Messaggi di Marcoz14

    7 mesi?
    Se si morisse di ansia io sarei morto da 12 anni.
    Il fatto che soffrisse di panico è una informazione che non serve.... È come dire: ragazza morta per cause sconosciute, faceva spesso la permanente ai capelli.
    Nessuno è mai morto di panico. Per infarto si... Ma si muore che si soffra o meno di panico. È la vita.

    Non conosco bene i diversi tipi di approcci psicoterapici, ma lo scavare nell'infanzia/adolescenza è quello che la mia psicologa sta facendo con me. Ne viene fuori appunto introversione, solitudine, come dici tu come se uno non lo sapesse. Presento anche io tratti ossessivi e derealizzazione a periodi. Con lei alcuni momenti sembrava andare bene, poi sono ripiombata nel casino. Sono sempre stata un po' diffidente sui farmaci, soprattutto per la dipendenza che temo, però a questo punto comincio a pensare che siano da considerare, anche perchè ho in famiglia molti casi di depressione e sicuramente c'è familiarità. Stai associando comunque una psicoterapia?

    Per disturbi d'ansia, ossessivi, gli approcci indicati sono cognitivo-comportamentale e breve strategica.
    Approcci "attivi" dove ti danno compiti da svolgere settimanalmente. Dove ti mettono di fonte al tuo disturbo facendotelo affrontare gradualmente, sbloccando il meccanismo inceppato.
    I farmaci (antdepressivi) non danno dipendenza, gli ansiolitici (xanax) si, ne danno ed infatti andrebbero scalati mooolto gradualmente... specie se si prendono da tanto.
    L'unico difetto di questi farmaci antidepressivi (come tutti i farmaci) è che danno effetti collaterali soprattutto all'inizio terapia (per questo tanti smettono di prenderli perchè si spaventano). L'ansia aumenta notevolmente il primo periodo.
    No, attualmente niente psicoterapia. Credo che ormai con me non funzioni... il disturbo è troppo radicato.

    Io la penso come te sogno... E da quando ho accettato di avere una malattia io sono migliorato ed ho iniziato a curarmi.
    Non voglio assolutissimamente invitare nessuno a prendere farmaci... ma ad informarsi su quale psicoterapia, nel caso, sia più indicata per il proprio disturbo.
    La psicoterapia cognitivo comportamentale per esempio ha dimostrato (mediante screening celebrali) di cambiare il modo di funzionare del cervello (come fanno i farmaci), ripristinando gli squilibri presenti a causa del disturbo. A me all'epoca però nessuno me lo ha detto... gli psicologi da cui sono andato non si sono sognati minimamente di dirmi che per il mio caso, il loro, non era l'indirizzo migliore. Hanno tirato l'acqua al proprio mulino. Io andavo da loro, li pagavo e che c'era di meglio per loro. E' risaputo, da una vita, che un ossessivo meno lo fai pensare al passato e meglio è! E invece loro a farmi scavare, scavare... ho fatto peggio che meglio.
    Ma il mio è solo un caso, non credere che tutti siano in malafede e nessuno me lo metterà mai in testa. Ma ragazzi, informatevi, chiedete più pareri!

    Ho provato 3 tipi di psicoterapie. Senza farmaci.
    Sono durate circa 1 anno ciascuna. Fiasco totale.
    Non ho mai provato però le psicoterapie consigliate per l'ansia ovvero a cognitivo comportamentale e la breve strategica.
    Ho fatto 2 eriksoniana (credo si chiamino così) quelle dove scavi, scavi e arrivi a scoprire che sei un tipo introverso ecc.. ecc... come se non lo sapessi.
    E una era un ipnotista... sono un po' ossessivo... e soffrivo di derealizzazione.... niente di peggio andare in trance... assurdo.
    Con i farmaci la situazione è cambiata come dal giorno alla notte.

    Dopo anni di non-cura ho deciso di assumere farmaci, anche a vita se necessario. Penso che il mio disturbo si sia cronicizzato (oltre 10 anni fa non vi erano le informazioni che ci sono adesso sui vari disturbi... se avevi l'ansia era colpa tua... non ti mancava niente eppure stavi male).
    Non la prendere quella roba... non hai nulla... ti avveleni .... ecc... ecc....
    Appena smetto la cura l'ansia ritorna. Sto cercando di capire i vari periodi dove posso tenere la cura al minimo e quando è necessario alzare i farmaco.
    Ah, ovviamente prima dei farmaci ho passato anni con molti tipi di psicoterapie.
    Ad oggi sto bene grazie alla cura che sto facendo e non ho la minima intenzione di smetterla, meglio dipendere da farmaci (come fanno tantissimi per altri disturbi come ipertensione, diabete ecc..) che dipendere dall'ansia.
    Il mio consiglio a chiunque è di prendere il disturbo in tempo, da SUBITO. Con farmaci o con psicoterapia, è uguale. Basta curarlo subito.

    La differenza è che chi ci ha scritto trattati filosofici non soffriva di ansia. Tu si.
    Chiunque si può porre le domande che ti stai ponendo ma non gli viene ansia e non ci si sofferma sopra. Pensare a quello che hai scritto o pensare ad una mela su un albero è la stessa cosa.
    Ho sofferto e soffro dello stesso disturbo d'ansia che hai te, chiamalo disturbo ossessivo o come vuoi. E' uno stato d'ansia sempre presente di sottofondo che ti fa rimuginare su domande alle quali non vi è risposta (e normalmente non ce ne frega nulla che ci sia una risposta) proprio perchè tu sei uno che vuole sempre avere una risposta, vuole tutto sotto controllo, non accetta che qualcosa non sia spiegabile razionalmente.
    Ma ricordati che non sono gli argomenti filosofici che trattano le tue ossessioni il problema, il problema è l'ansia che ti fa dare peso a cose che non hanno peso.
    Io adesso sto bene, mi capita ciclicamente che torno a stare male e il disturbo mi si presenta esattamente come a te (con domande simili), io mi sto curando con farmaci ed ora che l'ansia non ce l'ho ti confermo quello ti ho scritto: E' tutto dovuto allo stato d'ansia di sottofondo.
    Un saluto

    Sono assolutamente favorevole ai farmaci.
    Sono dell'idea che anche a causa del non voleri assumere per lunghi periodi questi disturbi diventino cronici.
    Se per esempio avessimo assunto una terapia farmacologica fin da subito invece che attendere anni probabilmente il nostro cervello avrebbe reagito subito, compensando gli squilibri chimici ed abituandosi a non andare in "allarme" per cose che non devono destare allarmi.
    Trascinandosi per anni il problema credo che si raggiunga una specie di punto di non ritorno e che nonostante con i farmaci i stia bene, quando si smettono il problema si ripresenta.
    Parlo ovviamente dei disturbi d'ansia. Per quanto riguarda depressioni, schizofrenia, bipolarismo i farmaci sono assolutamente necessari... anche a vita.
    Al punto che il disturbo è diventato cronico, secondo me, si può scegliere di smettere di prendere farmaci e tornare a stare male (vivere una vita da malati per morie sani) oppure fare come fanno
    migliaia di persone ovvero prendere farmaci a VITA per altri tipi di malattie (diabete, ipertensione, tiroide).

    Si, gli effetti collaterali di questi farmaci sono ovviamente reversibili. Se li diminuisci al minimo o li smetti torni come prima.
    Secondo me però conviene provare altri farmaci, di modo da fare la cura contro il disturbo senza avere questo effetto. Io per esempio una molecola che non mi da problemi l'ho trovata.
    Fai presente il problema allo psichiatra e valutare il da farsi.
    Capisco l'effetto che descrivi, ti manca l'eccitazione, rimani indifferente. Alle volte questa cosa può dipendere non dall'effetto collaterale del farmaco ma dal disturbo che si sta curando appunto... Immagina una persona ansiosa giù di morale che si sta curando... magari non vede che si eccita con nulla e pensa che sia un effetto collaterale del farmaco ed invece dipende proprio dal suo umore .... anche questo è da valutare.

    Eh si, è un effetto collaterale classico direi...
    Però è sia soggettivo che relativo alla molecola che assumi.
    Con la paroxetina mi dava lo stesso problema, diminuendo la dose andava meglio ma non perfettamente.
    Prima ancora ho assunto fluoxetina e ... stesso problema.
    Oggi per esempio con citalopram non ho nessun problema di questo tipo.
    Se il tuo è un problema di ansia classico che non richiede molecole specifiche puoi parlare con lo psichiatra e fare presente il problema e continuare a provare altre molecole che su di te non abbiano effetti sulla sfera sessuale. Magari provando molecole più nuove con mediamente minor effetti collaterali!
    Buona fortuna