Ciao a tutti! Ho già scritto un post di recente sulla mia situazione universitaria, quindi non sapevo bene se aggiornare quello oppure no, in ogni caso eccomi di nuovo qui.
In breve: per gravi motivi familiari sono rimasta indietro alla triennale di tre anni, infatti questo che inizia è il terzo, ma siccome mi mancano solo due esami credo davvero che sia anche l'ultimo , quindi l'anno prossimo dovrò fare i conti con la magistrale.
Il consiglio che vi chiedo è il seguente: mi conviene davvero farla subito dopo la triennale, con il forte rischio di perdere un altro anno? (ho già visto l'orario del primo anno e il tempo per studiare è limitato al fine settimana, inoltre abito ad un'ora e passa di treno quindi sarebbe veramente infattibile studiare in settimana, quindi difficilmente riuscirei a dare tutti e 5 gli esami del primo semestre ) Non mi converrebbe iniziare a cercare lavoro, ovviamente nel mio campo, e fare entrambe le cose e finire gli studi con calma, e finire avendo già un'esperienza di qualche anno alle spalle?
In ogni caso, quale pensate che sarebbe la cosa più sensata da fare nella mia situazione?
Un'altra cosa, io studio all'unifi, ateneo tremendo e vorrei cambiare andando magari a Perugia... solo che in questo caso dovrei trasferirmi quasi per forza e sinceramente è una cosa che mi pesa molto fare, soprattutto per questioni economiche, però d'altra parte non credo nemmeno di potercela fare senza frequentare
In ogni caso grazie a chi mi risponderà e consiglierà!!
Messaggi di chiaralll
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Eccomi!! Anch'io come te ho scritto un post qui per lo stesso motivo... Triennale in ingegneria, 24 anni e inizio ora il terzo anno fuori corso, quindi penso di capire bene come ti senti. Ti rispondo perché oggi sono andata alla laurea di una mia compagna e ti dirò, quelli immatricolati con me che si sono laureati oggi erano i più giovani! Quindi in realtà non è anomala come situazione, anzi!!
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Allora la facoltà sia ora che alla magistrale ha proprio la denominazione di ing. Per l'ambiente. In realtà a me piace davvero tanto quello che studio, quindi lo faccio anche volentieri, i miei problemi sono il confronto con gli altri (cosa sbagliatissima mea culpa), ovviamente tutti più bravi e capaci di me, e l'essere stata poco coraggiosa e non aver cambiato ateneo (studio a Firenze, penso l'ateneo più pretenzioso di tutta Italia sigh). Inoltre purtroppo ci sono dei tempi tecnici inevitabili... Per dire mi mancano solo die esami, ma siccome uno è tecnica delle costruzioni ci metterò un annetto solo per quello purtroppo.
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Cavoli sono passata dal "che bello, ce la posso fare!" al "sono una stupida non ce la farò mai" nel giro di tipo 3 secondi ahahah
Comunque il mio settore è quello ambientale, che ha come pregio di avere molti pochi laureati l'anno se non altro
No il mio problema è anche a livello personale, nel senso che vedere tanta gente anche più giovane, laurearsi prima di me mi manda veramente nel panico e anche se so di valere qualcosa sia a livello intellettuale che sul piano personale, comunque sia questi tre anni persi mi pesano molto, li vedo come una sconfitta a livello personale e sinceramente la mia speranza è sempre stata quella di "riscattarmi" una volta iniziata la vita lavorativa (non so se mi sono spiegata). Però d'altra parte c'è sempre qualcosa che mi dice "cosa pensi di fare, hai fatto schifo qui, farà schifo anche dopo non ci sperare". -
Anche io studio ingegneria e sono ancora più fuoricorso di te, mi mancano ancora più di 10 esami, ma cosa posso fare? Mi ritiro? E per fare cosa? Il problema come sempre, per me lo è, ma penso anche per te che stiamo sempre a pensare il giudizio degli altri quando invece dovremmo pensare a noi stessi... Sei tu la persona con cui passerai tutta la vita, non gli altri...
Pensa che io ho problemi gravi di ansia ultimamente proprio per questo, per l'Università e ciò mi sta bloccando anche negli studi..
Non stiamo qui a giustificarci o piangerci addosso, ma pensiamo al futuro, non al passato!!
Forza e coraggio
Se vuoi possiamo anche parlarne in privato visto che abbiamo esperienze similiciao! scusami il ritardo nella risposta, comunque molto volentieri!
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Un mio caro amico si è laureato proprio in ingegneria con 3 anni di ritardo, uscito dall uni ha subito trovato lavoro...per dirti...è stato si fortunato ma comunque il lavoro si trova, e non dipende dal numero di anni che impieghi per laurearti (poi ovviamente ci sono casi e casi...ti ho raccontato la mia "esperienza")
In bocca al lupo!
beato lui! e crepi!!
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Inizierei con l'analizzare le cose positive... anzitutto parliamo di una laurea in ingegneria... ovvero uno dei pochi (pochissimi) pezzi di carta che ancora ha un senso conseguire nel nostro paese... una laurea triennale in ingegneria (anche fuori corso e anche con voto medio) vale 100 volte una laurea magistrale col massimo dei voti in una facoltà inutile (tutte le altre o quasi :D)
Il voto di laurea, se non eccessivamente basso, influisce poco... molto poco... in un ipotetico colloquio di lavoro la criticità su cui mi aspetterei "provocazioni" è il gap di 3 anni... ma ti invito a guardare il problema da un altro punto di vista... ha ancora senso rincorrere "il posto" presso un privato ?... ha senso "lottare" a suon di requisiti per una posizione che potrebbe occupare l'ultimo dei diplomati ?
Fossi in te inizierei invece ad osservare la realtà che mi circonda cercando di carpire un bisogno del mercato su cui costruire un'offerta di servizi...ahahah grazie! e soprattutto grazie del consiglio, anche perchè so già che non potendo contare su chissà che requisiti dovrò "farmi furba" in questo senso.
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È normale avere dei momenti di sconforto, la società è dentro di noi perché siamo noi e quindi ne veniamo influenzati perché la influenziamo a nostra volta.
Ma tu non sei il tuo corso di studi o il tuo futuro lavoro, il valore di una persona non si misura attraverso quelli perché essi sono semplicemente degli strumenti al servizio della crescita interiore dell'essere umano, invece spesso sembra quasi che vediamo le cose nella maniera esattamente opposta, ritrovandoci a distruggere le nostre stesse vite, gli affetti e tutto ciò che ci è rimasto di buono in nome della carriera e dello stipendio, nutrendo e rinforzando col nostro sudore e col nostro sangue le sbarre della gabbia che ci siamo autocostruiti.
Ti piace ciò che studi? Benissimo, studia con serenità e gioia, fallo per te stessa e prenditi tutto il tempo che vuoi, non devi dimostrare niente a nessuno.È normale avere dei momenti di sconforto, la società è dentro di noi perché siamo noi e quindi ne veniamo influenzati perché la influenziamo a nostra volta.
Ma tu non sei il tuo corso di studi o il tuo futuro lavoro, il valore di una persona non si misura attraverso quelli perché essi sono semplicemente degli strumenti al servizio della crescita interiore dell'essere umano, invece spesso sembra quasi che vediamo le cose nella maniera esattamente opposta, ritrovandoci a distruggere le nostre stesse vite, gli affetti e tutto ciò che ci è rimasto di buono in nome della carriera e dello stipendio, nutrendo e rinforzando col nostro sudore e col nostro sangue le sbarre della gabbia che ci siamo autocostruiti.
Ti piace ciò che studi? Benissimo, studia con serenità e gioia, fallo per te stessa e prenditi tutto il tempo che vuoi, non devi dimostrare niente a nessuno.sono pienamente d'accordo, ma proprio perchè nonostante mi piaccia ciò che faccio non ho raggiunto i risultati sperati, a volte, come adesso, mi vengono mille dubbi!
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Stai tranquilla
La convinzione che il lavoro sia legato al percorso di studi è fondata su un concetto antico e ormai fuori dalla realtà.
Con questa frase voglio sì consolarti, però allo stesso tempo ti farò riflettere su alcune cose che potrebbero mandarti "in crisi". Ciò non deve spaventarti, perché fa parte della natura della società umana e del periodo storico che stiamo vivendo, quindi non potrebbe andare diversamente.
Anche se ti fossi laureata a 15 anni, ciò non ti avrebbe garantito nessun lavoro, non al giorno d'oggi. I call center con gli schiavi (termine che non uso in maniera dispregiativa, ma anzi denunciatrice, perché si tratta di persone per le quali ho grandissima stima e affetto) sfruttati e sottopagati dalle potentissime multinazionali sono pieni di gente con le lauree e le specializzazioni.
Nessun percorso lavorativo canonico, al giorno d'oggi, purtroppo, è in grado di garantire il benessere, e sui motivi di ciò (che non sono tanto casuali come sembra) non mi dilungo anche perché andrei fuori tema.
Questo poteva andare bene fino agli anni '80, diciamo, adesso è un'illusione basata proprio su quel modello ormai superato.
Cosa fare? La soluzione va cercata altrove, bisogna tirarsi fuori dal sistema coi suoi condizionamenti sociali e psicologici e scavare dentro se stessi. C'è bisogno di un cambiamento radicale, il quale richiede un discostamento netto da tutto ciò che si crede di conoscere e di desiderare. Ma questo è un discorso a parte, che sarò comunque lieto di continuare altrove.Stai tranquilla
La convinzione che il lavoro sia legato al percorso di studi è fondata su un concetto antico e ormai fuori dalla realtà.
Con questa frase voglio sì consolarti, però allo stesso tempo ti farò riflettere su alcune cose che potrebbero mandarti "in crisi". Ciò non deve spaventarti, perché fa parte della natura della società umana e del periodo storico che stiamo vivendo, quindi non potrebbe andare diversamente.
Anche se ti fossi laureata a 15 anni, ciò non ti avrebbe garantito nessun lavoro, non al giorno d'oggi. I call center con gli schiavi (termine che non uso in maniera dispregiativa, ma anzi denunciatrice, perché si tratta di persone per le quali ho grandissima stima e affetto) sfruttati e sottopagati dalle potentissime multinazionali sono pieni di gente con le lauree e le specializzazioni.
Nessun percorso lavorativo canonico, al giorno d'oggi, purtroppo, è in grado di garantire il benessere, e sui motivi di ciò (che non sono tanto casuali come sembra) non mi dilungo anche perché andrei fuori tema.
Questo poteva andare bene fino agli anni '80, diciamo, adesso è un'illusione basata proprio su quel modello ormai superato.
Cosa fare? La soluzione va cercata altrove, bisogna tirarsi fuori dal sistema coi suoi condizionamenti sociali e psicologici e scavare dentro se stessi. C'è bisogno di un cambiamento radicale, il quale richiede un discostamento netto da tutto ciò che si crede di conoscere e di desiderare. Ma questo è un discorso a parte, che sarò comunque lieto di continuare altrove.In realtà per me questo è un discorso abbastanza incoraggiante
infatti in generale cerco di andare per la MIA strada e di agire e pensare secondo il MIO sistema di valori. Fortunatamente sono stata educata a sviluppare un forte senso critico e sostanzialmente a non dare troppa importanza a ciò che la società crede o non crede giusto. Però comunque io nella società ci vivo e anche se cerco di mantenermi positiva, se sento in continuazione dire che i fuori corso sono continuamente dire che i fuori corso sono degli sfigati senza speranza, e dato che sono anche una persona molto ansiosa, ogni tanto mi prendono dei momenti di sconforto! Per questo desideravo anche confrontarmi con persone che non siano quelle che frequento nel quotidiano (per intenderci ho tutti amici fuori corso come me ahahah)
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guarda non ti scoraggiare, lavoro lo trovi come no che tu abbia finito in tempo la triennale o meno.. non è una gara a chi finisce prima si prende il posto di lavoro. puoi anche non trovarlo perchè essenzialmente non c'è o perchè si richiedono troppe cose che al momento tu non hai perchè giustamente sei giovane e devi fare esperienza.. ma non ti abbattere i llavoro prima o poi arriverà, piuttosto dedicati anche ad altri lavori anche che non c'entrano con i tuoi studi per lo meno in primis ti tieni impegnata e in secondo luogo acquisisci anche altre competenze che fanno tutta esperienza.
per quanto riguarda gl studi capita a molti di finire fuori corso, ma direi che te sei più che giustificata. molti terminano gli studi in ritardo perchè son pigri, o non riescono negli esami e chi come te invece ha dovuto affrontare delle dure battaglie. perdere un genitori penso che sia una delle cose più devastanti ed è comprensibile che anche i tuoi studi ne abbiano risentito. guarda anche io ti dico ho finito in ritardo i miei studi per prendere una laurea triennale ci ho messo parecchio.certo per motivi diversi ma in ritardo lo stesso. non mis ono buttato giù perchè ho sempre visto la laure acome il mio traguardo più grande, da raggiungere a ogni costo anche a costo di impiegarci tutto il tempo necessario!!
ognuno di noi è diverso c'è chi raggiunge la meta , in tre anni giusti, chi in quattro, chi in cinque, ma quello che conta è che alla fine tu ci arrivi alla metaSono d'accordo con quello che dici, ma non voglio presentarmi ad un eventualesembrerebbe e dire che ho avuto questi problemi... Mi sembrerebbe di trovare una giustificazione!