Messaggi di Fumo di vita

    dire che non esiste alcuna sacralità è insulso. altrimenti la società umana avrebbe già inventato un forno crematorio grande come una città per bruciare in un sol colpo ogni essere umano morto e lasciare spazio agli altri per questioni di praticità. Qualcosa del genere lo fecero i nazisti che ritenevano appunto gli ebrei "non umani"

    Punti di vista, per me per esempio è insulso quello che dici tu. Tirare in ballo i nazisti per colpevolizzare chi non la pensa come te poi è manipolatorio, oltre che offensivo.

    Poi, sono d'accordo con te, anche per me la morte non è sacra, nel senso di cosa separata dalla vita e legata alla divinità. La morte è parte della vita, non è slegata da essa, ed essendo razionalista non riconosco il concetto di divinità.

    L'uomo più saggio nel quale mi sia mai imbattuto era analfabeta. Mai entrato in una scuola, mai studiato nulla di nulla. La sua testa non era affollata di pensatori greci, cinesi, turchi o neozelandesi, né dei ponderosi testi considerati capisaldi dell'umanità, eppure aveva un'apertura mentale che non ho mai riscontrato in alcun laureato, e ha guidato la propria vita come un pilota provetto. Non avrebbe avuto problemi a guidare anche quella altrui, ma essendo saggio se n'è guardato bene.
    Iridium, fai attenzione, un giorno potresti davvero trovare qualcuno (o qualcuna) talmente presuntuoso da volerti fare da maestro, e io francamente non te lo auguro.

    Io la vivo benissimo, l'ho cercata, l'ho costruita pazientemente, ho ridotto i contatti umani al minimo sindacale.
    Quelle rare volte in cui mi salta in mente di tornare sui miei passi mi basta ricordare le storie passate, e torna il sereno.

    Chi non ama la solitudine può aggrapparsi alla speranza di incappare nella situazione ideale, adattarsi a quello che la fauna offre, oppure continuare a provare e riprovare, così anche se non dovesse trovare ciò che cerca almeno si sarà distratto un po'. Al volo mi vengono in mente queste, ma magari ci sono altre possibilità, qualsiasi scelta va bene se dà sollievo.

    Non capisco quale sia la stranezza.
    Le persone si incontrano per vari motivi, e a volte si piacciono al punto di decidere di stare insieme, per un periodo lungo o breve. Non fa alcuna differenza che siano di sessi diversi o dello stesso sesso, della stessa età o di età diverse, dello stesso colore o di colori diversi, eccetera, gli assortimenti sono innumerevoli.
    Una cosa ci sembra strana quando la definiamo tale.
    Davvero non le capisco queste cose. La vita è già abbastanza complessa, c'è proprio bisogno di complicarla ulteriormente con limitazioni senza senso e con falsi problemi?

    Tu di cosa soffri se posso permettermi di domandartelo?Depressione anche tu?e di cosa soffriva tuo nonno?Ripeto ho solo voglia di scambiare 4 chiacchiere con chi ha trascorsi simili ai miei,tutto qui.Grazie ancora

    Mio nonno era un tipo molto particolare, ricco di stranezze e con una vita burrascosa, aveva di certo dei disturbi mentali, ma non ho mai capito quali. Non me lo sono neanche chiesto a dire il vero. Quello che so è che si uccise per una donna. Una storia lunga e struggente, ma anche terribile.
    Io invece soffro... il caldo estivo. Proprio non lo sopporto. ;) Scusa, non è che non voglia rispondere, è che non riesco a vedermi come sofferente, a ridurmi a portatore di una malattia o di un malessere che comunque rappresenterebbe solo una frazione di ciò che sono. Dopotutto, se soffriamo vuol dire che siamo vivi, in un certo senso è una buona notizia.
    Usare etichette da psicomanuale serve a poco.

    Anche un mio nonno si è suicidato, tra l'altro fisicamente sono identico a lui.
    Mi sentirei di tranquillizzarti, anche ammesso che ci sia sotto una componente genetica, cosa che sarebbe quasi impossibile appurare, devi pensare che ci sono tanti fattori a mischiare le carte. L'epigenetica, l'influenza ambientale, le cose che pensi e che fai, le esperienze che vivi, e tutto quello che accade ogni giorno e che ti rende ciò che sei.
    Non ti concentrare su questo pensiero, su questa paura, più spazio gli darai più fastidi potrà causarti. Credo ti convenga affrontare la depressione come un malessere tuo, non come un'eredità di tuo nonno.