Riguardo il discorso di crescita personale, sinceramente questo aspetto di me non lo vedo assolutamente come un problema. Semplicemente è il mio carattere. Ci sono molte cose su cui dovrei lavorare, ma non intendo più cercare di cambiare la mia natura, perché da ragazzina ho provato ad adattarmi maggiormente alle norme sociali, e ha generato solo esiti negativi, proprio perché trovo sbagliato cercare di modificare se stessi.
Il discorso che fai sul rinunciare a smussarsi perchè da ragazzini non ci si è riusciti lo capisco.. però la psicoterapia ci da degli strumenti che un ragazzino non ha. Strumenti molto potenti.
Posso fare una piccola precisazione su una cosa? Che però nel tuo caso magari è superflua (perchè mi pari appunto una persona matura)..
Biologicamente siamo portati a non cercare di modificarci. Lo fai tu, lo fa chi arriverà ad attacchi d'ansia, a disturbo ossessivo, lo fa chi soffre di depressione, lo fa chi arriva al bipolarismo.. lo fanno i narcisisti (anche quelli perversi). I nevrotici, gli piscotici, gli psicopatici.. tutti.. finchè non soffriamo come cani tendiamo ad entrare in solchi di rinforzo della nostra personalità. Personalità che si potrebbe smussare facilmente al contrario di quello che si crede.. per gestire meglio i sensi di colpa ti potrebbe bastare leggere quel libro. Chiaro che non cambierai mai totalmente, ma su molti punti sì.
è un discorso forse un po' inutile perchè nemmeno io sento il discorso di contatto giornaliero..
Però tu giustamente sottolinei: ma se io sto bene perchè dovrei cambiare? E hai ragione.. sei assertiva. Spieghi agli altri come sei fatta. Stai bene con loro, stai bene con te stessa, apposto. La psicologia ti da ragione piena.
Ma è SOLO questa l'unica ragione per cui puoi considerarti razionalmente legittimata a non cambiare. Ma la stragrande maggioranza delle persone non è così.. è infelice.
D'altro canto non ti sto dicendo di snaturarti. Ma ti sto dicendo che ogni persona affetta da un qualunque disturbo di personalità non riesce a superarlo perchè pensa in questo modo.
Fallisco => soffro => smetto di provare => mi accetto => condanno o evito le situazioni di disagio
è alla base del disturbo di personalità evitante e di tutte le fobie
Per capire se ti converebbe o meno lavorarci sopra devi semplicemente vedere se sei felice o meno. (Io ci lavoro comunque sui miei tratti perchè anche se ero felice 20 anni dopo ne ho scoperto i risvolti negativi da morire... ma non posso imporre a tutti di farlo). Imporsi di cambiare in un giorno è da idioti.. smussarsi un po', realizzare che siamo in continuo divenire è ottimo..
Quindi ok, nel tuo caso benissimo, ma se un giorno ci starai male non dire: "sono fatta così". è più il contrario.. è il dire sono fatta così che ti ancora fortemente ai bisogni con cui ti identifichi oggi.. è come dire: sono grassa, sono timida, sono scarsa in matematica, sono.. in psicologia si parla di Self-affirmation (sti cavoli è solo per dirti che puoi cambiare se ti servisse).
Altra cosa.. il fatto che associ cambiare a snaturarsi fa pensare che sei appunto un pochino dicotomica (come me). Bianco o nero. "O non cambio o mi sto snaturando. Se cambio devo cambiare all'istante. Tutto e subito. Se non ci riesco sono sbagliata". SE veramente la pensi così questi sono i veri pensieri da smussare... sono distorsioni cognitive. Pensieri che sembrano razionali, ma in realtà non lo sono..
Ti sparo un paio di citazioni:
- Secondo Anna Freud, figlia di Sigmund, la razionalità è più spesso usata per giustificare i propri comportamenti – per nulla razionali – anziché per guidarli: la psicoanalista sosteneva infatti che la «razionalizzazione» fosse un meccanismo di difesa evoluto, adottato per renderci accettabili atteggiamenti, idee e sentimenti di cui non siamo in grado di riconoscere, o non vogliamo accettare, le reali motivazioni.
- Nietzche: "le convinzioni pronfonde sono nemiche della verità più pericolose delle menzogne"
- “Quando trattiamo con la gente, ricordiamo che non stiamo trattando con persone dotate di logica. Noi stiamo trattando con creature dotate di emozioni, creature agitate da pregiudizi e motivate dalla superbia e dalla vanità.” Dale Carnegie
- “La maggior parte delle persone non vuole cambiare idea” Dale Carnegie
- Nietzsche: "Non esistono fatti ma solo interpretazioni"
- Non c'è presa di coscienza senza sofferenza. In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell'assurdo per evitare di confrontarsi con la propria anima. Non si raggiunge l'illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l'oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. Carl Gustav Jung
Comunque è stato un piacere e rinnovo la mia stima verso di te. Alla prossima!