Messaggi di basilico86

    Ne avrei pure altre (che comunque puoi reperire facilmente in autonomia con una semplice ricerca in Rete), il punto però è che intorno alle sei settimane il battito è percepibile tramite ecografia, ma in realtà il cuore è presente e batte già dalla fine del primo mese di amenorrea, cioè praticamente a sole due settimane di gestazione.


    Ribadisco, è necessario introdurre e prendere atto anche di tutti questi elementi, in caso contrario la discussione non potrà che avvitarsi su sé stessa, come già sta accadendo.

    TI ripeto: consulta un ginecologo invece di cercare robe a caso su google.


    A 6 settimane, spesso, non si può determinare con certezza la presenza di una gravidanza (parliamo ovviamente dell'ecografo medio presente in ospedale, non di strumenti ultrasfoisticati della tal università che ha fatto il tal articolo).


    La discussione etica ha un senso.

    La disinformazione medica (che stai facendo quando parli di "a 4 settimane si è sicuri di essere incinte") è invece qualcosa di abbastanza più grave.


    Ovviamente la moderazione è libera nelle scelte editoriali, ma permettere certi commenti è imho abbastanza biasimevole (che non è un tema di libertà di pensiero, ma di diffondere dati che possono essere pericolosi per chi legge).

    Ciò che sta accadendo a Milano e che dopo i fatti di Peschiera sta diventando la norma.


    Ricordo che da piccoli noi a Milano attraversavamo il Parco Lambro di sera incolumi, oggi è un rischio pure in pieno giorno.

    Purtroppo quei settori ce li siamo in parte giocati. Ora ci resta il vero Made in Italy che sono i prodotti tipici, la ristorazione e il turismo dai quali potremmo generare una miniera d'oro (pensa solo a certe aree del Sud se fossero organizzate come la riviera Adriatica che traino avrebbero su economia e lavoro... invece da noi nel Tirreno pensano a metterci piattaforme petrolifere e pale eoliche.

    Per questo portavo l'esempio del turismo crollato dalle mie parti. Prima dell'era Covid i turisti soprattutto tedeschi e inglesi affollavano pub e pizzerie spendendo finanche 300 euro per 8 persone (si sedevano alle 12 iniziando a bere birra e si alzavano fradici alle 18 per fare altrettanto la sera. Oggi a stento toccano il porto in crociera, mangiano un gelato e tornano a bordo.


    Quel meccanismo spendi e spandi si è fermato, vuoi per il Covid, vuoi per i costi di viaggi, alberghi e ristoranti che sono rincarati secondo me almeno di un 30%. e parliamo del solo turismo, poi c'è tutto il resto.

    Sono rientrato nel forum solo per navigare tra le tonnellate di qualunquismo che riporti.

    Quindi dettaglio: vivi sulla costa turistica tirrenica, ti lamenti delle innumerevoli piattaforme petrolifere (che però sono sul'adriatico, evidentemente avrai una vista fenomenale) ma rimpiangi i tempi belli in cui a Milano si poteva attraversare Parco Lambro incolumi.


    Quindi ricapitolando: tu la sera scendevi da casa, attraversavi Parco Lambro, e non avevi problemi. Se lo fai oggi per andare al mare (sul tirreno, percorrendo in poco tempo qualche centinaio di km, ma in cui vedi delle inesistenti piattaforme petrolifere) ti accoltellano.


    Ora, a parte tutte le incongruenze storico-geografiche, ti faccio notare che la Milano degli ultimi 10 anni ha statistiche su microcriminalità che sono di diversi ordini inferiori a quello che succedeva negli anni 70/80 (ma anche inizio 90).

    Probabilmente tu a Milano non ci sei mai stato, ti invito a fare dei paragoni tra quello che sono oggi i quartieri Isola, Paolo Sarpi, Porta Genova (quartieri riqualificati quasi lussuosi mentre prima erano roba da sparatoria in pieno giorno) ma anche Baggio/Giambellino (quartieri per residenziale medio, mentre erano centro di spaccio).

    Non commento le posizioni etiche (che mi sembrano un trito non particolarmente originale delle classiche posizioni anti-abortiste di stampo religioso) ma quelle mediche.


    Non tutte le donne sono uguali.


    Innanzitutto individuare la data di un concepimento non è così facile. Se sei donna saprai che l'arrivo del ciclo non è un evento che rispetta rigorosamente un periodo di tempo sempre uguale e che molte donne presentano comunque forti irregolarità tra un ciclo e il successivo.


    In ogni caso il test di gravidanza si può effettuare tra la quarta e la quinta settimana e l'embrione di solito inizia a vedersi tra la sesta e la settima settimana.


    Quella che hai postato è un'immagine "fortunata" e dal forte impatto emotivo, ma non è rappresentativa di una gravidanza media.


    Una ragazza è certa di essere incinta entro la sesta settimana se si verificano tutte le seguenti: ha un ciclo regolare AND esegue in tempo il test di gravidanza (5^ settimana) AND riesce a fare ecografia entro una settimana AND ha un embrione già visibile esattamente alla sesta settimana ed un ginecologo in grado beccarlo subito.


    A quel punto, qualora voglia abortire, avrà qualche minuto per decidere e recarsi immediatamente in ospedale dove troverà del personale che subito accoglierà la tua richiesta.


    Capisci quanto è assurdo ipotizzare di limitare l'aborto volontario alla sesta settimana? Alla sesta settimana una donna praticamente è come se non fosse incinta (o almeno il suo stato non può esser sempre certificato). Se non è incinta non può abortire.

    Non c'è una logica particolarmente complicata dietro.


    Ti invito comunque a parlare con un ginecologo, per capire meglio alcune questioni.


    vorrebbe dire avere meno di 2 settimane per rendersi conto della gravidanza e decidere di abortire. Posso dirti che io, per entrambi i miei figli, ho visto con chiarezza la doppia linea solo al secondo test fatto, con circa 10 giorni di ritardo rispetto alla data presunta del ciclo: praticamente l'ho saputo alla sesta settimana. Figuriamoci chi ha ritardi di 1 o 2 mesi...

    Il test di gravidanza per altro non certifica la gravidanza. Bisogna aspettare l'ecografia che "veda" l'embrione (anche da un punto di vista burocratico).

    Per molte donne, la prima ecografia è alla settima settimana (perché alla sesta il rischio di non vederlo è abbastanza alto).


    Le posizioni di choupette sono fondamentalmente ideologiche e non hanno fondamento né medico né pratico

    Questo, in linea di massima, non è vero basilico86. A 6 settimane l'embrione misura ca. 4 mm e si può sentire il battito. Ci sono anche gravidanze (evolutive) in cui a quell'epoca gestazionale non si vede e se è così si ripete anche dopo pochi giorni.

    Generalmente con ecografia transvaginale alla sesta settimana si vede il sacco vitellino e alla sesta + qualche giorno si inizia a vedere l'embrione.


    Ci può essere sfasamento di 2/3 giorni, ma capisci bene che non ha senso parlare di aborto volontario a t = 6 settimane (perché nel migliore dei casi è il momento in cui viene certificata l'inizio della gravidanza)

    Per me una settimana in più o in meno non fa una differenza sostanziale, perché comunque l'embrione è vita. Fa però differenza per la donna: i test di gravidanza iniziano ad essere attendibili dal primo giorno di ritardo, quindi si parla già di quarta/quinta settimana gestazionale per chi ha ciclo regolarissimo. Basta che una sia appena irregolare che non può saperlo alla sesta settimana; poi aggiungi che la donna/coppia potrebbe anche aver bisogno di qualche giorno per elaborare la notizia per decidere cosa fare, per cui il limite delle 6 settimane abolirebbe, di fatto, la possibilità di abortire.

    Parlare di 6 settimane non ha senso, così come mettere immagini è una provocazione inutile.


    Per la cronaca, il test di gravidanza non certifica la gravidanza, ma certifica un certo sbalzo di ormoni (che con probabilità molto elevata è associato a gravidanza).

    La gravidanza è certificata da ecografia che riesca a vedere embrione.


    A 6 settimane molto spesso l'ecografia è in grado di vedere a malapena il sacco vitellino, e quindi a 6 settimane non è nemmeno certificabile la gravidanza.


    Figurarsi parlare di aborto.

    Condivido i consigli di Pivaldo, soprattutto per la casa.

    La proposta di tuo marito, sinceramente, mi sembra molto equlibrata/onesta, ma è altamente opportuno che una quota sia espressamente prevista per il tuo mantenimento (anche di piccola entità) , che sarà poi fondamentale ribadire in sede di eventuale divorzio, soltanto per non perdere la sua reversibilità in caso di sua premorienza.

    Le cifre in gioco mi sembrano oneste. Lo stipendio di lui non è enorme, quindi se deve anche affittare una casa, quella cifra concessa è già alta.

    Corretto invece tutelare figlie con discorso nuda proprietà e usufrutto alla madre

    Intervengo parzialmente OT perché il discorso ha preso una piega che sta a monte di qualunque discussione attuale: il politicamente corretto per cui "alcuni diritti sono più diritti degli altri", nonostante in molti casi questi facciano parte di un sottoinsieme, per cui se fosse davvero pienamente garantito l'insieme non si porrebbe il problema. In questo caso -ad esempio- 'il corpo è mio e me lo gestisco io', anche se a scapito della vita di 'altri', è un principio di cui si può e si deve discutere, ma è allucinante come sia considerato valido finche si sta in Via Verdi e diventi mostruoso quanto si passa in Viale Monteverdi.


    Considerando che il commento di basilico86 è la conferma pratica di quello che sostiene bruce0wayne, chiedo a quest'ultimo: ma tu non hai un moto di ribellione rispetto a questa situazione? Non è proprio la drammaticità dello stato attuale che dovrebbe portare chi il senso critico lo mantiene a manifestarlo, sostenerlo e difenderlo ogni volta che ne ha la possibilità?

    Ho riletto i tuoi tre post.

    In nessuno dei tre ho capito cosa vuoi dire e a che cosa ti riferisci.

    Perciò sì all'aborto, ma come rimedio estremo.

    Boh, a prescindere dal tema etico, a me suona proprio strano questo concepire "sì all'aborto" come contrario di anti-abortisti.

    L'aborto è una pratica medica, e come tale deve essere trattata: se non si desidera gravidanza esistono decine di maniere più efficaci, accessibili e meno invasive per prevenirla. Lasciare la libertà dell'epilogo abortivo (per mille ragioni: dal non voler mettere al mondo un figlio gravemente malato, perché non si è pronti a gestire maternità, etc.) non lo vedo come un "essere favorevoli all'aborto".

    Non sono complottista: mi sono limitato a rilevare quello che vedo e ho messo nelle possibilità quella dell'intervento "indiretto". Mancano le prove per poterlo affermare con certezza, per cui resta una ipotesi; tuttavia non è un caso che su argomenti di questo tipo debba intervenire sempre una corte suprema (da loro) e la cassazione (da noi). Se fossero argomenti su cui è possibile parlare liberamente ci sarebbero meno proclami estremi e più azioni. Invece uno stato potente come gli USA lascia cadere il diritto all'aborto e torna indietro di 100 anni.. così, per errore? Per svista?

    Però questa contraddice tutto il resto.

    Il parlamento non interviene proprio perché il tema è molto dibattuto (cioè il partito proponente perderebbe troppi voti) e dimostra che non vi è nessun pensiero unico

    Per mille motivi, principalmente per la salute della donna per cui l'aborto non è una vera e propria passeggiata.

    Quello che hai scritto, ma soprattutto la frase citata secondo te e' possibile in un sistema capitalista come quello odierno? O andrebbe riformato il sistema economico?

    Secondo me questa "non arricchirci impoverendo gli altri" andrebbe vista non come un buon proposito personale, ma come una linea guida strategica su cui costruire anche impianto normativo.

    Alcune conseguenze che seguono sono gestibili da un punto di vista normativo: limitare gli oligopoli, fissare dei limiti sui moltiplicatori retributivi tra proprietà e lavoratori, incentivare l'investimento e non l'accumulo, etc.