Se la tua soluzione è oggettivamente 'migliore', dovrebbe lui per primo esserne felice, visto che queste cose, alla lunga, possono portare stress e ansia. E quindi, prima si risolvono e meglio è per tutti. Hai inserito nell'xls lo stress emotivo e il tempo perso fra i contro?
Sul prendere una decisione
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In linea generale comunque non è che rimandare una decisione alle calende greche permetta di avere più basi decisionali, al contrario spesso incasina ancora di più le idee...
Penso esattamente la stessa cosa, a volte anche avere troppi fattori su cui riflettere invece di facilitare complica...è il principio del rasoio di Occam...io diciamo che lo applico in modo istintivo e naturale.
Se la tua soluzione è oggettivamente 'migliore', dovrebbe lui per primo esserne felice, visto che queste cose, alla lunga, possono portare stress e ansia. E quindi, prima si risolvono e meglio è per tutti. Hai inserito nell'xls lo stress emotivo e il tempo perso fra i contro?
No, hai ragione questo elemento non l'ho inserito.
Io non so se la mia soluzione è migliore, io la percepisco come migliore, magari non lo è, mi basta decida comunque, anche diversamente da come ho valutato io.
"Non decidere" ci sta mettendo in perdita.
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Se la tua soluzione è oggettivamente 'migliore', dovrebbe lui per primo esserne felice, visto che queste cose, alla lunga, possono portare stress e ansia. E quindi, prima si risolvono e meglio è per tutti.
Se c'è di mezzo una qualche affettività o emotività lui ha il diritto di "elaborare" la cosa e prendere la decisione con i suoi tempi. Tutto il resto sono forzature che potrebbero avere ricadute emotive che francamente eviterei, a meno che il tardare una decisione possa mandare in bancarotta la famiglia.
Ovvio che se dopo la maturazione decide per una via diversa da quella che sceglierebbero le persone attorno a lui: ha il pieno diritto di continuare per quella strada.
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Ovvio che se dopo la maturazione decide per una via diversa da quella che sceglierebbero le persone attorno a lui: ha il pieno diritto di continuare per quella strada.
Premesso che come ho scritto a me interessa si decida anche se in una direzione diversa da ciò che io reputo meglio, la posizione che hai descritto è l'esatto opposto di come si ragiona in una famiglia: nessuno tira dritto per la sua strada fregandosene dell'opinione degli altri, soprattutto quando una decisione impatta anche gli altri. Nella nostra di famiglia si trova sempre il miglior compromesso, quello che scrivi tu va bene per un single senza moglie e figli e che è bene resti tale. Sono anche sicura che alla fine lui farà ciò che ho suggerito io, deve solo arrivarci coi suoi tempi.
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Premesso che come ho scritto a me interessa si decida anche se in una direzione diversa da ciò che io reputo meglio, la posizione che hai descritto è l'esatto opposto di come si ragiona in una famiglia: nessuno tira dritto per la sua strada fregandosene dell'opinione degli altri, soprattutto quando una decisione impatta anche gli altri.
Il fatto che sia una situazione che avviene ad un uomo con famiglia non cambia l'opportunità del rispetto umano, emotivo e legale di una persona, anzi: dovrebbe accentuarlo. Se lui ha il diritto di prendere autonomamente questa decisione evidentemente si tratta di qualcosa che può fare... e lo farà con i suoi tempi. Eventualmente la famiglia può aiutarlo a decidere, ma non deve forzarlo.
Suonare le campane della delusione e dell'insofferenza se lui propende per una decisione diversa dalla tua è un buon modo per spingerlo in una direzione, anziché nell'altra. Il problema è che queste "spinte" hanno delle ripercussioni emotive che presto o tardi si pagano... e sono quelle che dicevo sarebbe meglio evitare, se potete permettervelo.
Nella nostra di famiglia si trova sempre il miglior compromesso, quello che scrivi tu va bene per un single senza moglie e figli e che è bene resti tale.
Il compromesso talvolta scontenta una delle parti, la quale magari è stata accontentata scontentando l'altra in altre occasioni. Se decide per la sua strada, che è diversa dalla tua e PUO' farlo: è giusto che lo faccia e con i suoi tempi.
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Il fatto che sia una situazione che avviene ad un uomo con famiglia non cambia l'opportunità del rispetto umano, emotivo e legale di una persona, anzi: dovrebbe accentuarlo. Se lui ha il diritto di prendere autonomamente questa decisione evidentemente si tratta di qualcosa che può fare... e lo farà con i suoi tempi. Eventualmente la famiglia può aiutarlo a decidere, ma non deve forzarlo.
Suonare le campane della delusione e dell'insofferenza se lui propende per una decisione diversa dalla tua è un buon modo per spingerlo in una direzione, anziché nell'altra. Il problema è che queste "spinte" hanno delle ripercussioni emotive che presto o tardi si pagano... e sono quelle che dicevo sarebbe meglio evitare, se potete permettervelo.
Il compromesso talvolta scontenta una delle parti, la quale magari è stata accontentata scontentando l'altra in altre occasioni. Se decide per la sua strada, che è diversa dalla tua e PUO' farlo: è giusto che lo faccia e con i suoi tempi.
Sono molto fortunata perchè mio marito sa cosa voglia dire avere una famiglia. Tu no, chiaramente. Certamente lui ha il diritto di scegliere ciò che ritiene giusto, ma altrettanto certamente per qualunque scelta ci vuole il mio ok. Se ci fosse qualunque opzione su cui io non concordi sarebbe fuori discussione.
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Quindi senza il tuo ok lui non può prendere una sua decisione.
Chiarissimo.
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Quindi senza il tuo ok lui non può prendere una sua decisione.
Chiarissimo.
Esattamente, senza il mio ok non può prendere decisioni su cose che impattano la nostra famiglia, e ovviamente è reciproco, si chiama 'essere una famiglia'.
Aggiungo solo che questo è fuori da ogni discussione perché su questo siamo totalmente in accordo. Il punto adesso è che prenda una decisione visto che ogni mese ulteriore che passa sono spese ingenti che arrivano; io gli ho dato tempo fino al 30 ma continuo a vederlo in loop sul da farsi.
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E' assai probabile che non voglia/possa deluderti, ma al contempo non farebbe quello che faresti tu.
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Quindi senza il tuo ok lui non può prendere una sua decisione.
Chiarissimo.
Funziona così anche per me. Se sono decisioni personali che non impattano sulla famiglia siamo liberi, io e mia moglie, di decidere in autonomia, a volte senza nemmeno consultarci. MA se sono decisioni i cui effetti ricadono in qualche modo sul nucleo famigliare, ci vuole l'unanimità.
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