Tutti i giorni che stupida sono stata a 19 anni, ho voluto pensare con la testa, o meglio pensavo di averlo fatto, ma in realtà ho solo messo da parte l'istinto, e fatto la scelta che credevo più "giusta" ... vorrei parlare alla vecchia me e dirle: tira fuori le palle, non ascoltare nessuno e buttati!!! Che la vita è una.
Nel mio caso, dopo il liceo linguistico ho studiato Economia (triennale+magistrale). Perché? Bella domanda. Ero indecisa, non avevo una gran voglia di studiare e pensavo che tale facoltà mi avrebbe aperto molte strade. Non sto dicendo che il percorso non mi abbia dato soddisfazioni, anzi certe materie mi hanno anche appassionato e ho avuto buoni risultati. Ma il fatto è che non la sento "mia" come strada, non mi rappresenta.
Sono sempre stata interessata alle materie umanistiche, alle lingue, mi piace scrivere. Ma temevo che quella strada non mi avrebbe dato futuro. In realtà, oggi, sono molto interessata anche a materie più scientifiche, come la nutrizione (lavoro per un'azienda nel settore dell'integrazione alimentare), ma ai tempi che ne potevo sapere?
Penso però che a 19 anni non si abbiano proprio gli strumenti per scegliere, né la maturità...non tutti hanno le idee chiare. Secondo me, la scuola dovrebbe insegnare meglio a tirare fuori le proprie abilità e capire in cosa si è più portati.
Ora ho 33 anni.
Con il tempo, mi sono anche resa conto di una cosa: se si studia e si persegue ciò che piace, anche se si tratta di un settore difficile, in cui c'è poca offerta lavorativa, alla fine si avrà soddisfazione perché il proprio lavoro lo si farà bene, con passione.
A volte semplicemente accetto il corso degli eventi e mi dico che doveva andare così, che se avessi fatto altrimenti non avrei conosciuto determinate persone, ecc. Ma certi giorni mi crea proprio frustrazione. Penso "non sono fiera di me".
Il lavoro che faccio mi piace, e anche l'azienda stessa, però a volte penso che sto esprimendo solo il 50% di me.
ipposam Hai detto bene, "arido", anche io a volte sento di fare un mestiere piuttosto "inutile", che non mi rappresenta, l'unica cosa che mi interessa in questo momento è il settore, quindi mi piace imparare e formarmi nell'ambito della nutrizione, sto cercando di imparare (anche se il mio ruolo è nel commerciale). E spesso lo percepisco solo come un lavoro, non riesco a farne una passione, soprattutto del mio ruolo. Non mi sono nemmeno mai piaciuti i numeri e sono finita nel commerciale.
Tu come fai a "ovviare" a questa situazione? Io diciamo che cerco di fare cose che mi piacciono nel tempo extra, leggo molti libri, faccio sport. Vorrei dedicare più tempo alla formazione da autodidatta, non con scopi lavorativi ma di ampliamento culturale.
Se vuoi ne parliamo Buona giornata!