Posts by la huesera

    Parlare di colpe è sicuramente troppo, di responsabilità in termini generali invece mi pare doveroso. Nel senso che un evento di questo tipo non può non suscitare interrogativi. Aprire il cassetto dei "misteri della mente umana", infilare i fatti e chiuderlo, non si può pretendere.


    Presumo che ogni figura di riferimento di questo ragazzo, a partire dai nonni, insegnanti, educatori, allenatori, ecc., si stia facendo delle domande. Il senso non è colpevolizzarsi, ma accumulare esperienze per avere maggiore possibilità di intervenire tempestivamente una "seconda volta".


    Pochi giorni fa è stata confermata la condanna a Benno Neumair. Lui aveva dato diversi segni sin da ragazzino. Alla fine i vari tentativi di aiuto non sono serviti, ma è doveroso farsi domande.

    la huesera grazie per il tuo contributo, ti andrebbe di approfondire questi due paragoni, magari facendo una recensione alla TripAdvisor? :face_with_tears_of_joy:


    Comunque quando parlavo di un paio di cittadine lombarde, una delle due era proprio la "città dei liutai". Personalmente non ci sono mai stato, quindi quello che so proviene da terze persone.

    Cremona è una bella cittadina, vivibile, piacevole, lavorativamente parlando poco attraente, costringe a spostarsi.


    Però, insomma, lungi da me fare una valutazione più approfondita e generale.


    Trovo proprio difficile affrontare il discorso così come impostato perché il "sud" non esiste, così come non esiste il "nord", men che meno il "centro". Non è la stessa cosa vivere a Monfalcone e a Vercelli, Arzachena o Gela. Manco il Molise è una regione uniforme...il mio nord è sicuramente diverso dal tuo nord. Addirittura il mio nord è diverso dal nord della mia collega a 20 km di distanza.


    In un posto devi viverci almeno un anno per farti un'idea vagamente realistica, tutto il resto sono chiacchiere approssimative.


    Se vuoi, cala alcuni nomi, poi interverranno quelli che lì ci vivono.

    Caliamo qualche nome (io a caso)


    Ti vuoi trasferire da Pavia a Lecce. Non me ne vogliano i Pavesi ma a me ha lasciato solo tanta tristezza, mentre Lecce è un gioiello di architettura, mare, turismo etc. Però, insomma meglio girare con un 4x4 perché le strade sono piene di buche e la bici la puoi lasciare a casa.


    Ti vuoi trasferire da Cremona a Lamezia Terme. La prima la conosco benino e non si sta male. La seconda anche e non è facile da vivere, per niente.


    Insomma, dipende anche di cosa stiamo parlando. Lo stivale è lungo 1200 km e per nulla uniforme.

    Il mio discorso era indubbiamente più ampio. La centralità non è nel costo della vita, ma è senza dubbio una variabile importante nel caso in cui una persona non riuscisse a far fronte alle spese quotidiane e decidesse per questo di trasferirsi.

    Quello che scrivi in seguito è poi una priorità soggettiva.


    Cerco di fare un esempio.

    Paolo Rossi è un giovane uomo di Firenze che ama il mare e che lavora in smart working con un guadagno di circa 900 euro al mese. A Firenze è molto difficile campare con quei soldi, perciò pensa a un trasferimento. Ama il mare e deve riuscire a campare con quella cifra, per questo decide di andare a vivere in un paese costiero in provincia di Livorno. Quindi necessità che va a collimare con il suo amore per il mare.

    A me pare che stiamo dicendo la stessa cosa ;) non per il solo costo della vita ma per un discorso più ampio che è in parte oggettivo e in parte soggettivo. No?

    Grazie a tutti per l'aiuto e i consigli.


    Sì, sto le talmente vicino che a volte piango anch'io insieme a lei, perché sento davvero il dolore che prova. In ogni caso, avendo anche paura del suo passato... Era stata malata di anoressia, ma per ora l'ha superata. Questo aspetto mi preoccupa molto. Oggi ho chiamato il consultorio per minori e la porterò a fare una chiacchierata con la psicologa del consultorio, perché credo sia la cosa più giusta da fare. È vero che dirle che è una bella ragazza, anche se lo è, non serve a nulla, anzi.

    Ma che dolcezza... il papà che piange insieme alla figlia. Se lo ricorderà per sempre.


    Per lei è crollato il mondo ma da come racconti, credo che sappia/senta benissimo che tu ci sei, a prescindere.


    Il resto si sistemerà e una chiacchierata al consultorio può solo essere utile.

    Non so che lavoro faccia lui ma a me capita continuamente di non riuscire a guardare il telefono. Se il tempo diventa troppo lungo vengo chiamata e se va malissimo trovo il mio uomo sotto l'ufficio.


    No, non mi preoccuperei. Vedi piuttosto come va il secondo appuntamento, come vi trovate e se c'è voglia di approfondire e continuare.

    Al netto della fatica (che fa decidere per un avvicinamento casa-lavoro) ci sono aspetti positivi nel pendolarismo: si conoscono tante persone molto diverse, si ha tempo per leggere/scrivere/disegnare, si impara ad alzarsi presto la mattina. Quando facevo la pendolare ero in un gruppo eterogeneo, lavori, situazioni, età e provenienze diverse, prima di andare a lavorare ci prendevamo un caffè insieme (chi poteva e voleva). A me dava serenità e toglieva ansia.


    La mia ex collega veniva in funivia e sfruttava la parentesi per leggere e lo viveva come spazio prezioso per sé.

    Ciao a tutti, sono di nuovo qui per parlarvi della mia situazione. Sono in psichiatria da sei giorni perché ho trattato male i miei genitori e lo psicologo. Inoltre, mi stanno dando medicine che mi fanno stare malissimo e non capisco il motivo. Ho bisogno di parlare con qualcuno, ma non so cosa dire. Qui non si fa niente. Passo le giornate cercando di aprire un libro, fumo molto e nient'altro. Non sono più in grado di avere una conversazione con qualcuno perché i miei pensieri sono disturbati. Voglio stare bene, e se non posso, penso di ammazzarmi.

    Mi dispiace per come ti senti. Tieni duro, cerca di vedere anche la possibilità di ritrovare il tuo equilibrio e un pochino di pace.


    Noi siamo qui. Un abbraccio.