per chi è credente, penso che la vita in questa terra sia il vero inferno. Proviamo a fare un esempio: per un terzo della vita si dorme, per un terzo si lavora (per chi è fortunato) ed un terzo resta per viverla. Questo è il punto...godersi la vita...parole che a chi soffre di una qualsiasi patologia psichiatrica non dicono nulla. Capisco molto bene le persone che dicono per me la vita è solo...I momenti felici sono percentuali irrisorie se paragonati ai periodi di infelicità. Non mi venite a parlare di malattie del corpo, perché quelle della mente cosa sono??? Quindi a conti fatti quanto tempo della nostra vita viviamo "bene"? Fate un calcolo, attendo risposte...........
Posts by repcar
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la meteropatia oramai è diventata scienza. Il caldo, quindi, con afa, riempie l'aria di particelle elettrostatiche. I ritmi circadiani cambiano. La sensazione è certamente soggettiva, chi è tendenzialmente ansioso tende ad esserlo ancora di più, in quanto la dispnea, le vertigini, il caldo, la testa ovatta etc non fanno altro che acuire la sintomatologia ansiosa. Il livello superiore dell'ansia termina con il DAP, dove scariche di adrenalina invadono il tuo corpo, ed in alcuni secondi, minuti per i più sfortunati, sconquassano il tuo corpo. Personalmente più caldo c'è più mi sento ansioso. Le stagioni, in misura maggiore o minore, portano degli squilibri alle persone ansiose. Chi soffre soltanto di lievi stati d'ansia, magari non le percepisce, ma chi ha il DAG se ne accorge eccome. Ho un cane che seguendo me è diventato anche lui ansioso hahahahahahahha però per lui solo valeriana
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condivido appieno quanto scritto da ansia123. Come precedentemente postato l'ipocondriaco è la persona che è in costante ricerca del male fisico. A nulla valgono le assicurazioni, durano al massimo qualche ora o giorno, ed ecco che un altro piccolo dolore scatena la ricerca. A questo subentra il cercare su internet, in base ai nostri dolori, di quale malattia soffriamo. Si parte magari con un leggero stranuto per arrivare al cancro, infarto etc.. Un consiglio che ho messo in atto, non cercare su internet risposte del genere, non fai altro che crearti un circolo vizioso è come il cene che vuole mordersi la coda. Non è facile lo so, ma da qualche parte devi iniziare. Ho 53 anni e ti assicuro che il primo "infarto da internet" mi è venuto a 27 anni, quando è morto un mio vicino di casa proprio per infarto. Ho iniziato a girare medici, specialisti etc, per sentirmi dire sempre la stessa risposta "lei è ansioso". Quando stavo un po bene, ecco altro dolore e via così dicendo. Ripeto è difficile dispensare consigli, ma ricorda che il cervello elabora e crea la percezione, pertanto somatizzi in tutto il tuo corpo qualsiasi cosa, dal semplice prurito a cui prima non davi peso, fino al dolore etc. Se continui così non farai altro che vivere male, pertanto pensa al positivo e poi come diceva qualcuno, mi è venuto l'infarto ma sono morto con il raffreddore...In bocca al lupo......
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meglio la depressione o l'impotenza. Avendo avuto la vera depressione, al limite del suicidio, preferisco la seconda. NOn è facile ti capisco.
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la spina dell'ansia in te si è accesa con il tragico evento di tuo padre. Andando avanti, secondo me, non hai fatto altro che dare sfogo alle tue paure, tra cui una di queste è la paura di restare incinta. È solo questo il pensiero oppure ne hai degli altri? Se. così fosse hai già una base ansiosa curata forse male. I pensieri ossessivi fanno parte di un quadro clinico ormai ben definito, che vanno curati in altro modo appropriato. Gli ansiolitici sono solo un cerotto...va curata la ferita...in bocca al lupo......
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penso che il tuo sia un periodo di forte stress dovuto magari ad un insieme di fattori, di cui la separazione da tua nonna è stato il fatto scatenante. Nelle separazioni, di qualsiasi tipo, subentra un periodo di adattamento, che cambia da persona a persona. Ecco, tu sei in questa fase. È normale, solo gli stolti non ne soffrono. Continua con l'omeopatia se ti giova, e fai passare un po' di tempo per adattarti a questa nuova situazione in bocca al lupo.....
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quanti consigli avrai ricevuto negli anni...migliaia...ognuno di noi che vive queste esperienze diventa un puzzle dove incastrare i pezzi non è possibile poiché errati. Ed a questo punto che fare...vivere per nulla o morire per qualcosa? Nei momenti mi sento a pezzi ma la famiglia mi ha aiutato molto, guai se non ci fossero stati loro. Le medicine fanno la loro parte, ma non risolvono il problema di fondo. Chi nasce tondo non muore quadrato. Puoi smussare gli angoli del tuo carattere, ma rimani quello che sei, vuoi o non vuoi. Quindi cosa fare? Se posso darti un consiglio, meglio lo psichiatra che il neurologo, studiano branche diverse. Una volta era un tutt'uno. Ricorda le medicine sono un tampone per l'emorragia, poi sta a te curare la ferita. Pensa alla piccola ed alla compagna. Fatti forza, non è facile, te lo dice uno che ne ha sofferto e ne soffre credimi. In bocca al lupo.....
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Forte periodo di stress, scuola, esami etc.
Prenditi una vacanza e tornerai in forma...sei giovane...in bocca al lupo -
purtroppo dopo il danno la beffa. Non basta avere la depressione, l'ansia etc. in più si aggiunge l'impotenza. Tra le due cosa scegliere? È come dire...quale occhio vuoi cavare? Per noi uomini più la cura si allunga, in caso di depressione ricorrente, anche per tutta la vita, più le disfunzioni sessuali si fanno sentire. Bisogna avere fiducia e non dire "per me è così", non fai altro che alimentare il disturbo. Dove abito io vi è un detto...ogni fegato di mosca è sostanza...Non abbatterti, gira e vedrai che medici specialisti ce ne sono. In bocca al lupo.........
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per esperienza personale l'alprazolam è una benzodiazepina, un po' più forte della camomilla. È usata spesso proprio per gestire piccoli stati ansiosi, specie quelli indotti da stress. Se non vedi miglioramenti consulta sempre il medico. Il dosaggio, a mio parere, è basso.