Messaggi di SephirothTheGreat

    Citazione

    Non sono debole e piagnona. E' quello che vorrei che mia madre capisse.
    Ho forza di volontà, sono determinata e mi sono buttata in situazioni che altri avrebbero scartato a priori perché troppo impegnative e difficili.
    Sant'iddio ma non posso per una volta avere un cedimento, un crollo? Non posso essere stanca? Non posso avere bisogno di un aiuto, una pacca sulla spalla, un po' di conforto?
    No, perché vengo immediatamente bollata come inetta.

    ripasso giusto per lasciare profonda stima e totale comprensione.

    credo che sia stato detto praticamente tutto, cioè che i genitori possono non voler bene ai figli (i retroscena non li so, quindi non andrò a esplorare quel terreno) e che tu debba andar via di casa.
    voglio tuttavia aggiungere un paio di cose.
    primo: tu hai detto che in teoria i tuoi genitori dovrebbero conoscerti. ti faccio un esempio stupido: io al momento non riesco a trovare lavoro perchè è un periodo di m∙∙∙a, e mia madre continua a chiedermi se sto cercando. e ogni volta che me lo chiede la sbatterei al muro, perchè è palese che sto cercando e se non ne parlo a nessuno è per evitare di deprimere me stesso e gli altri più di quanto non lo siamo già. potrei fartene altri più seri, ma non mi pare il caso di stare a rivangare cose inutili alla conversazione.
    secondo: hai detto che a volte pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te. mai, MAI pensare una cosa del genere finché non ne hai prove concrete, cioè finché non vedi concretamente e fisicamente che hai fatto una stupidaggine. tua madre ha l'indole che ha e non puoi farci niente.
    se sei a buon punto con gli studi ti conviene finirli, ma se hai appena iniziato manda a quel paese tutto e trovati un lavoretto che ti permetta di allontanarti da lì, che è la cosa più importante. te lo dico non perchè l'hanno detto tutti, ma perchè è ciò che ho fatto io due anni fa. non ti puoi avvelenare il fegato senza avere minimamente colpa.

    l'ipnosi è autosuggestione, non una bacchetta magica. per trarne beneficio in ogni caso dovresti rilassarti o esservi propensa. inoltre, pur condividendo quanto ha detto linette riguardo la concentrazione sulle sensazioni provate (ed è per questo che t'ho suggerito di fare un'attività collegata all'evento che vuoi ricordare), mi chiedo comunque a cosa ti serva riviverlo con esattezza matematica.

    no, non ci credo.

    ogni comportamento umano, se sregolato, deriva dall'istinto. il diavolo e l'inferno così come dio e il paradiso vengono spesso usati come definizioni, dogmi, strade da seguire, se sei buono vai in paradiso se sei cattivo vai all'inferno. un modo come un altro, tanto per citare il precedentemente discusso libero arbitrio, di controllare la gente. in ambito della religione cristiana, s'intende. ci sono tante religioni e tante regole da seguire, che alla fine hanno tutte lo stesso scopo: controllare la gente. ma non le starò ad esaminare tutte, non è il mio ruolo. tornando invece alla radice istintiva posso tranquillamente affermare che non ci sono né bene né male assoluto. anzi. spesso e volentieri le due alternative sono male e male minore. ma non è nemmeno questo il punto: molta gente fa ciò che viene universalmente definito male con la solida e candida convinzione di star agendo nel giusto. si può ricondurre all'educazione ricevuta, all'ambiente in cui si è vissuti o semplicemente alla tendenza istintiva di comportarsi in determinati modi e pensare sinceramente di essere nel giusto.

    oltre a rispondere sul perchè sei ossessionata da tale ricordo bisogna anche capire perchè lo devi ricordare, che utilità può avere.
    comunque, dipende anche dall'intensità di disagio che tale ricordo ti ha provocato. ogni persona secondo me è un caso a sé in tali rimembranze: io per esempio ricordo con chiarezza solo quelli molto traumatici, mentre quelli che mi hanno fatto un effetto minore tendo a dimenticarli, o a lasciarmeli scorrere addosso nell'ipotesi in cui facciano capolino.
    poi ovviamente c'è chi funziona all'esatto opposto: ricorda bene eventi negativi minori, ma quelli più dolorosi li blocca o li distorce inconsciamente. quindi bisogna anche vedere come funzioni tu.
    quel che ti consiglio io è innanzitutto di rilassarti e poi di fare qualcosa, qualsiasi cosa, che ti ricordi tale evento. e a quel punto lasciare che la mente se ne vada dove vuole.

    sarà che son qui da poco, ma con le persone con cui dovevo far dialogo, una volta trovata una certa sintonia di pensiero, lo faccio in privato, non sul forum. poi è ovvio che è il metodo mio, a ognuno il suo.
    tra l'altro, il forum ti sembra un pronto soccorso: e con ciò? dato che si chiama "nienteansia" e il suo presupposto è aiutarsi a vicenda, non vedo quale sia l'orrore in tale concetto. e per il fatto che nascono sempre nuovi thread credo sia semplicemente il fatto che ognuno pensa di essere un caso a se stante. a ragione tra l'altro, secondo me, perchè per quanto simili le situazioni possano apparire ci sono sempre determinate sfumature e dati contesti che le rendono uniche.
    ad ogni modo, buona continuazione dovunque tu vada. salute e pace.

    credo che sentirsi così per determinati periodi sia normale. tra l'altro, è una cosa che dico spesso: guarda l'altra faccia della questione.
    se hai paura di deludere i tuoi, per esclusione, significa che sono ben rare le volte che l'hai fatto, se non addirittura assenti. questo dovrebbe esser per te motivo d'orgoglio, non d'ansia.
    tra l'altro dal commento di dolcino è palese che quest'ansia sia una rogna che si è presentata più volte, quindi non avendo dettagli al riguardo non posso aggiungere altro che non sia necessariamente una congettura, ma posso dirti una cosa, basandomi sul tuo ultimo commento: l'eccesso è sbagliato anche in ciò che dovrebbe essere universalmente riconosciuto come positivo e apprezzato. spesso chi è troppo buono finisce sempre per restarci peggio degli altri. pensa a te stessa per un po', fatti una bella iniezione di autostima e vivi serena, con un minimo d'equilibrio tra ciò che fai per gli altri e ciò che invece fai per te. con la condotta che hai avuto finora (che dubito seriamente sia stata negativa) nessuno te ne farà una colpa.

    è un'idea come un'altra, ma non sai quanto i piccoli aiuti psicologici possano smuovere montagne, quindi la butto lì: se ti è consentito, hai mai provato a mandarla giù con un po' d'acqua e zucchero?

    da una parte condivido con te l'opinione che hai sull'indelicatezza che questa P. aveva nel raccontarti tutti i suoi successi, tuttavia ho varie cose da chiederti che potrebbero farla apparire sotto altra luce: possibile che non abbia mai provato a coinvolgerti in questa sua vita così perfetta? e se è per questo, va bene, frequentavate lo stesso consultorio, ma lei sapeva di avere aiuti che a te mancavano?
    d'altro canto forse il modo in cui ai tuoi problemi lei rispondeva con un esempio di come lei l'aveva superati voleva solo essere un modo di fornirti un canovaccio, un esempio da seguire (anche se magari non alla lettera), oppure semplicemente un modo per tirarti su, come a dire "se ce l'ho fatta io chiunque ci può riuscire", che è una cosa che faccio anche io, in effetti, se non mi è possibile aiutare "direttamente" (ossia intervenendo personalmente alla fonte del problema.. e sotto questa luce sempre più mi viene da chiedermi se sapesse delle tue mancanze in ambito di supporto).
    dopodichè posso dirti che non la odi, dato che dici di voler essere come lei, o viceversa, poichè tali sensazioni non sono compatibili. se la odi, non puoi volerle somigliare perchè odieresti te stessa. se la invidi invece è un'altra questione, e anche a quella non sono nuovo.. e quindi per esperienza posso dirti adamantinamente che devi smettere di pensare a lei. niente di ciò che ha vissuto o fatto o detto o conseguito lei è la tua vita. lei ha la sua vita, tu hai la tua, ed è su quella che devi concentrarti, dato che sfortunatamente viviamo in un mondo dove i rimpianti sono solo una perdita effettiva di tempo.
    dopodichè può essere che il tuo sia un semplice complesso d'inferiorità, e quello è vagamente analogo all'invidia.. anche se posso dirti che in entrambi i casi c'è una linea di pensiero che funziona e che forse potrebbe essere la tua chiave di uscita dal problema. ogni singolo obiettivo che avete entrambe conseguito, lo puoi vedere come una vittoria su di lei, poichè tu te lo sei dovuta letteralmente conquistare da sola. gioisci per ogni piccola vittoria, che di delusioni il mondo fin troppe ce ne tira. è l'unico modo di andare avanti senza pensare a quanto il mondo giri ingiustamente alla rovescia.

    vedi, a me queste cose, per quanto le capisca, mettono addosso una grande amarezza. io sono uno di quei rarissimi ragazzi che già ha problemi ad avvicinarsi a una ragazza, quindi figurati se per l'anticamera del cervello mi potrebbe mai passare di usare qualcuna come ripiego. io vivo per il motto "non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te", che so che è una frase biblica.. ma io ci aggiungo una postilla di mano mia: "a meno che non se lo meritino". ma per tornare all'argomento di una persona come me, quando ci prova ad avvicinare una persona che ha passato un bel po' di brutte esperienze, inevitabili, puntuali come gli svizzeri, arrivano tutti i torti che la ragazza ha subito, tutte le delusioni, tutti i trascorsi.. ma perchè devo pagare io per le c∙∙∙∙e degli altri? ancora non l'ho capito. per me ogni persona è a se stante.
    tuttavia capisco che man mano che si subiscono torti la scorza si indurisce.
    e capisco anche lo svilimento. è quasi inevitabile pensare "sono tutti così, ce l'hanno nel dna". e naturalmente chi ne fa le spese siamo noi casi rari XD
    io per esempio non parlo come una gazza per riempire i vuoti, anzi. si dice spesso "il silenzio è il grido più forte". e i momenti quieti non sempre sono una cosa negativa. il massimo che potrei fare è chiedere alla persona se si annoia o se va tutto bene, ma non più di una volta e non prima che sia passata una considerevole quantità di tempo in silenzio (che di solito tra l'altro "tappo" con le colonne sonore. la musica è la cosa più potente che esista, oltre a fornire spunti di dialogo), ma un semplice "è tutto ok" mi basta. se ci son problemi li vedo, quindi il chiedere la conferma è più un modo di far capire alla persona la mia disponibilità al dialogo, più che uno scuotimento del discorso.
    tra l'altro, io sono uno che i suoi problemi se li tiene per sé a meno di non essere alla disperazione, quindi figurati. XD