Messaggi di Il Corvo

    Rispondo senza non aver letto nessuno dei commenti precedenti.
    Per anni la mia vita è stata incentrata solamente su quel tipo di rapporto. Negli ultimi tempi ho cambiato totalmente la mia visione, se capita ok, mi limito a vivermi al meglio il momento. Ma non vado più a cercarlo come facevo prima. Mi piacerebbe riuscire a trovare una persona stabile con un intesa più forte dal punto vista sentimentale che basata esclusivamente sullo scambio di piacere fisico reciproco.

    Lascia perdere immediatamente il medico di famiglia e rivolgiti ad uno psichiatra.
    Il sereupin ha come principio attivo la paroxetina, una delle molecole più potenti a livello di SSRI. Lo scalaggio solitamente avviene tramite il passaggio alle gocce e il dimezzamento di 1 goccia ogni 20 giorni/ 1 mese

    Ognuno ha le proprie fantasie. Secondo me dovresti provare a coinvolgere qualcuno tramite annuncio, specificando che intendi fermarti solo alla masturbazione. Magari poi nel mentre ti può attirare fare altro,per esempio masturbazione reciproca e sesso orale a vicenda, e anche se fosse non me ne farei tanti problemi. Come detto già da altri utenti, nessuno di noi è totalmente etero, e certe situazioni a prescindere da chi c'è dall'altra parte, indistintamente accendono in noi una forte eccitazione a prescindere se si ha davanti una donna o un uomo

    Ciao ! ho il tuo stesso identico problema. La causa principale è la paroxetina, che in buona parte di chi la usa va totalmente ad inibire la sensibilità genitale.
    Dovresti parlare con il tuo medico e provare a cambiare farmaco fin quando non trovi quello che ti da meno problemi da quel punto di vista, purtroppo per ogni persona è totalmente variabile.

    Ciao
    Io ti darò una risposta un pò strana, in quanto non ho mai avuto una relazione ufficiale , ma giusto un paio di frequentazioni, chiamiamole cosi, non tutte però sfociate in ambito sessuale.
    In vita mia penso di aver amato unicamente una ragazza, sempre se sia stato amore. Non c'ho mai fatto nulla, ma l'ho desiderata per parecchio tempo sia a livello mentale che carnale.
    Un pensiero che mi attanaglia saltuariamente ancora oggi nonostante non la vedo da anni, e nonostante lei ormai abbia una vita totalmente diversa da quella che ho io.
    In intimità con qualche ragazza mi è capitato di pensare che in realtà ci fosse lei li in quel momento, ovviamente non l'ho mai confessato a nessuna delle dirette interessate.
    Quindi mi sento di dire che a prescindere dal fatto se si abbia avuto una lunga storia, un rapporto sessuale oltre qualsiasi media supponibile, fa tanto quanto quella persona si insedia nella tua vita e soprattutto in che momento lo fa. Nel mio caso è capitato in un periodo in cui la mia ansia era ancora totalmente ingestibile e non mi ero affidato a nessun terapeuta, è stata la prima persona che si è interessata e ha dato conto ad un ragazzo che viveva nella totale insicurezza e mancanza di autostima totale.
    Sono cambiato parecchio da quei tempi, sono diventato totalmente un altra persona. Quando magari troverò la persona giusta che riuscirà a valorizzare quello che sono oggi, forse il suo ricordo si sbiadirà totalmente e io forse potrò capire se quello che provavo ai tempi era amore o no o semplice infatuazione ossessiva, chiamiamola cosi.
    Quindi direi varia molto da persona a persona, ma forse quelli più emotivi come noi, quel senso di vuoto se lo portano dietro fin quando non trovano qualcuno/a che riesce a colmarlo

    Rianimo questo Topic in modo che la mia esperienza possa essere utile per chi si trova nella mia stessa condizione o si troverà ad affrontarla.
    In vista dell'imminente visita con il mio psichiatra, sto continuando la mia terapia con l'assunzione di una compressa d'Anafranil 25 mg e per quanto riguarda il Daparox, sono arrivato a scalare dalle 20 gocce iniziali a 14, e da due giorni ho iniziato ad assumerne 13.
    Arrivato alle 15 gocce ho ricominciato ad avere stimoli sessuali più continui dopo mesi in cui la libido era totalmente azzerata, e in cui anche le erezioni mattutine erano del tutto svanite. Penso che continuando lo scalaggio la situazione non potrà che migliorare notevolmente, anche se la sensibilità genitale continuerà ad essere assente ( Dico cosi perchè in passato ho già assunto l'anafranil)
    Per quanto riguarda i sintomi ansiosi, al momento la situazione è sotto controllo. Nessun episodio particolare mi ha mandato in tilt, sicuramente il fatto di condurre una vita molto monotona divisa solamente fra casa e lavoro, riduce pesantemente l'avvento di certi episodi particolarmente ansiogeni.
    In ogni caso dopo l'estate sicuramente inizierò un nuovo percorso psicoterapeutico improntato sulla terapia cognitiva-comportamentale

    Ciao Viking
    Riesco a fare solo certi tipi di lavori, tra questi quello che meglio riesco a gestire è principalmente quello da 'impiegato a circa 15km da casa, restando seduto davanti al pc per 8 ore al giorno , uscendo la mattina e rientrando la sera. Per fortuna non mi porto il lavoro a casa come fai tu, ma stare tutto il giorno fuori mi pesa veramente tanto. Ho difficoltà a stare in mezzo agli altri e somatizzo in diverse maniere, sempre gestibili per carità, in alcuni giorni parecchio acute e in altre meno, ma parecchio fastidiose e che non riescono a rendermi la giornata affatto scorrevole come vorrei. Ho sempre a portata di mano le gocce, ma evito di utilizzarle e mi sforzo di gestire io la situazione a meno che non abbia una crisi veramente forte. Una delle mie paure più grandi è proprio quella di sentirmi male o avere un malore in generale davanti a tutti gli altri. Per questo è come se stessi perennemente in allerta.
    Neanche il tempo poi di arrivare la sera a casa e ovviamente il pensiero va subito a quella che verrà. Spero vivamente che arrivi una qualche riforma con il tempo che porti le ore di lavoro giornaliere a massimo 6, cosi come già avviene in certi paesi. Forse sarebbe l'unica soluzione che alla lunga potrebbe giovare a me ,ma a tutti i lavoratori in generale.

    Ciao a tutti gli utenti.

    Se siamo iscritti in questo forum, risulta abbastanza chiaro che ognuno di noi è afflitto da sintomi legati ad ansia ed attacchi di panico che si manifestano in maniera diversa da quelli che magari si manifestano in un'altra persona.
    La domanda che vorrei porvi è la seguente, che tipi di lavori riuscite a svolgere con le vostre problematiche?

    Dalle varie esperienze fatte, mi sono reso conto che riesco a fare solamente lavori come impiegato senza un contatto diretto con la gente, o come operaio in uno stabilimento, dove non devo durante la giornate effettuare spostamenti da un paese ad un altro, o da una zona all'altra del paese. in poche parole un lavoro stabile nella struttura dell'azienda.

    Non riesco a fare per varie problematiche legate alla mia ansia, lavori come cameriere, autista, porta pizza, insegnante, operaio in cantiere mobile, commesso e molti altri simili che non sto qui a riportare. Inoltre sempre per la mia ansia non riesco ad andare sui mezzi pubblici e in macchina riesco a muovermi solo in un range di pochi km dalla mia città, riuscendo a resistere sui 15/20 minuti. Ovviamente tutti questi deficit mi demoralizzano parecchio, e in anni e anni di lotta con me stesso, proprio non riesco a superarli.

    Sono già in cura farmacologica, e per quanto riguarda la psicoterapia ho già dato in passato con diversi specialisti, e per risolvere il problema e aprirmi nuove opportunità non solo di lavoro ma di vita in generale, valuterò d'iniziare una a indirizzo cognitivo comportamentale

    Le vostre esperienze o i vostri pareri in merito a questo argomento ? C'è qualcuno nelle mie stesse condizioni?

    Ciao Michele, fra brevi sospensioni sono in cura farmacologica da ormai quasi 9 anni.
    Assumo la paroxetina per un disturbo d'ansia generalizzato cronico. Ad oggi devo dire che dopo una quindicina di giorni altalenanti, è tornato tutto alla mia solità normalità.
    Non riesco a capire se cioè è stato dovuto allo scalaggio e per altro, ma penso più al primo, in ogni caso se devo dare una valutazione, sono molto contento del modo in cui sto effettuando la rimozione della paroxetina, ossia passando alle gocce e scalando di una goccia al mese. Attualmente la strada è ancora molto lunga, ma voglio essere fiducioso. Voglio totalmente levare questo SSRI e tornare ad affidarmi all'anafranil, nella speranza di riuscire a togliere anche quello quando sarà

    Come concordato con il mio psichiatra, sto effettuando lo scalaggio del Daparox.
    L'ho assunto per 4 anni tramite una compressa di 20 mg, e dopo l'ultimo controllo fatto a novembre sono passato alle gocce. Abbiamo deciso di scalare di una goccia al mese per attutire al meglio i sintomi d'astinenza.
    Ad oggi sono arrivato a togliere 3 gocce, e da stasera passerò a 4. Ho notato che da una decina di giorni i sintomi dell'ansia sono riapparsi, seppur in maniera minima, soprattutto legati alle ossessioni, ossia proprio al fatto che a prescindere da tutto, l'ansia mi perseguiterà sempre. fastidiosi certo, ma comunque al momento totalmente gestibili, senza che mi aiuti con lo Xanax a gestirli.
    Da luglio scorso sto prendendo insieme al Daparox anche una compressa di Anafranil da 25 mg, l'obbiettivo è quello di riuscire a togliere la paroxetina per tornare al vecchio triciclico.

    Sono consapevole che prima o poi qualche sintomo d'astinenza si sarebbe manifestato, ma non pensavo dopo appena 3 mesi. Infatti non riesco a capire se sono effettivamente sintomi dovuti a questo, o pensieri derivanti dalle situazioni della vita quotidiana, che attualmente non è delle migliori. Sono curioso di sapere se qualcuno si è ritrovato nella mia stessa condizione, seguendo la mia stessa dose di scalaggio, ma in generale, che esperienze ha avuto con la dismissione della paroxetina. Per quanto tempo è stato afflitto dai sintomi di astinenza, e magari che sensazioni ha avuto tornando ad affidarsi unicamente ad un triciclico, nel caso abbia seguito una terapia simile alla mia.