Salve a tutti.
Per l'ennesima volta scrivo in questo Forum di qualcosa che torna e ritorna (chi ha letto i miei precedenti thread magari si sta facendo un'idea di me): il fatto di non aver mai fatto sesso a 26 anni, o almeno non quello "canonico" e "completo".
Ho avuto esperienze sessuali: poche e con un'unica ragazza, ma qualcosina l'ho fatta (e mi è stata fatta). Però non ho mai esperito l'atto vero e proprio e questa cosa mi frustra, più che altro perché mi fa sentire in soggezione verso chiunque.
E' da un po', dunque, che rifletto sulla possibilità - quasi un desiderio recondito - di fare outing, per così dire, e di "svelare" al mondo (o comunque portare alla luce del sole) la mia verginità: in questo modo, intanto smetterei di comportarmi sempre senza sapere cosa fare, se tenere la cosa nascosta, eluderla, o se invece farne una mia caratteristica personale, non un "marchio" né uno stigma ma semplicemente una mia caratteristica. In fondo non mi considero uno "sfigato", anche se questa parola accende in me una rabbia mostruosa (perché, secondo i valori superficiali che permeano qualunque gruppo sociale attuale, credo che lo sarei eccome); io penso che l'assenza di sesso nella mia vita sia "semplicemente" dovuto ad una serie di concause, tra cui una mia intrinseca timidezza ed una certa non voluta selettività verso l'altro sesso (come a dire: non ho mai conosciuto una ragazza che mi piacesse davvero, e se è capitato non sono mai stato ricambiato né sono mai stato in grado di conquistarla).
Io mi considero - e ne trovo conferma di continuo - una persona solare, simpatica, spiritosissima, affettuosa, amichevole, premurosa e quant'altro, non sono certo il tipico asociale chiuso e silenzioso, infatti non credo che le persone sospetterebbero che io sia, appunto, vergine. Molti si sorprendono addirittura quando affermo di essere timido!
Eppure è così: sono timido e non ho mai fatto sesso (quello vero).
Questa cosa mi preclude tutto, mi fa sentire perennemente a disagio in qualsiasi contesto: con gli amici di sempre e con gente sconosciuta (o appena conosciuta), in conversazioni spiritose sull'argomento sessuale così come in quelle più serie e interessanti, e soprattutto mi fa sentire a disagio con le ragazze che potrebbero interessarmi. Questo perché, naturalmente, qualsiasi ragazza si aspetta che un ragazzo di 26 anni sappia come comportarsi--e non parlo di "prestazioni" o sciocchezze del genere, ma di tutto, dal come cogliere certi segnali a come arrivare al momento clou, al dove farlo, al come muovermi, al... cosa fare, insomma.
Avete presente Game of Thrones (Il Trono di Spade), la splendida serie HBO basata sui romanzi di Martin? Bene, c'è un passaggio in cui un personaggio nano dice ad un personaggio bastardo (cioè figlio illegittimo) queste splendide parole:
CitazioneTi do un consiglio, bastardo. Rammenta sempre chi sei. Gli altri lo faranno. Fanne la tua armatura e non potrà mai essere usata contro di te
In sostanza il senso è: se accetti ciò che sei, niente potrà scalfirti. Io sto iniziando ad accettare la mia verginità (o semi-verginità, o inesperienza, o quel che è), ma è davvero dura farlo senza che gli altri sappiano ciò che sei. Per farvi un esempio: l'altra sera tra amici si discuteva sul fare o non fare sesso quando la ragazza ha il ciclo. Ad un certo punto mi chiedono: "Tu ad esempio fai sesso quando la ragazza ha il ciclo?". Certo, avrei potuto rispondere cosa ne penso in linea di principio o nel caso mi dovesse capitare, ma tutto ciò che avrei voluto dire era "E' come chiedere ad uno che non ha mai visto la montagna se preferisce sciare o fare snowboard".
Esempi di questo tipo capitano di continuo e non so mai se comportarmi come se sapessi di cosa parlo o se rispondere sinceramente.
Se gli altri sapessero che non ho o che non ho mai avuto una vita sessuale magari sarebbero più delicati nei miei confronti, o quantomeno non si stupirebbero delle mie risposte.
Allo stesso modo, se una ragazza si dovesse interessare a me non si sorprenderebbe se mi vedesse (un po') impacciato, anzi forse lo troverebbe addirittura tenero, o forse ancora potrebbe divertirsi nel farmi scoprire cose nuove (vabbè, qui sto sognando ad occhi aperti).
Certo, vi è anche il rovescio della medaglia: dire apertamente che sono vergine, alla prima occasione, potrebbe comportare reazioni che non sono sicuro di reggere. Magari davvero inizierebbero a considerarmi uno "sfigato", o magari le ragazze potrebbero iniziare a pensare che ho qualche problema, o che forse il sesso con me potrebbe essere "noioso". O ancora, che sono vergine per una questione morale o di principio, e quindi lasciar perdere a priori, quando invece non c'è nulla di religioso: è così e basta, anzi fosse per me farei sesso oggi stesso, e non solo per quel desiderio "fisiologico" che è in ognuno di noi (per quanto non sia un "allupato" assatanato, sia chiaro!), ma soprattutto per sbloccarmi una volta per tutte, e per vivere finalmente una delle esperienze umane fondamentali, e dare il via, finalmente, alla mia vita sessuale.
Insomma, secondo voi cosa posso fare per far sì che la mia verginità non sia più un ostacolo?
Nel concreto, secondo voi, quando si parla di sesso, quando vengo interpellato, quando ho a che fare con una ragazza... insomma, quali sono i vostri consigli?
Ringrazio in anticipo