Messaggi di dac82

    Ciao a tutti, leggo solo ora questo interesante trhead e vorrei dire la mia partendo però dal post iniziale.
    Secondo me non è corretta la tua visione della "religione": la religione non è una filosofia. O meglio, certamente non lo è quella cristiana. Il cristiano non crede in una filosofia o in uno stile di vita. Il cristiano crede in un Dio che si è fatto uomo, crede quindi in Gesù.
    Questa attrazione che provi verso l'Amore con la A maiuscola, probabilmente è, semplicemente, fede. Tu parli di uomi che vivono la fede fino in fondo: queste persone sono disposte a sopportare le pene e le sofferenze più grandi perchè si affidano a Dio. La fede, in fondo, non è altro che avere la fiducia totale in Dio...c'è un passo della Bibbia che dice che il Padre conosce il numero dei capelli sul nostro capo e provvede alla sopravvivenza persino dei passeri...di certo non abbandona i suoi figli prediletti: tutti gli uomini, dal primo all'ultimo! questa è la fede che ti fa Amare il mondo, la vita ed i compagni di viaggio!

    Di recente ho letto questa frase che secondo me, decrive la fede in un modo perfetto:
    credo nel sole anche quando non lo vedo
    credo nell'amore anche quando non lo sento
    credo in Dio anche quando tace.

    Ciao :hi:
    dac

    vivere le emozioni

    qui sopra ti ho messo il link al mio trhead...
    si, è da molti anni che questa sensazione la sento come una costante nella mia vita, ma solo da qualche mese ne sono consapevole. Sto facendo un corso di pittura secondo la gestalt e mi sono reso conto di essere come bloccato. Prima non ero così. Forse dipende dal fatto che si diventa adulti...non saprei...ancora ci sto meditando su! e tu?

    Secondo me è importante perchè la sensazione che provo è che non sono in contatto con me stesso. E' come se mi sentissi distante da ciò che vivo e che non riesca quindi a vivere in pienezza il momento.
    Non è come dici tu che vorrei "vivere lasciadomi trascinare dalle emozioni" ma è soltanto un essere consapevole delle emozioni che sto vivendo e comunque controllarle solo per evitare gli eccessi ma comunque di godermele fino in fondo...lo so, sono discorsi un pò contorti!
    grazie per la risposta...

    Ciao!
    ho appena aperto un trhead sullo stesso tema ma non avevo visto il tuo!
    Anche io vivo una sorta di apatia, un deserto emozionale dal quale non riesco a tirarmi fuori. Ero molto emotivo ed ora sono sempre uguale...mai veramente felice, mai veramente triste! e questa cosa mi pesa perchè mi sembra di non essere in contatto con me stesso, con ciò che sono.
    Spero che qualcuno sappia darci un consiglio!
    ciao, a presto :hi:
    dac

    Ciao a tutti,
    vorrei porvi un quesito: voi come vivete le vostre emozioni? ma forse ancora prima: voi vivete le vostre emozioni? siete consapevoli nel momento un cui le vivete (siano esse felici o tristi)? non gli date peso e le considerate parte della vita oppure lasciate che inondino il vostro cuore?

    Lo so, non è una domanda, sono alcune domande ma tutte inerenti lo stesso argomento. Sto riflettendo su un'aspetto della mia vita. Da adolescente mi lasciavo coinvolgere dalle emozioni che vivevo e le manifestavo apertamente. C'è stato pure un periodo felice della mia vita nel quale queste emozioni le mettevo in poesia.
    Da molti anni a questa parte, mi sono accorto che quasi non provo più emozioni, o meglio le provo ma non molto intensamente. E' come se ci fosse attorno a me una corazza, come se stessi sulla difensiva.
    Secondo voi da cosa dipende questo mio cambiamento? dall'età (diventando adulti si diventa molto più concreti?) oppure dal carattere, o ancora dal contesto e dalle circostanze?
    secondo voi esiste un modo per tornare in contatto con le proprie emozioni e lasciarsi trascinare da esse?

    spero di trovare molte risposte e molti punti di vista!!!
    ciao :hi:
    dac

    Ciao,
    da anni soffro d'ansia che spesso ritorna e spesso e se ne va.
    Ho pensato di fare una terapia ma forse la paura mi ha bloccato. Allora ho cominciato a scrivere e ad analizzare tutto ciò che mi accadeva cercando di chiudere tutto ciò che avevo in sospeso compresa la rabbia verso alcune persone. Il perdono fulvya, è veramente una terapia fantastica! perdono verso gli altri e soprattutto verso se stessi!
    ciao :hi:
    dac

    premetto che non li conosco, però non mi trovo molto d'accordo sul "fuggire" per poi presentarsi di nuovo quando si è più pronti...il rischio è che non si torna più indietro ad affrontare il nemico in attesa di essere pronti...ogni momento è il momento giusto di affrontare l'ansia
    ciao :hi:
    dac

    Posso confermare tutto quanto avete detto voi: chi non ha problemi d'ansia fatica a comprendere quanto si possa stare male. Ne ho parlato anche io in famiglia e, se devo essere sincero, non credo abbiano capito realmente cosa mi accade. Più che altro il periodo nel quale ne ho parlato non mi contrastavano e si sforzavano anche soltanto di starmi vicino. Però poi non ne ho più parlato perchè vedevo che mettevo incrisi un pò tutti quanti.
    Ho cominciato ad affrontare l'ansia da solo, solo cercando spunti di riflessione su molti testi o confrontandomi con gli altri qui sul forum. Quello che voglio dirti è che se anche ti senti sola, non lo sei mai veramente fino in fondo. Come vedi siamo in tanti ed ognuno è alla ricerca della sua "terapia". Tu continua a cercare la tua nel modo che ritieni più opportuno e non smettere mai, ripeto non smettere mai, di cercarla. Credo che il terreno migliore per la nostra ansia, sia la nostra indifferenza, sia lo sperare che prima o poi passerà. Affronta il problema a testa alta e vai all'attacco!!! :minigun: :minigun:
    Vedrai, otterrai ottimi risultati!
    ciao :hi:
    dac

    Ciao a tutti,
    da tempo penso alla psicoterapia della Gestalt ma non l'ho mai approfondita seriamente.
    Non sono alla ricerca di psicoterapeuti, ma di consigli, link a siti web che ne parlino in modo approfondito.
    Ringrazio chiunque abbia qualcosa di utile.
    ciao :hi:
    dac

    il primo contatto con il pc è stato il commodore 64 di mio fratello...ma io lo usavo solo per giocare a paperboy! di DOS ovviamente, non capivo nulla. Poi poco più seriamente in quarta superiore e dal 2002 è entrato purtroppo a far parte della mia vita.
    Ci pensavo in questi giorni: una volta scrivero su carta, disegnavo ed era sempre bello ascoltare la matita accarezzare la carta. Il foglio bianco era sacro: con cura ogni tratto era curato e preciso ponendo attenzione a sporcare con righe e squadre il resto del disegno. Poi la carta la potevi toccare, arrotolavi i flogli nel tubo e ti sentivi "speciale" quando prendevi il pullman con il tubo o con le cartellette enormi!
    Oggi è tutto virtuale (come le amicizie), i fogli sono finti, li vedi ma non li puoi toccare. I testi, non rispecchiano gli stati d'animo di chi li ha scritti perchè non puoi vedere la calligrafia. Oggi i disegni si fanno con il pc, sono perfetti....perfettamente finti ed irreali. Quando si disegnava a mano, si capivano le reali dimensioni degli oggetti perchè li disegnavi in scala...ora con il pc si disegna in scala reale e si perde il senso della misura.
    Se non c'è la corrente, non puoi usare il pc (si c'è la batteria, ma poi si scarica)...quando le cose si facevano a mano, le potevi fare in qualunque momento.
    Mi capita a volte di scrivere con carta e penna e di fare qualche disegno...quando sbaglio mi viene spontaneo cercare il tasto "canc"...vi è mai capitato? è una cosa triste ma, fortunatamente, il tasto non lo trovo mai!
    ciao
    dac