Messaggi di Senpai

    Citato da "Senpai"



    Il narcisista, è ben conscio di avere un'immagine di sé onnipotente; capire che sia patologica dipende poi dal contesto che si ritrova.

    Se avesse chiaro di avere un'immagine di se onnipotente non sarebbe narcisista, ma probabilmente solo fortemente egocentrico, oppure qualcuno che ha un comportamento/atteggiamento narcisista.Il vero narcisista è convinto di essere superiore agli altri e non percepisce quasi nulla che gli faccia intendere il contrario. La definizione patologica del narcisismo presuppone proprio anche questo.

    Esattamente qui, come ultima volta. Senza entrare nel dettaglio di "si sente patologico oppure no", sta di fatto che è il senso assoluto superiorità di un narcisista lo fa sentire onnipotente, consapevolmente. Talmente tanto che, come dici tu, se qualcuno gli fa notare il contrario, gli dà solo modo e spazio per esprimere questo senso di onnipotenza.

    Ho fatto l'esempio della generazione Y, non ho detto che il narcisismo è nato con essa, non rigirarti la frittata.

    Concordo con quello che dici sulla grande bellezza.

    Devo dire che stai superando te stesso. Non soltanto in tutti i tuoi post c'è contraddizione, ma in quest'ultimo hai raggiunto l'apice in poche righe :thumbup:

    Il narcisista patologico non si rende conto di esserlo, ciò che vive per lui è normalità.
    Non è nemmeno più di tanto "appagato" dal proprio ego, perché è convinto di essere superiore, l'unico, e questa sua condizione interna è la normalità.

    Il narcisista, è ben conscio di avere un'immagine di sé onnipotente; capire che sia patologica dipende poi dal contesto che si ritrova. Sicuramente se è un soggetto della generazione Y (dall'avvento dell'aids, all'11 settembre citando Murphy) per lui sarà molto probabilmente la normalità, perché avrà accanto soggetti altamente competitivi e con le sue stesse tendenze di BASE.

    A me è piaciuto, moltissimo. Avevo deciso di scaricarlo e l'hanno fatto in tv :)
    Alcune scene le ho perse, soprattutto le prime, dato che le mie coinquiline stavano ancora mangiando e ciaccolando.
    Mi è piaciuto talmente tanto da volerlo rivedere e da procurarmi altri film di Sorrentino.

    Io non sono assolutamente un'esperta di cinema, ma di film ne ho visti e pure molti, anche di nicchia. Diciamo che più sono strani, più mi ci butto :P
    Alcune scene mi hanno ricordato lo stile di Ferzan Ozpetek e forse è proprio per questo mi è piaciuto così tanto, fino quasi a commuovermi.
    E pensare che da come ne avevano parlato a otto e mezzo, soprattutto il critico, avevo l'impressione che non fosse sto grande film.

    Forse è meglio aprire un altro thread. Perché non vorrei far arrabbiare Senpai.
    Già mi odia abbastanza (questa è un affermazione egocentrica).

    :)

    Fate pure, tanto ho visto che qui non esiste l'off topic :D

    No, bruce, non ti odio. Solo che avendo incontrato narcisisti empatici, la questione mi sta a cuore come a te sta a cuore la situazione economica delle persone e non mi aspettavo una tale chiusura mentale sull'argomento.

    L'empatia, tra le tante altre cose, contribuisce a dividere i narcisisti dagli egocentrici.

    Sappilo

    Aspetta non fraintendermi: non ho detto che come variabile l'empatia sia inutile, ma che non essendo LA discriminante tra le due categorie, non si può basare nessun ragionamento consequenziale su questo.
    Altrimenti il manuale diagnostico non la inserirebbe come variabile presente o meno, ma come principio indispensabile.

    Detto questo mi volatilizzo :-W

    ? Cioè? La categoria non ha senso di esistere se non è definita. Ovvio che nella realtà ci sono più sfumature, ma se dico "narcisisti" e parlo di patologia: intendo quelli che lo sono, lo fanno, ne subiscono le conseguenze e non lo sanno.
    Se dici "egocentrici" intendi la categoria di quelli che mettono il loro ego al centro di tutto, rischiando di sfiorare la paranoia, ma NON sono paranoici. I paranoici sono un'altra categoria. Le categorie funzionano così.

    Per quanto riguarda la categoria bisogna distinguere la base della categoria, poi tutto il resto. Come abbiamo detto l'egocentrico può non essere paranoico (oppure sì), ma chiaramente il suo ego è sopra tutto il resto. Il narcisista ha una falsa immagine di sé, sente il bisogno di approvazione (da sé stesso) come requisiti minimi.
    L'empatia è un corollario, come il materiale di una sedia. In base al materiale una sedia può esser fatta in un certo modo piuttosto che un altro per esempio se pesa tanto, avrà le ruote per spostarla, se è regolabile non avrà lo schienale in legno, ma qualcosa di compatibile come il metallo e tanti altri vari esempi.

    Forse l'ho spiegata male, ma il discorso non è sulla distinzione tra manipolazione ed empatia, bensì del legame che intercorre tra i due secondo l'immaginario comune (che purtroppo ho visto anche su questo topic).
    Il narcisista viene visto come manipolatore (a differenza dell'egocentrico o dell'egoista come citò qualcuno più indietro) non per la illusoria onnipotenza del sé e il conseguente comportamento per rimarcarla, ma per la mancanza di empatia.
    Pensate a come parlano le persone di queste 3 categorie spontaneamente e se non vi è mai capitato chiedetelo. Anche rileggendo le risposte indietro del thread.

    In altre parole, credo ormai ripetute, se e quando un narcisista dovesse diventare o riscoprirsi empatico: lo farebbe solo in funzione del disturbo stesso, oppure smetterebbe di essere narcisista poiché percepirebbe di non essere come crede di essere, in nessun senso.

    Non escludo a priori che possa esserci un caso di narcisismo con empatia, ma sarebbe un bel cinema di oblii e forzature.

    Ma se non percepisci, non puoi elaborare nulla, puoi solo buttarla ad indovinare.

    Citato da "Senpai"



    Io ho aperto questo topic per avere opinioni su questa differenza. Oltre a quella della qualità/quantità, ho ricevuto solo quella falsa dell'empatia, quindi, rispetto a 2 mesi fa, quando il topic era stato interrotto, non si è aggiunto nulla di nuovo, se non delineare un'idea del narcisismo, in alcuni punti approssimativa e stigmatizzata.
    Si, ma non siamo mica qui per servirti. Ti diciamo quello che sappiamo o che vogliamo dire e -soprattutto- gratis.

    E chi ha detto il contrario? Poi se si sparano stereotipi ridicoli stile "tutti i gay sono effeminati" o "tutte le donne super-tirate sono oche", piuttosto che far scadere un topic nella banalità e nella stigmatizzazione intervengo ti riporto sull'argomento principale. Se volevo leggere delle esperienze sul narcisismo ripescavo topic vecchi, che ce ne sono a decine; all'utente che l'ha detto ho chiarito le mie intenzioni.

    La mancanza di empatia più che una differenza è la genesi di migliaia di potenziali altre differenze. Se cambi una variabile così importante come la percezione della realtà (perché a questo si riduce) non puoi dire "c'è solo una differenza" (!! )No?

    Su questo concordo con te, ma visto che l'empatia non è una macrovariabile imprescindibile, questo discorso non calza.

    Spesso i narcisisti cronici non hanno empatia ma spesso non significa mai, a questo punto non so francamente quale risposta ti potrebbe aggradare visto che pare che qualsiasi cosa venga scritta la ritieni inutile a quanto ho potuto leggere finora.

    Oltretutto mi sembra che non ti abbia risposto gente che con dei narcisisti non abbia mai avuto a che fare, quindi non può valere neanche il "non ne conosci quindi non parlare", nessuno di noi li conoscerà mai tutti quindi a questo punto dovremmo invalidare qualsiasi ipotesi.
    Permettimi solo di dirti (e non prenderla male è solo un consiglio) che di solito i topic si aprono appunto per confrontare le proprie opinioni, non per sperare che gli altri ci dicano ciò che vogliamo sentirci dire, altrimenti è proprio inutile scriverne di topic.

    Ad un certo punto ho visto che si stava facendo un trattato sul narcisismo, dato che questo non è lo scopo del topic, ma soprattutto visto che ho notato certe espressioni che stigmatizzano la categoria, ho preferito invitare a ritornare sul tema principale.
    Io ho aperto questo topic per avere opinioni su questa differenza. Oltre a quella della qualità/quantità, ho ricevuto solo quella falsa dell'empatia, quindi, rispetto a 2 mesi fa, quando il topic era stato interrotto, non si è aggiunto nulla di nuovo, se non delineare un'idea del narcisismo, in alcuni punti approssimativa e stigmatizzata.

    Sono d'accordo con ciò che hai scritto sulla manipolazione, ma il suo non voler vedere spesso significa proprio fregarsene dei bisogni degli altri ed interessarti solo dei propri, almeno questo è ciò che ho visto io in una personalità terribilmente narcisista. Ma il fatto che se ne freghi non significa che non capisca ciò che provano gli altri, lui capisce eccome, spesso sono stata zitta e lui mi ha detto esattamente ciò che stavo pensando, con mia somma sorpresa, ma questo penso sia più dovuto alla sua spiccata intelligenza ed intuito che non ad un vero moto di empatia che mi sembra plausibile fino a un certo punto, magari comprende ma non fa niente per rimediare, mettiamola così, di solito l'empatico oltre a capirti cerca di darti una spalla su cui piangere, lui raramente l'ho visto fare atti del genere.

    Questa non è l'idea propugnata nei post precedenti. Stai assolutamente confermando ciò che ho scritto nell'ultimo post.
    Definizione di empatia dal vocabolario: In psicologia, in generale, la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale.
    La decisione di non entrare in contatto con i sentimenti, è certamente una prerogativa in linea con il classico profilo del narcisista, ma né l'unica, né tantomeno non può accadere il contrario. Empatia (empathy) è far risuonare le cose dell'altro dentro di noi, simpathy (che non ha traduzione in italiano e di qui l'errore) è farsi coinvolgere dalle cose dell'altro. Nessuna è meglio dell'altra, sono complementari ed entrambe risorse se usate in modo funzionale.

    La capacità di comprensione della gente sui disturbi psicologici in linea generale è pari a zero visto che spesso non hanno la sensibilità e l'arguzia per capire certi stati d'animo e malattie, ma il narcisismo è più condannato di altri perché comunque diciamocelo chiaro, le persone che "se la sentono" non fanno simpatia, ergo da lì la stigmatizzazione che subiscono non sempre probabilmente meritata.
    Non conto più le volte che l'ho difeso quando la gente parlava male di lui, nonostante io sia la prima a riconoscere questo suo terribile difetto e ad escogitare modi per farlo smettere quando gli prendono i 5 minuti di gloria di se stesso, questo perché i giudizi venivano da gente che non conosceva le sue varie sfaccettature, ergo non sopportavo sentire critiche da chi magari non si è manco preso la briga di vedere se non abbia solo quel brutto lato narcisista.

    Proprio questo mi rammarica e non poco: gente che di narcisisti ne ha conosciuti, che si sceglie (e sottolineo sceglie) solo gente narcisista perché complementare ai propri schemi, per poi bollarli tutti nello stesso e identico modo. Se c'è un problema è perché è narcisista, non perché sceglie di consapevolmente (quando succede) di comportarsi in un certo modo. Si incomincia poi a non vedere più la persona e solo il disturbo.
    Questo ovviamente nell'egocentrismo non succede perché non è considerato un disturbo, anche se non significa che tutti gli egocentrici se la passino liscia :)



    l'empatico/o

    maschilismo? :P

    l'empatico/o può apparire insensibile, anzi è più probabile che appaia insensibile o superficiale, rispetto invece a chi di empatia non ne ha, ma vuole (pulsione unilaterale) interagire con gli altri.

    mi sembra una cosa più che naturale. un cinico non è detto che sia non empatico, ma certe uscite ciniche potrebbero farlo sembrare tale. per questo non si può dire dopo 2 secondi lo è, non lo è, oltre al fatto che ci sono anche narcisisti che appena li conosci, se non sei esperto, sembrano emotivamente superiori alla media (vedi il caso poi di tante co/dipendenze affettive.

    Quello che non sopporto, ma soprattutto non ha senso logico, è il bollare la categoria come tale.
    Se scrivi sul forum o su internet narcisismo e a parlarne sono delle persone comuni sembrano i peggio mostri sulla faccia della terra. La stessa cosa se scrivi borderline o istrionico o come mi è successo ieri, se vedi per strada una signora in pieno delirio psicotico e la gente ride oppure scuote la testa del tipo "ma guarda tu che soggetti vanno liberi per strada".

    Si parla, senza conoscere le cose e se casualmente le si è vissute prima era "solo il solito s∙∙∙∙∙o" ora è "no è disturbato", cambia solo l'aggettivo, ma la sostanza è la medesima.
    Non mi ha sorpreso per nulla la risposta di qualcuno "i narcisisti sono solo manipolatori non sanno cosa sia l'empatia", perché sì, sono caratteristiche di alcuni narcisisti, ma l'empatia manca in qualsiasi persona nel momento in cui manipola coscientemente (in modo negativo) l'altro, sana o patologica che sia (sempre ammesso che la persona sana esiste).

    Un disturbo di personalità implica il più delle volte, che l'atteggiamento reale verso gli altri (compreso quello manipolatorio) sia inconscio. Non è forse peggio una persona che invece sfrutta questa abilità essendone ben consapevole?
    Altro punto: tutti manipoliamo (cosciamente e non) per il nostro ritorno allora questo vuol dire che nessuno prova empatia in assoluto?
    In parole povere che il narcisista metta il falso Sé davanti a tutto, non implica che non possa vedere il resto. Se conoscete veramente un narcisista noterete che spesso non vuole vedere, perché dovrebbe confrontarsi con qualcosa che minaccia od oscura quella falsa immagine.

    Ma se è sempre fuori, oppure con la ragazza, oppure chiuso in camera e non c'è contatto, mi dici come fai? Dire che passo 24h ore con lui in un mese è dire tanto!

    Avere empatia non significa mostrarla in ogni occasione possibile. Ci sono persone che provano empatia principalmente per i propri simili, altri per i sofferenti, altri per tutti, altri per nessuno.

    Lui l'ho visto insensibile, come anche molto coinvolto, ma da esterna, non parlandoci, sentendo discorsi a spizzichi e bocconi di persone che non conosco, filtrati da due persone che quasi non conosco, non me la sento di esprimere un giudizio. Ho una mia idea di certo, ma è da arroganti e presuntuosi dire quella persona è così senza averci nemmeno parlato, oltre al fatto di incappare in granchi madornali.