Ciao Martina, mi dispiace davvero tanto per la tua situazione
purtroppo a volte ci si ritrova a voler bene a persone che ci maltrattano come nel tuo caso, ed è difficile riuscire ad allontanarsene.
Ti consiglio due vie di uscita, da attuare possibilmente in concomitanza:
la prima è metterti in testa e ripeterti all'infinito fino allo stress, che il giudizio negativo dei tuoi familiari è una forma di prepotenza per avere il controllo e dominio su di te, ripetilo a te stessa e cerca di razionalizzare al meglio che puoi le tue emozioni nei loro confronti. Immaginati con l'emotività di un robot ed i loro pareri non devono condizionare le tue scelte per il semplice motivo che a 21 anni sei un individuo e come tale hai pieno diritto a vivere la tua vita con consapevolezza ed autonomia.
in secondo luogo visto che soffri da un po di depressione, come ti è stato consigliato cerca un consultorio familiare nella tua zona, visto che sei sola in tutto questo.
Questo pero non significa che tu non debba cercare un modo alternativo per fuggire da quell'ambiente ostile.
Un abbraccio
Messaggi di BadPritt
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sembri un po' esperto del tema...
Non lo sono, ho sicuramente qualche esperienza in merito e cerco di informarmi sulle cose.
voglio non essere solo
fare cose interessanti principalmente per fare una buona impressione
appunto questa è la componente delusionale delle aspettative riguardo te stesso, a monte ci sono comportamenti che non dipendono solo dalla visione esterna di te stesso c'è dell'altro, per questo è importante capire meglio le componenti del conflitto.
una mia ipotesi per condizionare il tuo io virtuale è questa, lo devi prima inquadrare ed identificarlo successivamente metterlo in discussione con "metodo scientifico", il condizionamento vero e proprio avviene dopo, siccome siamo animali rispondiamo bene o male agli stimoli condizionanti, rafforzare gli aspetti positivi ed incoraggianti a scapito di quelli negativi, non saprei siamo tutti molti diversi tra noi, vedi MeMedesima che per poter affrontare la fobia sociale deve distaccarsi ed isolarsi, mentre altri sono isolati e senza nessuno proprio a causa della fobia.
Leggendo il thread che hai postato mi appare evidente che il tuo carattere è di natura narcisistica, hai una profonda concentrazione su te stesso e su quello che tu provi per il mondo e quello che gli altri provano per te, ora non posso sapere se questa componente del tuo carattere influisca negativamente sulla tua vita, ma dato che influisce sulla tua socialità non può che risultare fuorviante nel confronto con gli altri da qui la frustrazione di non essere compreso ed apprezzato come vorresti, è una mia ipotesi.
Il discorso dell'esercizio fisico per me è interessante, da una parte perché ci sono abbastanza studi e ricerche, nonché banali esercizi valutabili e verificabili come fonte di benessere psico-fisico, la ripetitività e la costanza nel farlo modificano quelli che sono le routine fisiche del proprio corpo e quindi intaccano tutta una serie di cambiamenti chimici ed ormonali ed il cervello non è escluso dal funzionamento del corpo, l'aspetto e le dinamiche biologiche negli stati d'animo quali la frustrazione non vengono mai presi in considerazione. Probabilmente se ci fosse più consapevolezza a riguardo si vedrebbero meno persone rabbiose al volante... -
di tante cose...quelle più importanti e che maggiormente influiscono nelle relazioni sono:
1 vergogna di star male: probabilmente sono un po' depresso e non mi va di dirlo, dico spesso che va tutto bene e alla fine di me dico poco o nulla
2 vergogna di essere piuttosto solo
3 vergogna di come passo il tempo
4 vergogna di non riuscire a essere me stesso e di non essere come vorrei e di essere intrappolato dai possibili giudizi degli altri
qua trovi altre informazioni Guarire "fobia sociale"
...direi che il punto 4 è il più significativoTi rispondo qua per quello che hai scritto nell'altro post effettivamente è parte di questo tuo disagio.
su slow mind.net c'era un interessante documento che affrontava il discorso vergogna e autostima molto interessante se lo ritrovo lo rigiro
la vergogna è un sentimento negativo, l'origine è da ricercare nei meccanismi di comportamento che scaturiscono dalla visione che hai di te stesso, quella reale e quella virtuale.
per quella reale intendo il tuo giudizio oggettivo su te stesso quando ti guardi
per virtuale intendo una "visione" di te stesso come se fossi una fonte esterna e quindi un osservatore virtuale
il giudizio ed il pensiero di questo osservatore virtuale nasce da una proiezione della tua identità in quella degli altri e serve a valutare o svalutare il proprio operato
Nei punti 1 e 4 è determinata dall'esposizione allo sguardo ed al giudizio degli altri, nei punti 2 e 3 sono legati alla delusione di una apsettativa personale.
Da una parte per i punti 1 e 4 potresti agire cercando di condizionare la visione del tuo Io virtuale che nel tuo caso è divenuto il principale spettatore e zittisce completamente le osservazioni reali, ci vuole una certa dose di autodeterminazione e rigore di logica fin dal principio, pero mi sembra fattibile e sicuramente un miglioramento lo percepisci quando avviene.
Nei punti 2 e 3 bisogna capire dove sta il conflitto ttra quello che sei e quello che vorresti essere, sicuramente ci sono altri meccanismi comportamentali che alimentano questa tensione, mi pare di capire che sicuramente l'evitamento è tra questi ma non mi pare invalidante nel tuo caso, sicuramente c'è dell'altro.
La consapevolezza dei tuoi problemi e il tuo ottimismo nella ricerca di soluzioni ti giocano a favore, probabilmente c'è una componente narcisistica nel tuo carattere che ti mette i bastoni fra le ruote
ps: si accennava all'esercizio fisico all'inizio, come mai pensi che possa fare poco per l'ansia sociale? -
Mi sembra che tu ti senta distante proprio perché sei distante per come lo intendi.
probabilmente lo fai e basta (ti chiudi a riccio) e non te ne rendi conto oppure sei molto intelligente ma non hai sviluppato un metodo per poter condividere efficacemente i tuoi stati d'animo.
L'empatia gioca un ruolo chiave.
Lo gioca male in presenza di egocentrismo, lo dico per esperienza.
Nel tuo caso però sei bloccato, di cosa ti vergogni? -
Farei volentieri cambio con chi ha la fortuna di dormire 5 ore a notte come Berlusconi... andare a letto alle 02:00 di notte e svegliarsi alle 07:00 sarebbe il paradiso.
Sono nottambulo anch'io come chi ha scritto sopra (ho i bioritmi invertiti, ho il fuso orario di Los Angeles). Vado a letto all'alba e mi sveglio nel tardo pomeriggio. Ad esempio ieri sono andato a letto alle 04:30, mi sono addormentato alle 05:00 e mi sono svegliato alle 16:30. Fate voi i conti di quanto dormo.
Ma d'altronde la mattina non mi piace, non vedo l'utilità di alzarmi alle 09:00 e per ora non mi va: c'è casino, rumori, vicino sotto, traffico... che farei la mattina? Preferisco vivere la notte; c'è silenzio, pace, intimità, stare svegli a quell'ora è impagabile. E se devo navigare in rete per hobby preferisco farlo la notte anziché la mattina.Un paio di domande:
come mai sei andato a letto alle 4:30?
Quanto pensi sia importante il sonno per tua salute? -
Citazione da mattoametà
ma i discorsi tra due innamorati non possono essere matematici :
se gli dico ogni sera ti amo .,,. e li mi risponde anche io .,,.,. il gioco è perfetto no ???
ma magri qualche volta ti aspetti che sia lei a dirlo ,.., anche se il risultato non cambia .,.,Concordo pienamente, in virtù del fatto che per gioire del rapporto di coppia bisogna comprendere e capire l'altro, e cercare di renderlo felice. Quando questo meccanismo è unilaterale è chiaro che c'è un problema di fondo
Tornando al titolo del topic, se tu sei effettivamente ipersensibile immagino che soffri parecchio quando qualcosa va a intaccare la tua emotività, mi sbaglio?
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Da quanto tempo vi frequentate?
Te lo chiedo per capire meglio la situazione; da quello che scrivi comunque tralasciando il fatto che tu sia ipersensibile, traspare molta insicurezza.
Relativamente al suo ex è comprensibile se è vero che ne esce male, che non voglia discuterne; ma la sua risposta alla tua domanda non ci vedo nulla di losco o significati particolari, tu in ordine hai chiesto SE - COSA lei ti ha risposto con un NO/SE - ALTRA COSA, poi la maniera in cui viene detta può essere relativa allo stato d'animo, dalla tua prospettiva è diventato "sto con te perché non posso avere lui" ma può anche essere vista come "sto con te perché mi piaci tu. Lui è il passato non mi interessa"
Dici che non pensi sia così ma in realtà lo stai pensando! :ohno: -
Si l'esempio è abbastanza chiaro, e l'argomento è interessante.
Penso ci sarà qualcuno che ti dice che è giusto altri ti diranno che è sbagliato.
Partiamo dal presupposto che ci sia sempre una visione soggettiva delle cose.
Alla tua domanda non mi vengono in mente risposte certe ma solo altre domande,
È giusta l'etica della responsabilità o è giusta la legge che permette la libera espressione? -
Non capisco cosa intendi con questa frase nello specifico.
non vorrei provocare ancora piu ansia in qualcuno, pure se fossi nel giusto ,.,.
Cioè se io vengo a scrivere un mio pensiero qui sul forum, ad esempio: Per me l'essere umano non conta nulla, nell'infinito dell'universo.
E un mio pensiero, per me può essere giusto, per qualcun'altro e un'eresia.
Più che dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, se uno scrive su un forum sta deliberatamente scrivendo in una comunità (virtuale) fatta di persone anche molto diverse tra loro, e quindi ne fa parte integrante.
Se hai un'idea o un argomento che tu consideri come "giusta", indipendentemente che sia una "sentenza" un dubbio o una convinzione, ci sarà sempre qualcuno che la penserà diversamente, perché il contesto sociale e il fattore ambientale condizionano il nostro giudizio e pregiudizio. Il giusto quindi è relativo.
Lo scopo di un forum indubbiamente è quello di confrontarsi proprio per poter ampliare la nostra visione delle cose, degli eventi e delle persone.
Quindi io penso sia giusto si dire la propria, ma sempre in maniera corretta e nel rispetto degli altri punti di vista. -
La butto li sull'esperienza acquisita:
i legumi in scatola tranne quelli del discount di marche con nomi inpronunciabili per me sono tutti più o meno simili, si può speculare sulla quantità riportata nell'etichetta per quanto riguarda i valori nutrizionali ecc.. ma lo trovo assurdo in quanto se uno vuole mangiare meglio e più sano li prepara freschi in quanto contengono più nutrienti.
Il gusto per me è sempre relativo al tipo di piatto che si prepara (che spezie ci aggiungi, con cosa li accompagni ecc..), ma se devono essere mangiati così da soli mi accontento della marca del supermercato che di solito (ma non sempre) è quella che costa meno.
In sostanza non credo ci sia la marca migliore, quelli più saporiti spesso contengono alte quantità di sale e/o zucchero o altro.... quelli meno saporiti sicuramente sono più salutari, ma sono sempre meno saporiti. Il tutto lo si deduce dalla lista degli ingredienti