Risultato di questa situazione è:
A. Se faccio ciò che veramente mi fa stare bene, rischio di far star male la mia famiglia
B. Se faccio ciò che vorrebbe la mia famiglia, non starei bene io
Ciao, vivendo una situazione più o meno simile, io ho scelto l'opzione A; nonostante le continue pressioni psicologiche familiari e i miei altalenanti periodi bui, continuo per la mia scelta. Ho superato i 30 anni, ho vissuto per alcuni periodi in due città ma son ritornata in un ambiente più piccolo e comunitario che nonostante tutto mi fa sentire protetta. Dalle tue parole emerge chiaramente il desiderio di avere una persona con cui condividere momenti di vita ... in una realtà, parlo per esperienza personale, più piccola forse avresti più possibilità di fermarti a conoscere persone/luoghi nuovi, più stimolanti e stringere a piccoli passi rapporti più intimi. Prima pensavo che tutto questo fosse una prigione ma invece è un rifugio. Io, a differenza tua, non cerco una persona, ho avuto relazioni intense ma brevi proprio perchè scappo dalle responsabilità, da impegni ed anche perchè mi piace vivere sola, organizzarmi come meglio credo le giornate e soprattutto, forse da egoista, scegliere chi e/o quando stare in compagnia. Non so quanto durerà tutto questo ma è una scelta personale, se non è condivisa [cit] “Non ti curar (ragioniam) di loro, ma guarda e passa“ D.A. Citazioni a parte, penso di capire il tuo malessere ma se posso, non rendere la vita, tua momentanea da single, sempre grigia. Arricchisci la tua routine quotidiana o nei week end con aspetti diversi e imprevisti che si possono casualmente verificare anche in una giornata afosa di città o in un paesello sperduto come il mio, ansia a parte.