Messaggi di Isil

    Lo psichiatra mi ha detto che l'unica strada che devo seguire è quella e che non ho nessun problema. Non ho fobie sociali o patologie psicologiche. Dice che me ne devo solo fregare e che estremizzo in maniera pessimistica la mia situazione. Sto iniziando a credere che sia così dato che me lo dicono anche alcuni amici. Però nonostante tutto mi sento in colpa se qualcuno critica qualcosa di me, in particolare il mio aspetto, per il quale non ho nessuna colpa alla fine.

    Pesca mi sono ritrovata al 100% in queste tue parole.
    Sul tuo aspetto magari se trovi qualcosa che non ti piace puoi migliorarti ma devi essere tu la prima che giudicandosi può decidere cos'è giusto e cos'è sbagliato in te.

    Non basare l'amore verso te stessa con l'accettazione altrui, altrimenti sarai sempre in balia del giudizio altrui che e' spesso superficiale, soggettivo e temporaneo.

    Questa è una tipica reazione che molti che, come noi, sono stati derisi finiscono per mostrare in ogni situazione. Da una parte vogliamo essere amati, dall'altra vogliamo essere indipendenti ed amare noi in primis ma ci sentiamo sempre dipendente dal giudizio altrui. Tutto ciò succede perché non riusciamo ad essere abbastanza forti per non ascoltare, almeno stavolta, la loro opinione. Quindi sicuramente la cosa migliore sarebbe imparare a schermare questo comportamento come dice aridl.

    E' proprio il punto su cui lavorando di più ultimamente. Guardarmi con occhi nuovi e non vedere queste caratteristiche come delle stranezze con cui dover convivere ma come dei possibili punti di forza. :)

    Ecco questo pezzettino quì secondo me è la chiave di tutto. Scusarti perchè chiedi aiuto? Hai mai provato ad arrabbiarti, a battere i pugni e combattere. Gli altri spesso ti vedono come ti vedi tu, o lo percepiscono. Se tu ti svaluti ne approfittano per attaccare chi vedono più debole. Ma se alzi la testa, prendi la rincorsa e punti decisa a quello che vuoi, vedrai che ti rispetteranno.

    Perfettamente d'accordo con elettroacquatico.
    Non farti trattare così da gli altri. Difenditi perché se non lo fai tu e non inizi a credere in te stessa non lo farà nessuno. La gente tende ad approfittarsi di chi abbassa la testa e si lascia sputare addosso i peggiori giudizi purtroppo. (Ne so qualcosa)
    Prima di tutto ti consiglierei di lasciar perdere compagnie di persone che non ti apprezzanno se ti senti così fuori luogo con loro. A parte magari casi in cui tu ti senta davvero ad agio con qualcuno.

    Devi solo trovare la tua strada per stare bene con te stessa e vivere serena e questa "battaglia" per la tua individualita' e specificita' ti fara' crescere moltissimo e capire molte cose su te stessa e sulla vita a cui la maggior parte degli esseri umani non pensa in una vita intera.

    Parole sante! La via dell'accettazione è davvero difficile e lunga. ;(
    Comunque conoscevo già questa conferenza di Ted :) (sono una fan di quel progetto)

    Sono sempre stata una ragazza riservata. Non mi piace la folla, non mi piace la confusione, ma apprezzo comunque il bello della condivisione, del sentirsi amati da un altro essere umano.
    Il problema è che ho tanti ostacoli da superare per riuscire ad uscire dal guscio. Causa tanto bullismo da bambina dovuto alla mia sensibilità ho sempre molta paura a fidarmi degli altri e quindi lasciarmi andare. Molto spesso per questo mi si considera sfuggente. Sono chiaramente asperger ed ho un modo tutto mio di vedere il mondo che può piacere e non piacere e questo mi spaventa. E' difficile che mi senta davvero a mio agio con qualcuno e che trovi qualcuno di interessante, e molto spesso ho notato che mi capita di relazionarmi solo con persone che a loro volta non sono "animali sociali" oppure che hanno avuto in passato i miei stessi problemi d'autostima perché considerati diversi dagli altri. Ma questo ovviamente avviene solo per caso perché non siamo proprio tipi di persone che si mettono in mostra.

    Cerco con tutta me stessa di vedere le mie caratteristiche non come difetti ma come qualità tutte mie. Magari non accettate ma con cui comunque devo fare i conti se voglio essere serena, ma è davvero difficile riuscire a relazionarsi con gli altri se si è fatti così.
    Anche voi avete i miei stessi problemi? :sos:

    Sono in procinto (o quasi) di finire il tuo stesso indirizzo di studi. Ovviamente nel mio caso l'insegnamento sarebbe una prospettiva più che buona perché mi ci sento portata ma sto valutando per il momento di fare esperienze di lavoro all'estero prima di prendere una decisione per la magistrale, anche perché dovrei avere la possibilità economica di continuare gli studi che non mi potrei permettere senza avere qualcosa da parte. Ovviamente la cosa è soggettiva, dipende su che ramo vorresti lavorare. (Turismo ad esempio? Marketing? Traduzione?)

    In realtà è possibile godersi l'estate con tutti i suoi benefici anche in città e a casa e non per questo sentirsi menomati.

    Esattamente.
    Secondo me ognuno dovrebbe pensare a cosa gli piacerebbe davvero fare per l'occasione "Estate" (che poi è com'è già stato detto sopra un occasione di vacanza per motivi sociali e storici) e godercela anche se non è il nostro mese preferito. Ad esempio permette di stare più tempo all'aria aperta e questo può essere un bene per l'umore. (vedasi questo articolo ad esempio)

    Il diario è un buon metodo per annotare, scrivere le riflessioni, le idee, comportamenti, azioni particolari del nostro essere. Anche perché ogni giorno la nostra mente elabora nuovi pensieri e quelli precedenti rischiano di essere dimenticati.

    Mettere per iscritto permette di non tralasciare quasi nulla e inoltre rileggere annotazioni precedenti permette di cogliere le differenze di come eravamo ieri, di come siamo oggi e di come (apportando dei cambiamenti su una determinata azione o cosa) potremmo essere in futuro.

    Anche io sto pensando di segnarmi i miei pensieri negativi. Quei pensieri che non fanno altro che peggiorare la mia condizione.
    Per poi imparare a riconoscere dove inizia quello che devo combattere, e dove invece sto agendo nella maniera giusta. (E' uno dei miei problemi principali)
    Ovviamente sì, bisogna dire tutto... e di getto!

    Io non sono mai riuscita a trovare la costanza e la disciplina per tenerne uno anche se credo che la scrittura possa essere terapeutica.

    Ho il tuo stesso problema!