Questa settimana ho iniziato.
La mia strategia è fare solo 8 pagine al giorno, per adesso funziona 
ma credo che l'aver aperto un argomento qui mi sia servito in qualche modo da stimolante.
Per quanto riguarda l'"ego" non capisco proprio cosa centri con l'argomento.
Come valutare la figura dello psicologo?
Benissimo a patto di essere consapevoli di accettare la possibilità che stia avvenendo una mera "sostituzione" finalizzata ad adattarsi ad un contesto che potrebbe essere sballato dall'inizio alla fine.
No, ok, ammetto di non capire cosa stai dicendo. Cosa sostituisce lo psicologo?
Vorrei parlare dello studio in generale (non necessariamente legato alla scuola), un argomento che occupa una parte importante della mia vita, sono un appassionato, adoro imparare cose nuove. Ho un programma di studio che mi sono creato a inizio anno nella mia lista dei buoni propositi per il 2021, questo programma prevede lo studio di tre libri che ho acquistato, ma che non sono riuscito ancora ad iniziare. Non so perché, ma continuo a rimandare giorno dopo giorno il loro studio. In questi quattro mesi avrei dovuto già finire due dei tre libri che ho comprato, ma non riesco proprio a cominciare. Voi come affrontate i vostri momenti di improduttività? Avete delle strategie, trucchi? Mi rivolgo specialmente agli universitari o ex-universitari che sono persone che hanno o stanno affrontando quella "maratona" di esami che devono essere svolti con cadenze precise e che quindi prevede una costanza e metodo per essere portata a termine.
Anche io ho sintomi che si acutizzano in fasi diverse del giorno, non so come mai, con i farmaci non ho più avuto episodi gravi, però non riesco a vivere serenamente e "dove picchia" la mia paura sono praticamente un invalido per il momento, ti scrivo perchè ti dico che i sintomi dell'ansia possono essere anche fisici e sensoriali, se tu hai paura ti basta consultare uno specialista (non psicologo che non è un medico) che ti può dire cosa NON hai. Io per esempio in un periodo sospettavo di avere un tumore per via di alcune manifestazioni del mio star male, ma lo specialista ha subito scartato la cosa, spiegandomi poi nei dettagli il perchè.
Ciao a tutti, è una domanda che spesso mi pongo quando qualcuno mi parla di suoi percorsi psicologici. In passato ho intrapreso un percorso psicologico con uno psicologo, sono riuscito a risolvere un mio problema ma devo ammettere che il tempo avrebbe fatto altrettanto e quindi non saprei dire se è stato bravo lo psicologo o se il tempo ha fatto il suo dovere (forse le sedute sono servite da catalizzatore, ma chissà). Prima mi capitava di guardare spesso video di psicologia sul web, mi accorgevo però che tutto ciò mi allontanava dai miei obiettivi, come se il cercare di dar forma a degli stati interiori ne facesse perdere la sostanza (non saprei come spiegarmi meglio), trovo invece molto utili i gruppi di persone, dove non si parla di problemi specifici, ma semplicemente si chiacchiera o si fa qualcosa insieme come una specie di comitiva; anche queste cose fanno parte della rete di supporto psicologica, però le trovo più concrete, più efficaci (per lo meno per me), mentre lo psicologo mi viene difficile capirlo, parlare in una stanza con una persona da soli, "isolati dal mondo" con una persona che si è li per aiutarti, ma con la quale non potrai avere un rapporto di amicizia per esempio, con la quale hai un tempo limitato di incontro (solitamente 45 minuti) e che paghi a fine seduta.
Voi come la pensate?
Il pacco
Un teen movie comico-demenziale, i protagonisti devono riuscire a riportare il pene di un loro amico in ospedale in tempo prima che sia troppo tardi. Film divertente.
La pioggia nel pineto; avrei voluto scriverla io.
