Avrei bisogno di un po' di conforto...

  • Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto per trovare uno spazio di sfogo che non sia Facebook e i relativi gruppi... non ho più una famiglia, essendo che i miei sono venuti a mancare a brevissima distanza l'uno dall'altro cinque anni fa... Sono figlio unico, scapolo, e ho passato l'inferno. I miei erano giudicanti e controllanti, ma mi mancano da impazzire... Cerco di distrarmi, per fortuna ho un lavoro e un minimo di vita sociale, ma penso a loro quotidianamente e spesso li sogno... Ultimamente poi ho avuto un grosso problema di salute (ennesima sfiga della mia vita) che ho superato, ma il mio terrore è che la cosa si possa ripetere in modo più pesante e che io debba affrontarla senza di loro... Scusate, i miei sono pensieri sparsi, non saprei esattamente cosa chiedere in un forum come questo... Forse solo conforto e compagnia... Scusate...

  • Qubit

    Approved the thread.
  • Ciao Markice76 ti sei rivolto a un terapeuta per un aiuto? Mi sembra necessario.

    Da figlia di genitori giudicanti e controllanti so che con questo tipo di genitori si fa fatica a diventare "adulti" ossia ad avere fiducia nelle proprie risorse.

    Ed ecco perché, nonostante loro non fossero d'aiuto e tu abbia sempre affrontato difficoltà da solo, hai paura ad affrontare nuovi problemi senza di loro.

  • Ciao Markice76 ti sei rivolto a un terapeuta per un aiuto? Mi sembra necessario.

    Da figlia di genitori giudicanti e controllanti so che con questo tipo di genitori si fa fatica a diventare "adulti" ossia ad avere fiducia nelle proprie risorse.

    Ed ecco perché, nonostante loro non fossero d'aiuto e tu abbia sempre affrontato difficoltà da solo, hai paura ad affrontare nuovi problemi senza di loro.

    Ciao, grazie per avermi risposto...

    Sì ma per il momento, sicuramente anche per colpa mia, non ho avuto un gran beneficio dalla terapia...

    Loro non c'erano come supporto ma erano fondamentali da un punto di vista pratico...

    Per ora me la sono cavata ma il terrore per il futuro è tanto e ci vivo costantemente...

  • Ciao, mi dispiace molto leggere quello che stai provando. Quando ho perso i miei genitori, ho provato anch'io un senso di vuoto e smarrimento, nonostante sia sposato e con 3 figli, quindi una situazione diversa dalla tua. Avrei dato qualsiasi cosa per farli tornare in vita e, in un certo modo, ci sono riuscito. I genitori, nel bene e nel male, vivono dentro di noi, nelle cose che ci hanno trasmesso e insegnato. Ho tenuto quanto di buono avevano fatto per me, e ho scartato il resto. Il nostro corpo è destinato a morire prima o poi, ma quello che trasmettiamo agli altri continua a vivere. Lo so, è un po' poco, ma questo pensiero mi ha aiutato, nel tempo, a superare il trauma e ad accettare il lutto fino a ritrovare la serenità. La terapia, se fatta con un valido professionista, può veramente cambiare le cose in meglio, almeno così è stato per me. Ti auguro di poter tornare a stare bene quanto prima.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao, grazie per avermi risposto...

    Sì ma per il momento, sicuramente anche per colpa mia, non ho avuto un gran beneficio dalla terapia...

    Loro non c'erano come supporto ma erano fondamentali da un punto di vista pratico...

    Per ora me la sono cavata ma il terrore per il futuro è tanto e ci vivo costantemente...

    Cosa ti fa paura in particolare?

  • I genitori, nel bene e nel male, vivono dentro di noi, nelle cose che ci hanno trasmesso e insegnato. Ho tenuto quanto di buono avevano fatto per me, e ho scartato il resto. Il nostro corpo è destinato a morire prima o poi, ma quello che trasmettiamo agli altri continua a vivere.

    Concordo in pieno. Vivono dentro di noi, non solo attraverso gli insegnamenti, ma anche perché di fatto siamo una sorta di loro "reincarnazione", nel senso che, ridotta semplicisticamente, siamo una derivazione delle loro stesse cellule, del loro stesso sangue.

    Non ho perso i miei genitori, ma questo pensiero mi fa sempre prendere atto di quanto siano parte di me, non solo come presenza fisica nella mia vita :)

  • Sono figlio unico, scapolo, e ho passato l'inferno. I miei erano giudicanti e controllanti, ma mi mancano da impazzire... Cerco di distrarmi, per fortuna ho un lavoro e un minimo di vita sociale, ma penso a loro quotidianamente e spesso li sogno... Ultimamente poi ho avuto un grosso problema di salute (ennesima sfiga della mia vita) che ho superato, ma il mio terrore è che la cosa si possa ripetere in modo più pesante e che io debba affrontarla senza di loro...

    Ciao e benvenuto!

    Io ho perso "solo" mio padre, quindi posso capire (perlomeno in parte) il tuo dolore: la vita cambia, non è più la stessa, inutile dire il contrario. Sono eventi spartiacque, che cambiano inevitabilmente tutto. Posso solo immaginare cosa si provi a perdere entrambi i genitori ravvicinatamente... Per questo ti mando un forte abbraccio!

    Il fatto che tu abbia un lavoro e una vita sociale è già una buona base da cui parti. Sei scapolo per scelta o perchè non trovi la persona giusta? Avere qualcuno accanto inteso come coppia pensi ti potrebbe aiutare a sentire meno la mancanza di una famiglia?

    Cosa ti spaventa di preciso nel caso di nuovi problemi di salute? La mancanza di assistenza o altro?

  • Avere un lavoro e un minimo di vita sociale è già qualcosa. I genitori controllanti e giudicanti producono danni gravi ai figli. Crescono con idee (che restano soprattutto nel sistema cognitivo inconscio) di incapacità, inabilità. Si vive con la paura costante di non essere abbastanza capaci di districarsi nella vita. Ciò si evince anche dalle tue parole. E tuttavia l'essere umano è capace di apprendere, di migliorarsi, di evolversi: è nel nostro DNA. Quindi anche tu hai queste prerogative nonostante le tue paure.
    Anch'io ti suggerisco di andare da un psicoterapeuta ma a indirizzo cognitivo comportamentale. Non conosco il tuo carattere e la tua personalità per cui non posso spingermi oltre. Una cosa però te la dico. I tuoi genitori non ci sono più e non puoi farli tornare in vita. È giunto il momento di andare per la tua strada senza di loro e sei in grado di farcela: ripetiti questo continuamente.

    Le abitudini si possono cambiare, ciò che si apprende si può modificare e a ciò che non si apprende si può rimediare.

  • Cosa ti fa paura in particolare?

    Le difficoltà pratiche in generale... Tutto quello che facevano loro mi sono trovato a doverlo gestire da solo in pochissimo tempo. Riesco a farcela facendomi aiutare e dandomi una mossa in tutti i sensi, ma recentemente ho avuto anche un grosso problema di salute, che dovrei aver superato, ma che mi ha ulteriormente spaventato in prospettiva futura.

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