Ci ho messo un po' prima di scrivere questo post, forse anche perché non sapevo da dove iniziare, ma ci provo.
Ho 31 anni e oltre a problemi famigliari e di realizzazione personale già descritti in altri post, ma che è inutile inserire qui, vorrei esprimere la mia inquietudine circa le relazioni personali, sia in ottica di una relazione con una ragazza che in campo sociale e, di conseguenza lavorativo.
La mia situazione famigliare mi ha segnato e mi segna, tanto da non poterne uscire, perché altrimenti metterei altri che hanno bisogno di me nei casini. Detto questo, è venuto fuori un ragazzo introverso, pauroso, che non ha il coraggio di farsi valere e di litigare, fatalista, che ha visto svanire gli anni migliori. Ho caratteristiche migliori a livello umano, perché per quello che ho vissuto e vivo sono empatico, riflessivo, ma so anche dare molto sebbene spesso riceva le briciole.
A parte ciò è venuta fuori una persona mediocre, uno che per via di una mancanza di lavoro guida poco, non guida moto, non sa andare in bici, non sa nuotare, ha inoltre un brutto corpo che gli fa detestare andare al mare.
Tutte queste mie mancanze, date dal fatto che nessuno poteva insegnarmele o che comunque mi sono state insegnate male, mi fa capire che non susciterò mai l'interesse in nessuna ragazza. Scapperebbero a gambe levate da uno che ha interessi diametralmente opposti alla stragrande maggioranza delle persone. Mi ritengo, nonostante tutto, una persona gentile col prossimo, e mi vedo davvero male in questa giungla di società, figuriamoci in un ambiente lavorativo pieno di avvoltoi.
Mi vedo sempre piccolo piccolo, quasi un ragazzino, mentre gli altri li vedo realizzati. Spesso non so di che parlare e sono arrivato al punto di voler evitare tutti quegli incontri che mi porterebbero a dover rispondere a domande che mi metterebbero disagio come "che lavoro fai?", "hai presente quel posto lì?" ecc. Ovvio che ho pochi amici con cui ci vediamo anche poco.
Vedo ormai la mia vita come quella di uno a cui se va bene riesce a trovare un lavoro (difficile visto che non sono un fenomeno del sapermi vendere o della recitazione) e che se ne starà in disparte da tutto e da tutti.