Buongiorno, scrivo per avere un parere e spero conforto.
Mi trovo da anni in una relazione (credo) sbilanciata. Sostanzialmente, non esisto più, nel senso che mia moglie, negli anni, è riuscita a fare terra bruciata intorno a me. Non posso più avere amici (i miei non vanno bene), non posso avere hobby perché secondo lei è tempo perso, non posso fare nient'altro che stare a casa in famiglia, a disposizione, eventualmente fare la spesa, ma nel caso, non impiegare troppo tempo, perché altrimenti è un problema.
Per il "quieto vivere" o per sfinimento, nel tempo, ho accettato questo trattamento. So che sembra uno sfogo da adolescente, ma è la realtà. Ho 32 anni e un figlio.
Trovo giustissimo l'impegno per la famiglia, ci mancherebbe, ma non trovo corretto il trattamento che mi riserva. Ovviamente in casa, tutti i problemi (piccoli e meno piccoli), a suo dire, sono causati da me. Sicuramente il mio carattere (timido e accondiscendente) non aiuta.
Ora ho l'impressione di vivere in stand by da anni e sono sempre esausto. Litigi ogni giorno, anche per motivi banali. Inoltre, sono sempre sotto pressione tutti i giorni, sempre a suo dire, per mie inadeguatezze.
Forse, rispetto ai problemi "veri" che si trovano in molte famiglie, questo è banale, ma essere sempre criticati, giudicati e comunque senza un briciolo di libertà e tempo libero per sé stessi risulta pesante.
Grazie per la comprensione.