Che non abbia senso è una tua personalissima considerazione, così come il postare queste immagini equivalga a provocare, piuttosto che a stimolare una riflessione personale su quello che rappresenta realmente un feto di sei settimane.
Vorrei capire la logica di questa affermazione: poiché a tuo dire a sei settimane non è "certificabile" la gravidanza, allora l'aborto in quel periodo non dovrebbe essere considerato tale? Giusto per capirsi: quello raffigurato nelle immagini di cui sopra, cosa rappresenta precisamente per te?
Sei settimane generalmente è il momento in cui comincia ad essere percebile il battito cardiaco, non è un periodo scelto a caso ma può risultare un possibile limite di compromesso tra le diverse posizioni in campo.
Tra l'altro rimane sempre in sospeso un aspetto che ritengo fondamentale e centrale: fatti salvi gli "incidenti" con la contraccezione (una percentuale senz'altro minima sulle decine di migliaia di aborti annui in Italia), sei settimane dopo l'ultimo ciclo e con la consapevolezza di aver avuto rapporti non protetti, sono un lasso di tempo a mio avviso più che sufficiente per rendersi conto di poter essere in stato interessante. In tutto questo discorso mi pare che si tenda a sottovalutare un po' troppo la responsabilità personale dei singoli, nella genesi delle situazioni specifiche.
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Non commento le posizioni etiche (che mi sembrano un trito non particolarmente originale delle classiche posizioni anti-abortiste di stampo religioso) ma quelle mediche.
Non tutte le donne sono uguali.
Innanzitutto individuare la data di un concepimento non è così facile. Se sei donna saprai che l'arrivo del ciclo non è un evento che rispetta rigorosamente un periodo di tempo sempre uguale e che molte donne presentano comunque forti irregolarità tra un ciclo e il successivo.
In ogni caso il test di gravidanza si può effettuare tra la quarta e la quinta settimana e l'embrione di solito inizia a vedersi tra la sesta e la settima settimana.
Quella che hai postato è un'immagine "fortunata" e dal forte impatto emotivo, ma non è rappresentativa di una gravidanza media.
Una ragazza è certa di essere incinta entro la sesta settimana se si verificano tutte le seguenti: ha un ciclo regolare AND esegue in tempo il test di gravidanza (5^ settimana) AND riesce a fare ecografia entro una settimana AND ha un embrione già visibile esattamente alla sesta settimana ed un ginecologo in grado beccarlo subito.
A quel punto, qualora voglia abortire, avrà qualche minuto per decidere e recarsi immediatamente in ospedale dove troverà del personale che subito accoglierà la tua richiesta.
Capisci quanto è assurdo ipotizzare di limitare l'aborto volontario alla sesta settimana? Alla sesta settimana una donna praticamente è come se non fosse incinta (o almeno il suo stato non può esser sempre certificato). Se non è incinta non può abortire.
Non c'è una logica particolarmente complicata dietro.
Ti invito comunque a parlare con un ginecologo, per capire meglio alcune questioni.
vorrebbe dire avere meno di 2 settimane per rendersi conto della gravidanza e decidere di abortire. Posso dirti che io, per entrambi i miei figli, ho visto con chiarezza la doppia linea solo al secondo test fatto, con circa 10 giorni di ritardo rispetto alla data presunta del ciclo: praticamente l'ho saputo alla sesta settimana. Figuriamoci chi ha ritardi di 1 o 2 mesi...
Il test di gravidanza per altro non certifica la gravidanza. Bisogna aspettare l'ecografia che "veda" l'embrione (anche da un punto di vista burocratico).
Per molte donne, la prima ecografia è alla settima settimana (perché alla sesta il rischio di non vederlo è abbastanza alto).
Le posizioni di choupette sono fondamentalmente ideologiche e non hanno fondamento né medico né pratico