Perché vivo tutto in modo problematico?

Grazie mille Pantagruel darò senza dubbio un'occhiata a quei due testi. Il secondo mi ispira di più, in quanto pare essere quasi un manuale pratico... proprio l'aiuto pratico è quello che ho sempre richiesto alla mia terapeuta e che non ho MAI ricevuto.

Buongiorno e buon sabato, scrivo due righe perché volevo ringraziare Bulbasaur e Pantagruel per i consigli. Questa settimana (e anche la prossima) ho iniziato una formazione lavorativa piuttosto pesante, tante ore e lontane dalla mia comfort zone. Ebbene, è andata bene, molto meglio di quanto potessi immaginare. Non ho avuto alcuna ansia una volta uscito di casa e la sera prima ho cercato di avere dei pensieri positivi come quelli di cui parlava Bulbasaur e li ho sentiti miei. Perché questa cosa ha avuto successo in quest'occasione lo ignoro, ma lo star bene mi ha concesso di vivere questa esperienza con serenità ed è questo che conta. Posso dunque affermare di essere stato bene, anche se vorrei capire il perché, affinché ciò possa aiutarmi in un futuro più burrascoso.

In ogni caso, vi ringrazio e vi auguro un buon fine settimana.

Quote from Bulbasaur

Ciao Zaraki sono felicissima di leggere questo tuo ultimo aggiornamento!!!!! Congratulazioni, è una conquista gigantesca!

Cerca di capire quali sono gli elementi di questa esperienza che ti hanno fatto stare bene. Conoscere persone nuove? Uscire dalla zona di comfort? Fai in modo che questi elementi siano presenti nella tua vita il più possibile, cercali affamato.

Grazie mille, spero che la prossima settimana vada liscia come quella appena trascorsa.

Cerco di rispondere alle tue domande.

Non ho mai avuto ansia sociale e conoscere persone nuove è sempre stato un incentivo, però in questo caso si parla di un ambiente lavorativo e, sinceramente, non ho minimamente pensato a questo come un elemento positivo. Aggiungo che anche il conoscere persone nuove poteva generare spesso ansia.

Uscire dalla zona comfort è sempre stato un elemento che comportava ansia. Inoltre, altri elementi ansiogeni possono essere quelli dell'impegno a partire dalla mattina (un impegno al mattino ha sempre scaturito in me più ansia di un impegno pomeridiano) e il dover andare molto lontano con i mezzi o in questo caso con l'auto (andare in macchina comporta una difficoltà in più in quanto traffico, parcheggio, imprevisti vari sono elementi più ansiogeni rispetto ai mezzi pubblici...molto non è infatti sotto il mio controllo).

Io risponderei banalmente che è andato tutto bene perché non ho avuto problemi psicosomatici, ma come avrebbe detto il mio psicologo, il sintomo è una spia che si accende quando una situazione non va bene e non la ragione per cui tu vivi l'ansia. Vivo l'ansia e ho il sintomo e non ho il sintomo e quindi arriva l'ansia.

Detto ciò, non so perché le cose siano andate bene, so solo che anche la stanchezza e lo stress lavorativo, se affrontato senza ansia, può essere gestibile e affrontato con serenità. Non so darmi una risposta però, non so perché situazioni meno stressanti in un altro periodo della mia vita venivano vissute molto ma molto peggio.

Oggi va così, questo è ciò che conta e alla luce di questa esperienza mi sento quasi di poter affrontare qualsiasi cosa e ho meno paura pensando al futuro...quasi piango dalla felicità, ma sarebbe bene tornare razionali e comprendere ciò che è successo al fine di poterlo riproporre per sfide molto più impegnative.

Eccomi Bulbasaur dopo un'altra giornata impegnativa.

La contraddizione appare, perché sono uno sciocco e non rileggo ciò che scrivo

Mi spiego meglio. Confermo quanto scritto in merito all'ansia sociale. La mia ansia compare non perché conosco persone nuove, bensì perché conoscere persone nuove comporta uscire dalla zona comfort e dunque qualsiasi impegno, indipendentemente dalla sua natura, genera ansia.

La seconda osservazione è invece l'aspetto più delicato della mia situazione. Se non ho ansia, non ho aspetti psicosomatici e dunque sto bene. Tuttavia, quando ho dei movimenti intestinali, mi focalizzo su quelli e questo accresce l'ansia e il sintomo.

Oggi non è andata bene, ho avuto crampi alla pancia e ho chiamato i miei per avere un sostegno, perché in quelle situazione il panico prende il sopravvento. Alla fine ho preso una specie di imodium e sono stato meglio per tutta la giornata, anche se ciò che ho vissuto oggi è mentalmente una sconfitta.

Scrivo qui per cercare di capire cosa sia andato storto, perché apparentemente non riesco a comprendere cosa ci sia stato di diverso oggi rispetto alla scorsa settimana. Non era il primo giorno, la scorsa settimana sarebbe dovuta essere molto più dura e invece è oggi a essere andato così.

Cosa c'era di diverso? Probabilmente l'essere stato male ieri sera andando di corpo e questo ha fatto sì che io mi focalizzassi su qualsiasi movimento intestinale, organico o ansioso che fosse (l'attenzione a ogni doloretto o movimento del mio intestino fa sì che anche un normale movimento possa farmi andare in palla)?

Non riesco a trovare un'altra motivazione e spero che domani vada meglio. Nel frattempo, visto che mi è stato "diagnosticato" anche un colon irritabile, questa mattina ho iniziato la terapia che di solito prendo per sfiammare l'intestino.

Posso solo augurarmi che vada meglio, però non so davvero che cosa dire...ora sono tranquillo, ma mentalmente per me oggi è stata una sconfitta.

Quote from Bulbasaur

Non ho esperienza con attacchi di panico o ipocondria, quindi su questo non mi pronuncio. A me capita però ogni santa volta che riesco a superare un limite o un'ansia, di avere una brutale ricaduta. È come se un demone mi richiamasse all'inferno, infuriato e invidioso della mia dipartita verso qualcosa di diverso. Persisti.

Potresti spiegarti meglio? Magari potrebbe essere d'aiuto... ovviamente se te la senti e se ti va. Non mi è molto chiaro il passaggio "supero l'ansia, ma ogni volta ho una ricaduta".

Persistere è ciò che continuavo a ripetermi appena uscito di casa e con i dolori che avevo. DEVI COMBATTERE, NON C'È ALTRO MODO, DEVI COMBATTERE, C'È POCO DA FARE, DEVI ANDARE AVANTI È COMBATTERE...ho combattuto, ho avuto l'aiuto di una pasticca, sono riuscito ad affrontare la giornata, ma continuo a pensare di essere stato "sconfitto".