Posts by lariacherespiro

    Ieri ho provato a contattarlo su whatsup ed è freddo. Gli ho chiesto di vederci e mi ha detto che era impegnato...poi gli ho detto che forse sono stata io a fraintendere e lui imi ha risposto inviandomi un bacio. Credo stia giocando...e credo che mi mancherà....

    Buonasera, sono una ragazza di 27 anni e da 4 mesi ho chiuso una relazione di dieci anni. era da più di un anno che trascinavo avanti la storia, e questo è stato l'errore piú grande che io potessi fare! ho deciso di lasciare il mio ragazzo solo nel momento in cui è entrata nella mia vita un'altra persona, e questo non ha fatto altro che complicare la situazione. vi spiego com'è andata.
    Un mio collega ha iniziato ad avvertire che ero insofferente e non sopportavo più il mio ragazzo, bravissimo, educato...ma ormai troppo distante da me. Ci siamo laureati e piano piano allontanati. Non c'era più comunicazione, io non ero più attratta da lui. Il solo pensiero di farmi baciare mi lasciava senza respiro. Iniziavo a cercare mille scuse per non uscire insieme, negando a me stessa la realtá:la fine di un amore. Ho iniziato ad aprirmi a questo mio collega,a raccontargli di me. Non avrei mai pensato di trovare una persona comprensiva, C'é stato feeling...nonostante ci conoscessimo da un anno non lo avevo mai preso in considerazione. Né L' ho fatto i primi momenti in cui ero in crisi col mio fidanzato.
    'A marzo ho lasciato il mio fidanzato e ho vissuto un mese di delirio,ero super esaltata...una condizione in cui non mi ero mai trovata...e inizio a provare una fortissima attrazione fisica per il mio collega,che mi è stato vicino in quei momenti. Decido di uscire con lui,lo costringo quasi, nonostante lui mi dicesse di non volerlo fare poiché nonostante gli piacessi Molto temeva che ritornassi con il mio ex. Nonostante ciò usciamo diverse volte e io decido di baciarlo, un po' per curiosità e un po' per attrazione...ma ero delirante e lui lo avvertiva...mi sono letteralmente aggrappata a lui in quella fase di paura e delirio (gli mandavo tanti sms folli, deliranti, gli dicevo cose senza senso)....e lui mi è sempre stato vicino...poi all'improvviso mi sono spaventata, ero confusa, non capivo se amavo ancora il mio ex e se questo mio collega fosse solo un diversivo...così l'ho allontanato per un po' .... A lavoro eravamo più freddi...dopo due settimane, però, mi sono resa conto che mi mancava...ho provato a parlargli ma lui ora è freddo e distaccato. Ha assunto un atteggiamento immaturo...non vuole parlarmi...lo invito ad uscire e si nega...ad agosto non ci vedremo...è il solo pensiero mi fa stare malissimo...lui mi ha detto che è stato in fondo un periodo divertente e che forse ci ritroveremo...intanto io sto capendo che effettivamente la storia col mio ex è finita...e mi piacerebbe tantissimo frequentare il mio collega...ma lui ora non n'è vuole sapere. È indisposto nei miei confronti, dice di volermi vedere...lo invito e inventa mille scuse...non so se si sta vendicando oppure è spaventato o semplicemente non gli interesso...so che mi mancherà e che in fondo è meglio lasciare la situazione com''è...almeno per agosto...però ho bisogno di parlarne, almeno con voi! Grazieeeee

    Elia grazie della risposta, io all'inizio sono stata anche molto ingenua perchè pensavo che in fondo qualcuno sarebbe stato disponibile (soprattutto i seniors di 40 anni e più),invece col tempo ho capito che anche lì dentro è una jungla perhcè tra l'altro sono pagati a percentuale, ergo se dovessi rimanere lì in futuro c'è possibilità che sia una loro concorrente anche economicamente. Tra loro nonostante lavorino 12 h al giorno insieme hanno un rapporto di facciata. Io mi sono approcciata quasi da studentessa, in fondo di esperienze lavorative non ne avevo mai avute...e questo è stato forse un punto a mio sfavore...avrei dovuto fare la prepotente come loro, boh, non so.... fatto sta che dovrei resistere perchè è uno studio importantissimo, seppure non volessi rimanere lì (l'idea di passare 10 anni così mi fa rabbrividire) dopo i due anni di pratica potrei spenderne il nome. Tra l'altro una collega che all'inizio s'era mostrata amica in realtà è una iena, inizia a temermi e si comporta male...ma sempre molto finemente e subdolamente, sono molto abili!e io devo imparare a gestirmi perchè un solo passo falso potrebbe essere usato contro di me...che stresssss ditemi che in ogni ambiente lavorativo è così-!!!!vi prego!!! :rules:

    Buona sera a tutti, mi piacerebbe ricevere qualche consiglio in merito alla mia situazione psicologica attuale. Sono laureata in giurisprudenza da circa 7 mesi, una settimana dopo la laurea ho iniziato a lavorare come praticante presso uno studio legale ma dopo 2 mesi ho cambiato in quanto la materia affrontata non mi piaceva e il mio avvocato non si comportava per niente bene. Da 5 mesi circa sto in uno studio molto importante, tra i più importanti della mia regione, dove lavorano già 10 avvocati. Il lavoro mi piace molto nonostante non sia retribuita, ma non riesco a vedere prospettive; inizialmente ho incontrato molte difficoltà con i colleghi i quali , molto astuti, da subito hanno cercato di intimidirmi subdolamente. Forse ho anche sbagliato io in quanto sono stata abbastanza remissiva, ma non avrei potuto mai inimicarmi qualcuno in quanto, in primis devo imparare da loro, e in secondo luogo avrei potuto incrinare il rapporto con il dominus (bravissimo professionista, ma una persona impenetrabile, con cui sto cercando piano piano di costruire un rapporto). Sono stata sempre molto educata, ma loro nonostante si mostrino apparentemente gentili tenono sempre a mettermi in dubbio e a rendermi insicura, forse perchè ho man mano messo da parte il mio carattere per cercare di imparare quanto più possibile. Il risultato è che non mi sento più grintosa come ero all'inizio, sono diventata insicura ( a un punto che non riesco ancora a ricevere i clienti, se devo fare delle telefonate davanti a loro per lavoro mi vergogno a causa delle occhiatine che si fanno) a un punto tale che uno di loro, di un anno più grande, m'ha consigliato di fare i concorsi perchè non sono portata a fare l'avvocato. Insomma sono un branco di squaletti che non mi danno alcuna possibilità di emergere. All'inizio il dominus mi tenea più in considerazione,ora meno. Eppure riconosco le mie qualità, sia al lavoro che fuori. Sono statat sempre una persona brillante, laureata col massimo in breve tempo, a differenza loro ho una vita sociale (per ora, visto che ormai sono rinchiusa in quello studio per 12 h al giorno), ho una ragazzo fantastico, sono una bella ragazza eppure sto diventando un automa!a volte non riesco neanche più a parlare, quando sto per esprimere un'idea non finisco neanche di esternarla che già sono pronti a contraddirmi, dicendo stupiaggini, con il solo scopo di dire qualcosa che non appoggi le mie teorie. Eppure non posso reagire più di tanto perchè "il capo" è in studio solo un paio di volte la settimana perchè lavora in uno studio ancora più grande, e gestisce tutto telematicamente,e quindi io devo cercare di imparare anche da loro. Non voglio lasciare lo studio, ma come devo fare per ovviare a tutto questo stress?già il lavoro è molto pesante, poi ci si mettono anche loro... (a volte mi chiudo in una stanza e faccio smorfie, e già questo mi fa stare sù)... o sono io troppo informale e vitale?tra l'altro umorismo zero, battute zero, capisco che è un lavoro di responsabilità, ma riesce anche con il sorriso. A volte penso che forse io sono ancora immatura nonostante i miei 25 anni...help!

    Mi manca troppo la nostra storia pre-laurea, il pensiero di una pausa mi destabilizza ancora di più. Ma come faccio a fargli capire che per me lui è importantissimo?!non riesco a dimostrargli nulla... Mi auguro che lui possa raggiungere al più presto il suo traguardo,per me la sua gioia è la mia, non riesco a farglielo capire. E' tutto il giorno che ha staccato il telefono, stavolta ho la sensazione che non tornerà sui suoi passi... grazie per le risposte, come devo comportarmi?lo chiamo?provo a cercarlo?

    in realtà non c'è giustificazione, perchè io gli chiedo solo di essere più presente, non solo fisicamente. Ero io la più sicura, la "forte", ora ho paura che la mia fragilità lo stia spaventando, assurdo!sono elle sensazioni che non ho mai provato prima, e più mi rifiuta e più io cerco disperatamente lui... così come quando cerco di comunicare con lui e di spiegargli come mi sento lui si appiglia ad altro e invece d cercare un punto di incontro si irrita;è la prima volta che io vado in crisi (dopo 2 anni di storia),capisco che lui è più immaturo sotto molteplici aspetti, ma non si può essere così superficiali!

    Ciao a tutti!scrivo qui con la speranza di sentirmi meglio, analizzare quello che mi sta succedendo e soprattutto ricevere qualche consiglio. Sono 4 mesi

    che mi sono laureata, e da che doveva essere una fase di gioia, questa si sta trasformando in un incubo. Laurea ottenuta, storia in rovina... Mi sono

    resa conto, passato il periodo universitario e il periodo pre-laurea in cui sono stata impegnata con la tesi, che ho perso il controllo di me stessa, dei miei

    rapporti con gli altri, ma soprattutto con il mio ragazzo. Il problema principale è che "lui" è andato in crisi perchè dovrà essere studente per almeno un

    altro annetto, mentre io sto già iniziando a "lavorare" (pratica forense). Il suo atteggiamento è cambiato, crede che io ora sia forte e una privilegiata

    perchè ho concluso un percorso e che quindi non ho bisogno di attenzioni, di lui, ma soprattutto d'amore. Mi tratta malissimo, non capendo che mi trovo

    comunque in una fase delicata della mia vita (sono tornata a vivere con i miei, nel mio paese d'origine, ho dovuto lasciare le coinquiline, la casa dove ho

    vissuto per il periodo universitario, etc),non fa che aggredirmi per ogni mio comportamento che ritiene sbagliato, spesso mi rinfaccia quello che lui ha

    fatto per me durante il periodo universitario. Io non riesco a gestire tutti i cambiamenti che sto vivendo, mi ritrovo con dei ritmi insostenibili e il fine

    settimana vorrei essere serena, ma c'è lui che cerca di litigare e di inndispormi con il suo atteggiamento. Da un lato capisco come magari possa sentirsi,

    ma la mia paura in realtà è un'altra: ho paura che lui mi tradisca (viviamo distanti perchè lui abita nella città in cui studia e ci vediamo soltanto nei

    week-end). Ho provato a spiegargli come mi sento, ma lui sembra non voler capire,dice che sono una viziata, una capricciosa, che non devo scocciarlo,

    che ora che sono libera mi stanno prendendo queste paranoie, e che ora è il suo momento, il mio è passato. In sostanza non facciamo che litigare, ma io

    sento il bisogno di stare con lui, comincio a soffrire la distanza, mi sento persa e terribilmente fragile!non sono mai stata così prima, avevo il mio

    equilibrio, ero sicura della storia, di lui, ora dubito di tutto. Dentro sento il bisogno di stare insieme, ma con i miei comportamenti lo sto facendo

    allontanare. Oggi per l'ennesima volta abbiamo litigato, e lui mi ha lasciata... e non ho la minima forza i reagire.