Perché sono un uomo deve piacermi per forza??

Citazione da lea

Scusa Occhiaperti, magari ho solo inteso male quel che vuoi dire, però... se faccio il riassunto.... lui è da tenere alla larga perchè pensa solo a se stesso. Ok.
E una ipotetica lei che, anzichè provare a capire, si barricasse subito dietro la lesa maestà..... data dal fatto che l'altro non ha pensato a soddisfare i bisogni di lei......... com'è? Non è forse un'altra che pensa solo a se stessa? Ossia: una che si schierasse e prendesse le distanze con tanta sicumera.... sarebbe forse una "che pensa all'altro" ?
Insomma: messa come la metti tu... vivrebbero solo le coppie ai cui componenti piacciono esattamente le stesse cose, cosicchè ognuno dei due - in realtà - pensa solo a se stesso, ma è CASUALMENTE gratificato e tenuto calmo dall'illusione che l'altro faccia quel che paice anche a lui/lei PER compiacere lui/lei!

Neanche io augurerei a una sorella o a un'amica di farsi crocerossina di situazioni più grandi di lei e con altissime probabilità di essere votate all'insuccesso.... ma a criminalizzare un'impotenza non ci sto! Quale che sia la sofferenza che quel ragazzo provoca ad altri.... come si fa a non chiedersi PRIMA quale e quanta sarà la SUA sofferenza??????

Infatti hai capito male, Lea.
I problemi si risolvono insieme: non ho detto a lei che deve barricarsi ma dalle sue parole traspare chiaramente che ci si è impegnata per aiutarlo a risolvere il suo problema.
Mentre lui non lo percepisce nemmeno come un problema.
Non è che le coppie devono essere formate necessariamente da gente a cui piacciono le stesse cose, ma ci si viene incontro, un pò per uno.
Mi pare che questo tipo qua, non abbia poi tutta questa voglia di sperimentare e non si sia mai messo in gioco con lei, imponendo il suo modo di vedere la cosa..
Avevo un ragazzo così: non c'è niente da fare, se una persona è egoista , ci rimane, e poi sul lato sessuale è comunque molto brutto, perchè limita i tuoi slanci e la tua fisicità, che per me almeno sono cose sacrosante.

Se non se lo chiede lui per primo quale sia la sua sofferenza, non vedo perchè dovrebbe farlo lei e sopperire alle sue carenze.

Citazione da Siamese.twins

(scusate i mille post devo ancora abituarmi)
Gliel'ho detto che e' una cosa che si ripresentera'....gliel'ho detto che non e' ''normale'' con tutto l'amore e la dolcezza possibili...ma per lui non lo e'....ora mi ha detto che l'unica soluzione era proprio rimanere amici....e che so come la pensa..l'ho gia' detto

Ecco, vedi...ha messo una barricata spessa 20 metri tra di voi.
Non vuole intrusioni nella sua vita sessuale e probabilmente ha capito benissimo che tra voi non funzionerebbe.
Le persone malate spesso non sanno di esserlo...non puoi essere tu ad aprirgli gli occhi.
Chiedigli se ha mai trovato una ragazza disposta a vivere con lui in questa situazione...se non glielo hai già chiesto, sarei curiosa di sapere se gli è mai accaduto.
Sei sicura poi che non sia omosessuale?
Esistono forme latenti di omosessualità che si manifestano in modi un pò strani.

Capisco, Occhiaperti. Quello che non mi torna è
a) ammettere senza troppi problemi che quel ragazzo abbia problemi (a tutti sembra palese);
e poi, inspiegabilmente secondo me,
b) attendersi DA LUI un comportamento da gentleman equilibrato.... incazzandosi se non riesce ad averlo!

Ogni volta che torno sul caso di Siamese mi ci immagino mio fratello, al posto di quel ragazzo (a proposito: Siamese non è lui! Sono sicura, perchè non esce quasi mai! ).

Bene, carissime, sapete cosa direbbe lui se questa discussione lo riguardasse e la leggesse?
Direbbe (giuro!):

"Non capisco il problema. Io faccio la mia vita e mi fa piacere che dentro ci sia Siamese. La trovo intelligente, sensibile, fantasiosa e mi piace stare con lei. Ma questo è tutto quello che mi piace con lei. Del sesso non me ne frega niente. Mi fanno pure pena quelli che lo fanno, e ho profonda commiserazione per i sessomani. La "coppietta" non mi interessa e non ci credo e non ci sto. Io sono chiaro su quel che voglio e che non voglio. Se lei c'è sono felice di condividere qualcosa con lei. Se lei non c'è non la cerco, non la opprimo. Quando c'è e quando non c'è non le chiedo assolutamente nulla per compiacermi. Ma se la nostra intesa non le basta e vuole costringermi ad essere "coppietta".... potenzialmente violenta è lei, non io. Posso solo dire mi dispiace, non me la sento, lasciamoci perdere".

Che direbbe questo posso giurarlo davvero (è successo!!!!!!!!!) (tra l'altro mio fratello è un ragazzo decisamente prestante, di quelli a cui ragazze fanno il filo senza bisogno di andare a cercarle).

Bene: quale pezza a colore ci mettiamo, a una risposta come questa?

(Implicito e sottinteso: il sofferente VERO non ammette MAI di essere sofferente PER LE RAGIONI per cui lo è davvero. Questo comporta che ti ammanta tutto di un personalismo intellettuale ed eccentrico che - spesso - è, in punto di logica, a tenuta stagna!).

Come hai detto tu é evidente l'esistenza di un problema, quindi quella risposta sarebbe solo una sorta di copertura, un modo per evitare di affrontarlo... certamente nessuno può obbligare l'altro a far nulla, ma si presuppone che, all'interno di una frequentazione di carattere sentimentale, o di un qualcosa che le assomigli, una persona si sforzi almeno un po' di dimostrare il proprio interesse verso l'altra, così come la voglia di costruire qualcosa... non si tratta di pretendere dall'altro un comportamento da gentleman educato di fronte all'esistenza di un suo problema, non credo proprio sia stato detto questo, ma semplicemente di cercare di evitare di innalzare una barriera insormontabile, o almeno provare un po' a mettersi in discussione. Se questo non avviene, come in questo caso, é meglio mettere un punto, ma certo non si può dire che ci sia stata una violenza da parte dell'altra persona, se non come autoinganno per continuare a sorvolare sulla questione e rimandarla all'infinito... la comprensione, all'interno di un rapporto, dovrebbe provenire da entrambi i lati, o no? Non é che siccome uno ha un problema é autorizzato automaticamente a comportarsi in un certo modo, insomma... se poi non gliene frega niente dell'altro (e per me questo vuol dire anche addurre motivazioni di questo tipo senza neppure provare a smuovere la situazione... non conosco l'età di tuo fratello e la sua situazione, non ho capito se anche lui si comporta sempre così, ma non credo c'entri la sua prestanza fisica) e questo incide parecchio é un altro discorso... oppure si tratta di una questione così grande che non é in grado di affrontare anche con persone che gli interessano tanto, non si può fare a lui una colpa di questo, ok, ma non si può neppure pretendere che lei non ci resti male, considerando quello che prova, o no?

Siamese, questa persona deve andare poco d'accordo con il suo corpo, e su questo non ci piove. Le cause di un tale comportamento non sono facilmente individuabili, potrebbe per esempio aver subito dei traumi da bambino, oppure avere avuto brutte esperienze con l'altro sesso in passato. In ogni caso lui pare vivere bene anche senza sesso. Ho capito bene? Se vivesse questo fatto come un problema, allora si potrebbe tentare di fare qualcosa, ma se lui dice di stare bene così e di non avere bisogno di quel genere di intimità, io penso che tu dovresti semplicemente smettere di accanirti. Il sesso non gli interessa, evidentemente, quindi niente sesso. Punto. Non puoi obbligare una persona a fare una cosa che non vuole fare, né puoi guarirla da un problema che esiste solo per te e non per lei.

Lo stesso discorso vale anche per il fratello di lea. Qui bisogna capire come lui viva la mancanza di interesse verso il sesso. Se la vive male, e non è facile da comprendere, allora c'è effettivamente un problema di fondo. Ma se lui sta bene così per davvero, bisogna lasciarlo in pace. Da uomo io dubito fortemente che lui possa veramente vivere bene senza fare mai sesso, però tutto è possibile a questo mondo.

Totalmente d'accordo, LunaX!

Infatti è dal primo intervento che continuo a cercar di dire:

- Siamese : è "fatto strano". Non c'è da provare a cambiarlo. C'è solo da prendere o lasciare e, fossi in te, lascerei. Però lascerei senza rancori nè verso lui nè tantomeno verso me stessa. Ho incontrato una situazione più grande di me, verso la quale non posso nulla, e che mi renderebbe infelice. Ma questa situazione NON è colpa di lui NE' mia.

- Occhiaperti: quando parliamo di persone "sane" valgono tutte le reprimende previste da tutti i galatei e codici di comportamento del mondo; ed è normale e buono e giusto sanzionare chi aderisce al patto sociale e poi lo gestisce scostumantamente pro domo sua; MA quando parliamo di persone che "sane" NON sono.... la PRIMA falla di chi gli applica lo stesso ragionamento è nell'aver dimenticato UN fondamentale: loro .... non solo NON hanno aderito al "normale" patto sociale....... ma spesso e volentieri sono FIERE di respingerlòo APERTAMENTE. Ergo: di cosa è logico poterli accusare, soprattutto quando NON TI CHIEDONO NIENTE E SEI TU CH ECHIEDI A LORO DI UNIFORMARSI AD UNO STANDARD CHE LORO NON SENTONO AFFATTO????

Citazione da Kublai

Siamese, questa persona deve andare poco d'accordo con il suo corpo, e su questo non ci piove. Le cause di un tale comportamento non sono facilmente individuabili, potrebbe per esempio aver subito dei traumi da bambino, oppure avere avuto brutte esperienze con l'altro sesso in passato. In ogni caso lui pare vivere bene anche senza sesso. Ho capito bene? Se vivesse questo fatto come un problema, allora si potrebbe tentare di fare qualcosa, ma se lui dice di stare bene così e di non avere bisogno di quel genere di intimità, io penso che tu dovresti semplicemente smettere di accanirti. Il sesso non gli interessa, evidentemente, quindi niente sesso. Punto. Non puoi obbligare una persona a fare una cosa che non vuole fare, né puoi guarirla da un problema che esiste solo per te e non per lei.

Lo stesso discorso vale anche per il fratello di lea. Qui bisogna capire come lui viva la mancanza di interesse verso il sesso. Se la vive male, e non è facile da comprendere, allora c'è effettivamente un problema di fondo. Ma se lui sta bene così per davvero, bisogna lasciarlo in pace. Da uomo io dubito fortemente che lui possa veramente vivere bene senza fare mai sesso, però tutto è possibile a questo mondo.

Semplicemente incantevole per chiarezza e concludenza!

Nel caso di mio fratello, io sono convinta che ci sia un "viverla male" corazzato da un intellettualismo "di protezione" dialogico-razionale.
Ma tant'è! Quell'intellettualismo è la sua corazza e nessuno MAI potrebbe portarlo ad ammettere il contrario. Aggiungo solo una cosa, se può essere utile a Siamese: tra i tanti psichiatri che hanno dialogato con mio fratello, uno in particolare si intrattenne con me nel ragionare proprio sull'aspetto vita sessuale. Era l'aspetto a cui ascriveva meno importanza, perchè sosteneva che il sesso è solo la forma più elementare di vivere la propria libido, la quale può tranquillamente essere sublimata ANCHE su frequenze superiori (come il sapere, la filosofia, il misticismo, ecc.).