Ciao a tutti, sono approdata per caso su questo forum,
cercando un luogo dove sfogarmi per i problemi che ho da sempre (e che
ultimamente si sono riacutizzati) con mia madre.I miei genitori sono divorziati da quando avevo 10 anni. Da
allora, e fino ai 18 anni, ho vissuto con mia madre. Lei è una persona
particolare: ingenua, immatura, credulona e sciocca, mi ha cresciuta
accusandomi di essere la causa di tutti i suoi mali: all’epoca del divorzio è
arrivata a dirmi che forse la colpa era mia, dato che mi volevo sempre infilare
nel lettone! Lei in realtà sfinisce emotivamente le persone con cui sta, è
ossessiva in tutto, maniaca del controllo…per fortuna ero una bimba sveglia,
già in grado di rendermi conto che io non avevo colpe (peraltro mio padre aveva
colpe gravi, ma anche lei era invaghita di un altro) ma quella frase brucia
ancora, a distanza di 20 anni…
E’questo il problema: io sono un tipo rancoroso di
carattere, non perdono, e tra noi è tutto un rinfacciarci vecchi rancori. Di
solito inizia lei, accusandomi di qualcosa o criticandomi aspramente, io non mi
faccio pregare e così nascono liti pazzesche. Il nostro rapporto è quotidiano
ultimamente: io da alcuni mesi sono felicemente mamma, lei si è separata dal
secondo compagno dopo anni di convivenza, e con scuse assurde passa quasi tutto
il tempo libero a casa mia, pretendendo di metter il becco su tutto: è
ipercritica e ama mio figlio follemente (cosa che ovviamente mi fa piacere) ma
non tiene minimamente conto del mio parere di madre e di come io desideri
crescerlo: quando c’è lei il piccolo cambia, diventa ipereccitato, lei lo tiene
costantemente in braccio e lo accontenta in tutto contro il mio volere e quando
mi impongo litighiamo ferocemente anche davanti al bimbo (cosa che detesto e
considero sbagliatissima) mentre lei mi accusa di volerle tenere lontano il
nipote e di essere gelosa di lei!
E’il suo metodo: io sono gelosa, cattiva, egoista…mi ha
cresciuta dicendomi questo e definendo se’ stessa buona e saggia, solo molto
sfortunata (parole sue)
Solo negli ultimi anni mi sono resa conto di quanto poco mi
sia stata vicina se di meglio aveva da fare: ero adolescente e mi mandava fuori
casa per stare col suo amante sposato, volevo sposarmi (con un ragazzo
meraviglioso che è stato ed è la mia salvezza) e sbagliavo tutto, mentre lei imbastiva una relazione sbagliata
dopo l’altra cercando di ricrearsi una famiglia: si è messa con un uomo rozzo,
collerico e profondamente ignorante, l’ha lasciato per questi motivi per poi
riprenderlo dopo alcuni anni in mancanza di meglio, perché per lei la vita ha
senso solo in coppia, hanno fatto insieme debiti onerosi contro il parere di
tutti, l’ha servito e riverito rinfacciandoglielo però ogni giorno (come le è
d’abitudine con tutti) e ora che si sono lasciati, dopo la scoperta di una
relazione di lui, è infelice e in preda del vittimismo più sfrenato: non fa che
compatirsi, mentre io a fatica non cado nel “te l’avevo detto” dato che negli
anni mi sono sentita aggredire a male parole con tanto di occhi fuori dalle
orbite quando le suggerivo di non buttare il denaro in capricci inutili, di
smetterla di fare finanziarie tutte insieme,
e lei a ricordarmi che a differenza mia lei ha un ottimo lavoro con un
buono stipendio, che io professionalmente sono una fallita e una mantenuta mentre lei no (cosa che non
nego, ma lei me lo ricorda ogni giorno) peccato che non sia certo lei a
mantenermi, anche se tra i suoi rinfacci non mancano il fatto che mi abbia
mantenuta quando ero piccola (risottolineo il fatto che a 18 anni me ne sono
andata di casa e ho campato con le mie forze e con quelle di mio marito) e che
magari mi ha dato mance alle feste comandate, o se uscivamo insieme mi regalava
una maglia, un po’di spesa o cose simili, cose da lei pompate all’ inverosimile!
Ultimamente è sempre in rosso, non ha di che fare la spesa e
allora magari mangia da me o dai miei nonni. L' altro giorno mio marito
vedendola in crisi le ha prestato del denaro: una piccola somma ma che a noi,
in tre con un solo stipendio, fa comodo…quando poi lei ha preso lo stipendio ha
fatto finta di nulla, e io basita perché ai miei nonni rende sempre le somme
che le prestano, così glielo ho fatto notare anche perché contavo su quel
denaro per pagare una bolletta, e sapete lei cosa ha risposto? Che non ce li
avrebbe restituiti perché altro non erano che la mancia che ci aveva dato per Natale
(da noi non pretesa, ovviamente!) e che non poteva permettersi!
Noi abbiamo all’incirca le sue stesse entrate, uno stipendio
buono ma uno, e siamo in tre, eppure ci barcameniamo, anche se a fatica. Lei
no, perché è piena di debiti fatti per sciocchezze dei quali non è nemmeno
pentita e in più spende male, non accetta consigli per risparmiare, per lei mio
marito e io siamo due sciocchi e di prassi da’retta al primo venuto piuttosto che a noi, tanto che in passato è caduta anche
vittima di un raggiro che solo grazie ai carabinieri (avvisati da noi!) non ha
avuto conseguenze!
Ora che non è più in coppia ce l’ha col mondo, io le
suggerisco di fare amicizie ma non vuole saperne, mi critica e mi dice che
lei a 50 anni è vecchia e che io alla
mia età non posso capire (stesse cose che diceva all’epoca del primo divorzio,
e aveva l’età che ho io ora!)
Giura che ha chiuso con gli uomini e poi si scioglie come
una ragazzina per il casuale commento di un collega o un vicino di casa.
Come fu per il divorzio da mio padre, si barcamena di
continuo tra la convinzione di aver fatto bene e il pentimento per non aver
portato avanti la relazione. Preciso che con l’ultimo compagno lei si era messa
in testa fin da subito di farlo cambiare, di tramutarlo in un uomo educato e
affettuoso, ma mentre lui non è cambiato di una virgola lei si è ingrezzita e
involgarita come lui, si è abituata a parlare solo dialetto in famiglia perché lui non
parlava mai italiano, ha messo molta
superbia e si è isolata dal mondo, cosa che faceva molto volentieri con le
scuse che oramai abitava fuori città ogni volta che i suoi anziani genitori
avevano bisogno di un piacere in più (e così facendo si è inimicata anche la
sorella).
Il suo compagno negli ultimi tempi odiava me e mio
marito, e cercava di mettercela contro…non so se ce l’avrebbe fatta, in realtà credo di no perché comunque il
legame di mia madre con noi è molto stretto, anche se pieno di problemi, eppure
a lei andava bene così, non le importava di questo suo odio immotivato nato da
un giorno con l’altro finchè non ha scoperto il suo inganno e tradimento:
nonostante ciò inizialmente voleva fare la separata in casa (cosa che ci
preoccupava perchè litigavano ferocemente di continuo e lui è una persona
piuttosto instabile) e l’ha servito e riverito fino all’ ultimo giorno
dormendoci insieme nonostante avessero 2 stanze, con la scusa che tanto “non
facevano nulla”, mentre a me che avevo appena partorito si rifiutava persino di
fare una lavatrice e di stirare qualcosa.
Il sesso è un altro problema per lei…ne ha bisogno, è
schiava del sesso e ne ha bisogno anche se sostiene che in passato era così, ma
adesso non più.
A volte si scusa con me per alcuni suoi atteggiamenti,
specie del passato, ma più spesso dice a tutti che io sono stata una figlia
difficile e che l’ho fatta impazzire, ribadisce spesso che non ha avuto altri figli perché io ero gelosa
e non volevo fratelli (se così fosse credo che il mondo sarebbe popolato quasi
solo da figli unici!) non mi fa mai complimenti o apprezzamenti e a mio marito che glielo
faceva notare ha ribadito seccamente che sono già abbastanza piena di me e non
ne ho bisogno!
E’sempre stata così: quando è felice diventa più amorevole e
dolce, quando è infelice sfoga su di me tutta la sua frustrazione, io non sono un tipo che porge l'altra guancia e litighiamo di continuo.
Ultimamente si è messa in testa che ho la depressione post
parto, persino un’amica che lavora con questi soggetti le ha detto che
vaneggia, eppure dice che da quando ho partorito sono più cattiva con lei, ed
ha ragione: innanzitutto perché per tutta la gravidanza (evento meraviglioso e
atteso da anni da me e da mio marito) mi sono dovuta subire i suoi problemi e
casini e sfoghi, come sempre quando avevo bisogno di lei ho dovuto fare la
madre e non la figlia, e poi perché da quando sono mamma riesco ancor meno ad
accettare questo astio e questa mancanza totale di orgoglio materno che ha
sempre avuto nei miei riguardi (sottolineo che anche io sono stata una figlia
molto desiderata!)
Arrivo alla fine di questo papiro…vorrei la vostra opinione.
Avevo bisogno di sfogarmi e di avere un consiglio spassionato. Come gestire
questo rapporto? E’ irrimediabilmente compromesso, come sostiene mio marito?
Preciso che ci vediamo e sentiamo quotidianamente,ma le ho chiesto di vederci
meno perché così i litigi davanti al bimbo diminuiscono e poi perché a volte
vorrei stare da sola col mio piccolo, ma lei mi accusa solo di essere gelosa e
di volerla tenere lontana, mi riempie di ricatti morali e non. Mio marito mi
suggerisce, semplicemente, di sprangare la porta, ma non vorrei arrivare a
tanto! Ce ne sarebbero ancora da dire…ma vi ho già annoiati abbastanza! Grazie
intanto!