Posts by repcar

    Ciao. Iniziamo col dire che in entrambi i casi possono verificarsi episodi come quelli da te citati. Molto probabilmente il tuo specialista proverà ad aumentare il dosaggio della molecola, che può arrivare fino ad un massimo di 60 mg.

    E' possibile, ma non è una certezza, che possa cambiarti molecola, dato che la tua assunzione è continuata per molti anni. Purtroppo questo succede spesso, e quando capita sembra di cadere nuovamente nell'abisso. Passa la tua visita e ricorda sempre che questi segnali di ricaduta possono manifestarsi con una certa frequenza, soprattutto quando la patologia acquisisce un carattere cronico.

    In attesa della visita puoi senz'altro prendere l'ansiolitico per smorzare i picchi di ansia, prima che si trasformino in attacchi di panico.

    Come sempre ricordo che non sono un medico, quindi la prima e l'ultima parola spettano allo specialista.

    In bocca al lupo e mi raccomando, tenacia :)

    repcar Avevo associato lo xanax ma, aumentando lo "stordimento" mi faceva anche aumentare l'ansia. Diciamo che io non ho tanti attacchi di panico ma ho un'ossessione per la derealizzazione che mi porta a provarne i sintomi anche quando effettivamente non ci sono e quindi h24. Sono sempre dietro a monitorare come percepisco le cose, ma involontariamente, come se ormai fosse diventata un'abitudine, e temo che finché arriverà il pensiero non riuscirò a vivere la vita normalmente. È come se non guardassi più la vita semplicemente ma guardassi come io vivo la vita per capire se sono tornata "normale"... è difficile anche da spiegare per me.


    Il brintellix a dose 10mg lo prendo da 2 mesi, sono 14 giorni circa che ho aumentato la dose. Anche dopo l'aumento della dose ci vogliono 4/6 settimane per vederne i risultati pieni?

    Ciao. Non mi tartassi assolutamente, capisco bene cosa provi, ci sono passato e ci passo tuttora, solo che adesso ho la consapevolezza della malattia e cerco di gestirla nei periodi acuti.

    Allora, iniziamo a dire che, sempre personalmente, non stai affrontando la cura per come solitamente si fa in queste occasioni. L'antidepressivo inizia con prima gli effetti collaterali fino a quando non raggiunge una costante nel sangue; poi inizia la fase del miglioramento. Proprio per evitare questo effetto, viene associata una benzodiazepina, per attenuare questo senso di "non fa effetto". Ecco perché ti ripeto di prendere contatti con lo specialista per adeguare la posologia e prendere costantemente la benzodiazepina fino all'inizio del beneficio del farmaco. Poi ricorda che se il farmaco a piena dose non fa effetto, lo specialista ne ha a disposizione decine, quindi può passare ad altra categoria di farmaco. Non è facile trovare il giusto farmaco alla prima volta. Se non abbassi i livelli di ansia con la benzodiazepina, non toglierai mai quella sensazione di derealizzazione. Ricorda che ci sono farmaci "da banco" che sono più nocivi di un antidepressivo, credimi.

    In sintesi:

    - fai passare un'altra decina di giorni prendendo il dosaggio di 14 mg, telefona allo specialista e vedi cosa fare (si può raggiungere il dosaggio di 20 mg al giorno);

    - fatti dire quante gocce e per quante volte al giorno devi prenderle;

    - se vedi che alla dose massima di antidepressivo non hai miglioramenti, allora, unitamente allo specialista, cambiate la tipologia di farmaco.

    Ripeto di testa tua non fare nulla e ricorda che lo stordimento, la vertigine e la nausea sono i primi effetti collaterali del farmaco, che piano piano si attutiscono per poi scomparire.

    Adesso che sono iniziate le belle giornate, approfittane per lunghe passeggiate all'aperto, che sono un toccasana.

    Infine, se la sintomatologia è più pesante la mattina, prendi il farmaco di sera prima di andare a dormire. Ripeto, abbi molta fiducia e tenacia che ne uscirai. In bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :)

    Cerca di stare tranquilla. Se ti racconto dell'orticaria che ho avuto, non ci crederai mai. Dopo ogni doccia era un supplizio per un'ora, con le gambe rosse e un prurito da non credere. Dopo un anno e centinaia di euro spesi, ho scoperto di essere allergico al calcare contenuto in maniera eccessiva nell'acqua corrente. Quando la bevevo, la concentrazione era minima, ma sotto la doccia e a contatto con la pelle, non ti dico...

    Ricorda sempre che la domanda più difficile esige la risposta più semplice. In bocca al lupo e fammi sapere come stai. :)

    Brintellix 14 gocce. Ne ho prese 10 per due mesi e sono a 14 da una decina di giorni.

    Ciao. In pratica, sono solo passati 14 giorni dall'inizio della tua terapia, ma non vedo che ti sia stata prescritta una benzodiazepina, a meno che tu non stia già assumendo il Lexotan, in tal caso la situazione sarebbe diversa. Purtroppo, gli antidepressivi richiedono un periodo di tempo che va da 2 a 4 settimane prima di manifestare i loro effetti, quindi la prima cosa che puoi fare è avere pazienza e rimanere in contatto con il tuo specialista, in caso avesse bisogno di aumentare il dosaggio del farmaco.

    Ho riportato un post intero dedicato alla depersonalizzazione/derealizzazione, ma vedo che sei molto confusa. La tua derealizzazione è un sintomo del panico che si manifesta soprattutto durante gli episodi di ansia esagerata che possono portare ad un attacco di panico, in particolare quando si è di fronte a qualcosa che ci spaventa.


    So che la derealizzazione è causata dall’ansia ma dentro di me ho paura di essermi rovinata il cervello per sempre e di non poter tornare come prima.

    Classico pensiero definito "worm" (verme, parassita, ecc.) che si insinua nel cervello. Già che hai compreso che la derealizzazione è causata dall'ansia, hai fatto un grande passo e vedrai che, continuando la cura, la sintomatologia andrà scemando.


    Provo a spiegarmi, se ho la fissa del battito cardiaco mi basterà cercare di smettere di contare i battiti, se ho la fissa della pressione idem, ma quando uno ha la fissa della derealizzazione cosa si fa per rompere l’abitudine a controllarla?!

    Prima di arrivare a rompere il circolo della derealizzazione, bisogna abbassare i livelli di ansia. Quindi, come detto in precedenza, devi dare tempo al farmaco di fare effetto terapeutico e vedrai che pian piano ne uscirai. Purtroppo, non è un sintomo come il mal di testa che si può curare con un analgesico. Nei disturbi mentali, i miglioramenti si percepiscono molto lentamente.

    Prova questa tecnica: cerca su YouTube dei video sulla respirazione diaframmatica e mettili in pratica. Pian piano, ma con tenacia, vedrai i miglioramenti sull'ansia, perché, come ti ho già detto, abbassando l'ansia si previene l'attacco di panico e scompare la derealizzazione.

    L'ultima cosa, forse la più importante, è la gestione dello stress. Dai priorità a ciò che devi fare...

    Come sempre, in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare a chiedere... :)

    repcar sei sempre la mia salvezza in questo forum! Diciamo che la mia ansia si presenta e basta, non ha un motivo scatenante, o perlomeno non consciamente. Ultimamente sto avendo dei fastidi di salute, chiamiamoli così, e tutto si è esacerbato. I miei pensieri disfunzionali mi fanno vedere tutto con un esito catastrofico. Mi sento molto giù.

    Ciao, se non sbaglio nel passato usavo chiamarti testona! ^^ In primo luogo, un grande bacione alla tua bambina (se non sbaglio) <3

    Partiamo da un punto fermo: con l'esperienza passata, la cura che hai fatto e la diagnosi posta dallo specialista, sei una persona predisposta a una sintomatologia ansiosa/depressiva di grado medio.

    Ricorda che l'ansia è un tratto del nostro DNA e, sebbene non si manifesti come malattia in tutti, è importante e determinante in molte situazioni.

    Se stai attraversando un periodo di forte stress, molto probabilmente il tuo cervello ha iniziato a creare quel circolo vizioso che ti ha portato nel passato a vivere una situazione simile.

    Come si dice, la risposta sta in te: i problemi vanno affrontati, anche perché non esiste nessun farmaco che possa eliminarli. Devi quindi razionalizzare i tuoi pensieri e dare priorità ad essi secondo l'importanza.

    Se hai già vissuto una situazione simile in passato, il tuo cervello potrebbe iniziare ad agire per conto proprio non appena ti senti un po' giù. Quindi, quando un pensiero negativo arriva, pensa a cosa si può fare per risolvere il problema e attua la soluzione. L'intero processo deve essere lineare, perché sovrapporre i pensieri può far emergere la sintomatologia ansioso/depressiva.

    Tieni presente che se la sintomatologia è forte e si prolunga nel tempo, potrebbe essere necessario un nuovo ciclo di terapia. Prima di questo, tuttavia, prova a gestire la situazione da sola.

    Come sempre ti auguro un grande in bocca al lupo e ricorda che sono sempre a disposizione... :)

    Aspettavo tue risposte ;) Non so se hai letto il mio post... ;(

    Comunque, potresti per favore inviare queste tecniche di cui parli? Non riesco a destreggiarmi bene e non le trovo. Grazie mille!

    Ciao. Non l'avessi mai fatto... :D ho visto che nei tuoi post non manca nulla, insomma come si dice a Roma... namo bene...

    Ogni volta che scompare un sintomo che il tuo cervello ritiene "l'ultima porta", ne compare subito un altro.

    Come sempre ribadisco che non sono uno specialista o figura simile, ma ho più di trent'anni di esperienza riguardo le patologie psichiatriche vissute in prima persona, faccio parte di un gruppo di aiuto e cerco di dare una "mia risposta" in questo forum.

    Personalmente, sembra che tu abbia un GAD, cioè un disturbo di ansia generalizzata, con associata ipocondria. Questa tesi è avvalorata dalla sintomatologia che cambia ogni volta a seconda dell'organo:

    - referti medici;

    - orticaria;

    - disturbi alla colonna vertebrale (unico indizio che trovo, in quanto confermato da apposita TAC e altro);

    - contratture;

    - sensazioni di sbandamento;

    - palpitazioni;

    - tachicardia.

    Se mi è sfuggito qualcosa, per favore fammelo sapere :D, scherzo!!!

    In vari tuoi interventi ho letto che prendi il Lexotan, in un altro che hai preso il Daparox e ti sei trovata bene. Sulla base di questo l'unico sintomo che si può collegare a tutte queste sintomatologie ansiogene è il tuo tratto lombare, che ti porta a sezionare il tuo corpo ad ogni minimo segno. Insomma, sei come un soldato in trincea che combatte l'invisibile in una guerra terminata da dieci anni :grinning_face_with_big_eyes:

    Se hai preso il Daparox unitamente al Lexotan, vuol dire che una qualche diagnosi ti è stata fatta.

    Il mal di schiena non te lo leverà nessuno, nel senso che devi gestirlo attraverso esercizi posturali, tecniche di rilassamento, lunghe passeggiate all'aperto, senza correre, e magari aiutarti quando il dolore è forte con qualche farmaco sempre prescritto dal medico.

    Se vedi che non riesci a gestire questa tua ansia e la ritieni esagerata, allora metti in conto l'inizio di una nuova terapia farmacologica, ma ricorda sempre che i tuoi sintomi, parlo di schiena, non andranno via, però almeno riuscirai a gestire l'ansia senza portarla a livelli eccessivi.

    In merito alle tecniche di rilassamento, puoi trovare molte opzioni su YouTube, come la respirazione diaframmatica, la mindfulness, la meditazione guidata, lo yoga, ecc. All'inizio potrebbe sembrarti difficile, ma se perseveri otterrai grandi benefici. Tieni presente che questi esercizi andrebbero eseguiti non solo quando si ha un attacco di ansia, ma anche quando ti senti rilassata. Personalmente, sulla mia persona, la respirazione diaframmatica ha un grande effetto calmante.

    In bocca al lupo, e se hai delle domande non esitare a farle. Cerca di trovare qualsiasi forma di aiuto che ti permetta di avere una vita normale, invece di dover sopravvivere. :)

    So che è la centesima volta che scrivo su questo tema ma non so più come fare... sto facendo terapia farmacologica e cognitivo-comportamentale ma il pensiero arriva e subito dopo la suggestione :loudly_crying_face: vi prego aiutatemi... come si fa a rompere una routine di pensiero o a far sì che, nonostante il pensiero, non arrivino le suggestioni?

    Ciao. Magari lo avrai scritto cento volte, puoi cortesemente riportare la terapia (principio attivo) ed il dosaggio del/i farmaci?

    Grazie.

    Ciao. Ti volevo chiedere se c'è stata mai una valutazione medica del tuo stato, se poi hai fatto qualche cura oppure è solo questione di personalità.

    Sarebbe utile conoscere anche la sintomatologia che accompagna queste tue "sensibilità".

    Non ho potuto attingere notizie dal tuo profilo perché "limitato".

    In bocca al lupo come sempre! :thumbup:

    Sono le 6:45 e io sono sveglia in preda alla mia ansia e ai miei pensieri disfunzionali. La mia ansia, la mia lieve depressione e alcuni miei sintomi sono generati dalla mia maledetta mania del controllo. Ho avuto e sto avendo dei piccoli problemi di salute che per me sono in automatico irrisolvibili e cronici, penso sempre al peggio e mi penso condannata ad avere una vita di sofferenza mia e di chi mi sta accanto. So già che questa mia tendenza catastrofista deriva dalla mia mania di controllo e perfezionismo. Come cercare di alleviare un po’ la situazione? Non posso riprendere la psicoterapia anche se lo vorrei tantissimo. Ma per ora non mi è possibile.

    Ciao. Quando torno a leggere di 'vecchie amicizie' che ripiombano nel baratro dell'ansia/depressione, capisco benissimo lo sconforto che provano, perché si credeva di aver chiuso un portone, invece la sintomatologia ha fatto breccia da un'altra parte.

    Facciamo una ripassata tra vecchi amici e, se non ricordi qualcosa, magari tra le righe ti viene in mente.

    Partiamo da un punto fermo: l'ansia, intesa come "patologia riconosciuta da uno specialista", e non parliamo di ansia leggera ma di uno stato che compromette il vivere quotidiano, NON LASCIA MAI IL NOSTRO CORPO.

    Ferma il cervello ed afferra queste parole:

    - Ad un certo punto della nostra vita, la predisposizione, fattori neurologici, psicologici, fanno insorgere questa ansia;
    - Ci si rivolge allo specialista che, con la farmacoterapia e sedute di psicoterapia, fa sì che si possa vivere in uno stato normale; infatti esistono dei tempi lunghi dove non vi è la comparsa di nessun sintomo, come invece riaffiora altre volte;
    - Il nemico numero uno dell'ansia (ma ne esistono altri) è lo stress prolungato, che porta a far aprire la vecchia cicatrice, facendo riaffiorare vecchi ricordi che sanno di catastrofico.

    Insomma io lo definisco come un virus latente, sta anni senza farsi sentire finché per diversi motivi riaffiora, tipo herpes, ecc.

    A questo punto, le soluzioni sono due:

    - Se riesci a gestirlo in maniera tale da riportarlo nell'alveo della "normalità", potresti utilizzare delle tecniche che avevo scritto nei miei precedenti post (se non riesci a trovarle, te le invio nuovamente);
    - Se vedi che i tempi si prolungano senza alcun miglioramento, allora metti in conto una ripresa della cura farmacologica (sarebbe utile anche la psicoterapia, ma adesso non puoi farla), in modo tale da riprendere il tuo equilibrio (ci sono altre tecniche dove non spendi un euro).

    Ora ti faccio una domanda: quale/i fattore/i scatenanti pensi abbiano influito sulla tua ripresa ansiosa?

    Come sempre, e lo sai già, non sono un medico né una figura similare, quindi quello che scrivo è frutto della mia esperienza personale.

    In bocca al lupo e fammi sapere ;)

    Ciao a tutti/e, mi sento di non concordare in toto con repcar perché i sintomi di Fluffa2 mi sembrano piuttosto pesanti per essere ricondotti a un "semplice" stato di ansia. Anzi, pur accettando che ci sia, potrebbe essere una conseguenza e non la causa.

    Per esperienza personale so cos'è la depersonalizzazione, specie se accompagnata da numbing (ottundimento emotivo) e da altri spiacevoli fattori come il doc, che nel mio caso fu una conseguenza. È un discorso complesso, dovrei svelare troppi retroscena, ci sono vari traumi dietro che hanno causato problemi neurologici e psicologici di notevole gravità, il mio è un caso particolare, ho avuto anche momenti in cui la tenuta della mia salute mentale è stata a forte rischio e ho sperimentato un numero imprecisato di psicofarmaci, anche molto potenti, già nell'adolescenza.

    Ho una certa esperienza di dottori e specialisti e so che non tutti sono disposti ad accettare che un sintomo possa essere legato a qualcosa di più grave da quello che solitamente trattano.

    Questo post è rivolto principalmente all'utente Fluffa2. Leggendo quanto è stato postato dall'utente in descrizione e considerando la decisione presa (che spero sia stata riconsiderata), si può immaginare che sia stata colta da un'ansia abnorme, al limite dell'attacco di panico.

    Partiamo sempre da un punto fermo: ognuno di noi ha una propria storia. Non siamo medici, né operiamo nel settore, quindi bisogna raccontare la propria esperienza EVITANDO di usare terminologie o frasi che nel contesto in cui opera questo sito (il cui spirito è "uno spazio di ascolto, condivisione, approfondimento ed auto mutuo aiuto, etc."), potrebbero non venir considerate come un valido aiuto e supporto in ambito psicologico/psichiatrico. Capisco molto bene che nessun regolamento è stato violato e che l'intenzione dell'utente che ha postato la risposta era decisamente una sua opinione del tutto legittima.


    Fluffa2 ha menzionato un aspetto del suo stato che ha decine e decine di variabili. Pertanto, stabilire o soltanto leggere "è un discorso complesso, dovrei svelare troppi retroscena, ci sono vari traumi dietro che hanno causato problemi neurologici e psicologici di notevole gravità, il mio è un caso particolare, ho avuto anche momenti in cui la tenuta della mia salute mentale è stata a forte rischio e ho sperimentato un numero imprecisato di psicofarmaci, anche molto potenti, già nell'adolescenza" potrebbe generare un tumulto/turbinio di pensieri negativi, oserei dire catastrofici. Ogni patologia psichiatrica ha una propria genesi, un proprio excursus, un proprio andamento, un proprio nome e una propria cura. Il tutto determina che vari sintomi (e parlo di sintomi) possono essere collegati a decine e decine di patologie, senza esserne la componente principale.


    Spero che Fluffa2 abbia ripensato alla sua decisione e non abbia paura di qualcosa che già alcuni specialisti hanno escluso.

    Un grande in bocca al lupo! :thumbup: