Soluzione ideale: tutti a Tenerife...!!!!!
Posts by Gab69
-
-
la mia situazione in questi giorni non è migliorata. Ho sempre un alto livello di ansia che non passa, ma credo di aver capito a cosa sia dovuto. In quest'estate diciamo ho fatto un po' il ragazzino: mi sono divertito facendo le stupidaggini da 18 enne. Adesso devo tornare alla mia vita normale, a studiare e soprattutto tra un mese compirò 25 anni, e questa meta mi mette ansia. Mi sembra di dover abbandonare per sempre la gioventù ed entrare nel mondo dei grandi. Io non voglio farlo, sento che la mia età sta diventando troppo seria, voglio ancora comportarmi da giovane, voglio vivere e divertirmi. So che sembra una cosa stupida ma questa situazione mi sta togliendo il sonno. Ieri ho avuto una festa di compleanno e solo in parte sono riuscito a distrarmi con i miei amici. Ho già mandato un messaggio al mio terapeuta per anticipare la seduta a domani se è possibile...
Ciao... A 25 anni ti senti vecchio? Lascia stare, non abbandonare mai la parte di bambino che c'è in te. Io a 56 anni sono peggio di un bambino, e ti assicuro che mi diverto un casino (se non sono in ansia ovviamente).
-
Ciao, ripresa non proprio. In questi giorni mi ha detto 0,50 mg tre volte al giorno, se necessario. Solo che io non sono molto diligente. Pensi sia messa male male? E sono convinta che sia SOLO ansia nella forma peggiore mai avuta? Con un nucleo depressivo forse. Anche se non mi sento tale, sono più arrabbiata.
Sto malissimo, ho tremato tutta la notte e adesso. In passato avevo uno stato di angoscia che spingeva sul petto perché dovevo liberarmi di qualcosa, ma la proporzione tra episodi del passato è 20 a 20000000 di stanotte e oggi.
Ho fatto 15 sedute da una psicoterapeuta EMDR che non fa supporto in urgenza. Le ho riscritto stamattina con il malessere che ho. Dovrei vederla oggi pomeriggio e non so come ci arrivo, visto che sto male anche fisicamente. In 45 minuti che volano, mi risponde al mio grido di aiuto dicendo che lei, deontologicamente, non fa terapia extra, solo in seduta. I tremori sono dovuti all'ansia, alla paura, allo stress fortissimi. Si curano con training autogeno, respirazione e farmaci. Le prime due non fanno per me; ci provo a fare la respirazione ma non mi cambia la vita. I farmaci sono gli antidepressivi, ma l'ho interrotto a ottobre e non voglio riavvelenarmi il fegato, che ha già una sua patologia importante. Ero andata in terapia per evitare i farmaci.
Ma una del mestiere mi deve dire: "Guardi, si tratta di un disturbo PTSD." Ieri mi venivano flashback di maggio, della sala operatoria, della paura immane che avevo.
Stanotte tremavo, ma sembrava avessi un mostro dentro e non riuscivo a toglierlo. Vorrei che mi dicesse cosa è quel qualcosa che non afferro ma che aumenta esponenzialmente il terrore, la confusione, l'estraneità, ecc.
Ho paura che mi prenda un infarto o altro, se sto come stanotte. Ovviamente ci si mette il caldo che mi uccide e fa male al cervello, la solitudine, lo stile di vita infelice, ma sono cause. Abbiamo le cause e i sintomi, tranne quello di qualcosa che mi sfugge, ma non ci sono soluzioni? È terrificante.
O si impazzisce o si muore o si sta come sto io finché non si muore o si impazzisce dalla sofferenza.
Un malessere che mi fa sentire petto e stomaco come se dentro ci fossero bombe, fuoco, terrore. Non so che male fisico possa essere. Se vado al pronto soccorso spiegando cosa ho, mi danno degli ansiolitici, ma non ci voglio andare, perché solo nominare l'ospedale mi provoca rigetto, rifiuto cosmico. Ho un trauma in tal senso e da ieri ho flashback in tal senso.
Sono anni che ho perso mio fratello e che lo sogno, ma solo 10 giorni fa il rifarlo mi ha procurato un'angoscia che non mi leva dalla mente e dal cuore. Da lì parte questo enorme, anomalo, gigantesco malessere.
A questo si aggiungono le delusioni relazionali e amicali, il caldo che non mi fa stare bene, la sensazione di solitudine, annoiata, senza progettualità. Non perché non mi piacciano, ma perché non sto bene.
Sono arrabbiata con l'osteopata che doveva farsi viva come aveva detto per riprendere i massaggi al piede post ferie. L'ho chiamata, messaggiata; solo ieri mi ha risposto dopo 2 giorni, dicendo che era occupata, che aveva ripreso l'attività a pieno ritmo e che mi avrebbe chiamata ieri in giornata, ma non lo ha fatto. I pochi benefici ricevuti se ne sono andati. Insomma, sono stufa di non portare a termine nulla, nonostante il mio impegno.
Credevo che nella vita ogni problema avesse una soluzione, invece no. Solo altri problemi quando non dipende tutto dalla persona che li ha.
La terapeuta non mi ha ancora aiutato come volevo o vorrei. So che prima di fare EMDR ci vuole la raccolta di informazioni, anamnesi, ecc., ma devo morire di malessere prima di star meglio? Mi sentivo da ottobre che la situazione non era bella, che accumulavo malessere e traumi e non volevo riprendere i farmaci, tranne lo Xanax che è l'unico che posso accettare di prendere. Invece mi trovo al 3 settembre con un ingorgo emotivo di traumi, flashback degli stessi, delusioni, difficoltà logistiche vere, mio padre invalido da gestire, mille cose da fare tutte su di me. Sono più di 20 anni che è così. Posso essere arrabbiata e stremata?
Potrò sperare di star bene o devo arrendermi all'idea che non ci starò mai? In questo momento la vedo così, dopo ieri sera, stanotte e oggi.
Oggi pomeriggio non voglio fare seduta online; voglio andare in studio, ma mi reggo poco in piedi e mi porterò la sedia a rotelle che ho usato mesi fa per quando non potevo camminare. La porterò così aperta come se servisse a qualcuno. In caso mi senta distrutta, mi ci metterò. Tutto questo, però, mi crea disagio; mi sembra di essere tornata indietro, invece di migliorare.
Con la terapeuta non ho fatto né tecniche per contenere il panico né training autogeno per stare meglio. Anche se non mi piace come tecnica, oggi non so cosa succederà. Però devo accettare che se ho urgenza, lei proprio non esiste o me ne cerco un'altra. E ti pare facile quando stai male e non hai nessuno che ti supporta?
Nel frattempo, credevo di aver imparato dal passato modi per arginare e contenere, invece no, se sto così. Volevo riposare, vorrei riposare prima di andare da lei, ma appena mi sdraio, si attiva il mostro di malessere. Provo a chiudere gli occhi e provo terrore, angoscia assurdi. Probabilmente dormire, lasciarmi andare al sonno, vuol dire perdere il controllo che ho sempre esercitato. E ne ho timore.
Ma ormai la razionalità che mi aiutava in passato non mi è più utile. Sto nelle acque più agitate di tutta la mia vita e non riesco a mandare giù il groppo, il malessere. Non lo ingoio né lo espello.
Sono riuscita ad essere più chiara o no? Odio percepirmi alienata, distaccata, e poi di nuovo piena di sensazioni corporee strane. Si può stare così male come sto io? Ho scritto di nuovo al mio neuropsichiatra, che mi ha detto che se voglio posso riprendere l'antidepressivo con lo Xanax a supporto, ma per me è una sconfitta.
Vorrei essere tranquillizzata che non morirò nonostante ciò che vivo e provo, ma chi me lo dice? Non impazzirò! Stanotte avevo mio padre che non poteva fare più di tanto e non sapevo da chi farmi aiutare. Una solitudine oggettiva; del resto non è che puoi chiamare un amico o conoscente alle 3, e distrarmi non mi bastava. Forse va bene per un malessere più leggero, ma quando sei in loop o rimugini o sei pervaso, serve forse piangere a dirotto o non lo so. Un miracolo magari. Di notte è tutto più brutto e poi dicevo: “Oddio, sto male, sto male, ma che faccio? Non posso chiamare il 118 perché solo pensarlo, dopo questi miei traumi, non posso nemmeno pensarci un secondo!”
Vorrei che il mio post fosse letto da tanti e che potessero arrivarmi un po’ di rassicurazioni, sempre che bastassero davvero. L'unica cosa che la terapeuta ha detto è che io sono a un livello di consapevolezza/razionalità forte, ma non ho fatto lo scatto con quella emotiva e emozionale. E lì sta il problema. Mi disse che dobbiamo elaborare il lutto per il trauma di tuo fratello e che lo devi lasciare andare per tornare a vivere. Solo sentirlo da lei e scriverlo ora mi attiva una risposta corporea pazzesca.
Ciao carissima, come ti hanno già detto, sei ancora con tutti i piedi nella fase del lutto. Non hai ancora consciamente elaborato la perdita; è una situazione soggettiva, ovvero le reazioni sono diverse da persona a persona. Ci vuole tempo e soprattutto accettazione. So che non è facile. Purtroppo, quando si perde una persona cara non si hanno alternative, è così. Ricordati che lui sarà sempre con te, dentro il tuo cuore, e di certo non vorrebbe vederti così. Per quanto riguarda lo Xanax, prova a seguire le indicazioni del medico: tre volte al giorno, mattina, pomeriggio e sera prima di andare a dormire, con intervalli di 7/8 ore tra l’assunzione di una pastiglia e l’altra. Non sono medico, era la mia terapia assegnata anni fa dallo specialista; io prendevo 0,25 mg anziché 0,50.
Un grandissimo abbraccio.
-
Ciao e grazie per la risposta. Hai ragione nel dire che l'ansia negativa è sempre latente. Ho sentito il mio psichiatra, ormai diventato amico, che mi ha un po' variato la terapia farmacologica e mi ha consigliato di stare tranquilla perché presto tornerà il sereno. L'ansia mi accompagna tutto il giorno; ci sono giorni in cui sto meglio e giorni (come oggi) in cui avverto un senso di angoscia terribile. Avete consigli per affrontare questi momenti?
Grazie.
Ciao. Se non prendi ansiolitici, un rimedio abbastanza efficace è quello di tenere la mente impegnata altrove, per esempio con lavori domestici. Ancora meglio è l'attività fisica, poiché lo sport in genere fa rilasciare endorfine, un toccasana per il benessere fisico e mentale. In questi frangenti so che è dura, perché la voglia di fare è inesistente, ma bisogna sforzarsi lo stesso. Volere è potere. Ti assicuro che ti farà stare un pochino meglio.
-
Farai le risonanze, così ti togli il dubbio, ma i movimenti sbagliati sono un classico con la schiena. A me a volte capitano alla cervicale; magari dormo e sto ferma con il collo tante ore in una certa posizione, come tu sei stata ferma in piedi, poi mi sveglio e appena muovo e ruoto il collo “sgrack!” e poi mi faccio i giorni successivi mezza bloccata. Ultimamente ogni tanto mi capita pure la sciatica; sono proprio una vecchia.
Azz Garden... non ti fai mancare niente eh...!!!
-
Sì, credo sia ciò, ecco perché ho cercato una terapeuta che facesse EMDR, ma ad esempio adesso sto malissimo, mille sensazioni orribilissime. MI tornano immagini di maggio in ospedale, terrore. Ma come si fa a farle abbassare? Ho preso lo Xanax ma sto malissimo lo stesso. Ecco perché dico che non è un'ansia che conosco. Così forte mai avuta.
Dici che non muoio stasera così? O mi scoppia la testa?
Ciao carissima, vedo che non sei online. Spero di cuore che ti sia ripresa un pochino. Ho letto che assumi Xanax. Al bisogno oppure in base a una terapia concordata? In che dosaggio o mg?
Un grande abbraccio.
-
Ciao Hope, la mia diagnosi è ansia con depressione reattiva, non depressione maggiore. Sono sempre stata una persona combattiva e tenace, ma anche le rocce si sgretolano.
Questa sera, circa un'ora fa, stavo cenando con un'insalata. Poco prima avevo già avvertito strani sintomi fisici: l'orecchio sinistro era bollente, e da cinque giorni soffro di dolori muscolari, tensione al trigemino, scapola dolorante e una ferita che tira. Mi sento insofferente per il troppo tempo trascorso in casa, per la noia e la solitudine. Ho cercato di non pensarci e di mangiare comunque, ma mentre lo facevo, il malessere cresceva. Può sembrare una sciocchezza, ma ti spiego come mi sento e perché sono spaventata. Dire che è solo ansia o depressione mi sembra riduttivo. Volevo prendere dell'olio, ma allo stesso tempo mi chiedevo se non facesse ingrassare o se fosse dannoso, anche se in realtà lo desideravo. Insomma, una ridda di pensieri in conflitto tra loro. Non è follia? Mi preoccupo.
Comunque, prendo l'olio, ma subito dopo sento aumentare questa sensazione strana al petto e allo stomaco, come una guerra interiore. Non capivo cosa fosse e non so spiegarlo meglio di così. Misuro i battiti e la pressione, convinta che tutto quel caos interno corrispondesse a 130 battiti, e invece no. Tutto nella norma. Quindi sto male, ma non so spiegare il motivo. Se vado al pronto soccorso, cosa dico? Allora provo a capire quell'emozione che mi sfugge, ma così facendo peggioro le cose. Non riesco a uscirne e non so neanche come alleviare la situazione. Sono arrabbiata con la terapeuta che non risponde mai al di fuori delle sedute, e non lo trovo giusto. Mi mordo una mano per scaricare la rabbia di non capire cosa mi stia succedendo, o a volte addento un cracker come se mi avesse fatto un torto. Sono davvero arrabbiata.
Sto male da anni, non ho conosciuto serenità per molto tempo, ma quello che sto vivendo da dieci giorni deve avere una spiegazione. Il fatto che io non riesca a identificare questa emozione, e che la terapeuta non me la faccia capire, mi preoccupa.
Ho subito molte delusioni dagli uomini, ma non avevo mai vissuto dieci mesi di inferno come questi. Non parlavo del lutto di mio fratello da tempo con nessuno psicologo. È possibile che:
- l'ansia causata da lui,
- i problemi con mio padre e la mia vita insoddisfacente,
- il cumulo degli eventi recenti,
- i sogni brutti, in cui rivedo mio fratello stare male, e la sensazione di trauma che provo il giorno dopo, anche se so che era solo un sogno
mi abbiano portato a questo malessere in cui non riesco a capire cosa mi fa stare così male?
Non mi consola sentirmi dire che è ansia che può assumere mille forme o che è un nucleo depressivo reattivo, perché provo un senso di abbandono terribile e so di avere traumi da risolvere. Poco fa, mentre cercavo di scavare ancora nella sensazione che mi sfugge, mi è venuto in mente l'ospedale e la f∙∙∙∙∙a paura che ora associo a quel luogo. Tutto questo mi angoscia. Mi basterebbe un termine per farmi passare il terrore, ma non funziona. In passato, dopo un po' di tempo in cui stavo male, riuscivo a capire di cosa si trattava e, lavorandoci su da sola o con il terapeuta, me ne liberavo. Ma ora? Non ho più fiducia né in me stessa né nella terapeuta che sto vedendo. Boh...
Vorrei solo sapere che non impazzirò e che non morirò.
Fino a ottobre, per tre anni, ho preso l'Entact, poi l'ho sospeso. È iniziato il periodo difficile che ho descritto. Ora prendo un ansiolitico al bisogno, ma raramente, perché già assumo troppe medicine.
Conosco bene l'ansia, ma questo è qualcosa di diverso e non riesco a capire cosa sia. Adesso sento la testa piena di terrore, probabilmente perché cerco di comprendere cosa ci sia dietro a tutto questo. Non è che mi porto dietro i traumi, è come se li stessi vivendo ogni volta che ne parlo, scrivo o ci penso. Forse non riesco a spiegarmi bene, mi dispiace. Conosco il panico che ti fa temere di morire o impazzire, ma è qualcosa di immediato. Io, invece, sono terrorizzata come se avessi fatto un incubo vivido e spaventoso. Sto impazzendo?
Da quello che scrivi può anche essere disturbo post traumatico da stress, non sono medico quindi la mia è solo una deduzione, è quello che colpisce molti militari che hanno partecipato a missioni in luoghi di guerra, rivivono quotidianamente le atrocità vissute sul campo. Secondo me dovresti consultare uno psichiatra e iniziare una terapia farmacologica mirata. Comunque non stai impazzendo è stress all'ennesima potenza, cerca di razionalizzare il tutto, più cerchi risposte dal tuo inconscio e meno le trovi alimentando ancor di più il disagio che stai attraversando. Forza e coraggio, non mollare, fallo per te stessa, sei un essere umano e come tale meriti serenità.
-
Torno a scrivere di me. Negli ultimi anni, l'ansia non è migliorata molto, anche se avevo imparato a gestirla meglio. Per tre anni ho preso un antidepressivo, che ho smesso su consiglio del medico a ottobre 2023. Da allora, ho affrontato altri problemi e traumi da cui non riesco ancora a uscire. Tra ottobre e maggio ho subito quattro operazioni: frattura al piede e ernia ombelicale quasi strozzata, ho fatto una lunga cura di antibiotici e ho vissuto tanto stress, solitudine e sofferenza. Mi sto sforzando di imparare a vivere e non solo a sopravvivere, cercando di essere più libera.
A ottobre avevo cercato una terapeuta EMDR vicino a me, ma era piena e l'ho vista solo a metà maggio. Volevo e vorrei rimuovere i miei traumi che mi opprimono e, dopo aver tenuto duro, ho avuto una crisi di tristezza e un nucleo depressivo reattivo. Nella mia vita ho vissuto molte difficoltà, ma dopo ciò che ho attraversato negli ultimi mesi mi sento cambiata, diversa, come se non mi riconoscessi più.
Dalla terapia emerge che devo lavorare sui lutti e su altri aspetti. Mi trovo divisa tra la volontà di vivere appieno e una forza opposta, che è mortifera, legata a eccessive responsabilità, al ruolo di figlia che mette in pausa la propria vita per i genitori, e alla solitudine e insoddisfazione. Ho cercato di sfuggire a tutto questo negativo, ma non ci sono riuscita.
A metà giugno, a causa di una postura non equilibrata, sono iniziati attacchi di panico. Ho tentato di superarli, ma mi girava la testa, non riuscivo a reggermi in piedi e il terrore, insieme al caldo, mi ha bloccata per la prima volta nella mia vita. Ho provato a uscire, ma sono sempre tornata a casa. Mi sono sentita alienata, con la testa piena di angoscia. Poi ho conosciuto qualcuno che, da un lato, mi ha dato una spinta vitale e mi ha permesso di camminare un po' di più, ma, dall'altro lato, essendo un manipolatore, ha causato in me alti e bassi terribili in dieci giorni. Ho dovuto chiudere questo rapporto, delusa per l'ennesima volta dalla vita e dagli eventi. Avrei dovuto avere delle opportunità di vita dopo ciò che ho passato, ma invece ho chiuso alcuni rapporti di amicizia, ne ho messi in discussione altri e ho esaminato i problemi senza trovare soluzioni. Ho iniziato a accusare una confusione anomala, terrore e angoscia con cui mi sveglio e riaddormento, una sensazione di estraneità come se fossi dentro un trauma in tempo reale. I sogni brutti sui miei lutti sono tornati, e mi sveglio con un terrore al petto e battiti accelerati, che poi risultano normali al controllo, ma ho una sensazione indefinibile.
La terapeuta non risponde ai messaggi extra seduta e, quando l'ho cercata disperatamente in due occasioni, è stata disponibile solo tre giorni dopo, dicendo che alcuni temi non possono essere trattati superficialmente. Mi sento abbandonata e credo di esserlo davvero. È un argomento che lei conosce ed è da trattare.
Non ho nulla che mi dia gioia. Gli amici che fanno la differenza non sono davvero presenti, sono lontani o impegnati. I conoscenti non formano gruppi, sono tutti sposati e presi dai loro affetti. Non lavoro, cerco qualcosa, ma dovendo anche occuparmi di un genitore e avendo scoperto che badanti e case di riposo sono costose, mi sento bloccata in una vita che tolleravo fino ad ottobre, ma che ora non accetto più. Mi trovo in una dimensione in cui non ho risolto nulla e non posso e non voglio tornare indietro a "Vabbè, ce la facciamo andare bene così". Non so nemmeno come andare avanti e vedere un futuro migliore.
Le domande che vi pongo sono: Sta succedendo qualcosa di brutto a livello di salute? Devo fare delle analisi? Quel malessere al petto è fisico? Può lo stress e i traumi causare un malessere emotivo e fisico?
Conosco molte forme di ansia, nuclei depressivi e angoscia, ma questo è troppo strano. Il neuropsichiatra parla di ansia e di problemi che potrebbero emergere dalla terapia. La terapeuta dice che la mia emotività e consapevolezza sono disallineate. Ho capito le cose a livello razionale, ma non a livello di consapevolezza. Dopo circa quindici sedute, non sto meglio.
Mi sento in conflitto, con pensieri e desideri poco chiari o contrastanti. Ad esempio, nella sessualità, fino a questa crisi, avevo una mia modalità, con desideri e fantasie che poi mettevo a tacere fino alla prossima situazione. Ora questi pensieri sono emersi e non so dove metterli. Non accetto certe parti di me, non mi piacciono e mi creano confusione. A cinquant'anni, non dovrei aver già accettato certe cose di me stessa? Razionalmente, so che dovrei risolvere tutto, ma emotivamente sto malissimo. È normale sentirsi così a questa età?
Ho terrore di me stessa o di parte di me o di non sapere cosa mi stia capitando.
Un esempio recente: alle 15 mi sono sdraiata sul letto, distrutta dalla crisi vagale, mi sentivo strana e spaventata, mi sono appisolata, e al risveglio ho avvertito terrore al petto, come un fuoco o un tremolio interno, con agitazione folle. Ho cercato di esplorare quel nucleo per dissipare il terrore, ma non ci sono riuscita. Mi sono alzata, la testa girava per la cervicale, e quel malessere al petto si è spostato alla mente. Mi sento in un modo che non so definire bene. Non è solo depressione o agitazione, è qualcosa di più chiaro e complesso.
So che non c'è nulla che mi dia gioia. Non ho un progetto lavorativo, un viaggio, né qualcuno con cui uscire. Mi sento come se non avessi ruoli significativi, tranne quello di figlia che fa da genitore ai genitori da tutta la vita. Il mondo sembra non accorgersi della mia esistenza. Conosco fin troppo bene ospedali, cimiteri, paure, medici, patologie, notti insonni, attese incerte, solitudini cosmiche e forti delusioni.
Non ho punti di riferimento o persone di riferimento. Mi manca la casella del mio cervello dedicata al benessere, gioia, fiducia e relax. Le persone nuove sono volubili e spesso spariscono, gli amici ti sorprendono, spesso non in positivo. Come si chiama tutto questo? E soprattutto, come si supera? Non ho ancora fatto una vera seduta di EMDR, e temo che possa scoperchiare troppe emozioni. Quando mi dicono di pensare a cose positive, faccio fatica. Vedo solo paure di morire o impazzire, malattie, e la sensazione di non poter vivere davvero come mi ero ripromessa. Mi sento come una corda che, nonostante i miei sforzi, mi riporta sempre indietro.
Cia carissima, innanzitutto non sei assolutamente sola, ci siamo noi del forum anche se compagni di disavventure . Qello che hai descritto tra sintomi e stato dell'umore non è altro che un forte stato ansioso, esperienza personale trentennale .
Assumi farmaci?
-
Questa fine dell'estate mi sta mettendo di malumore e mi provoca un'ansia non indifferente. Ho passato un agosto molto bello, circondato da persone e amici. Adesso sono tornato a casa mia, e sono già tre giorni che rimango chiuso in casa (ho 24 anni, quasi 25, e studio all'università). Devo studiare per gli esami che sono tra poco, ma non ci riesco. Penso a come vivrò questi prossimi mesi invernali, che per me sono sempre stati una piaga a causa dell'assenza del sole. Ho paura di passare i giorni in casa, in silenzio. Ho paura di poter stare di nuovo male come lo sono stato due anni fa. So che sono solo paure, stupide e irrazionali, e che ci sono persone con problemi più seri dei miei, ma avevo bisogno di sfogarmi.
Ciao. Tranquillo, quando vuoi sfogarti non farti problemi siamo tutti sulla stessa barca... anzi siamo talmente tanti che opterei per nave. Non sei solo.
-
Ciao, stavo proprio pensando di aggiornare la discussione sul concerto. Comunque, no, niente da fare. Mio padre ha cercato i biglietti; alla fine, saremmo andati solamente io e lui. Mio fratello è partito per Napoli e mia madre non ha voglia di farsi tre ore di macchina, visto che è terrorizzata dall’autostrada. Abbiamo cercato i biglietti, non abbiamo trovato niente. Mio padre ha avanzato l’idea di chiedere i posti speciali per le persone portatrici di disabilità. Io detesto queste cose e gli ho espresso il mio dispiacere, ma considerando che questo era un concerto al quale tenevo molto, ho chiuso un occhio e ho accettato. Mio padre ha chiesto all’organizzatore del concerto se ci fossero ancora posti per persone portatrici di disabilità. Niente da fare nemmeno per quelli. Considerando che i biglietti sono in vendita da fine marzo, potevamo aspettarcelo. Vabbè, prendo un bel respiro e la prossima volta mi organizzo meglio.
Comunque, ho notato che ultimamente le ultime frasi dei miei messaggi vengono spostate all’inizio per poi essere ripetute alla fine. So che questo non è un problema del forum; è il mio cellulare che, evidentemente, ultimamente fa un po’ quello che vuole. Ci tenevo solo a precisare questa cosa, visto che mi rendo conto che queste cose rendono i messaggi piuttosto confusi.
Avrà un po' d'ansia anche il cellulare...!!! Comunque mi spiace per il concerto, sarà per l'anno prossimo dai...