Posts by LorDag95

    valexio92 Ti ringrazio moltissimo per la risposta.

    Effettivamente, l’amore e la comprensione della mia compagna e l’imminente nascita di mio figlio sono ciò che mi dà forza più d’ogni altra cosa. Vi chiederete come mai io scriva qui e sembri tanto preoccupato per i miei sintomi, che non sono pii così drammatici.

    In verità, le motivazioni sono sostanzialmente due:

    1) Ho vissuto il DPDR in maniera intensa nel 2018 e ho il terrore assoluto che possa tornare su quei livelli, anche se ormai tra alti e bassi è così praticamente da due anni;

    2) Perfino questi sintomi relativamente "lievi" mi fanno sentire una persona diversa: solitamente sono solare, amo chiacchierare, stavo scrivendo un libro. Ora non riesco a essere me stesso e, per il momento, ho dovuto accantonare il progetto della scrittura perché quando provo a buttar giù qualcosa mi sembra di non esserne in grado e/o di non ricordare quel che ho scritto.

    Mi sta davvero avvilendo.

    Per quanto riguarda il DOC ho qualche dubbio anche io: effettivamente penso ossessivamente a me stesso e ai miei sintomi, tanto che so riconoscere una "crisi" di dere da qualche giorno prima che arrivi, visto che la mia testa inizia a focalizzarcisi senza sosta. Quando sto meglio, invece, per gran parte del tempo riesco ad allontanare questi pensieri dalla mente, al punto da stare molto meglio o, in alcuni casi, perfino bene.

    Da dieci giorni è di nuovo peggiorato e nei due o tre giorni precedenti ho previsto la crisi perché mi ci stavo di nuovo ossessionando.

    Non vorrei dire una castroneria ma credo sia una sorta di circolo vizioso: è come se la derealizzazione alimentasse l’ansia e l’ossessività che, a loro volta, alimentano il sintomo.

    Se riuscissi a vivere senza fossilizzarmi su questa trappola mentale, vivrei molto meglio. Il sintomo in sé non è devastante, la paura di impazzire o di perdermi e non essere più me stesso, invece, lo sono eccome.

    Ciao mai

    Prima di tutto vorrei ringraziarti infinitamente per la comprensione e la risposta.

    Effettivamente, nel post originale non ho specificato che dopo l’assunzione di quella notte di 5 anni fa ho definitivamente e completamente chiuso con qualsiasi sostanza psicotropa, etanolo incluso.

    Non sono mai stata una persona avvezza all’utilizzo di sostanze ed è anche e soprattutto per questo che mi prenderei a schiaffi per averlo fatto, quella volta, tra l’altro con un metodo altamente sconsigliato ai "neofiti".

    Ad ogni modo, leggerò molto volentieri il tuo link e ne approfitto per ringraziarti ulteriormente. Spero di poter tornare presto a vivere, se non come prima di quella sera o come nel periodo 2019-2022, almeno come fino a qualche settimana fa.

    Per il momento, ti auguro una buona notte.


    P.S. i miei sintomi, per fortuna, non sono gravissimi ma si sono assestati su uno standard abbastanza debilitante, pur avendo alti e bassi che si alternano in periodi di tempo nell’ordine delle settimane o dei mesi.

    Nel 2018 erano stati piuttosto intensi: distacco da sé e dal mondo circostante fino a un brevissimo “viaggio astrale”, distorsione e disgregazione della percezione dello scorrere del tempo, sensazione di separazione "fisica" dal mondo (mi sentivo come se vivessi dentro una spessa bolla di vetro); non riuscivo ad alzarmi dal letto e vedevo come "irreali" le persone a me care; mangiavo poco e parlavo ancora meno. Per fortuna, all’epoca l’alprazolam e il Ludiomil mi aiutarono molto e, come ho scritto, alcune scelte di vita ancora di più.

    Ora i sintomi si limitano a una sorta di confusione mentale e di pensiero, scarsa memoria a breve termine, tristezza, irritabilità e un lieve senso di irrealtà, come se la luce fosse fastidiosa e lo sfondo del mondo un cartonato dipinto.

    Buonasera a tutti.

    Premetto che ho iniziato a seguire questo forum diversi anni fa (2018) quando, in seguito all’assunzione di cannabis (maledetto me, non l’avessi mai fatto) ho sperimentato derealizzazione e depersonalizzazione costanti per circa 4/5 mesi.

    Long story short: dopo qualche mese di Alprazolam (che stranamente mi azzerava il sintomo stesso e non solo l’ansia correlata) e Ludiomil, inizio a stare meglio; anche se credo fermamente che il miglioramento e la momentanea guarigione siano da ascriversi più che altro a una profonda riorganizzazione che avevo operato nella mia vita e a una persona stupenda che conobbi proprio allora e che tra meno di due mesi diventerà la madre del mio primo figlio.

    Scrivo qui perché, come ho detto, la derealizzazione era diventata solo un lontano e spiacevole ricordo fino a novembre dell’anno scorso, quando dopo aver raccontato ad un amico ciò che mi era accaduto si è improvvisamente ripresentata.

    Per fortuna, non con l'intensità di qualche anno fa (non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto per il terrore di vedere il mondo e le persone distorti) ma c’è e, tra alti e bassi, non è più andata via.

    Ci sono alcune differenze: in questo caso, la derealizzazione è acuita dal mio soffermarmici ossessivamente: analizzo e spulcio ogni percezione, ogni minima anomalia.

    Mi sono sempre fatto "vanto" della mia mente arguta, della mia memoria e della mia cultura e adesso sento che non mi è rimasto più nulla di tutto ciò: i miei pensieri sono quasi sempre confusi, le mie capacità congitive sono obnubilate, la memoria a breve termine è peggiorata notevolmente.

    E ora ho paura.

    Paura di non riuscire ad essere vicino alla mia compagna e al nascituro come dovrei e vorrei, paura che non passi più. Ho paura di tante cose.

    Ho paura di seguire una terapia farmacologica/psicoterapeutica perché so che inizialmente rischiano di peggiorare i sintomi e in questo momento non posso proprio permettermelo. Ho paura perché l'alprazolam, a differenza di anni fa, calma l'ansia di contorno ma non ha alcun effetto sulla dissociazione.

    Qualcuno ha avuto esperienze simili? Qualcuno ha avuto ricadute e ne è uscito?

    Perdonate la mia "filippica" ma sono davvero sconfortato.