No, ad essere sincero non ho ancora individuato i motivi precisi della mia ansia. Risalgono all'adolescenza, probabilmente, ma il mio lavoro ora non è concentrato a individuarne i motivi ma a riuscire a gestire le situazioni per me maggiormente difficili. Sto aumentando il bagaglio di esperienze positive, senza mai dimenticare che l'ansia non è un nemico da annientare ma piuttosto qualcosa con cui coabitare.
Messaggi di peddy76
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Solo ora ho visto questo thread; sono sempre arrivato tardi e non potevo che farlo anche stavolta
Beh, cara Verdex, tu sei una di quelle persone che hanno molto da dare; non ho avuto modo di conoscerti a fondo, ma ogni volta in chat era davvero piacevole parlarti.
Mancherai a me come mancherai a tante altre persone, ma in fondo la speranza è che questo non sia un addio ma solo un arrivederci.
Nel frattempo, non potevo che dedicarti questa, con l'augurio che fuori di qui tu possa vivere la tua favola -
Bella 'song' Chantilly...
Già, vorrei proprio fosse già domani, vorrei fosse migliore -
Concordo pienamente con i "colleghi" di cui sopra
Mi ci metto tra quelli dipendenti dal PC, anche per il fatto che ci devo lavorare. Anche se i miei disturbi d'ansia nascono ben prima che iniziassi ad usare con una certa frequenza il computer, effettivamente non penso faccia bene passare continuativamente ore davanti al monitor.
In ogni caso questo è solo uno dei fattori scatenanti; io ci metterei soprattutto lo società odierna nel suo insieme. I ritmi insostenibili e le aspettative che ti accompagnano fin dall'adoloscenza causano non pochi problemi in quelle persone che già di per se sono piuttosto fragili.
In ogni caso sto cercando di staccare; riscoprire il piacere di leggere un buon libro, farsi una passeggiata in bici o fuori porta, o semplicemente parlare con la gente sono piccoli gesti che ti fanno sentire meglio, più rilassato.
Salutoni -
Penso che l'eccesso di sensibilità sia solo da considerarsi un pregio. Sta diventando cosa rara ed è meglio conservarla, un po' come si fa per le specie in via d'estinzione.
Per quanto mi riguarda confido che ci siano persone che hanno le caratteristiche da te descritte; certo la perfezione non esiste, di un amico bisogna accettare pregi e difetti, ma ciò che conta è quello che unisce le persone, quel non so che di invisibile che cementa un rapporto di amicizia e gli permette di superare qualsiasi avversità.
Si è proprio difficile trovare persone così, la società attuale non aiuta, richiede altri stereotipi. Però la caccia al tesoro deve essere sempre apertaNon disperare!
Ciao,
Peddy -
Ciao Millman,
come già detto da gradiuss, anche per quanto mi riguarda leggere il tuo thread è come rivedere il film di buona parte della mia vita.
Ho iniziato all'ultimo anno delle superiori a soffrire di disturbi d'ansia e attacchi di panico. All'inizio, forse per la giovane età, non diedi molta attenzione a questo malessere. Col passare del tempo, però, mi sono accorto che per stare bene preferivo evitare tutte quelle situazioni nelle quali avrei potuto trovarmi in difficoltà.
Purtroppo per me, ancora oggi, sto cercando di combattere con questo malessere anche se ho raggiunto una certa consapevolezza del mio status. Seguo una psicoterapia dopo aver provato anche la terapia psicofarmacologica.
Resto comunque convinto che se psicologi o psichiatri possono darti una mano, è necessario trovare in se la forza di reagire e di "voltare pagina". Per me la strada è ancora piuttosto lunga ma cerco di non disperare e di non abbattermi, perchè la vita è una sola e prima o poi ci sarà qualche sprazzo di luce anche per me.
In bocca al lupo,
Peddy -
Vi ringrazio dal profondo del cuore...
Finalmente sono ritornato a casa e tutto è andato per il verso giusto.
Grazie ancora a tutti -
E' il primo thread che scrivo in questa sezione.
Sono qui solo per esprimere la mia considerazione a seguito di determinati eventi:
la vita è uno schifo, e quando provi ad alzar la testa è pronta subito un'altra mazzata che ti stende. Posso solo sperare che questo non sia il colpo decisivo per il KO.
Bye. -
Dormire
ma è troppo presto...
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Ciao a tutti,
scrivo in questa sezione perchè da tempo sto pensando di lasciare il mio posto di lavoro a tempo indeterminato per prendermi una pausa più o meno lunga.
Il perchè di questi pensieri è una condizione psico-fisica piuttosto instabile e un lavoro, iniziato da qualche mese, che mi porterà per necessità a viaggiare da solo. Questa cosa fino all'anno scorso non mi avrebbe causato gravi problemi, ma con le evoluzioni dell'ultimo periodo mi crea ansia al solo pensiero.
Tenendo conto che già negli ultimi 3 mesi ho fatto circa 40 giorni di malattia, non vedo proprio come potrò far fronte ai miei impegni futuri.
A tutto questo si aggiunge il fatto che questo tipo di lavoro (sistemista di rete/sicurezza) mi ha stancato; non riesco a stare al passo, a studiare e a tenermi aggiornato quanto serve.
E' davvero da incoscenti lasciare il lavoro anche se ti fa star male?
Ciao,
Peddy