Se io insegnassi metterei 10 a tutti, tanto cosa cambia?
L'esame reale te lo fa la vita.
Tanto il figlio del medico sarà quasi certamente medico, il figlio del negoziante sarà quasi certamente negoziante e il figlio del delinquente sarà sicuramente un delinquente.
Qualunquismo? Forse.....
Realismo? Sicuramente!
Spero di ricevere tante, anzi tantissime smentite.
Messaggi di domenico71
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Sai, molte volte ostinarsi sulle posizioni dettate dalla rabbia, che è sempre un sentimento negativo, da più danni che benefici.
D'altronde in questo modo non vivi bene nemmeno tu.
Se per te va bene.......
Buone cose. -
Deny77:"Bè... mio caro Domenico
a me sembra che tu sia arrivato a delle conclusioni senza nemmeno conoscermi o conoscere la situazione veramente.
[......]"
Hai ragione Deny77, io non ti conosco e non conosco la situazione veramente. Posso solo fare riferimento a quello che scrivi e che si percepisce leggendo i tuoi post. In base a questo, infatti, trasmetti la sesazione di essere una donna molto arrabbiata verso queste persone ma che si è vista piovere dal cielo una situazione che, tutto sommato, va benissimo.
Dal malcelato livore che si percepisce quando mi chiami ironicamente "Mio caro Domenico" e mi dici che sono "arrivato a conclusioni" si nota un certo fastidio dovuto al fatto che qualcuno, invece di darti ragione, ti ha invitato a riflettere.
Poi monti tutta una serie di giustificazioni per non essere vista come egoista e, infine, sostieni che anche tuo marito scriverebbe male di tua madre: ecco, la differenza è li, lui "scriverebbe" mentre tu "hai scritto". Non è che ribaltare le cose sugli altri serve a creare una giustificazione per il proprio comportamento, tipo "io lo faccio perchè anche lui lo farebbe!"?
Ripeto, secondo me dovresti darti una guardata dentro ma di quelle sincere: ti garantisco, per esperienza personale, che fanno sempre molto bene e non costano nulla, al massimo un pochettino di orgoglio che va a farsi benedire.
Saluti -
Ciao Satine.
Purtroppo la tua (nostra) è la situazione dei comuni mortali, quelli cioè senza i cosiddetti "santi in paradiso".
Se prima era difficile trovare un lavoro regolare, oggi è diventato difficile anche trovare un lavoro sottopagato, irregolare e senza alcuna certezza.
Tutti saranno pronti a compatirti e a darti consigli: aggiornati, studia, fai esperienza, sappi scrivere il curriculum, tieni duro, non mollare mai, ecc. ecc.
Naturalmente sono semplici frasi di circostanza di chi non sa cosa dire e prova disagio di fronte a una persona in difficoltà.
Magari puoi anche crederci, tenere duro, insistere..... e poi un giorno vieni a sapere che il tuo amico Tizio è stato assunto a tempo indeterminato nella ditta X o, peggio, nell'ente Y.
Colpi di fortuna? Meriti particolari? Il sospetto è d'obbligo!!!
Ci sono le inserzioni sui giornali o su internet, o i siti "cerca-lavoro": 1 volta su 10 si arriva al colloquio che terminerà con l'immancabile "le faremo sapere".
Forse non sei sembrato entusiasta quando ti chiedono "per quale motivo vuoi lavorare per la nostra impresa di pulizie?" o la selezionatrice ti scarta perchè cercavano massimo 35 enni e tu, pur avendo tutti i requisiti richiesti, hai 35 anni e 1 mese.
Poi guardi la televisione e senti notizie che ti fanno perdere la fiducia, vai in un ufficio pubblico e scopri che ci lavorano 3 fratelli (evidentemente tutti portati nel DNA per quel tipo di lavoro), un altro tizio è stato assunto da un'altra parte ma non per concorso ma tramite la cosiddetta "chiamata diretta"....... non e' che ci sia tanto da stare allegri.
Poi ci sono quelli che dicono di "crearsi" il lavoro. Bene. Anzi benissimo.
Mi piacerebbe tanto sapere con quali soldi si crea il lavoro.
Con i debiti? Non ci credo!!!
Con i soldi di papà? Ecco, già è più plausibile come ipotesi.
E se i soldi di papà non ci sono cosa si può creare? Non mi aspetto nemmeno di ricevere risposta.
Forse bisogna cercare di farsi amico l'imprenditore o il politichetto nella speranza di ottenere un posticino come addetto alle pulizie?
Scusami il sarcasmo, ma anche io sono uno di quelli che il lavoro se l'è creato, senza una lira e senza santi in paradiso..... e dopo diversi anni di sacrifici e anche di umiliazioni, riesco solo a tirare avanti e se voglio andare a mangiare una pizza devo pensarci due volte. Gente che ha iniziato dopo di me (ma con i soldi) non ha idea dei sacrifici che si debbano fare.
Quando crei una attività e ti affacci in un campo lavorativo i cosiddetti "squali" (i veterani) cercano immediatamente di sbranarti e nella maggior parte dei casi ci riescono, vuoi per la maggiore esperienza, vuoi per le maggiori possibilità economiche, vuoi per le maggiori conoscenze, ecc.
E se sbagli qualcosa, nessuno ti aiuta, e nel caso malaugurato di un fallimento per la società (e per la legge) diventi uguale a un pluripregiudicato da sbattere dentro e buttare via la chiave ALMENO per 5 anni.
Tornassi indietro non so se lo rifarei, forse era più facile andare a fare un sit-in con bandiere in mano e cose simili.
A parte gli scherzi, concentrati sulle conoscenze, se ci pensi bene c'è sempre qualcuno che o può aiutarti, o magari conosce qualcuno che può aiutarti. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, funziona così per quasi tutti.
In bocca al lupo. -
Ciao Deny77.
Premesso che il problema "suocera", chissà perchè, viene sempre sollevato dalle donne (basta girare un po' su internet per verificarlo), mi permetto di fare qualche considerazione sul tuo post.
Non hai mai avuto un buon rapporto con i tuoi suoceri e tu stessa riconosci che la motivazione è nel fatto che non ti piacciono.
Usi la parola "sfruttato" per dire che tuo marito ha collaborato con i genitori, che mi sembra una cosa normalissima da parte di un ragazzo per bene, senza stare necessariamente a badare ai meri aspetti economici o in previsione di un futuro lascito dell'attività.
La situazione di "silenzio" che si è venuta a creare mi pare non ti crei particolari problemi anzi, al contrario, ti fa addirittura molto comodo.
Non è che dovresti riconsiderare con più calma e sincerità il tuo rapporto con gli altri, compreso tuo marito?
Secondo te lui è felice di questa situazione? Non è che per caso preferisce tenere lontana la famiglia di origine per paura di perdere te o comunque di avere un brutto clima in casa?
Se ami tuo marito dovresti fare il possibile per vederlo felice, e viceversa, non a senso unico: se alla fine di tutto la cosa ti va bene perchè non hai "estranei" per casa allora consentimi, questo è egoismo, ripeto, verso tuo marito.
Ti faccio l'esempio di una mia amica con la quale capitava spesso di parlare di famiglia, figli, ecc.
Ebbene, adesso è mamma e, come tutti, ogni tanto ha bisogno di essere tenuta il bambino per poter fare delle commissioni (spesa, poste, banca, ecc); naturalmente il bambino lo lascia da SUA madre e mai dalla suocera. Le ho chiesto il perchè e mi ha risposto che non hanno le stesse vedute sull'educazione dei bambini (per 1 ora di tempo si parla di educazione?), che non vuole dare fastidio a sua suocera, che il bambino dimostra di gradire di più la compagnia della nonna materna, ecc. ecc.
Ovviamente scuse senza fondamento e, permettimi, di una certa banalità.
Io le ho chiesto se fossero pretesti o motivi veri e lei, sentendosi smascherata, mi ha confessato "Si ok, non la porto da mia suocera perchè ce l'ho sulle ........., non mi ha fatto niente ma è così, non lo so il motivo. Comunque è così e basta!!!!"
Riflettiamo bene sulle nostre azioni e consideriamo che un gesto che altrimenti nemmeno noteremmo, se fatto da una persona che odiamo diventa qualcosa di insopportabile. E soprattutto ricorda che un giorno sarai suocera anche tu (e magari sarai la nonna paterna).....
Dai Deny, un po' di sincera autocritica, meno scuse autogiustificatrici, e la vita migliora.
Auguri.