Sono una vittima ed ho bisogno d'aiuto

  • Ciao forum!

    Ieri l'altro c'è stato il 68esimo compleanno di mia madre e da quel momento in poi ho iniziato a stare male.

    Crisi, urla, ubriacature, pianti.

    Voi direte "Vade retro"; sono una paziente schizofrenica, e so quanto si possa soffrire, dal mio punto di vista, in questi momenti.

    Ho bevuto come una spugna, sola a casa, e c'era chi mi istigava al suicidio, e io piangevo e stringevo fra le dita un bicchiere d'acqua.

    Non sono come la mia famiglia narcisistica.

    Sono una vittima.

    Aiutatemi, come si dà la carità ai lebbrosi... <3

  • Qubit

    Approved the thread.
  • Ciao Valentina e benvenuta, tutelati e proteggiti stando lontano dai narcisisti.

  • Sin da piccola mia madre è stata il capro espiatorio della sua famiglia tossica e violenta, ha lasciato che io e mia sorella crescessimo nello stesso ambiente degenerato mentre lei era fuori a macinare denaro per riscattare quella stessa famiglia tossica e violenta (un tempo povera) che nel frattempo le rovinava le figlie a loro affidate. Mia madre veniva insultata e costretta a lavare i pavimenti nel tempo libero, anche se era un medico apprezzato. Chiamata "cretina", non si ribellava mai, e spesso ero io piccola a prendere con rabbia le sue difese, con la conseguenza che gli altri famigliari violenti si accanivano di più. Vedete dunque che situazione.


    Oggi ho alle spalle una scia sanguinosa di battaglie combattute per difendere me e lei da tutto e da tutti, terminate sempre con le ossa rotte. Mia madre guardava e stava zitta, e anzi prendeva sempre viscidamente le difese dei bulli, dei prepotenti e dei violenti che mi tormentavano, perché ne aveva paura. Unica volta che mi difese fu con un bulletto delle scuole medie che riuscì a rimettere in riga e quello fu il suo più grande orgoglio di madre (giusto coi bambini delle scuole medie mia madre, medico affermato, poteva confrontarsi).


    Ho 30 anni. Ho sofferto cose disumane nella mia vita, e lei sempre a schierarsi dalla parte dei violenti per pavidità, dando loro man forte contro la sua stessa figlia.


    Io comprendo il dolore di mia madre, ma ne ho disgusto e ribrezzo, ad oggi. Come potrei prenderla diversamente?

  • Ciao, intanto pensa che quello è il passato, quindi può essere utile rifletterci sopra, ma senza rimuginarci eccessivamente, perché ormai è passato.


    Poi prova a pensare che tua mamma ha agito così sulla base delle sue conoscenze dell'epoca e probabilmente preferiva essere trattata male che perdere i contatti con la sua famiglia.


    È una persona che ha sofferto, ma probabilmente era molto legata alla sua famiglia. Non credo che lo abbia fatto per danneggiarti volontariamente.


    Prova a vederlo in quest'ottica. Ricorda che vi meritate di stare bene.

  • Sin da piccola mia madre è stata il capro espiatorio della sua famiglia tossica e violenta, ha lasciato che io e mia sorella crescessimo nello stesso ambiente degenerato mentre lei era fuori a macinare denaro per riscattare quella stessa famiglia tossica e violenta (un tempo povera) che nel frattempo le rovinava le figlie a loro affidate.

    In questo passaggio hai confermato un sospetto che avevo avuto leggendo altre cose che nel tempo hai scritto nel forum.


    E' possibile che tutte le tue malattie (schizo e border, ma anche la dipendenza da alcol) non siano altro che la conseguenza della mala educazione e dell'ambiente tossico che vivi in casa. Ma il dettaglio peggiore potrebbe riguardare proprio l'arricchimento cui fai cenno qui (famiglia che prima era povera, poi si è arricchita). Questo tipo di eventi se non è gestito correttamente diventa un amplificatore di ogni tossicità pre-esistente in famiglia.


    Non so se sei in grado di farlo, ma dovresti cercare di sfruttare un po' di queste risorse per staccarti completamente dalla famiglia, un po' alla volta, fino ad essere completamente indipendente. Potrebbe non essere facile e potrebbe volerci molto tempo, ma è fondamentale che il distacco sia graduale, diversamente te lo impedirebbero e tu stessa potresti avere gravi problemi a gestire la situazione.


    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Sì, mia madre è stata capace di cose inenarrabili per difendere e proteggere la sua famiglia tossica. Sarà quel tipico rapporto vittima-carnefice. In linea di massima ha sempre definito "la sua famiglia" sua madre, suo padre e suo fratello. Non le sue figlie e suo marito.

    In questo passaggio hai confermato un sospetto che avevo avuto leggendo altre cose che nel tempo hai scritto nel forum.


    E' possibile che tutte le tue malattie (schizo e border, ma anche la dipendenza da alcol) non siano altro che la conseguenza della mala educazione e dell'ambiente tossico che vivi in casa. Ma il dettaglio peggiore potrebbe riguardare proprio l'arricchimento cui fai cenno qui (famiglia che prima era povera, poi si è arricchita). Questo tipo di eventi se non è gestito correttamente diventa un amplificatore di ogni tossicità pre-esistente in famiglia.


    Non so se sei in grado di farlo, ma dovresti cercare di sfruttare un po' di queste risorse per staccarti completamente dalla famiglia, un po' alla volta, fino ad essere completamente indipendente. Potrebbe non essere facile e potrebbe volerci molto tempo, ma è fondamentale che il distacco sia graduale, diversamente te lo impedirebbero e tu stessa potresti avere gravi problemi a gestire la situazione.

    È quello che cerco di fare, ma sto molto male e nessuno mi darebbe mai un lavoro.

  • Sì, mia madre è stata capace di cose inenarrabili per difendere e proteggere la sua famiglia tossica. Sarà quel tipico rapporto vittima-carnefice. In linea di massima ha sempre definito "la sua famiglia" sua madre, suo padre e suo fratello. Non le sue figlie e suo marito.

    È quello che cerco di fare, ma sto molto male e nessuno mi darebbe mai un lavoro.

    Se la tua condizione ti rende inabile puoi tentare di rientrare nelle categorie protette. In quel modo si trova più facilmente lavoro. Oppure puoi sfruttare qualche giro o qualche risorsa di famiglia da dirottare per finanziarti (non so se è possibile, ipotizzo).


    La separazione _graduale_ ti permetterà di respirare e a poco a poco scoprirai che la maggior parte dei tuoi problemi erano solo conseguenze.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Chiamo R. mia sorella, qui. R. si dimostra da anni ed anni restia a definirmi "sua sorella", preferendo chiamarmi per nome. In effetti, si è sempre disinteressata alle mie sorti e una volta mi disse con sarcasmo: "Posso scegliere io chi frequentare?", come se non fossimo altro che conoscenti. Un'altra volta mi disse di ringraziarla che mi dava un passaggio, come se desse un passaggio ad una sconosciuta e non a sua sorella. R. è narcisista e ha un padre narcisista. Ho capito che come sorella mi ha disconosciuta/rinnegata, ma volevo capire meglio cosa succede nella sua testa. Mia madre le ha sempre fatto capire che io sarei stata un peso per lei, e mio padre l'ha persuasa a liberarsi di me. Finché eravamo bambine, da lei venivo trattata come una sorella, normalmente. A un certo punto della nostra crescita si è rotto qualcosa, non so perché, e si è come dissociata... Cosa dovrei fare?

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