Non saprei, magari qualche integratore che mi si può indicare?
Ciao, secondo me puoi spiegare la situazione e provare a chiedere qualche integratore in farmacia, con me in passato ha funzionato.
Non saprei, magari qualche integratore che mi si può indicare?
Ciao, secondo me puoi spiegare la situazione e provare a chiedere qualche integratore in farmacia, con me in passato ha funzionato.
Ok sicuramente ci sono delle dinamiche da elaborare, ti posso dire che la terapia serve assolutamente in questi casi.
Sì, sono anni che me lo ripeto. Mi ero decisa a febbraio, ma poi sono successe delle cose e non sono riuscita.
Ti va di spiegare più nello specifico? Com'erano o sono le dinamiche nella vita familiare?
I miei genitori hanno una grande differenza di età: mio padre è più giovane di mia madre.
Mio padre non ha mai assunto il ruolo di padre, era assente in tutto e mia madre lo supplicava di dedicare del tempo a me, ma lui diceva di amare e volere solo lei nella sua vita. Faceva il mantenuto e stava con mia madre che faceva tre lavori, ed a causa di ciò non riuscivo a passare tempo con lei.
Quando avevo sei anni mia madre ha deciso di lasciarlo, e da quel momento sono iniziati lo stalking e le minacce da parte sua per cercare di portarmi via. Inoltre, c'era anche la violenza psicologica dei miei parenti che mi tormentavano dicendo che non era normale che mamma e papà si fossero separati e che dovevo fare qualcosa per farli tornare insieme (cosa che ho sempre tenuto segreta a mia madre).
Venivo costretta a stare con lui durante i fine settimana, ma lui non era mai presente e, quando lo era perché obbligato da sua madre, l'unica cosa che faceva era portarmi al bar, se parlava con me mi diceva che non dovevo arrabbiarmi con lui perché non era pronto a essere un genitore quando sono nata. Affermava che era troppo giovane per assumersi responsabilità e quindi non mi voleva, ma non era colpa sua ed altre frasi del genere.
Mia madre soffriva in silenzio, ma sapevo che stava male. Non le raccontavo quello che mio padre mi diceva e facevo finta di non sentire le cose che diceva a lei quando veniva a casa. Ho deciso di interrompere definitivamente i rapporti con lui quando avevo quindici anni. Ora lo vedo solo durante le feste quando sono dai suoi genitori, ma a malapena ci guardiamo in faccia.
Sono diventata tutto per mia madre e lei per me è qualcosa da proteggere. Non so come, nel corso degli anni, sia successo che io sia diventata la madre e lei la figlia.
Domanda: hai dinamiche simili che sono accadute in passato, nella tua famiglia? Come sono i tuoi genitori? Come si comportavano tra di loro e come era il rapporto con te? Madre e padre rispettivamente.
Hai centrato il punto e sono consapevole che sia colpa dei miei genitori, di mio padre più che altro. Per questo ci lavoro o almeno provo a lavorarci, non l'ho capito da molto ma negli ultimi anni o comunque in questi mesi. Con questa persona che sa e con la quale condividevo le stesse dinamiche ci aiutavamo a vicenda, almeno il primo periodo.
È che nella mia testa c'è sempre questa paura: non voglio fare la fine di mia madre.
E poi eccomi qua.
Quando ci sono situazioni così nette e così apparentemente difficili da cambiare e con una parvenza di ambiguità o ambivalenza (ovvero da una parte ti vuole, ma dall'altra si comporta come se non volesse): di solito i motivi sono più o meno profondi e complessi, ma soprattutto stanno dalla parte di lui.
Sì, ora sono nella fase in cui mi sento in colpa, anche se so che non è così. Ma a questo punto mi viene da pensare: io non sono mai il problema, sono sempre "perfetta", ma non scatta mai quella scintilla. Forse sono io che non sono fatta per le relazioni. Forse sono destinata a essere solo un'amica.
quando si sente dire che gli altri sono sempre meglio di noi, occorre capire cosa in noi non funziona. Come mai noi puntualmente andiamo contro un muro e gli altri qualsiasi cosa toccano spesso diventa oro?
Io ripeto sempre a me stessa che ci sarà il mio momento. Di solito cerco di evitare pensieri negativi, di non sentirmi inferiore o indietro, perché credo che ognuno abbia i propri tempi e che prima o poi arriverà qualcosa di bello. Ma sto iniziando a pensare che qualcosa non vada, altrimenti non starei 'bene' solo con persone tossiche...
Pensavo di avere la sindrome della "crocerossina", ma mi rendo conto che non è così, o almeno non più. Con loro trovo sicurezza. Non diranno mai che sono la ragazza perfetta ma non per loro. Mi sminuiscono, mi fanno sentire piccola, ma allo stesso tempo mi amano. E se provano ad andarsene, se lo fanno, tornano sempre. So che non mi lasciano.
Sono consapevole che loro manipolano, cercano di frammentarmi, ma almeno con loro non mi spezzo, perché mi sento più forte.
Io mi sono dato una spiegazione: se noi abbiamo solo relazioni tossiche, abbiamo lavori pessimi e spesso anche le stesse dinamiche familiari arrivano ad essere come tutte le cose appena elencate, secondo me noi attiriamo queste dinamiche
Nel mio caso, le trovo più semplici da gestire, forse perché sono abituata. È come puntare sul cavallo che conosco: non sarò mai vulnerabile e so cosa mi aspetta. È un po' come prendere sempre la stessa pizza, so che mi piace quella. Se cambio, potrebbe non piacermi.
Mi sembrano quelle stupide frasi fatte che nascondono semplicemente poco interesse di base... ma attendo il parere di chi ha più esperienze di me nelle relazioni.
Ma sicuramente lo sono e magari loro lo pensano anche, pure a me è capitato di dirne simili ma non capisco perché ogni volta è così.
Volevo aggiungere che pensavo che il problema fosse qualcosa di fisico, ma rileggendo i suoi messaggi mi sono resa conto che riguardava anche aspetti più generali, come la solita frase del tipo "sei perfetta ma non per me, mi fai stare bene ma non scatta la scintilla, ecc.". Da anni sento sempre le stesse cose.
Altrimenti, ho solo relazioni malate e tossiche con persone che non mi meritano, e sto con loro solo perché mi fanno sentire desiderata, finché non mi stufo di essere trattata così. Ma è possibile che io possa stare solo con persone del genere? Non merito qualcosa di sano? Non capisco cosa ci sia di sbagliato in me. Sbaglio perché mi comporto bene? Sono troppo gentile? Non sono gelosa? Non faccio scenate? Queste sono le cose che mi sento dire... Io porto tranquillità e stabilità, ma sembra che non possano provare altro.
Ormai tengo le relazioni segrete alle mie amiche, non racconto più nulla perché mi vergogno di queste situazioni. Vedo loro che hanno relazioni lunghe con persone fantastiche e sono sempre felici, ma mi chiedo se forse non sono in grado di essere amata da una persona sana. Forse non sono fatta per una relazione di coppia?
Ti capisco, mi pongo costantemente queste domande, anche se sono innamorata, e questo mi impedisce di godermi appieno tutto. Non so da cosa dipenda, probabilmente è paura. Devi cercare di comprendere meglio, piano piano. È una sorta di blocco nella relazione, forse è solo la paura di lanciarti andare completamente e soffrire, o forse non ti piace abbastanza. Purtroppo, la nostra mente è complessa.
Ciao a tutti, ho appena chiuso la relazione, ero già intenzionata da un po' a parlargli perché era una situazione particolare. In ogni caso io non credevo di esserne innamorata, mi spiego meglio: all'inizio lui era quello preso, io mi sentivo anche in colpa per non essere al suo stesso livello. Gli ultimi giorni, quando sono usciti finalmente i problemi mi sono resa conto che non volevo parlarne perché così l'avrei perso..
Infatti quando ci siamo confrontati, lui mi ha fatto notare che ero io "più in alto" nella relazione ma non me ne ero mai resa conto. Lui è stato bravissimo, mi ha chiesto scusa ed ha voluto farmi capire che non vuole farmi soffrire perché sa che mi tengo tutto dentro. Praticamente lui sapeva che ero innamorata mentre non lo sapevo io, credevo che la cosa fosse reciproca anche se ora penso che sto soffrendo solo io e forse questo mi fa stare ancora peggio. Mi ero illusa di cosa non so, pensavo tutto ma non di esserne innamorata e che lui non provasse nulla.
Probabilmente le mie emozioni sono amplificate in quanto sto passando un periodaccio per altre questioni e vedevo in lui la mia ancora, senza che lui lo sapesse. Non so, non credevo di sentirmi così... avete consigli su come superare questo momento, oltre ad uscire e impegnare la giornata in altro? E' da ieri che vomito e non riesco a mangiare, non so cosa fare...
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