Sono seguita da tre mesi da una psicologa, ma mi sorgono molti dubbi. Pur sforzandomi di evitare alcuni comportamenti io non sento di far progressi.
Messaggi di AriaStark
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A me dà l'impressione di un uomo molto insicuro e di comodo, che non intende sacrificare nulla, ma che con molto piacere ha i piedi in due scarpe perché nel caso non fosse andata bene con te, avrebbe sempre avuto la "moglie" accogliente e innamorata da cui tornare. È un atteggiamento davvero infantile.
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Ciao, premetto di non aver letto tutti i commenti.
Se vuoi un giudizio per ciò che risulta dalla foto penso che tu non sia brutto, hai un viso comune a molti ragazzi italiani.
Non devi farti complessi del genere, perché non importa essere Leonardo Di Caprio o qualsiasi altro riconosciuto dalla società come prototipo di bellezza.
Se il tuo complesso deriva da difficoltà nell'approcciarti alle ragazze ti posso dire che una buona percentuale non guarda l'aspetto fisico, ma il carisma, la personalità e la gentilezza nei modi. Quindi penso che più che porti un problema esteriore dovresti lavorare sulla tua autostima.
Comunque bellissima maglietta
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Ciao Ipposam, ti assicuro che quello che scrivi non è totalmente obiettivo. Così come io non dovrei fare paragoni col passato, forse anche tu non dovresti pensare che oggi sia diventato tutto più facile. Anche oggi la triennale è massacrante, con la differenza che siamo costretti a fare una magistrale con esami totalmente inutili e ripetitivi, per non parlare del fatto che bisogna scrivere due tesi, ovvero dedicare a ciascuna almeno 6 mesi di lavoro. Per non parlare delle tasse crescenti e dei continui tagli che le università pubbliche devono subire. Per non parlare del fatto che la maggior parte degli studenti va fisiologicamente fc sia alla triennale che alla magistrale. Per non parlare della situazione storica che è una componente fondamentale. Non possiamo non fare i conti con questo aspetto. Ed è oggettivamente vero che noi giovani ci sentiamo depressi e delusi in partenza. Da quando siamo venuti al mondo che ci sentiamo dire che non c'è lavoro. Secondo te quanto tutto questo influisce sulla componente psicologica? Mi chiedo come mai oggi ci siamo sempre più depressi. Mistero della fede.
Sulla differenza di genere e sul fatto che molte donne nemmeno lavoravano è un'argomentazione che non ho inserito nel mio sfogo dunque non ho voglia di inserirmi in un discorso fuori luogo con la natura di questo post.
Mi auguro che tu sia riuscita a realizzarti nel settore inerente ai tuoi studi e sarei ipocrita se dicessi che non vorrei vivere nel passato. Credo che si avevano molte più possibilità e molte meno perdite di tempo. Poi, casa di proprietà a 20 anni oggi? È già tanto se arriveremo ad essere assunti in uno squallido call center, figurati a comprare casa. Dunque non diciamo cavolate, dobbiamo studiare di più, pagare di più, fare di più. La chiudo qui, altrimenti ne esce un saggio sociologico.
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Sento che l'unica possibilità per non perdere la mia già scarsa sanità mentale è quella di studiare poco al giorno con calma, perché la mia mente ormai si rifiuta di fare qualsiasi cosa. La mia relatrice di tesi si domanda il perché della mia lentezza, ogni volta mi fa mille domande sul perché ho ancora tanti esami. Questo mi provoca un profondo senso di disagio e torno a casa sempre con un panico che mi immobilizza per giorni. Mi domando: come si fa a spiegare agli altri la depressione? Io non ho voglia di rivelare i reali motivi che stanno dietro alla mia lentezza. In questo anno che ho passato da fuori corso a casa ho provato a calmarmi, sono riuscita a creare questo equilibrio: studiare poco, ma arrivare alla meta seppur lentamente.
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Ciao ragazzi. Vorrei sollevare una questione molto semplice. Naturalmente scrivo poiché soffro di ansia generalizzata h24 365 giorni l'anno. In questo periodo particolarmente stressante per via dello studio mi sono venuti dei dolori alle mani e ai legamenti. La mattina mi sveglio con gli arti irrigiditi, le dita non si muovono, sento dolore e tirare. Durante il giorno passa muovendo la mano ma ogni mattina è la stessa storia. Non avendo avuto traumi, se fatto sforzi particolari mi chiedo se sia una somatizzazione del mio stato ansioso. Spero che legga qualche psicologo che me lo possa confermare. Mi chiedo se anche qualcuno di voi ha questi dolori.
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Nella tua scuola esiste una psicologa a cui rivolgerti? Di solito sta in ogni scuola per legge. Potresti parlare con lei dei tuoi problemi di ansia. E magari anche i tuoi genitori capiranno che non stai bene.
Hai mai pensato che forse questa ansia deriva dal fatto che l'indirizzo scelto non fa per te?
Tra i diversi insegnanti non credo che tutti ti "odino", ci sarà qualcuno che ha notato la tua apatia in classe o un insegnante particolarmente sensibile. Per concludere ti chiedo se questa condizione derivi anche da un cattivo rapporto con i compagni di classe o da atteggiamenti di bullismo nei tuoi confronti.
Comunque credo che una madre legga negli occhi di una figlia depressione, soprattutto se dormi tutto il giorno, se hai crisi di pianto o se non esci. Bisogna capire se la tua depressione è solo rapportata alla scuola o a casa ti comporti normalmente.
Detto questo ci sono scuole private a pagamento, ma non so che grado di istruzione possano darti. Credo che una persona depressa non riesce neanche a frequentare corsi privati dato il suo stato psico-fisico di totale apatia. Dovresti piuttosto curare il problema alle radici con una terapista. E soprattutto non mollare! Domandati piuttosto da quanto e perché stai così