Essere la nuova compagna: come gestire la madre di suo figlio?

  • Buongiorno a tutti, è la prima volta per me e sono capitata per caso su questo forum.

    Avevo bisogno di parlare con qualcuno della mia situazione perché da chi conosco mi sento incompresa, e il dubbio di essere io nel torto è forte.


    La mia storia inizia 1 anno e 2 mesi fa, quando da uno sguardo è scoccata la scintilla.

    All'inizio della nostra storia, come giusto che sia, non ho conosciuto il suo bimbo (7 anni), e i nostri incontri erano sempre programmati per quando il piccolo stava con la madre. Già dall'inizio quest'ultima ha creato difficoltà, in quanto all'ultimo diceva al mio compagno di doversi occupare lui del figlio perché lei aveva degli impegni, perché il cucciolo voleva suo padre e quant'altro. In sintesi, molti incontri e weekend andati in fumo.


    Con il passare dei mesi e le difficoltà a vedersi regolarmente, abbiamo fatto il passo ed ho conosciuto Ruben. Un bambino che ha legato da subito con me.


    Nei primi mesi di relazione, non ho avuto problemi con la madre del piccolo, anzi, avevo provato ad essere aperta e ad andare d'accordo. Finché un giorno, dopo una decisione individuale (ovviamente con lei è così che funziona), ci ritroviamo a dover cambiare all'ultimo i piani per tenere con noi il bambino. Da quel giorno tutto è cambiato.

    Irritazione, nervosismo, rabbia, e un mix di emozioni negative sono diventate la base del mio essere quando sento il suo nome.

    Ogni volta con lei ci sono cambi di programmi, ogni volta con lei ci sono modi arroganti di discutere con il mio compagno, ogni volta che lei chiama tutti (anche i genitori di Davide) corrono ad assecondarla. Al mio chiedere perché nessuno mai s'impone con lei, mi sento rispondere che ormai lo si fa per il bene di Ruben, ecc.


    Ieri eravamo a cena con ospiti, Ruben dai nonni a dormire, e la signora chiama (puntualmente agli orari dove disturba di più), cambiando i programmi per il prossimo fine settimana (doveva avere lei suo figlio). Mi sono arrabbiata ed è scattata una lite furiosa, e sono uscite le solite frasi: "Io lo faccio per mio figlio", "curare mio figlio non mi pesa", "se è una madre poco presente, faccio io il padre presente", "lei è così, non si può cambiare", "ci dovrà sempre essere nella mia vita perché abbiamo un figlio in comune", "non vedo queste tragedie se chiama per organizzare le cose di mio figlio", ecc.


    So per certo che lui non prova più niente per lei, ma inizio a sentirmi io sbagliata a provare questi sentimenti negativi nei confronti di una madre assente, opportunista, egoista e irrispettosa della vita di coppia degli altri.

  • Qubit

    Approved the thread.
  • Ciao Conny05_07, immagino che sia frustrante quando i piani cambiano all'ultimo minuto, soprattutto quando si tratta del weekend. È normale sentirsi arrabbiata e delusa.

    Però, è importante ricordare che la responsabilità genitoriale è un impegno serio, e il tuo compagno sta semplicemente cercando di essere un buon padre. L'amore di un padre per suo figlio è un legame molto forte e naturale, e a volte le esigenze dei bambini possono richiedere flessibilità. Mettersi in competizione con un bambino per l'affetto del tuo compagno è una battaglia persa. L'amore genitoriale è un sentimento molto potente e vince sempre. Invece di vederlo come una minaccia, potresti cercare di vedere questa situazione come un'opportunità per rafforzare il vostro legame come coppia, dimostrando sostegno reciproco e comprensione. (Ha già la ex moglie che lo pressa non farlo anche tu)

    Forse potreste trovare insieme un modo per organizzare il vostro tempo libero in modo che tutti siano felici. Magari potreste stabilire dei momenti dedicati solo a voi due, oppure coinvolgere il figlio in alcune attività insieme.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • So per certo che lui non prova più niente per lei, ma inizio a sentirmi io sbagliata a provare questi sentimenti negativi nei confronti di una madre assente, opportunista, egoista e irrispettosa della vita di coppia degli altri.

    Da come è raccontata non si capisce, ma è probabile che questa donna stia cercando di fare leva sui programmi del figlio per rompere le scatole all'ex marito e indirettamente a te.


    Purtroppo non ci si può fare niente. Non esiste soluzione, né legale, né umana. Lo può fare e lo farà fin tanto che lo vorrà.

    L'unico che potrebbe aver titolo a mettere dei paletti è il padre, ma anche la sua possibilità si azzera se viene messo in mezzo il figlio.


    Poi può anche essere che la tua territorialità ti faccia vedere ingigantiti problemi di organizzazione che in realtà sono piccoli. Questo puoi valutarlo confrontandoti con altre persone con un'esperienza simile. Forse ce ne sono anche qui. Se ci sono ti risponderanno.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Ciao Conny05_07, immagino che sia frustrante quando i piani cambiano all'ultimo minuto, soprattutto quando si tratta del weekend. È normale sentirsi arrabbiata e delusa.

    Però, è importante ricordare che la responsabilità genitoriale è un impegno serio, e il tuo compagno sta semplicemente cercando di essere un buon padre. L'amore di un padre per suo figlio è un legame molto forte e naturale, e a volte le esigenze dei bambini possono richiedere flessibilità. Mettersi in competizione con un bambino per l'affetto del tuo compagno è una battaglia persa. L'amore genitoriale è un sentimento molto potente e vince sempre. Invece di vederlo come una minaccia, potresti cercare di vedere questa situazione come un'opportunità per rafforzare il vostro legame come coppia, dimostrando sostegno reciproco e comprensione. (Ha già la ex moglie che lo pressa non farlo anche tu)

    Forse potreste trovare insieme un modo per organizzare il vostro tempo libero in modo che tutti siano felici. Magari potreste stabilire dei momenti dedicati solo a voi due, oppure coinvolgere il figlio in alcune attività insieme.

    Forse dal breve racconto non ho chiarito bene che il bambino non mi crea nessun problema, anzi, lui si è legato molto a me e, quando è con noi, cerchiamo di "annullarci un po' noi" per far contento Ruben, senza alcun peso. E chiaramente non ho mai pensato, nemmeno all'inizio della relazione, di poter prendere il posto del figlio e mai vorrei farlo. Su questo sono sempre stata chiara e convinta.

    Il problema sorge appunto nel riuscire a prendersi anche dei momenti di coppia (che, nonostante figli propri o figli di uno dei due, è pur sempre necessario). Quando proviamo a organizzare qualcosa solo per noi, arriva la madre di suo figlio a scombussolare tutto. L'unico weekend in 1 anno e 2 mesi che siamo riusciti a prenderci solo per noi è stato quando l'ex compagna partiva con figlio e compagno al mare! L'UNICO. Anche lì, con il rischio di non poter partire perché, all'ultimo, il venerdì pomeriggio dovevamo curare noi il bambino, e per fortuna sono intervenuti i nonni a tenerlo. Non è il bambino a creare problemi, è solo lei.

    Sì, hai capito benissimo... ogni volta che dovremmo essere solo noi due, arriva a cambiarci i programmi all'ultimo.

    Dopo tanti mesi, anche la mia tolleranza è andata a farsi benedire, questo è vero.

    La madre del bambino, per ottenere tutto il tempo libero che vuole, gioca sulla questione del bambino.

  • Guarda io non credo che tu sia sbagliata, come non credo che lei sia il mostro a 2 teste che tu percepisci.

    Penso che stare con qualcuno che ha già un pezzo di vita sia complicato a piacere, e penso che ci vogliano moltissima diplomazia e sensibilità per adeguarsi e trovare la quadra.

    Penso anche che la priorità assoluta di un buon genitore non possa che essere suo figlio, e se per il tuo compagno è così dovresti infondo esserne felice, perchè dà la misura di quello che è lui, come spessore personale e umano.

    E infine penso che la cosa migliore che puoi fare è non inserirti in queste vicende, ma adeguarti e prendere quel che ti viene donato del tempo di questa persona, che infondo a te toglie poco: a quel bambino è stata tolta una "famiglia unita", nel vostro discutere, voi adulti, dovete tenere a mente che chi ha subito la peggiore ingiustizia è lui, e quindi ecco io mi farei da parte su questo e cercherei di prendere il bello che comunque state vivendo e realizzando.

  • Sono situazioni difficili da gestire perché dietro le "posizioni" (di tutti) si celano interessi e bisogni di varia natura.


    Se ti può consolare (presumo di no) sei in buonissima compagnia.


    Un approccio mirato dovrebbe andare a lavorare sugli interessi e bisogni. Bisognerebbe farli emergere e lavorarci con una buona dose di pragmatismo. Però ci vogliono sedi e professionisti.


    Nella tua posizione è difficile arrivare a toccare il cuore dei problemi. Tu puoi stare vicino al tuo uomo, accogliere i suoi sensi di colpa (durante il matrimonio raramente i genitori sono così bimbo-centrici, lo diventano dopo per i sensi di colpa) e poco più.


    A livello pratico: i continui aggiustamenti degli accordi sono inutili al 95% e si possono limitare dicendo "no" evitando continue trattative.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Tu puoi stare vicino al tuo uomo, accogliere i suoi sensi di colpa (durante il matrimonio raramente i genitori sono così bimbo-centrici, lo diventano dopo per i sensi di colpa) e poco più.

    Per quanto mi trovi sul tuo parere, io credo che quando ci sono figli si sia per forza bimbo-centrici, anche nel matrimonio; sebbene infatti non ci sia il tema, pesante, dei sensi di colpa, la giornata dei genitori ruota attorno alle esigenze dei bambini, e non può che essere così, perchè quando non sono a scuola hanno mille attività: c'è chi accompagna, c'è chi riprende, c'è chi gli fa fare i compiti. I week end di una famiglia unita ruotano attorno alle attività dei figli: c'è chi nuota, chi fa calcio, i padri "normali" passano la domenica in campo, a tifare, non stanno a spasso, non hanno domeniche libere. Le famiglie sono bimbo centriche per definizione, perchè lo è essere genitore.

    E il problema è proprio questo: i genitori separati si devono barcamenare tra le 1000 esigenze dei figli, mentre cercano di ritagliarsi degli spazi privati che certamente, in famiglia, sacrificavano lo stesso. Solo che ora ne rispondono a una terza persona, che è fuori dai giochi, e giustamente reclama i propri spazi. Comprendo non sia semplice, anzi, mi appare, dall'esterno, difficilissimo; perchè sono sincera, se io non vivessi quotidianamente con i miei bambini, come immagino faccia questo padre, per nessuno al mondo, nemmeno mi chiedesse un appuntamento Brad Pitt, rinuncerei a passare il mio tempo con loro, la priorità resterebbero loro.

  • E infine penso che la cosa migliore che puoi fare è non inserirti in queste vicende, ma adeguarti e prendere quel che ti viene donato del tempo di questa persona, che infondo a te toglie poco: a quel bambino è stata tolta una "famiglia unita", nel vostro discutere, voi adulti, dovete tenere a mente che chi ha subito la peggiore ingiustizia è lui, e quindi ecco io mi farei da parte su questo e cercherei di prendere il bello che comunque state vivendo e realizzando.

    Giusto ipposam è quello che ho cercato di suggerire anche io.


    Vivere in un ambiente ostile e stare in mezzo a queste guerre inutili tra ex è sempre a danno dei figli.

    Spero solo che tutta questa tensione non ricada anche sul ragazzo, che non percepisca il fastidio nel sentirli costretti ad occuparsi costantemente di lui.


    Conny05_07 Mi viene spontaneo chiederti: se aveste un figlio vostro, proveresti lo stesso disagio se dovessi rinunciare ai weekend per starci insieme?

    Perdonami ma io vedo sempre in modo molto critico queste dinamiche.

    Non mi sono mai preoccupata del fatto che mia figlia ci rovinasse i weekend. Al contrario, era una gioia immensa per noi poter passare del tempo con lei.


    Come già detto con il tuo malumore rischi di appesantire una situazione di per sé già complicata da gestire da parte del tuo partner.

    Pensa a solidificare il vostro rapporto di coppia e a goderti il tempo che avete a disposizione.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • i padri "normali" passano la domenica in campo, a tifare, non stanno a spasso, non hanno domeniche libere.

    Una delle cose che preferisco. Nel mio caso, essendo un campionato regionale (basket), abbiamo anche l'opportunità di visitare luoghi dove non siamo mai stati. E poi l'aperitivo o la pizza con gli altri genitori...io mi diverto e mi rilasso. :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • quando ci sono figli si sia per forza bimbo-centrici, anche nel matrimonio; sebbene infatti non ci sia il tema, pesante, dei sensi di colpa, la giornata dei genitori ruota attorno alle esigenze dei bambini, e non può che essere così, perchè quando non sono a scuola hanno mille attività: c'è chi accompagna, c'è chi riprende, c'è chi gli fa fare i compiti. I week end di una famiglia unita ruotano attorno alle attività dei figli: c'è chi nuota, chi fa calcio, i padri "normali" passano la domenica in campo, a tifare, non stanno a spasso, non hanno domeniche libere. Le famiglie sono bimbo centriche per definizione, perchè lo è essere genitore.

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    nemmeno mi chiedesse un appuntamento Brad Pitt, rinuncerei a passare il mio tempo con loro, la priorità resterebbero loro.

    ^^ Condivido anche questo!

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