Posts by Nientepanico

    E vabbè, se rimani nel passato è normale che sei depresso, so che a starci quando si è deboli ci si sente a casa, ma ti assicuro che non se ne esce così. Capire i propri errori, perdonarsi se c'è qualcosa di sbagliato e poi andare avanti, quello sì. Continuare a rigirare il coltello nella piaga non è molto produttivo.

    Credo che il senso di colpa non te lo dovresti fare, ma fa parte dell’umore depresso.

    Non so dove tu viva in questo momento, ma anche una semplice passeggiata in un campo o parco aiuta, (magari porta con te un paio di bombolette anti idiota, si sa mai), dicevo, passeggiare e pensare è un ottimo connubio, ridimensiona i pensieri, magari potresti anche incontrare qualcuno da far 2 parole, a volte la vita ci può anche sorprendere in positivo.

    Un lavoro vicino a casa proprio non si trova?

    Adelante78 ha detto tutto nel primo post; non ho letto tutta la discussione, ma le sue parole sono fondamentali.

    La mia vita attuale è invasa dalle ombre di quelle caverne. Prima solo gli incubi, poi anche la mia quotidianità. E non riesco a fermarle, non riesco a ignorarle e continuare. Sto diventando sempre più brava a dirmi che sono ombre, che non sono cose reali, che sono proiezioni dal passato e non possono più toccarmi se io non mi lascio sconvolgere. Eppure certi giorni è più difficile, e sprofondo e non capisco più cosa sia vero e cosa no.


    So di essere fortunata perché non sono sola e so che stavolta se cadrò non cadrò nel vuoto, ma questo mi alimenta un senso di vergogna e di colpa per non essere come loro. Per non essere autonoma. Non più. O forse non lo sono mai stata. Forse in questi anni ho finto un equilibrio di cui mi ero convinta io per prima. Perché se davvero ero in equilibrio, dovrei saper tornare a prima. Prima di tutto questo, quando alzarmi al mattino non mi faceva così paura.


    Ho paura che mi aspetti un peggioramento continuo e inesorabile. Come se avessi una specie di forma degenerativa di malessere.

    Sono tutti pensieri dettati dalla paura, ci sono passato, sono inquietanti e sembra non poterne uscire. Ne uscirai, lo so, anche se non ti conosco, hai una mente da quel che scrivi che sa fare introspezione, ora vivi lo stress di tante situazioni accumulate che hanno fatto saltare il coperchio, piano piano metterai ordine. In più hai anche l'ansia da prestazione per la tesi.

    Situazione non facile, i genitori giocano sempre un ruolo importante nell'autostima del futuro adulto, scaricano molte volte i loro fallimenti sui figli, mettici poi questo mondo di gomma e qualche narcisista e il gioco è fatto.

    Mi dispiace per tuo padre, non so quanti anni abbia tua madre, e tuo fratello, non so se abbiano problemi di salute per non lavorare, in caso contrario, sarebbe ora che cominciassero a darsi da fare.

    Da come scrivi e analizzi, hai tutte le carte per poterti rialzare, devi avere pazienza, il nulla interiore impaurisce ed è bruttissimo, eviterei per un po' i rapporti salvatori, fino a che non acquisirai sicurezza e stima di te, magari coltiva belle passeggiate, la natura aiuta tantissimo, le cose semplici sono sempre le vincitrici.

    Ti stai sfogando perché non sei felice, è già una buona cosa.

    Sappiamo un po' poco di te per poterti dare qualche aiuto.

    La depressione e il vuoto arriva quando facciamo una vita che non ci appartiene, oltre che per i lutti e traumi.

    Ciao Papavero, credo che la cosa prioritaria sia capire perchè ti viene il panico, che poi è lui che da seguito a tutti i pensieri di non riuscire a venirne fuori e tutte le altre fobie, quando sei nel vortice ti sembra che il tempo si fermi e che ci rimarrai impantanata a vita.

    Io, nonostante abbia preso un anti depressivo in passato perchè ero andato in fissa per una ex ragazza che mi aveva lasciato malamente, ciò nonostante sapessi di non esserne innamorato, ma comunque mi si è scatenato un circuito vizioso che mi faceva restare in loop, poi ho scoperto dopo quale era il vero motivo delle mie ansie.


    Attenzione, i farmaci possono servire a placare un momento forte di panico e un periodo prolungato di ansia, ma non sono la risoluzione, dietro ad una ansia c'è sempre un motivo, ma il motivo devi capirlo tu, forse fai cose che non ti piace fare perchè sei indottrinata, o addirittura le fai per piacere agli altri, sicuramente dietro ad una persona ansiosa c'è una persona sensibile, che sa tanto essere felice quanto soffrire.

    Hai una età che dovresti cominciare ad avere delle consapevolezze di te stessa, capire quello che ti fa bene e quello che ti fa male.


    Ma una cosa è certa, l'ansia non è nient'altro che un campanello che ci dice che non siamo felici.

    Osho vive come un eremita, stanno troppo a meditare su se stessi questa gente, vivono in modo completamente diverso da noi.

    Come dice l'utente sopra bisogna avere delle mire reali, non mirare a cose impossibili che procurano solo ansia, o altrimenti provarci ben consapevoli di poter fallire.

    Ho letto molti passi di Osho, secondo me molte volte si contraddice, a volte dice di eserre altruista, poi dice di amare se stessi ed avere un sano egoismo, poi dice che l'egoismo è una prigione e laltruismo libertà... Mah... Un pò contraddittorio.

    Io credo che ognuno ha il proprio obbiettivo, quelli che non hanno obbiettivi o l'hanno perso vivono apatia e depressione, bisogna trovare un obbiettivo, o tanti piccoli obbiettivi che danno un senso alla vita, obbiettivi reali e non troppo fantasiosi, ovviamente bisogna sempre mettere in conto gli inconvenienti.

    Una persona felice 365 giorni all'anno secondo me non esiste, e forse è anche giusto così.

    Il fatto che noi andiamo a leggere i vari Osho o chi che sia, vuol dire che non abbiamo una grossa fiducia in noi stessi, questo è alla base di tutto.

    28 maggio, queste domande dovresti farle allo psichiatra, 100mg di una e 20 dell'altra avranno dentro sicuramente lo stesso principio attivo, altro non saprei dirti.

    nemk, quando si sta male passano tutte le poesie, la cosa è anche normale credo.

    Come già detto, l'ansia mi è sempre andata via da sola o è sempre restata a livelli da non compromettermi i piaceri della vita in passato, a parte certi giorni dove era enorme per poi passarmi o abbassarsi subito, poi per anni il nulla, a seguito 1 anno e 2 mesi fa di una relazione finita, "MALE", sono Riprecipitato nell'ansia dalla quale non riuscivo più a liberarmi, giravo sempre nel circolo vizioso, ora che lo psicofarmaco ha fatto effetto, (Credo), scomparsa l'ansia ho anche rimosso la mia ex, era tutto legato sul circuito ansia paura, per quello dico che a volte i farmaci aiutano, qualche mese fa avevo provato eutimil, sempre da prescrizione dello psichiatra, però dopo 2 mesi ero sempre li.

    Elopram su me sta facendo un buon effetto, non credevo che i farmaci funzionassero, ho sempre pensato all'effetto placebo, mi devo ricredere, però dietro ad ogni percorso serve anche la volontà, però quando sei nel pieno del baratro quest'ultima si annulla.

    Io sto bene, però me la sono vista veramente brutta, poi io non affiancandoci lo xanas ho sofferto tanto.

    Sappiti che appena fa effetto non devi sederti, in caso non lo faccia parla con il tuo psichiatra.

    Io avevo ansia estrema che perdurava da più di un anno, questa volta a differenza delle altre non riuscivo a mandarla via, tranne per qualche periodo breve, poiggiù ancora la mazzata.

    Quest'ansia mi aveva tolto la voglia di tutto, tutti gli stimoli, ora sono tranquillo, quindi ho ricominciato a fare con voglia le cose.