiato tutto. Complice il cambio di settore dei miei studi ed il cambio di città non ho più potuto frequentarmi con tantissimi dei miei vecchi amici e nel tempo siamo solo diventati conoscenti. In rrealtà in quetsi anni sono cambiato anche io tantissimo e mi rendo conto che a molte delle perosne con cui stavo adesso non avrei nulla da dire. All'uni però non sono riuscito a farmi nuove amicizie, solo ottime conoscenze. Arrivati a 20 anni è difficile fare nuove amicizie, specie per chi viene visto da tutti come una persona forte e sicura con voti brillantissimi. All'università avevo l'impressione che tutti fossero falsi e che dietro ad ogni complimento ed elogio(quando mi chieedevano aiuto) in realtà si celasse solo invidia. Infatti non sono mai riusciuto a legare con nessuno. Mille volte vedevo miei colleghi gioire insieme per aver superato un esame e festeggiare insieme. Io, inetto per quanto sono, superare un esame lo consideravo normale e non gioivo nè ero invitato a festeggiare.
Tralasciando quella che è stata la parentesi universitaria, anche nelle altre attività che faccio insieme alla mia fidanzata e a quei pochi amici che mi sono rimasti non riesco a fare nuove conoscenze. Io non riesco ad essere ipocrita come la maggior parte dei ragazzi della mia generazione che vivono in uno stato di finto benessere. Questo mio vivere sempre al di là degli schemi sociale è però oggi,il fulcro di ogni mio malessere. Credo che questo mio essere così stia facendo soffrire moltissimo quelle poche eprosne che mi stanno intorno. Mi spiego meglio.
Per colpa del mio caratteraccio non riesco a crearmi alcuna nuova amicizia, solo conoscenze che si limitano a rapporti cordiali. Ad esempio io il sabato sera non esco mai o se esco è per una cena. Io, a dispetto della mia giovane età, trovo stupido spendere soldi e salute in alcool o trascorrere le serate a discutere di argomenti che ritengo stupidi.
Questo mio vivere la vita solo per le cose serie ho paura che sta allontandando da me quelle poche persone che mi sono rimaste che mi vogliono bene.
Sono sbagliato io che se vedo uno che su facebook posta un selfie davanti lo specchio di un bagno non trovo nemmeno l'interesse di parlargli? Se tutti sono così, sono sbagliato io a non esserlo.
Questo mio essere diverso allontana da me tutti, e fa da muro alle nuove conoscenze. tutti pensano che io abbia una vita perfetta, ma io mi sento inutile. Ho dedicato la mia vita solo alle cose serie ed adesso vorrei anche io gioire per qualche "c∙∙∙∙∙a" adolescenziale.
Scusate le mille cose scritte confusamente, ma ho un mondo di cose in testa da dire a qualcuno che non c'è.