Messaggi di LauraBrokilon

    Risultato di questa situazione è:
    A. Se faccio ciò che veramente mi fa stare bene, rischio di far star male la mia famiglia
    B. Se faccio ciò che vorrebbe la mia famiglia, non starei bene io

    Ciao, vivendo una situazione più o meno simile, io ho scelto l'opzione A; nonostante le continue pressioni psicologiche familiari e i miei altalenanti periodi bui, continuo per la mia scelta. Ho superato i 30 anni, ho vissuto per alcuni periodi in due città ma son ritornata in un ambiente più piccolo e comunitario che nonostante tutto mi fa sentire protetta. Dalle tue parole emerge chiaramente il desiderio di avere una persona con cui condividere momenti di vita ... in una realtà, parlo per esperienza personale, più piccola forse avresti più possibilità di fermarti a conoscere persone/luoghi nuovi, più stimolanti e stringere a piccoli passi rapporti più intimi. Prima pensavo che tutto questo fosse una prigione ma invece è un rifugio. Io, a differenza tua, non cerco una persona, ho avuto relazioni intense ma brevi proprio perchè scappo dalle responsabilità, da impegni ed anche perchè mi piace vivere sola, organizzarmi come meglio credo le giornate e soprattutto, forse da egoista, scegliere chi e/o quando stare in compagnia. Non so quanto durerà tutto questo ma è una scelta personale, se non è condivisa [cit] “Non ti curar (ragioniam) di loro, ma guarda e passa“ D.A. Citazioni a parte, penso di capire il tuo malessere ma se posso, non rendere la vita, tua momentanea da single, sempre grigia. Arricchisci la tua routine quotidiana o nei week end con aspetti diversi e imprevisti che si possono casualmente verificare anche in una giornata afosa di città o in un paesello sperduto come il mio, ansia a parte.

    riprendo questa discussione per chiedervi... se una psicoterapeuta (vicina alla mia cerchia familiare) ha bisogno di informazioni su di me, può rivolgersi alle altre persone che segue nonchè miei conoscenti e familiari stretti? Aggiungo che non ho proprio idea di chi scegliere. Grazie.

    Una meta per staccare un po' è Passo Pordoi, paesaggi che lasciano senza fiato; per staccare da tutto e da tutti scelgo casa dei miei in una località di alta montagna in Trentino, isolata e in mezzo al bosco; come città sono affezionata a Verona e Barcellona. Negli ultimi anni, visto la mia solitudine voluta e imposta da me, ho scelto le prime opzioni. Tra le montagne e casa mia mi sento protetta... da cosa non lo so.

    Leggendo sopra, hai eliminato diverse possibilità per riempire lunghi tempi morti della tua giornata. Ci vuole organizzazione e una buona dose di volontà: prendi un foglio, da un lato scrivi cosa non gradisci fare e dall'altro, di getto, quello che ti piacerebbe provare in base anche al contesto in cui vivi, alla realtà familiare che ti circonda e per ultimo, anche se non meno importante, il budget e i mezzi che hai a disposizione. Con me funziona, organizzare/scegliere/"eliminare" e di conseguenza muovermi nella direzione che più mi mette a mio agio. Trovare lavoro, sta occupando parte del tuo tempo? Se esci per delle commissioni e per rifiatare, cambia itinerario e soffermati su aspetti che ti catturano a primo impatto. Strategie non del tutto banali per riempire una giornata ordinaria ma... che può offrire spunti al di fuori dell'ordinario.

    quindi sono 2 i problemi, l'essere single a 37 anni e non avere qualcuno per trascorrere brevi momenti piacevoli durante l'arco di una giornata? oggi, ri-gioca l'Italia, la vedrai solo? se ti appassiona il calcio o lo sport in generale questo è un bel periodo, puoi sempre alternarlo tra tv e momenti in compagnia... nello "stare insieme" puoi sempre trovare quel "qualcuno" che tanto ricerchi e lo sport fa miracoli!

    In che senso Laura?
    Per molto tempo ho guardato al lavoro come un strumento utile, niente più e niente meno, per guadagnare soldi utili a soddisfare altri interessi personali; in seguito ho iniziato a vederlo come (anche) uno mezzo di espressione delle proprie capacità, inclinazioni, qualità, aspirazioni; poi ancora, come l'espressione del proprio status symbol. Oggi, penso che il lavoro sia un po' tutte queste cose messe insieme, ma che ho serie difficoltà a rientrare in questo schema, domani chissà... tu invece cosa intendi?

    Adesso che sono totalmente incasinata e tormentata intendo il lavoro in maniera diversa di quando avevo 20 anni. Ora, sono interessata ad un qualcosa che mi tenga occupata a momenti, non troppe responsabilità e non troppe energie, questo è per me il tuo “stupido”; se mi viene riconosciuto un valore entro in tilt e scappo; quindi prima dovrò risolvere i miei problemi e poi proverò a mettermi in gioco; giusto ieri, davanti a delle eventualità, ho declinato l'offerta. Non voglio entrare troppo nel personale ma dove vivo io, zona turistica sia invernale che estiva, possibilità per ragazzi della tua età ci sono, esempi concreti: lavori stagionali anche prima esperienza, opportunità di stage in aziende per ragazzi diplomati/neo laureati etc... c'è il bando del servizio civile nazionale che scade il 30 giugno e copre tanti ambiti: dal sociale, al mondo della cultura/editoria/ integrazione per ragazzi stranieri e/o in erasmus... ambiti che richiedono competenze ristrette all'aspetto organizzativo/gestionale altre più inclini al mondo creativo e relazionale... ovvio sono alcune possibilità poi l'essere scelti è tutt'altra cosa... comunque, con la mia domanda volevo solo capire in che direzione ti sei mosso fino ad ora? era capire se ti accontenti o quali aspetti ti attirano di più? Il fatto che tu stia cercando è positivo visto il momento di disagio che hai manifestato presentandoti qui nel forum... no? Capisco anche, visto la delicatezza dell'argomento e del momento attuale, che l'aver preso (in generale) porte sbattute in faccia anche da lavori considerati/percepiti (senza offesa) “stupidi” è destabilizzante.

    domani chissà..