Salve a tutti, sono nuovo qui nel forum! Vi scrivo per avere un po' di vostre opinioni perché sono davvero combattuto.
Partiamo con ordine: soffro di agorafobia ormai da una decina di anni. All'inizio si manifestava solo in certi frangenti (guidare su autostrada ad esempio), poi iniziò a diventare via via più pervasiva fino a farmi avere paura perfino di uscire di casa. Intrapresi così un percorso di terapia cognitivo comportamentale durato un annetto scarso con risultati soddisfacenti per i miei standard di allora: non solo riacquistai la libertà dei miei spazi, ma iniziai a viaggiare da solo in auto senza grosse difficoltà.
Poi, per qualche motivo, iniziai ad adagiarmi, e un evitamento oggi, un evitamento domani, lei è tornata a trovarmi, complici forse un lutto importante e i vari lockdown. Ho dunque ripreso a soffrire di quei disturbi: non erano e non sono più gravi come la prima volta (esco tranquillamente, lavoro, se devo viaggiare in treno lo faccio), ma sono comunque molto limitanti per i miei standard di adesso. Per esempio, per andare a lavoro non posso prendere l'autostrada per un lungo tratto altrimenti sto male, ma devo percorrere tragitti alternativi. Oppure passeggiare in una grande città è fonte per me di grande ansia e quindi devo studiare in anticipo il percorso. Per non parlare poi delle continue mortificazioni che subisco nel dover mentire agli altri per nascondere questa cosa di cui onestamente mi vergogno, e di tutta l'amarezza che provo nel vedere gli altri viaggiare per il mondo e salire su un aereo senza problemi (ho paura anche di stare male in aereo, non di volare, ma proprio di avere i sintomi dell'ansia e di non poter fuggire, un classico clichet agorafobico...)
Detto ciò, l'anno scorso ho iniziato un percorso di TBS online: dopo uno sblocco iniziale già dalla terza seduta, alcune ricadute mi hanno fatto completamente arenare: durante la peggiore fantasia generalmente non provavo alcun sintomo ansioso (la terapeuta diceva che era normale), e in genere non riuscivo a svolgere gli esercizi oltre un certo limite perché la paura era più forte. E quindi, dopo ben venti sedute, decido di interrompere il percorso, anche perché tanto "breve" non lo era sicuramente più.
Vorrei però ricominciare: in questi mesi di pausa ho comunque avuto dei miglioramenti, anche perché ora più che mai mi è chiaro che lo spazio aperto è solo un pretesto fobico: io non ho paura delle strade o di passeggiare o di volare, io ho paura esclusivamente dei sintomi ansiosi e della sensazione mentale di essere in trappola (che si manifestano all'aperto come la primissima volta che li sperimentai). Vorrei quindi un vostro parere: sarei tentato di ricominciare con la TBS con un/a terapeuta differente, ma ho paura di sprecare soldi e soprattutto tempo. Magari la prima volta non si è Instaurata la relazione terapeutica (non saprei dire quando si instaura a dire il vero...)
O forse dovrei ricominciare un percorso di terapia cognitivo-comportamentale?
Grazie a tutti!