Ciao Cristina, ti capisco benissimo perchè sono mesi che anch'io vivo con la testa affollata da questo tipo di pensieri, con pochi momenti di sollievo. Dici che si tratta di una ricaduta, cosa ti ha aiutata la scorsa volta a venirne fuori? Cè stato qualcosa oltre i farmaci? Ti va di parlare di quale tipo di lavoro ti sentivi di essere portata prima di sentirti cosi?
Posts by Martina985
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Grazie mille!!!
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keiji No, anzi grazie di avermelo scritto, è una cosa che non augurerei a nessuno... però fa sentire meno soli sapere che altre persone possano capire un malessere che è invisibile. Io vivevo da sola, sono dovuta tornare dai miei per paura di non andare più nemmeno a lavoro. Passo molto tempo a guardare film perchè non sopporto l'ansia che mi assale quando sto con gli altri. Di solito quando si ha una stanchezza mentale così forte passa con una notte di riposo, invece così non funziona nulla. Prima ero diversa, ero abbastanza contenta del mio lavoro, tutte le occasioni erano buone per vedere alcuni amici, speravo di riavere una relazione intensa. Ma da quando ho iniziato a sentire questo malessere mi sono spaventata perchè mi è già successo in passato ed è difficile uscirne. Per quanto mi riguarda so che dovrei sopportare molte giornate fuori di casa di sofferenza pura per poi ristar bene. Ora il solo pensiero mi fa stare male... Adesso ho due giorni senza impegni, ho paura per la prossima settimana.
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Buonasera, non riesco quasi più ad alzarmi dal letto... qualcuno è nelle mie stesse condizioni?
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Da tanti anni soffro di un malessere di cui non sono mai riuscito a parlare con qualcuno (paradossalmente) proprio per vergogna. Un sentimento di vergogna di sé stessi immenso, profondo. Non riesco a vedere una mia foto del passato che non mi faccia tornare alla memoria momenti in cui mi sono manifestato agli altri inadeguato in una qualsiasi situazione fino a risultare platealmente imbarazzante; continuamente riaffiorano ricordi di miei atteggiamenti (del tutto spontanei e involontari) percepiti dagli altri come goffi, imbarazzanti, talvolta fantozziani. Questo malessere talvolta sorge persino guardando foto della mia infanzia, come se anche i miei comportamenti dell'infanzia potessero essere fuori luogo a quell'età. Si badi, e preciso, sono perfettamente consapevole che questi ricordi che mi tornano alla mente e che mi bloccano per ore in condizioni di totale imbarazzo verso me stesso siano del tutto reali e non esistano solo nella mia testa: spessissimo mi è stato fatto notare (quando non si trattava smaccatamente di plateali figure di m∙∙∙a, come si suol dire) il mio goffo stare al mondo. Spesso anche nel corso delle giornate, quando sono immerso in altre attività, continuamente mi affiorano ricordi di questo genere dal nulla e sento dolore al costato per la vergogna che provo di me stesso. A volte bestemmio ad alta voce, disturbato dall'idea di quanto sia potuto apparire inadeguato in società e dal dolore che mi provoca il pensiero che qualcuno possa serbare memoria della mia immagine in quelle situazioni; altre volte arrivo perfino a tirarmi schiaffi da solo, quasi per un bisogno inconscio di auto-punimento, come se sentissi meritarmi quella reazione. Quale può essere il motivo di tutto ciò? come non provare più questo indicibile malessere?
Servirebbe una persona carina, amico od amica, con cui ironizzare su queste gaffe. Ti è mai capitato di poterlo fare e sentirti meglio? E poi immagino che le gaffe siano arrivate proprio pensando a come comportarti in modo da non farne...
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Le tue preoccupazioni per un eventuale cambio di attività sono legate alla mancanza di un'alternativa o a quello che ne penserebbero gli altri? Non ho idea se sia il tuo caso ma sarebbe un peccato se fosse l'idea del pensiero degli altri a farti sentire bloccato al momento.
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Il pessimismo è un po' il mio carattere. Frutto probabilmente di bassa autostima, paranoie ed eccesso di fantasie negative. Sono molto severo e autocritico nei miei confronti. Alle volte lo faccio a fin di bene per non prendere sotto gamba qualcosa e affrontarlo al meglio, ma altre volte finisco per sminuire doti o aspetti positivi che anche altri vedono in me o che io stesso vedo. Ciò accade quando mi confronto con persone che condividono le mie stesse passioni (teatro ad esempio) e a volte arrivo a pensare che loro siano meglio e più avanti di me e che siano arrivati a traguardi superiori ai miei.
So anche essere felice per loro, però c'è sempre una parte in me che sente un filo di invidia e che quello che io faccio sia buono, ma nulla in confronto a quello che hanno fatto loro.
Ripeto, sono contento di avere un lavoro, di guadagnare e avere una vita artistica (così io la chiamo) dopo il lavoro (teatro, insegnamento di inglese e di storia dell'arte come volontario, corso di yoga, corso di scrittura. Non sarò un attore/regista professionista, il teatro dove vado non sarà certo il Piccolo di Milano e non sarò un insegnante da Università/Accademia, ma so bene che ciò che faccio non è roba da poco), però vorrei superare questo pessimismo e sarebbe un grande passo in avanti.
Qual è stato il ruolo che ti è più piaciuto interpretare? Che ti ha dato di più... che come già sai anche se forse non fino in fondo, e ti capisco, perchè vivo periodi in cui sminuisco molto quello che faccio va molto al di là dell'essere protagonista o meno o del prestigio del teatro in cui reciti
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Io ultimamente sono molto misantropo, perfino con la mia famiglia d'origine. Faccio un lavoro estremamente mentale e in diretta relazione con persone di età diverse (insegno) e alla fine della giornata sono talmente cotto che non voglio più vedere nessuno; eccetto mia moglie che, guarda caso, insegna anche lei.
Un tempo ero molto più disponibile e curioso, mi piaceva vedere le persone e scoprire come fossero. Adesso invece faccio fatica a chiacchierare del più e del meno, e sono anche meno disposto a parlare perchè, più o meno, so già dove vanno a parare con certi discorsi.
Forse sono un pochino depresso anch'io.
E' successo qualcosa che ti ha reso insofferente verso gli altri?
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Mi manca la leggerezza per ridere ed affrontare le cose serie...
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Anch'io ho più di 30 anni, sarebbe carino trovare qualche escamotage insieme.