Display MoreAggiorniamo un po’ questa discussione, vi va? Stanotte non sono riuscita a dormire bene, sempre per gli stessi motivi dei quali vi ho parlato qualche giorno fa. Mentre ero in dormiveglia, però, si è presentato nella mia testa un pensiero: è stato un lampo, veloce, ma forse mi ha aiutato a fare un enorme passo avanti. Considerando che i miei sintomi sono assurdi, forse devo risolverli con risposte altrettanto assurde. Combatto l’assurdità del male con la sua stessa assurdità.
Ecco, io ho paura che nulla attorno a me sia reale: io non sono reale, la mia famiglia non è reale, le persone che conosco non sono reali, nemmeno gli oggetti, i paesaggi oppure gli animali che ho attorno sono reali. Insomma, ho paura di non esistere, di star sognando, di essere magari la mia immaginazione mentre, in realtà, sono in coma sdraiata sul letto di un ospedale.
Ecco, se niente attorno a me esiste, vuol dire che in un certo senso non esiste nemmeno l’ansia, non esistono nemmeno gli attacchi di panico, non esiste nemmeno questa maledetta realizzazione che mi sta rovinando la vita da due anni. Non esisterebbe personalizzazione, non esiste l’ipocondria, e anche se dovessi scoprire di avere un tumore al cervello, non esisterebbe nemmeno quello. Non esistendo, non esiste niente, nemmeno il male, il dolore e poi la paura. Quindi tanto vale non farsi rovinare la vita da cose che, non esistendo, non esistono a loro volta.
È stato un pensiero veloce, ma devo dire che mi ha aiutato molto. Oggi l’umore è stato meglio degli altri giorni, un po’ di malinconia serale, ma ormai quella la considero parte integrante della mia carta d’identità. Voi, invece, come state?
Sei sulla strada giusta... non svoltare...
Ci vuole tempo e tantissima pazienza. Un passo alla volta la meta è sempre più vicina.