Ho 33 anni e mi sento diverso, incompleto più che altro, rispetto a ragazzi miei coetanei.
Non ho una ragazza e non ce la faccio con le donne (non sono bruttissimo ma fondamentalmente insipido).
I mei amici più stretti, sono sistemati, uno addirittura si è lasciato, nel giro di due mesi ha avuto due storie ed ora è fidanzato. Altri conoscenti non solo sono sposati ma sono già nella fase figli.
Io no, ho avuto una storia lunga in passato poi da quattro anni suonati il nulla cosmico. Uscite continue con ragazze conosciute in chat, poche occasioni con ragazze non trovate in chat, ma solo due di picche. La sostanza non cambia. Agli altri va bene in un determinato modo. A me no.
Non ho un lavoro stabile da due anni, io che ho sempre lavorato sodo. Vivacchio facendo lavori saltuari, ho avuto un esaurimento nervoso devastante per un lavoro che non sapevo gestire un anno fa e adesso non ho la forza di reagire e di mettermi in gioco. Mi sento imbrigliato con conoscenze lavorative che attualmente vorrei eliminare del tutto.
Ho pochi amici ma buoni, ma manca sempre qualcosa. Vedo gli altri molto più attivi socialmente, io esco non sto chiuso in casa ma la situazione resta sempre uguale. Non ho grandi passioni e le poche che ho di sicuro non mi permettono di coltivare nuove conoscenze.
Non so più cosa pensare, soprattutto perché mi sento in una bolla di sapone e faccio fatica a reagire.
E' come se avessi già provato tutto e abbia visto che oltre i miei limiti non posso andare.
Messaggi di Xero133
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Sto cadendo in un baratro, nello sconforto più totale.Ho 30 anni e ho chiuso da un paio di mesi una storia di quasi 7 anni che andava chiusa molto tempo prima, quando eravamo ancora in tempo per "salvarci". Ne parlai proprio qui della mia relazione. Il rapporto che avevo con la mia ex era ormai stantio, una rapporto più di amicizia/fratellanza che altro.. La sfera sentimentale (e sessuale) ormai ridotta all'osso. L'unica cosa che volevo (anche lei, me lo disse il giorno della separazione) era ossigeno, voglia di qualcosa di nuovo.Ora ho (abbiamo) ottenuto questa libertà, ognuno per la sua strada...E adesso?Il mondo mi è crollato addosso, sono spaesato, non ho più contatti con nessuno, salvo la solita manciata di amici che vedo sempre meno, e devo tornare a fare i conti con la mia autostima, pari a zero.Sento di essere abulico con le ragazze, di non avere quasi nulla dalla mia parte (aspetto fisico anonimo, tantomeno caratteriale) prima della mia ex non avevo mai avuto nessuna storia, avevo avuto già delle crisi in passato, poi respinte dalla consapevolezza di essere ancora giovane e poi perché trovai la mia ex, appunto. Il rapporto con lei è stato spesso conflittuale, specialmente gli ultimi anni e proprio questo aspetto ha fatto si che da questa relazione passata, paradossalmente, tragga quasi più incertezze che certezze. Mi dico "è capitato per caso, ma guarda com'è finita, quanti problemi, un rapporto sano e duraturo non lo avrai mai".E ora mi sento con l'acqua alla gola, i 30 anni mi hanno dato un calcio nello stomaco, sento di aver buttato almeno la metà dei 20 anni.. Guardo i ragazzi ventenni di adesso e provo rammarico, vedo quello che non sono mai riuscito ad essere. Stanno fra di loro, mi sento tagliato fuori, anche se trovassi una ragazza di 24 anni probabilmente mi vedrebbe come già "troppo grande". Mi sento vittima di una società che ormai va a 300 all'ora, dove a 25 anni sono tutti degli strafighi (non vedo in giro una ragazza o ragazzo brutto) sei già stato con almeno 4/5 partner diversi e ti senti il padrone del mondo.E io? Un Don Chisciotte probabilmente che cerca di combattere contro dei mulini a vento. Ho un lavoro da diversi anni, ho una bella famiglia, tutto il resto è a posto, ma la sfera sentimentale è totalmente assente. Oblio totale.L'astinenza sentimentale (e sessuale, purtroppo) mi sta lacerando, sento il bisogno di una presenza femminile, un bisogno quasi primitivo. Non voglio subito chissà cosa, ma almeno cominciare ad avere qualcosa tra la mani, sarebbe già tantissimo per come mi ritengo. Ma è difficilissimo, ho provato la strada dei vari social network e siti di incontri, ma totalmente fallimentare, oltre al fatto che ci credo poco. Non ho nessuna passione, non ho nessuna voglia di fare qualcosa (esco tardi da lavoro), se facessi un corso (di fotografia ad esempio) so già che penserei solo "alle ragazze" e non me ne importerebbe nulla del resto, ma poi? se non c'è nessuno che mi interessa, che faccio?La cosa che più mi manda in bestia (e nello stesso tempo mi deprime) e sentire gli altri che dicono "basta provarci", "è pieno di ragazze disponibili", ecc. Sento in giro (anche leggendo qui sui vari forum) di gente che cambia regolarmente partner, di storie anche solo fugaci, come se nulla fosse.. e che un mese di astinenza, per un uomo, è qualcosa di assurdo... Ma in che mondo vivono?! O forse a me qua sfugge qualcosa?!Fatto sta che questa situazione peggiora di giorno in giorno, mi sento la fretta addosso, anche solo farmi vedere dai parenti mi mette in soggezione, specialmente dai miei genitori. Ho paura di andare incontro a problemi psicologici gravi o di ammalarmi. Purtroppo avere queste crisi a 30 anni e diverso che averle a 20. L'ho imparato sulla mia pelle.
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Premetto che sono fidanzato da diversi anni.. ma il rapporto ormai si è affievolito.. siamo in una situazione in cui assomigliamo più a due amici intimi, come fratello e sorella (perfino la vita sessuale è quasi assente). io mi sto accorgendo da ormai un anno che ho bisogno di respirare, di avere storie nuove (questa è la prima), di dare una sterzata alla mia vita. Penso che in parte provi questo anche lei ma nessuno dei due ha il coraggio di mollarsi e mettere le cose in chiaro.. Io ormai accetterei ben volentieri uscite con altre ragazze, so che non è molto corretto, ma non posso farci nulla. Inoltre lei in passato è sempre uscita con tutti i maschi che voleva senza che io fiatassi. tanto sarebbero uscite informali e poi si vedrà, non mi permetterei mai di avere una storia clandestina.
tutta questa situazione mi mette un'ansia incredibile, sono ipocondriaco e ho paura di rimetterci in salute.. Ho un acufene all'orecchio che non mi molla da quando ho questo disagio (ne ho parlato qui).
sento gli anni che passano (i 30 sono vicinissimi), non ho molta autostima perché penso di non piacere e ho una grandissima sensazione di aver buttato via molti anni della mia vita.
oggi mi è capitata una cosa che non so come interpretare ma che mi sta martoriando.
sono in vacanza e stavo facendo delle fotografie a una spiaggia vuota.. mi giro e vedo una ragazza sola (piuttosto carina, timida, anzi diciamo proprio il mio tipo) che sembra guardarmi, mi ronza intorno e poi viene vicino a me a fare delle foto anche lei (col cellulare). non so come comportarmi, mi muovo e sembra che mi osservi, poi ad un certo punto se ne va con lo sguardo un po' imbarazzato.. beh io non so come interpretare la cosa ma mi è sembrato che in un certo senso "le interessassi" e che si fosse avvicinata a me apposta.
dopo sono tornato indietro e l'ho cercata per mezzo paese, attanagliato dallo sconforto. in macchina ero assente, pensavo a come mi sarei dovuto comportare.. non so, tipo un "ciao, bella luce per le foto oggi" o robe così, fra l'altro mai fatte vista la mia timidezza ma ci potevo anche provare.. mi immaginavo due chiacchiere, magari lo scambio dei numeri e poi una chiacchierata su WhatsApp, magari era pure della mia città o vicino a me, chissà.
invece non è andata così, forse poteva andarci così. però magari avrei avuto i sensi di colpa perché ufficialmente sono fidanzato e non potrei fare questo.. era un'occasione tremenda e io stasera continuo a pensarci, mi viene perfino da cancellare le foto che ho fatto in quei momenti.
non so cosa fare. -
quindi anche voi eravate riluttanti al pensiero che fosse ansia?
Io delle volte mi dico "ma va, come fa.." "sono tranquillissimo, se mi agito è perchè non sto bene..".. non so più cosa pensare.. -
Grazie a entrambi per le risposte...
ho passato un momento simile al tuo..e attualmente son tornato in cura farmacologica ...appunto per questa paura di avere certe malattie..ma pian piano sto sempre meglio anche se certi sintomi sono sempre presenti..
Ciao, ma tu avevi disturbi fisici? di che tipo se posso sapere?..
Ciao Al. Mi rispecchio in tante cose che hai scritto. Credo che anche tu, come me, somatizzi l'ansia, e questo ti ha fatto diventare ipocondriaco. Ti capisco perfettamente, anche io ci sono passata e ci sto passando. Disturbi fisici insopportabili, visite su visite, esami su esami. Niente di niente, per i medici sono sana (per fortuna!). Ho provato i più disparati sintomi fisici, compreso il fischio all'orecchio che avevi tu, che va e viene. Sono ipocondriaca anch'io, al primo sintomo mi agito, faccio ricerche su internet, dubito dei medici.
Innazitutto ti consiglio di smettere di cercare i tuoi sintomi su internet, per evitare allarmismi inutili. L'ho provato sulla mia stessa pelle, non fai che stare peggio perché credi di avere chissà che grave malattia. Cerca di prendere consapevolezza che il tuo disturbo è di natura psicologica, anche se si sfoga sul corpo, impedendoti di vivere serenamente. In queste situazioni si rischia di cadere in un circolo vizioso, di aggiungere ansia su ansia. Te l'assicuro: ormai sei ad un punto in cui non puoi più controllare l'ansia, ti fa stare male, si manifesta con sintomi fisici; allora tu ti preoccupi, pensi di stare male, aggiungi ansia all'ansia e stai peggio.
Magari considera anche la possibilità di intraprendere un percorso psicologico, potrebbe farti bene.Guarda, il discorso è che io non riesco a concepire il fatto che sia un fattore ansioso che amplifica tutto. Nel senso che io mi rendo conto di avere l'ansia in certi frangenti.. l'ho sempre avuta. Che ne so, ho un problema lavorativo e mi sento ansioso, mangio poco, magari mi viene da vomitare (ce l'avevo già da piccolo) però poi risolto il problema passa tutto. Mi pare una cosa normale..
Invece adesso la cosa subdola è che non mi sento di avere un'ansia palese come quelle che mi vengono di solito. Anzi dei giorni mi sembra anche di essere tranquillo, eppure arriva il pomeriggio che non sto bene.. Debolezza, senso di febbre, di calore.. un po' tutto.. al massimo mi dico "ho l'ansia perché non sto bene" invece di dire "non sto bene perché ho l'ansia".
Ho sempre la sensazione di avere qualcosa di ignoto e quindi cerco qualsiasi patologia.. Tra l'altro sperando di non avere nulla.. è li la cosa paradossale... Non mi sento bene, mi viene l'angoscia e mi dico che ho qualcosa che non va.. però leggo cose assurde e spero di non avere nulla.. faccio gli esami, vanno bene, mi tranquillizzo e poi si ritorna da capo.
Oltretutto faccio fatica a fare la vita di sempre.. Mi viene un senso di dispiacere perché dico "cavolo ma fino a qualche mese fa non avevo un tubo". Non mi sento io..
La cosa strana è che una situazione simile mi era successa, come ho scritto sopra, 7 anni fa. Quando ho passato parecchi mesi con linee di febbre, spossatezza.. uno stato psico fisico molto simile ad adesso.. Solo che la era più focalizzato sulla gola, adesso invece è più a livello dell'orecchio. Delle volte mi sveglio di notte che sembra un compressore.. "pfff...pfff..."
Hal, posso chiedere anche a te che tipo di malesseri fisici avvertivi?
A me, va così, ho questa pulsazione, delle volte l'orecchio mi tira.. E poi durante la giornata capitano palpitazioni nella zona della testa, senso di confusione o tipo da pressione bassa. Poi dal tardo pomeriggio alla sera sono affaticato, mi sento una febbricola (l'avevo e ultimamente era sotto i 37 ma cerco di non misurarla più). Poi in tarda serata mi sento più rilassato e la mattina fino al pomeriggio va discretamente, o comunque fra alti e bassi. -
Ciao a tutti sono Al.
Vi scrivo perché da qualche mese sto combattendo con malesseri psico fisici a cui non so bene come reagire.
Il tutto è arrivato a gennaio, al culmine di uno stress lavorativo e anche personale. Visto che ho avuto problemi con la mia ragazza.. In pratica sono in una fase (ho 28 anni) dove comincio a vedere la soglia dei 30 e quindi la necessità di cambiare vita, tipo accasarsi da soli, metter su famiglia, perché no..
Però ho avvertito un malessere psicologico con la mia ragazza, a cui tengo tantissimo, del tipo "mi sa che non fa per me", "oddio ma è questo quello che voglio?". L'incapacità di reagire, a lei non ho mai detto nulla tenendomi tutto dentro, mi ha portato sempre più ad isolarmi da lei. Sono sempre rimasto fedele, sia chiaro, ma molte giornate le passavo dicendomi "stasera le parlo e chiudo la storia (che va avanti da 6 anni, mica briciole..)". non l'ho mai fatto non trovando il coraggio... mi dicevo "ma sei sicuro?". E' l'unica ragazza che ho avuto in vita mia, non sono mai stato il tipo da dire "massì me ne trovo una al giorno".
lei però non credo abbia percepito questo disagio.
Dicevo a gennaio..
Ho avuto anche degli stress lavorativi di contorno e purtroppo un lutto pesante di un parente a me molto caro.
Ho cominciato ad avere un problema fisico ad un orecchio, in pratica lo chiamano acufene pulsante, anche se non è un vero acufene perché il rumore che sento teoricamente esiste davvero.. Sento lo scorrere del sangue, di sera si fa sentire di più.. mi sento pure l'orecchio tappato, che tira, che c'è qualcosa che non va.
Io sono sempre stato molto ansioso e tendo a fossilizzarmi sulle cose, fino a quando trovo una spiegazione esatta, scientifica. Questa stessa mia voglia di sapere, però, mi mette anche molta paura, proprio per il timore di scoprire qualcosa di brutto. Insomma, è un cane che si morde la coda.. Cerco di informarmi, capire cos'ho, scrivo a mille medici su internet, ma nello stesso tempo mi spavento.. "oddio ho questo.." "oh no mi sta venendo quest'altro..".
Ovviamente su internet ho letto le cose più assurde riferite al mio problema.. Ho messo pure delle gocce per il cerume, mi sono infiammato l'orecchio, da quel giorno ho passato un periodo con febbricole (la sera sempre 37.2) e malessere. Poi la febbre è passata (me la misuravo di continuo), ma la stanchezza, l'acufene, spossatezza.. senso di febbre, calore in corpo.. quello no. Da 3 mesi e più va e viene.. Il pomeriggio soprattutto si fa sentire di più, a volte mi sento il fuoco addosso, le palpitazioni, senso di svenimento, astenia.. tutto.
Ho fatto mille esami, del sangue, cardiologici, ecodoppler, risonanza magnetica, esami audiometrici.. qualsiasi cosa. Tutti i risultati, fortunatamente, davano esito negativo. Uno (dei molti) otorino che mi ha visitato mi ha spiegato che poteva dipendere dalla tuba di Eustachio, magari un po' impervia o troppo chiusa. Poi ho una faringite cronica (già nota) e una tensione mandibolare un po' accentuata, che forse favoriscono al cosa.
Ho avuto giorni con malesseri strani che arrivavano improvvisamente.. mi sentivo confuso, senso di palpitazione in testa, come se tutto rimbombasse, senso di oppressione (ma generico, non in un posto preciso del corpo), sensazione di pericolo (forse pensavo di avere qualcosa). Poi ho fatto la risonanza e mi sono tranquillizzato un po' e, almeno questi sintomi più pesanti si sono allentati.
Però non vi dico, magari un giorno sono più tranquillo.. il giorno dopo passo 2 ore a cercare su internet qualsiasi patologie a carico di orecchie, cervello, vene.. qualsiasi cosa.. Ad un certo punto mi viene l'agitazione perché mi sento spossato e dico "no no, qua c'è qualcosa che non va, cavolo c'entra l'ansia..", "che sia questa patologia?", "..quest'altra da questo sintomo forse ho qualcosa di quel tipo".
Sono arrivato anche a dubitare dei referti medici o dei dottori.. Guardo la risonanza e mi dico "non è che non hanno visto bene?", "forse è meglio se la faccio vedere ad un altro dottore..", "ma sto dottore non è che ha sottovalutato il problema".. robe di questo tipo, assurde, ma che mi stanno succedendo.
L'altra mattina mi alzo e ho le vertigini, nausea, sudorazione fredda. Oddio è colpa dell'orecchio.. E via la mattinata persa a guardare su internet tutte le patologie possibili.. e di nuovo.. "ho la labirintite", "ho un conflitto neurologico", "e se fossero gli inizi di una malattia?".. mi sento sensazioni di formicolii sulla bocca, mi sembra di avere problemi pure a parlare a volte! Ma, effettivamente, non mi pare sia così.
Poi arriva anche la pulsazione nell'orecchio e via di nuovo, momenti di panico e altri dove sono più realista.
Episodi di vertigine mi erano capitati anche in passato, probabile c'entri la cervicale..
Però non vi dico.. Di solito, almeno dalla mattina fino al pomeriggio, mi sento abbastanza in forze e cerco di condurre la mia vita di sempre, poi arriva il tardo pomeriggio e la sera e sto così. Poi verso l'ora di andare a letto va meglio e mi sento più tranquillo.. Ora però vado a dormire e dormo agitato per paura di alzarmi la mattina con qualche malessere, con le vertigini, con i capogiri. Ancora adesso ho qualche episodio.
Ho contattato altre persone che hanno il mio problema, c'è chi dice che lo ha ma non è stressato, chi lo ha e nel giro di qualche mese è passato.. un po' di tutto.
In tutto questo però ho accantonato i problemi con la mia ragazza che, anzi, in questo momento mi appoggio a lei come ancora di salvezza e di sfogo.
Un periodo simile mi era successo anni fa, quando avevo passato situazioni simili, quella volta il problema era la gola. Poi, ho abbandonato l'università ho comnciato a lavorare, e tutto un po' alla volta è rientrato. Certo, questi anni sono andati bene, ma ogni tanto c'era qualche piccola ricaduta.
Io sono comunque soggetto ansioso, più che altro che tiene molte cose dentro.. e delle volte si fossilizza su certi aspetti fino allo sfinimento. Però c'è una parte in me che mi dice "no.. l'ansia non c'entra un tubo", al massimo amplifica un po'. Insomma non riesco a credere a cose di questo tipo.
Adesso sto provando a reagire, un po' alla volta, a provare ad adattarmi alla situazione, ma non è semplice.. Magari va meglio, ma poi mi sento la febbre, stanco, mi tira l'orecchio e un po' ricado.
Scusate questa pappardella lunghissima ma volevo sfogarmi, e magari avere un confronto. Per capire se anche voi avete mai avuto disturbi fisici o solo psicologici.