Messaggi di pepa

    Sola pure io, da 10 anni a questa parte. Senza genitori, parenti o amici. Completamente sola.
    Mi sa che sono quella che vince su tutti... :-((
    Auguri a tutti.

    Io fumavo oltre 20 sigarette al giorno da oltre 15 anni e non avevo mai provato a smettere di fumare perchè a me piaceva ed oltretutto non avvertivo i tipici sintomi di chi fuma. Poi un giorno ho deciso di smettere. Ho regalato il pacchetto di sigarette e da allora non ne ho più toccata una. Non è stato affatto facile.. per qualche giorno ho avuto degli attacchi di astinenza, sembravo una pazza facevo cose assurde e ce l'avevo con il mondo. C'era addirittura chi mi offriva la sigaretta per farmi riprendere poichè erano preoccupati da come mi stavo comportando. Io però avevo deciso e non ho mai più toccato una sigaretta. Ho pregato a chi mi stava attorno di continuare a fumare tranquillamente anche quando c'ero io. Non volevo che si limitavano anche perchè dovevo riuscire a resistere.
    Sapete qual'è stata la cosa peggiore? Non la dipendenza fisica.. quella dopo due giorni era passata... il problema peggiore era la dipendenza psicologica dalla sigaretta... era la gestualità che ormai avevo acquisito nel tempo. In pratica ero abituata a tenere certi comportamenti ... Ogni volta che bevevo il caffè... mi accendevo la sigaretta e quindi... diventava un problema bere il caffè perchè poi sentivo la necessità di fumare... oppure ogni volta che attendevo il bus... o quando ero nervosa... annoiata...
    La difficoltà maggiore è stata quella ma.. sono contenta perchè sono riuscita a superarla ed ora.. sono passati anni da quella volta e mai mi è tornata voglia di riprendere.
    Ho capito però una cosa, per smettere non serve fare corsi... diminuire il quantitativo di sigarette giornaliere o graffette varie..
    per smettere bisogna essere determinati e credere fermamente in ciò che si vuole. Purtroppo la maggior parte delle persone che dice di voler smettere non è davvero convinta di farlo e la dimostrazione è che le stesse persone se ad un certo punto scoprono di avere una grave malattia e devono necessariamente smettere.. lo fanno subito senza problemi.

    Un'altra cosa che bisognerebbe fare come aiuto quando si vuole smettere e cercare di evitare di fare (al limite del possibile) le cose che si facevano subito prima di accendersi la sigaretta e.. soprattutto trovare qualcosa che tenga occupata la mente e le mani.
    Sembra impossibile riuscirci ma non lo è... dovete desiderarlo e crederci davvero!!

    Ma si può avere paura dei funghi?
    La mia non è solo paura di mangiarli, mi fanno proprio paura anche a guardarli.
    Li vedo come qualcosa che quando crescono soffocano tutto. Li vedo come se fossero un cancro della terra e non riesco a pensare che le persone se ne possano cibare.
    Non so perchè mi succede questo, mi rendo conto che è una paura assurda...
    C'è qualcuno a cui capita la stessa cosa?

    1) Avete una ragazza/un ragazzo - marito/moglie etc e basta? Quindi l'unico contatto è solo lui/lei? NO

    2) Siete single ma avete uno o due amici/amiche con le quali vi vedete almeno un paio di volte a settimana? NO

    3) Avete sia il compagno/a, sia un gruppetto di amici?NO

    4) Siete completamente soli? SI

    Ciao a tutti, ieri notte ho fatto un sogno a cui non riesco a dare un significato.
    Ho sognato che stavo camminando per la strada di sera ed era buio.
    Ad un certo punto alzo gli occhi al cielo e vedo il cielo coperto di nuvole.. una di queste comincia a cadere..
    guardo meglio e mi accorgo che tra le nuvole stanno precipitando anche tante figure umane..
    erano sdraiate... a croce per intenderci e stavano precipitando.
    Erano tantissimi. Io mi spavento e comincio a correre. Mi rintano all'interno di un portone e dietro di me anche tanta altra gente che c'era per la strada che visto quello che stava succedendo cerca di andare a nascondersi all'interno del portone. Sento che dicono "lo dicevano che sarebbero tornati, è arrivato il momento!" Mentre le persone entrano correndo, dietro a loro entrano anche questi esseri vestiti con delle tute grigie e blu, con dei cartellini tipo i pass.
    Erano come noi ma non riuscivo a guardarli in viso.
    Io cerco di scappare ma uno di loro mi abbraccia. Sento che non riesco a opporre resistenza qualsiasi cosa io faccia e mi porta in un locale grandissimo con tante panche in legno.
    Ero spaventatissima e vedo che avevano portato anche tutte le altre persone che erano entrate nel portone con me.
    Cominciano a parlare e ad assegnare dei compiti ad ogniuno di noi.
    A me dicono che come compito avevo quello di andare in Turchia perchè lì c'erano delle persone che avevano bisogno del mio aiuto. Detto questo, uno di loro si avvicina, e mi fa una puntura con una siringa sulla caviglia.
    Non sento dolore, non sento nulla, solo tanta paura.
    Poi la gente attorno sparisce, arriva un cane, un pastore tedesco con il pelo tutto arruffato.
    Vi viene addosso e comincia a leccarmi. Io lo accarezzo, mi piacciono i cani. Lui continua a leccarmi, ovunque.
    Uno di questi extraterrestri mi dice di mandarlo via perchè così facendo mi avrebbe portato via il cuore e poi via via tutti gli altri organi, uno per uno.
    A quel punto lo allontano e....... mi sveglio.
    Accidenti mi sembrava vero.... che sogno assurdo... chissà cosa vorrà dire.
    Cosa ne pensate?

    più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia difficile trovare veri amici.
    Possibile che capitano solo a me certe persone?
    Si mostrano amiche, mi cercano, le cerco, mi chiamano, le chiamo, per alcune sono anche stata definita la loro migliore amica. Tutto questo fino al momento in cui conoscono qualcun'altra e allora le chiamate si fanno sempre più rare, mi cercano sempre meno e praticamente diventano quasi inesistenti.
    Se provo a cercarle io trovano mille contrattempi o impegni che hanno avuto per non avermi più richiamata.
    Eppure mi sono sempre mostrata amica sincera con ognuna di loro.
    Non riesco ad abituarmi a questo comportamento che puntualmente si ripete con tutti e che a quanto pare è una cosa normale.
    Le amicizie arrivano e se ne vanno così come sono arrivate.
    Io mi affeziono alle persone e ogni volta ci soffro, mi sento tradita e ogni volta mi chiedo cosa posso aver fatto o detto perchè ne giustifichi l'allontanamento.
    La realtà è che le persone si stancano e quando trovano qualcosa di nuovo se ne fregano di abbandonare chi ci è stato accanto fino a quel momento.
    E ti rendi conto che non era vero nulla, che l'amicizia di cui parlava... da parte loro non lo era affatto, era solo un'amicizia di circostanza e che di me fondamentalmente non è mai importato a nessuna di loro.
    .... forse sono io che sono sbagliata.... io non ho mai messo in secondo piano nessuna delle mie amicizie solo perchè ne ho conosciute di nuove.
    Che delusione..

    vale la pena per cosa?
    Per dimostrare che tu lotti? Che non ti arrendi di fronte alle prove che la vita ti mette davanti? Per dimostrare che sei più forte di qualsiasi cosa ti possa capitare?
    Vale la pena infliggersi continuamente dolore fingendo un'apparente tranquillità o voglia di vivere?
    Per non sentirti dire che sei un debole?
    Ebbene non me ne frega proprio niente di quello che potrebbe pensare la gente. Si.. sono debole e allora?

    Se dalla vita non hai più aspettative, non hai più niente di niente.
    Se sai con sicurezza che i giorni a venire porteranno solo altro dolore e devastazione dell'anima?
    Per cosa dovresti vivere? Per aprire gli occhi alla mattina, lottare per costruire qualcosa che sai che non servirà proprio a nulla, fingere sorrisi e poi ricadere nella più totale disperazione? Piangere, fino a che il fisico si addormenta per sfinimento?
    Non ho più voglia di vedere o parlare con nessuno, non ho più voglia di mangiare, in certi momenti odio anche il mio respiro.
    Sono sedici anni ormai che vado avanti così e non ce la faccio proprio più.
    Anche il ferro ad un certo punto si piega, nonostante la sua resistenza.

    Sono d'accordo quando si dice che è' sbagliato decidere di morire se al mondo c'è anche solo una persona o che ti ama o ti vuole bene.
    E se non hai proprio nessuno?
    Se la tua vita è stata ed è solo un susseguirsi di errori dai quali non è più possibile uscirne?
    E' giusto vivere soffrendo, piangendo ogni santo giorno, ogni notte, in solitudine, cercare di reagire, non mostrare a nessuno questo stato d'animo e rendersi conto dopo anni che le cose non sono cambiate e non cambieranno mai.
    E' giusto costringersi a vivere attendendo solo la morte del corpo sapendo che tutto il resto è morto ormai da tempo?
    Io penso che vivere in questo modo sia solo masochismo.
    E chi dice che non è così, significa che non ha mai provato sulla propria pelle tanto dolore, tanta tristezza e tanta solitudine.
    Osservare la luce del sole che sorge al mattino, la bellezza di un dipinto o di un fiore, lo sguardo innocente di un bambino, per quanto possano essere meravigliosi, non bastano a farmi stare meglio o a desiderare di continuare a vivere.
    Mi sembra di osservare da dietro al vetro di una finestra, la vita che scorre davanti a me, mentre io mi sto spegnendo sempre più.