Anzi, io ho persino plaudito il tuo intervento. Mirabile.
Forse dovrei offendermi, ma ora non ne ho voglia.
Non vedo perchè la cosa ti deva dare fastidio, non capisco il sentirsi piccati se qualcuno contesta il tuo post: come ben hai detto tu, non è il caso di aspettarsi che le altre persone la pensino nel tuo identico stesso modo.
Ma no, a me non dà alcun fastidio chi mette in dubbio ciò che dico, tantomeno chi mi dà torto, mi dà invece molto fastidio chi risponde piccato e poi mi accusa di rispondere piccato, e anche chi fa il furbetto, per esempio facendo una sparata sarcastica di emoticon che applaudono per poi fingere che fosse una sincera standing ovation. Che ti devo dire, sono fatto così.
Iridium parla del suo bisogno di un maestro. A dire il vero, piacerebbe anche a me. Tu parli dell'inutilità d'avere alcun maestro nella vita, dalla nascita in poi, neanchè per l'acquisione di un po' di cultura.
Nel tuo intervento lodavi chi riesce a farcela senza appoggi intellettuali, non proponevi di certo un modello sociale basato su questo. Semplicemente proponevi una figura di riflessione.
Appunto. Non capisco perché se si porta un esempio questo debba diventare di colpo una filosofia di vita. Siccome ho parlato di una persona
analfabeta, la mia filosofia di vita è diventata: tutti analfabeti!
No, era solo un tentativo, fallito a quanto pare, di mostrare un'altra possibilità, visto che parlavate di maestri, libri, sapienti e cose così; è il famoso dialogo di cui parlavi e che tanto elogiavi, hai presente, quando uno dice una cosa e magari un altro dice una cosa del tutto diversa, insomma quella strana roba lì. Non c'è mai un solo modo per fare le cose, non c'è mai una sola soluzione ai problemi, quando pensiamo che ci sia una sola soluzione è perché non siamo in grado di vedere le altre, o forse non le vogliamo vedere.
Ma la riflessione a cui porta è questa: una vita senza maestri, che tramandino solo l'idea della esistenza comunitaria che conoscono, è una idea di regressione. In quella regressione i deboli non hanno posto per essere o esistere. O vai a caccia del Mammut o muori, niente "oggi sono troppo depresso, resto nella caverna..."
Scusa, ma se hai appena ammesso che non stavo proponendo un modello sociale, questa riflessione è del tutto infondata. Penso che ognuno abbia il diritto di cercare la serenità nei modi ritenuti più congeniali, e nei limiti delle possibilità ovviamente (perché anche il mio analfabeta non lo era per propria scelta). Per me aver bisogno di un maestro da adulti è un pessimo segno, ma se questa è la strada per voi buon pro vi faccia. Dico solo di stare attenti, perchè un singolo in cerca di maestro è facile preda di approfittatori, e siccome noto che si tratta di un bisogno molto diffuso aggiungo anche che un popolo in cerca di un maestro è facile preda di dittatori.
Il tuo saggio analfabeta mi risulta così brutto come esempio perchè proponi un intervento totalmente lontano dalla esistenza di Iridium o della mia. Ma non mi stai antipatico tu o la tua dialettica, anzi, mi sta antipatica l'idea di rivolgersi ad un passato o una idea di regressione lontana e irraggiungibile ormai per gli individui del nostro tempo.
Ma figurati, sono allergico alle nostalgie passatiste, non è assolutamente quello che intendevo, ma mi sembra di averlo spiegato fin troppo.